Tutte le escursioni

12 Gennaio 2025CondividiDA SELLA CIARELLI A VALLE CASTELLANA
PER I BOSCHI DEL MARTESE

SCHEDA TECNICA DA SELLA CIARELLI A VALLE CASTELLANA
 LOCANDINA DA SELLA CIARELLI A VALLE CASTELLANA
Esploriamo e visitiamo questa  una zona poco conosciuta ma molto caratteristica e interessante del nostro territorio .
Camminata comoda da effettuare,  in caso di neve, utilizzando   le racchette da neve  con una prima parte in leggera salita e poi  quasi tutta in discesa.
Il percorso si svolge  in parte su un sentiero, quello della Resistenza,  e una strada sterrata usata dai trattori. La traversata inizia  in prossimità del Ceppo in località Sella  Ciarelli  e si conclude a Valle Castellana attraversando   un meraviglioso bosco di abeti e faggi ,prati e castagneti.
Lungo il percorso si incontrano diverse diramazioni che scendono  ai paesi della Valle del Castellano : Morrice, Ceraso e Fornisco.
 Proprio da Fornisco , costeggiando il ruscello si possono visitare due mulini ad acqua, non più funzionanti ma ancora molto belli e interessanti da vedere, arrivando al ponte sul Torrente Tevera.
 
INFO/PRENOTAZIONI  ENTRO  MARTEDI’ 16 GENNAIO ORE 14.00
GIACINTO URBANI 339-80538 / ILARIO  DI GIUSEPPE 347-7582023
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12 Gennaio 2025Condividi SEDE CAI TERAMO ORE 20.45
TORNA CAI CINEMA……..
 CON UN FILM PRESENTATO AL FESTIVAL DI CANNES DEL 2023 DOVE E’ STATO MOLTO  APPREZZATO DALLA CRITICA, RACCONTO INTIMO IN CUI NON È MAI LA MALATTIA AD ESSERE PROTAGONISTA BENSÌ L’UOMO,LE SUE ASPIRAZIONI, LA SUA PERSEVERANZA, IL SUO CORAGGIO DI ANDARE OLTRE…QUI C’È SOLO UN RAGAZZO NORMALE CON UN AMORE STRAORDINARIO  PER QUELLO CHE FA….

REGIA LUDOVICO DE MAISTRE MASSIMILIANO MANZO ,SCENEGGIATURA  DANIELE COFFARO DATA DI USCITA GIUGNO 2023 (ITALIA) PAESE DI ORIGINE ITALIA,LINGUA INGLESE/ITALIANO  DURATA 90 MINUTI .
AL TERMINE DEL FILM SEGUIRA’ UN PICCOLO RISTORO
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5 Gennaio 2025Condividi 
IN MONTAGNA PUO’ SUCCEDERE SEMPRE QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO

L’ANNO CHE STA ARRIVANDO TRA UN ANNO PASSERA’…..
IO MI STO’ PREPARANDO E’ QUESTA LA NOVITÀ (Lucio Dalla)
Siamo arrivati anche a compiere i nostri 110 anni e non li dimostriamo, abbiamo attraversato guerre , terremoti ed epidemie ma il Sodalizio non ne ha risentito e tanti sono ancora i Soci del CAI Teramo che vanno per le montagne dove succede sempre qualcosa di meraviglioso e dove si svolge la storia del nostro viaggio nel tempo. Le montagne dove la terra e il cielo si toccano sono state testimoni anche  nel 2024 del nostro viaggio nel tempo, la nostra quarta dimensione che ci ha regalato bellissimi momenti e ci ha dato  tanti insegnamenti per vivere la   vita con più serenità .

Anno il 2024, intenso di vita associativa, di nuovi soci,  escursioni ,attività ipogee, di corsi, di rinnovati legami con altre Sezioni, di musica, di piccoli eventi culturali,  di astri visti da vicino , di libri  presentati e editi  ma anche di problemi: una Sede consona ,a volte anche uno scarso riscontro partecipativo rispetto alle energie  profuse e alle aspettative  immaginate ,  e poi ancora tanti progetti alcuni realizzati ma  tanti altri da realizzare.
Questo è stato anche l’anno  delle scuole ,mai come questo anno siamo stati presenti nelle scuole di ogni grado a portare la cultura della montagna tra   i giovani all’interno  del Parco Gran Sasso Laga . Come sarà e cosa faremo nel 2025,ora è il momento di guardare avanti, verso un anno che siamo sicuri sarà ancora più speciale, sarà un anno ricco di celebrazioni e manifestazioni da allestire con l’aiuto di tutti i soci, l’anno dei 50 anni del Gruppo Speleo , dei  30 anni dalla istituzione   del Parco Nazionale Gran Sasso  Laga e ancora dei 50 anni della Marcia dei tre Prati  e poi avremo il programma    delle attività 2025.

Ma il 2025 dobbiamo immaginarlo  anche come un anno  in cui bisogna “incominciare a pensare come una montagna, respirare come un albero, concedere alla mente di muoversi come l’acqua”(Cormac Cullinan) raccogliendo, nel nostro piccolo, le numerose sfide che i cambiamenti epocali ci impongono.
Quindi  rivalutiamo i territori che ci circondano e dove viviamo   ,  approfondiamo la conoscenza e rivalutiamo le  tradizioni   del mondo  delle terre alte mediante una frequentazione sostenibile in sicurezza, avvicinando tutti e in specie i giovani  a questo mondo    e alle attività che offrono.
Qui diventa  prezioso il lavoro di tutti i Soci della nostra Sezione  che devono educare chi  si approccia alla montagna affinchè lo stile  di vita cittadino non venga esportato nei territori montani    e che questa non  sia consumata   ma goduta. Perchè in montagna puo’ succedere sempre qualcosa di meraviglioso come è successo il 29 Dicembre 2024 Domenica dove eravamo in 50 soci  a farci gli auguri   sotto il Gran Sasso e … poi sono arrivati tanti altri amici della montagna e ce la siamo goduta .
Testo G.U. Foto Arnaldo Pilotti

       
             
 
 

 
 
 
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4 Gennaio 2025Condividi

Ciao Gran Sasso, a noi piace il tuo sguardo. La veste bianca ti dona. Ci hai accolto con tutto il tuo blu: roccia, cielo, sole, mare e soffici fiocchi di neve.In tanti siamo saliti… scarponi, ciaspole, sci per brindare con te l’ultima attività del programma CAI Teramo 2024.
Sei la forza, la gioia, l’ammirazione e la pace di tutti gli amanti della montagna.
Bollicine e dolci teramani di fronte ai tuoi occhi.
I nostri cuori alle vite salite più in alto .
Testo e Foto di Elisabeth Di Giovanni
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30 Dicembre 2024CondividiNei giorni sabato 11 e domenica 12 gennaio la Scuola di Scialpinismo del Piceno organizza due giorni di approfondimaneto su neve e valanghe.
L’evento è gruatuito per i soci delle sezioni Ascoli Piceno, Fermo, San Benedetto del Tronto e Teramo, in regola con la quota associativa. Per le adesioni fare una comunicazione whatsapp o chiamare no. Tre-Tre-Tre-4543961 (numero non copiabile).

 
 
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23 Dicembre 2024CondividiDOMENICA 29 DICEMBRE
BUON 2025 SOTTO IL GRANSASSO

 
SCHEDA-TECNICA-1-ARAPIETRA
locandina 1 arapietra
BUON 2025  sotto il Gran Sasso con il CAI Seniores e con tutti i Soci del CAI Teramo …come ogni anno ci ritroveremo tutti  per salutare un anno che se ne va e festeggiare un anno che arriva.
Il percorso sarà il solito passeremo per la la Città di Pietra dove ammireremo le formazioni di ghiaccio attaccate alle pareti della roccia e poi salendo in quota all’ albergo  Diruto ci daremo gli auguri , brinderemo e mangeremo il panettone  . Ci sarà la neve e forse sarà meglio  portare le ciaspole   di cui valuteremo l’uso cammin facendo  sperando che sia una bella giornata  e che  veniate  tutti a brindare al nuovo anno sotto il Gran Sasso .
Partenza  Domenica 29 Dicembre  ore 7.45 
INFO/PRENOTAZIONI 
Entro le ore 20 del 27.12.2024  ( Venerdi’)
Giacinto Urbani 3398053810
Fabrizio Sanlorenzo 3494707437
 
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19 Dicembre 2024CondividiLa giornata Internazionale della Montagna  ricorre ogni anno  l’ 11 Dicembre ed  è stata istituita dalle Nazioni Unite (ONU) .
La  nostra Sezione  per celebrare    la ricorrenza ha proposto  diversi  eventi  su più livelli  per evidenziare quanto sia importante la storia e la frequentazione delle montagne per uno sviluppo ecosostenibile.
Gli  eventi hanno abbracciato circa una settimana dal 7   al 15  di Dicembre con la presentazione  di due  libri :Sabato 7 Dicembre, il volume  di sci alpinismo quasi  storico, “Più o meno Ripido” di Paolo Iacovoni e Luigi De Angelis, soci emeriti  della nostra  Sezione  ed edito dalla stessa e l’altro libro Venerdi’ 13 Dicembre  sull’ avvicinamento alla montagna di Luca Mazzoleni  storico  rifugista  del  Franchetti . Nella  serata   di  Sabato 14 Dicembre, durante la cena sociale di fine anno , invece è stato presentato il calendario fotografico 2025  che, vista la ricorrenza del 50° anno dalla fondazione del Gruppo Grotte e Forre sezionale , è dedicato per l’anno 2025  solo   a ambienti ipogei  collocati nel nostro territorio .

 
Domenica 15  poi , per concludere la settimana dedicata alla montagna,  tanti Soci  hanno partecipato  alla bella escursione  sul versante ascolano della “Montagna dei Fiori” ricco di eremi e memorie antiche .
Tutte  queste attività si sono svolte con lo  spirito  e nella direzione in cui si muove il CAI e di quello che raccomanda l’ ONU  :  dalla presentazione dei libri  dove si è sottolineato quanto siano  importanti  le montagne  come ecosistemi vitali , di come sono cambiati  i territori con la crisi climatica ,di come ci si approcciava alla montagna  30/40 anni addietro rispetto a oggi , della resilienza e di quanto sia difficile vivere in montagna e sostenersi finanziariamente con essa  e poi della riscoperta  sia  con il calendario fotografico 2025 che con l’escursione di Domenica 15 di quanto possa essere ricco di sorprese il nostro territorio.
In occasione di questi momenti il messaggio che  vorremmo  arrivasse  ai nostri Soci e agli amanti della montagna è  di tornare alle radici,  rivalutando  i territori  che si frequentano per meglio capire gli aspetti geomorfologici dell’ambiente naturale,  de la sua fauna e de la sua flora, dei segni lasciati da chi ha abitato questi  luoghi  anche i semplici ruderi delle  civiltà  montane,  per arrivare poi   all’enorme patrimonio delle tradizioni di queste popolazioni, per  farlo conoscere e  dare un  senso di appartenenza a chi ci abita e  a chi va  per monti.
Lo spirito  e il    modo di andare per monti dei Soci e degli amanti di questi territori deve  mettere  sullo stesso piano le esigenze tecniche  di tutti   e la frequentazione della montagna come conoscenza e allargamento del proprio orizzonte culturale .
Questo non solo perchè  ce lo chiedono il nostro statuto o la Giornata della Montagna ma,   perchè  la montagna non può essere  territorio  di monoculture sportive da ricondurre a palestra di  chi aspira a essere   collezionista di un album di vette, di discese con gli sci , o record  di salita   in quanto  così facendo  si sminuisce quello che è la nostra natura di umani “la Conoscenza” .

 Insieme  alla conoscenza sarebbe bello e anche    aspirazione massima, che oltre a quella di avere come mete la vetta , il rifugio un lago  chi va per monti  avesse attenzione alle valenze culturali dei luoghi e si ponesse  domande sul proprio  cammino e su quello che lo circonda  stimolando l’immaginazione  e a ogni domanda  cercasse le relative risposte …                                                                           questo senza  farsi inglobare  dall’industria           turistica  sottoponendo e mortificando la propria curiosità solo per avere un       “post” da ostentare sui social..   E  proprio nell’ ambito  in cui l’ONU  ha lanciato ” Cinque anni dal 2023 al 2027  di azione allo sviluppo delle regioni montane ”   noi  Sezione CAI di Teramo cercheremo di  mettere  a disposizione   le  nostre risorse tecnico/culturali  di conoscenza della  montagna,    per    iniziative    atte a favorire la consapevolezza  dell’importanza dello sviluppo ,della conservazione   e dell’uso sostenibile degli  ecosistemi  montani , e infine per  promuovere tutte le azioni   atte a preservare   la cultura     di chi     custodisce e ama la montagne     perchè esse sono vitali e fondamentali per il futuro dell’umanità .
Buona montagna a tutti
TESTO G.U. – FOTO ARNALDO PILOTTI
 
 

 

 

 

  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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11 Dicembre 2024Condividi
CAI SCUOLA
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: 11 DICEMBRE 2024.
La Montagna al centro dell’attenzione dell’ONU come scelta di comunità, di condivisione e di futuro. Il tema voluto per l’anno 2024 è: “Mountain solutions for a sustainable future – innovation, adaptation, youth and beyond” e per noi “Soluzioni per la montagna attente a un futuro sostenibile: innovazione, adattamento, giovani e non solo”. Una scelta sensibile ai ripetuti e riconosciuti appelli per tutelare, contenere e limitare i danni dal cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità e dal consumo di suolo e per le genti di montagna da spopolamento, solitudine e spaesamento. C’è poi il tema dei giovani, sempre più presente nel CAI.
Un po’ di storia
-Il 2002 é stato l’ANNO INTERNAZIONALE DELLA
MONTAGNA
-Nel 2003 l’ONU ha indicato l’11 dicembre di ogni anno
come GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
per ribadire l’importanza delle terre alte, scrigno di
biodiversità e risorse per la qualità della vita di tutti.

-Dopo venti anni, il 2022 è stato l’ANNO INTERNAZIONALE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLAMONTAGNA
anno 2024
Nel 2024 il tema scelto dall’ONU chiama tutti “giovani
e non solo” a trovare “soluzioni per la montagna
guardando a un futuro sostenibile
L’attenzione del CAI ai giovani è tangibile ed è stato
tema centrale al recente Forum Giovani al Palamonti
CAI Bergamo. CAI Scuola ha partecipato.
anno 2019
Ricordiamo con interesse che il tema scelto per il 2019
è stato “Mountains matter for Youth” – “i giovani
hanno a cuore la Montagna”. Cai Scuola, con la
preziosa e insostituibile opera di Sezioni e Soci, è vicina
ai giovani, da alunni e studenti. “le nuove generazioni sono
protagonisti attivi del cambiamento con futuri leader di
domani. Attenti a luoghi e genti, si ergono custodi delle
montagne e delle loro risorse naturali, minacciate dal
cambiamento climatico”.
Bidecalogo sentinella
Di riferimento gli indirizzi del Bidecalogo CAI con gli altri
documenti CAI di posizionamento e la funzione “sentinella”
espressa dai Soci CAI a presidio di territori e genti di Montagna.
La Montagna insegna e unisce.
Club Alpino Italiano e Società Geografica Italiana
Nella Giornata Internazionale della Montagna 2024, Club
Alpino Italiano e Società Geografica Italiana organizzano il
convegno “Con i piedi per terra, con le mani al cielo”, che si
terrà a Roma, al Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (via
della Navicella 12). Alla conferenza saranno presenti, il
Presidente della Società Geografica italiana Prof. Claudio
Cerreti e il Presidente Generale del CAI Antonio Montani.
CAI e Montagna
Per l’11 dicembre 2024 (e nella settimana che lo contiene) le Sezioni CAI, attente al dialogo con i
giovani, organizzano una eventi di montagna su: escursionismo, alpinismo e rifugi, lettura,
frequentazione in sicurezza, pericolo e rischio, avvicinamento e conoscenza , informazione e
sensibilizzazione, Parchi e Rete Natura 2000, Agenda 2030, governo del territorio e tutela.
CAI Scuola,
I Progetti CAI Scuola – Settimana CAI
Scuola sul Sentiero Italia CAI dal 7 al
13 ottobre 2024, Turismo Sostenibile
Montano in Ambito Scolastico in via
di conclusione, i PCTO e altre
iniziative sono di avvicinamento alle
“terre alte” e propongono escursioni
e pernottamenti nei rifugi. La
Montagna – aula scolastica senza
mura – si scopre inedita e si conosce
passo dopo passo diventando
un’immersiva esperienza educativa e
rigenerante con attività che
arricchiscono la normale programmazione scolastica.
Gruppo di Lavoro CAI SCUOLA
filidido
10 dicembre 2024
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA: 11 dicembre 2024 – Cai Scuola

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10 Dicembre 2024CondividiUNA ESCURSIONE  NELL’ ANIMA DELLA  NATURA  ALLA RICERCA   DELLA LIBERTA’  DEI ROMITI    CAMMINANDO SUI PASSI DI  CHI CI  RESTITUI’ LA NOSTRA LIBERTA’

LOCANDINA ANELLO DEGLI EREMI SAN MARCO BEATO CORRADO
SCHEDA TECNICA ANELLO DEGLI EREMI SAN MARCO BEATO CORRADO (1)
A volte  si cammina per camminare senza guardarsi intorno confondendo i  passi con i nostri pensieri ma se facciamo questo percorso dobbiamo camminare lentamente , guardarci  intorno attentamente , rubare ogni particolare   e assaporare  questo spicchio di mondo dove è passato Francesco e  dove già dal VI secolo vivevano Eremiti e Anacoreti respirando  l’aria mistica della  libertà dell’anima . Qui, a coronamento della storia di questi luoghi ,sul versante  ascolano della Montagna dei Fiori,  la  particolare conformazione del territorio  favoriva dopo anni di vita nel cenobio il romitaggio dei Cistercensi, qui  ai  penitenti  che si recavano all’eremo  di San Marco nel giorno del Santo   era  possibile chiedere e  godere dell’indulgenza plenaria  a  seguito della  bolla pontificia del  3 settembre 1289 di Niccolò IV, papa nato a pochi km da Ascoli Piceno. Storie lontane  che sfumano nella leggenda ,quasi leggende  che  confondono la realtà   ma qui è passata anche la nostra storia recente, la storia che conosciamo  con questi luoghi   testimoni delle drammatiche vicissitudini e degli scontri tra partigiani e truppe tedesche nella Seconda Guerra Mondiale questo  è pure un posto  sacro dedicato alla  resistenza  e noi gli antichi anacoreti dell’anima cammineremo sui passi  di chi ha lottato contro il nazi-fascismo  sul  sentiero della memoria godendo della  nostra libertà .

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9 Dicembre 2024Condividi   
 
PIÙ O MENO RIPIDO. Memorie scialpinistiche della Sezione di Teramo. 1992 – 2012.
Concluso il calendario degli appuntamenti per i festeggiamenti dei 110 anni dalla fondazione della Sezione “Gran Sasso d’Italia” Teramo con l’ultimo evento in programma: la presentazione del libro “PIÙ O MENO RIPIDO. Memorie scialpinistiche della Sezione di Teramo. 1992 – 2012.“

La serata di sabato 7 dicembre, nella splendida cornice dell’Auditorium Santa Maria Bitetto a Teramo, si è svolta in una sala gremita di soci e non, di amici, di appassionati di scialpinismo e semplici curiosi, alla presenza del Viceprefetto Dott.ssa Roberta Di Silvestro, del Presidente del Gruppo Regionale CAI Abruzzo Francesco Sulpizio e del Vicedirettore della Scuola di Scialpinismo Piceno Marco Rizzelli.

I due autori, Paolo Iacovoni e Luigi De Angelis, hanno deliziato la platea insieme a Francesco Storto, con aneddoti e curiosità su quella che è la memoria storica di un ventennio d’oro della Sezione. Il libro, che non vuole essere una mera guida di settore, è piuttosto la narrazione dell’attività svolta dai soci, dello spirito di un gruppo di amici che, condividendo una passione, hanno esplorato il loro territorio, quello teramano, dalle enormi potenzialità, attraverso uno “Scialpinismo di Ricerca”, capace di creare legami duraturi.
 
L’augurio è quello di condividere ancora a lungo, tra tutte le “anime” di una Sezione “VIVA E TRASVERSALE”, gli stessi sentimenti e valori da sempre insiti nel DNA del sodalizio teramano che, sabato 14 dicembre, si riunirà per festeggiare durante la tradizionale Cena Sociale di Fine Anno.

Giorgio D’Egidio
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4 Dicembre 2024CondividiTeramo – Nell’ambito delle celebrazioni per i 110 anni dalla fondazione della Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano, sarà presentato il volume “Più o meno ripido. Memorie scialpinistiche della Sezione di Teramo 1992-2012”, curato da Paolo Iacovoni e Luigi De Angelis. L’appuntamento è fissato per sabato 7 dicembre alle ore 17:30 presso l’Auditorium Santa Maria a Bitetto.
Il libro, frutto di un accurato lavoro di raccolta e narrazione, documenta vent’anni di scialpinismo vissuto dai soci e dalle socie della Sezione teramana del CAI. Attraverso suggestive immagini di archivio e dettagliate relazioni, l’opera mette in luce il potenziale offerto dai massicci del Gran Sasso, dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli per chi voglia dedicarsi a questa affascinante disciplina.
Vi aspettiamo in grandi numeri alla presentazione di quest’opera storica!
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1 Dicembre 2024CondividiSei serate serali di lezioni, distribuite sulle tre sedi delle sezioni CAI Castelli, CAI Isola del Gran Sasso e CAI Teramo, e quattro belle escursioni nelle montagne della nostra provincia hanno portato al successo del corso di Escursionismo Avanzato per 16 partecipanti, premiati con il certificato E2 (escursionismo avanzato) secondo le linee guida del CAI Nazionale.
Nelle lezioni sono trattati gli argomenti che sono prescritte dal CAI Nazionale per il corso di livello E2 (escursionismo avanzato), tra cui: la cultura della montagna, la meteorologia avanzata, l’orientamento avanzato, gestione delle emergenze e l’escursione impegnativa. Sono stati aggiunti due moduli optionali: modulo B, Tecniche per l’escursionismo avanzato, come l’uso delle corde e le manovre base, e modulo D, Trekking, camini e sentiero Italia CAI, con argomenti sulla preparazione per camminate di più giorni. Grazie agli insegnanti, tra cui presidente del CAI Isola, Christian Menei e il capostazione della stazione Teramo della CNSAS, Vassili Bosi.
La prima uscita, il 22 settembre, portava dal Cozzo della Pietra, sopra Altovia, per l’alta Fiumata e la gola del Tordino, alla vetta del Monte Gorzano. Un’escursione abbastanza lunga, per una parte anche tecnica, sia per l’esposizione, che per la ripidità del terreno e la mancanza di sentieri chiari, ma molto bella. La nebbia ha aggiunto un tocco di difficoltà per l’orientamento, ma sono tornati tutti soddisfatti a casa.
Nella seconda uscita abbiamo fatto qualche esercitazione di manovre di discesa con la corda, e ci siamo beccati una giornata bellissima alla palestra di roccia di Santa Maria di Pagliare, tra Isola del Gran Sasso e Castelli. Per la più grande parte dei partecipanti era la prima esperienza con le manovre di discesa, e per qualche partecipante era un’attività anche un po’ emozionante… Grazie al supporto degli Istruttori di Alpinismo Giorgio e Flavio, il tutto è andato più che bene.
La prossima uscita alla Cimetta, al lato Teramano del Monte Prena, dal Bosco di Pagliare e Fonte del Peschio, per il sentiero della Costellazione del Peschio, era una bellissima escursione lunga, con un dislivello di 1600 metri, quasi inevitabile per chi vuole salire la catena del Gran Sasso dal lato Teramano, che ci portava sulla conca alta della Fossaceca e in discesa nel fosso, su praticini e sentierini ripidi e bagnati. Dopo la salita lunga, la discesa, lì, è sempre una sfida e siamo tornati alle macchine poco prima del tramonto, stanchi ma soddisfatti. Per molti partecipant era “l’uscita dell’anno!”, grazie al presidente del CAI Castelli, Antonio Simonetti.
L’ultima escursione era un trekking di due giorni, con zaino attrezzato sul Giro del Montagnone, e pernottamento al rifugio Delfico, detto anche “del Fontanino”, sotto il Montagnone. Il primo giorno si partiva dal lato settentrionale del Colle Pelato, per salire 800 metri per il bosco della Selva degli Abeti e il Fosso di San Marano, arrivando sul sentierino alto sotto il Montagnone al rifugio. Il peso dello zaino e il ‘wild walking’ su un tratto del percorso faceva l’escursione comunque bella faticosa, ma il paesaggio vario e i panorami sulla catena orientale del Gran Sasso ci hanno premiato. Dopo una serata al falò con il lupo mai lontano e una cena nel rifugio ben fornito e organizzato (grazie al gestore del rifugio, Michele) la notte di riposo ci ha consentito di cominciare con energia nuova alla seconda giornata.
Il secondo giorno ci portava nelle zone più selvagge del territorio del Montagnone, dove i sentieri non sono sempre marcati. Abbiamo fatto un trekking per i boschi del Montagnone e i Prati Mignari con panorami sul Gran Sasso, Monti della Laga e Sibilini e una discesa lunga in direzione del paese di Aquilano di Tossicia per arrivare stanchi ma soddisfatti alla macchina.
Visto la soddisfazione dei partecipanti e il numero di richieste per altri corsi, la bella collaborazione tra le sezioni e la possibilità di offrire più tipi di corsi una bella conclusione di questo corso è che le sezioni CAI Castelli, CAI Isola del Gran Sasso, CAI Teramo e, appena confermato, CAI Arsita, l’anno prossimo fonderanno una scuola per l’escursionismo, con l’intenzione di offrire più corsi, sempre migliorando la qualità dei corsi e attrarre più persone che vogliono godersi il nostro territorio camminando, in sicurezza.
Finiamo questo articolo con un ringraziamento a tutti che ci hanno messo il loro impegno!
Qui sotto ancora una collezione di foto del corso, grazie ai partecipanti fotografi!
 
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26 Novembre 2024CondividiVENERDI  22 NOVEMBRE
Presentazione   del libro Altritudini di Francesca Camilla D’Amico
Venerdì  sera  22 Novembre è stata ospite nella Sede del  CAL Teramo  Francesca Camilla D’Amico attrice , scrittrice , guida ambientale ma, forse  come la definizione che preferisce   e che raccoglie un pò   tutte queste parole narratrice.  Dopo la  formazione accademica   con  laurea in  Arti e Scienze dello Spettacolo ha  imparato il mestiere sui banchi di un piccolo teatro di un minuscolo comune  della Provincia di Chieti  tra la Costa dei Trabocchi e la Majella : il Piccolo Teatro del me -ti di Paglieta. Francesca Camilla è una narratrice giovane di poco più di trent’anni ma che ha portato avanti un progetto .anzi un cammino  di ricerca come forse vorrebbe chiamarlo  implementandolo anche  con l’ amore per la natura  e la  conoscenza del territorio  in specie dell’ amata Majella.
Venerdì sera  lei ci ha regalato un paio di ore della sua passione  presentando Altritudini  in una maniera assolutamente originale ,  ha raccontato  come in un cammino  delle  radici dei nostri territori  riportando la memoria  ai nonni e forse  ancora più in la, rispolverando le  antiche  storie viste o sentite raccontare.  Novella cantastorie ha narrato, cantato , descritto  e proiettato come dice  nel suo libro  con gesti e parole “il film “ della storia dove  l’ascoltatore deve nutrire  la  fantasia   con il  proprio immaginario , lei  ha  lasciato liberi  tutti di vagare  alla ricerca di particolari diversi per ognuno .
La  sua arte è quella della  cantastorie che si è formata, come  ci ha raccontato lei stessa, sul campo raccogliendo le testimonianze degli ultimi narratori, pecorari ,contadini , artigiani  e vecchi dei piccoli  paesi  dove  vive ed è vissuta.
Quella di raccogliere e raccontare  storie è un arte povera ma  nobile che si perde nei tempi    imparata  sul campo così nello stesso modo  ha  imparato a conoscere  i territori  dove si muove a piedi   come guida ambientale. Nella sua presentazione di narratrice  ha messo a nostro  servizio la sua vocazione    di   conservare  le parole  cercando poi di riproporle per immagini  senza  concretizzarle è  toccato  poi a noi spettatori trovarne il contesto  e renderci   protagonisti  con la nostra immaginativa .
Durante  la  presentazione abbiamo camminato con Francesca  sugli altipiani della Maiella ,su   quello di Campo Imperatore  che  in  certe giornate di luce tersa e cielo azzurro  tanto assomiglia      agli altipiani della Mongolia . Mongolia  dove l’Autrice ci ha trasportato e fatto  rivivere una notte magica di storie  nella steppa   mentre narrava delle nostre   montagne Majella ,Gran Sasso e Morrone avvolta  da un  cielo  assoluto pieno  stelle.
Francesca Camilla D’Amico è riuscita a trasformare la presentazione del suo libro in un mosaico con tutte le tessere   narrazione ,canto e fabulazione al loro posto, ha trasformato questo momento in  un piccolo evento teatrale. Il tempo è trascorso  veloce e lei ci e si  è raccontata senza essere pedissequa,  con leggerezza e  con pochi strumenti il  parlato .il  canto  e lettura  ci ha narrato il suo vissuto ,la  sua formazione culturale, i suoi viaggi e le sue scelte compartecipando noi spettatori alla conoscenza delle persone incontrate a cui fa raccontare storie  e, quasi fossero lì ,alternando frasi in italiano e dialetto abruzzese. Il racconto è scorso fluido   a connotazione  della  storia  anzi della vita delle storie che lei maneggia ,racconta e tiene vive perchè  questo  è quello che ha scelto per camminare nella vita e come mestiere .  E quando lei ha finito di narrare ,,,,rispondere, cantare  dopo più di due ore tutti siamo rimasti   ancora li  con la voglia di sentirla  e acchiappare queste parole che volavano nell’aria  di storie antiche ,di lupari e  orsi , leggende mitologiche ,ninne nanne , guerre passate e moderne  ,viaggi verso terre lontane …
Grazie Francesca  per  la bella serata e per quello che ci   hai trasmesso .
Ti aspettiamo ancora ma  la prossima   volta  speriamo di camminare insieme mentre  racconti le storie della nostra terra  e del nostro Abruzzo.
Testo G.U.
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22 Novembre 2024CondividiLA TERRA È DEGLI ALBERI
COSA SAREMMO NOI E LA TERRA   SENZA ALBERI ?

Siamo  nell’Autunno inoltrato  oramai  le foglie  sono tutte ingiallite o arrossite e gli alberi  si spogliano e fanno cadere i  frutti maturi  che si ritrovano nel sottobosco con qualche fungo tardivo. In questa escursione gli alberi sono stati i nostri muti  compagni  e testimoni   del nostro  camminare.
Ci hanno preso per mano accompagnandoci da quando abbiamo lasciato il paese di Tallacano, abbarbicato su  uno sperone di arenaria , con le  case in grotta costruite a ridosso delle pareti di roccia arenaria e vani adibiti a stalle e fienili cosi’  perfettamente integrate e sposate con il territorio da confondersi con la roccia .
A Tallacano e Poggio Rocchetta, che incontreremo dopo nel  nostro cammino, non ci sono più persone ,   sono borghi  silenti  e  silenziosi,   ci sono invece  altri tantissimi abitanti  loro   sono le popolazioni e le famiglie  degli alberi, da sempre  abitanti di questi posti , muti dalla nascita e senza voce  come ormai i  paesi,  gli amici   Faggi, Aceri ,  Cerri , Lecci ,Querce, Abeti   e in specie i Castagni  spettatori e protagonisti di quella che è stata la Civiltà del Castagno.
In  questa  civiltà gli  alberi di Castagno   hanno  regnato per secoli, una delle pochissime fonti di sostentamento per le genti di questi territori, tutto ruotava intorno al Castagno e ai suoi frutti . pane dei poveri , terreno di pascolo, legna da ardere, materiale  da   costruzione e per  utensili , addirittura  anche i ricci trovavano il loro impiego come fertilizzante e materiale basico per coloranti,  insomma quasi un maiale vegetale di cui non si buttava niente.
Domenica  il popolo  e le  famiglie degli  alberi ci hanno accolto e adottato e  quando   si diradavano sul nostro cammino ecco gli  scorci selvaggi, solo piccolissimi borghi  diruti e alla vista ancora loro gli alberi  riuniti in boschi ormai bruni, lontani e vicini .

Ci potremmo chiedere allora   quanti  strani esseri come noi   i nostri compagni di viaggio hanno visto su  questo percorso   , quanti contadini, pastori,  animali o semplici viandanti , hanno  accompagnato  su  questa rotta  o  hanno visto abitare, lavorare  o dirigersi e trovare riparo verso le Pagliare , le casupole della  Grotta del Petrennio o i borghi arroccati.

E poi, dato che  la loro vita è una vita lunga come le loro radici e i loro pensieri, cosa celano nella loro memoria dal  tempo che fu e cosa avranno pensato osservando   questi strani esseri, tanto diversi da loro,  sui sentieri  verso il Sasso Spaccato, non solo per curiosare come noi   ma per cercare  sepolture ad epidemie che  ieri come oggi raggiungevano anche i luoghi così remoti ( e noi ne abbiamo ricordi recenti), oppure per nascondere averi preziosi o scambiare merci ultima dogana tra Acquasanta e Ascoli.  
 
LA TERRA È DEGLI ALBERI
COSA SAREMMO NOI E LA TERRA   SENZA ALBERI ?
TESTO G.U. – FOTO  ARNALDO PILOTTI

 

 

 
In  questa  civiltà gli  alberi di Castagno   hanno  regnato per secoli, una
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15 Novembre 2024Condividi
10 Novembre 2024. Il Bosco in Autunno con Marina, Annamaria, Giallorenzo e la CRAG Abruzzo!
Domenica scorsa è andata in scena la prima avventura del nostro nuovo gruppo di Alpinismo Giovanile, e che giornata! Insieme ai nostri entusiasti accompagnatori Giallorenzo, Marina e Annamaria, con il supporto dei titolari regionali e degli accompagnatori in formazione del CAI Val Vibrata e di Isola del Gran Sasso, abbiamo vissuto un’esperienza che ha coinvolto tutti i sensi.

La protagonista della giornata è stata la natura, e in particolare il bosco di Lama Bianca, che in autunno si è trasformato in un vero e proprio parco giochi a cielo aperto. I bambini, con occhi curiosi e spiriti vivaci, hanno esplorato ogni angolo del bosco, lasciandosi affascinare dai colori, dai suoni e dai profumi che solo questa stagione sa regalare. Non è stato solo un cammino, ma una vera e propria immersione nel cuore pulsante della natura.

Dopo una passeggiata che ha messo alla prova la loro curiosità e il loro spirito d’avventura, ci siamo ritrovati al rifugio “Filippo di Donato”, dove i bambini hanno dato il via a una serie di giochi e laboratori didattici pensati per scoprire i segreti della natura che li circonda. Tra risate e divertimento, ognuno ha avuto l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo su fiori, foglie e animali del bosco.
Nel frattempo, i genitori non sono stati da meno: un’escursione parallela li ha portati fino allo stesso rifugio, permettendo anche a loro di vivere la bellezza del paesaggio. E quando è arrivato il momento del pranzo, tutti si sono ritrovati attorno al fuoco per condividere un pranzo al sacco, raccontarsi e fare due chiacchiere, come una grande famiglia unita dalla passione per la montagna.
 
Alla fine della giornata, non c’era nessuno che non avesse il sorriso sulle labbra e la voglia di fare il bis. Felici e soddisfatti, grandi e piccoli hanno già cominciato a sognare la prossima escursione!

 
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14 Novembre 2024CondividiDOMENICA 10 NOVEMBRE  ABBIAMO FESTEGGIATO  SAN MARTINO

Domenica  10 Novembre il CAI Teramo , come da tradizione, ha festeggiato  S. Martino insieme agli amici del CAI Castelli e al CAI Family percorrendo il sentiero sul Canale di Gronda:  partendo da Cerchiara ,arrivando  all’eremo di S. Nicola, che abbiamo visitato, per poi ridiscendere a Casale San Nicola.

Eravamo in tanti a camminare nel bosco , certo la giornata era bruma , con la nebbia  attaccata alla montagna che  puoi solo immaginare mentre calpesti il   soffice tappeto di foglie morbide e leggermente fangoso. Qualcuno forse  ha pensato   perchè tanta fatica per vedere il nulla  privati dall’emozione di osservare , con il naso all’insù, il Paretone del Gran Sasso  .
Camminare nella nebbia significa veramente solo farsi permeare dall’umidità, fare fatica, annoiarsi e farsi confondere dal limitare dello sguardo   senza premiare la vista? E’ realmente  così?
Eppure  fotografi  e  artisti hanno più  volte rivalutato  la nebbia e il  suo fascino. chi ha visto il bosco nella nebbia in autunno  difficilmente se ne  dimentica , alcuni addirittura la  preferiscono  al Sole perchè svela nuovi mondi , perchè  la nebbia aggiunge non toglie, facendoti apprezzare cose che una giornata di limpida tramontana  nasconderebbe….e che a volte l’occhio anche attento non  coglie.
Noi abbiamo navigato nella nebbia, assaggiato l’olio nuovo  ,  goduto dei  colori autunnali emersi  dal grigio della nebbia, della rugiada sulle foglie ancora nell’aria ,dei piccoli ruscelli , del muschio verdissimo sulle rocce , degli alberi sfumati,  insomma momenti ….unici … , piccole cose  ,  dettagli sempre  diversi a ogni passo che ci  hanno fatto apprezzare questa escursione nella caligine.

La  nebbia  è stata  una lente  di ingrandimento che  isolando  il circondario, dai rumori e da visioni lontane,  ci ha focalizzato  sul mondo ristretto di un  piccolo universo. Allora questo è stato il valore aggiunto alla mancanza del  Sole,  un mondo diverso, e se qualcuno davvero  si fosse immalinconito  o infreddolito la compagnia di tutti  . il vino , le castagne e il buon pasto hanno poi   riscaldato  il corpo e gratificato  gola  …
Eh poi senza la  nebbia che San Martino sarebbe  ?
TESTO: G.U. –   FOTO: ARNALDO PILOTTI-ROCCO  DI GIACOMO

 

 
 

 
 
 
 
 
 

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13 Novembre 2024Condividi 
77  GIORNI 
VENERDI’  15 NOVEMBRE
ORE 20 ,45  SEZIONE CAI TERAMO  

Locandina 77 giorni
Data di uscita:15 maggio 2018
Genere:Avventura  Paese:Cina Durata:115 min
Sottotitolato in Italiano
REGIA
Zhao Hantang
Torna  CAI  Cinema con  l’appuntamento  del Venerdi’.
Il  film che vedremo è girato nel deserto del Tibet , un film con una scenografia  naturale bellissima ,  un inno alla libertà  dipinta  con   colori  incredibili  . Il film è sottotitolato ma le parole sono   davvero poche …. Un film  emozionante  e tenero da vedere fino all’ultima scena …Buona visione

TRAMA 77 GIORNI

77 Giorni racconta la vera storia di Yang Liusong determinato a diventare il primo uomo ad attraversare da est a ovest la regione disabitata di Qiang Tang, nel Nord del Tibet, da solo su una bicicletta senza alcuna assistenza. Quando vari ostacoli e disavventure portano a minare la sua determinazione, incontra una tenace e coraggiosa donna, Lan Tian, ex fotografa costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente durante un servizio fotografico sul Monte Kailash (Tibet). Ispirato dall’ottimismo di Lan, Yang recupera il coraggio e la forza necessaria per continuare il suo viaggio attraverso montagne innevate, laghi salati e deserte pianure del vasto altopiano tibetano.

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12 Novembre 2024CondividiLa sezione CAI di Teramo è lieta di invitare soci e appassionati alla presentazione del libro “Altritudini. Una contastorie selvatica in cammino” di Francesca Camilla D’Amico.
Dettagli dell’evento
• Data: Venerdì 22 novembre 2024
• Orario: 20:30
• Luogo: Sede CAI Teramo
Francesca Camilla D’Amico, giovane narratrice e attrice abruzzese, ha dedicato anni all’ascolto delle storie tramandate oralmente dagli ultimi narratori contadini della sua regione. Nel suo libro d’esordio, “Altritudini”, l’autrice ci conduce in un viaggio che parte dagli altipiani abruzzesi e si estende fino alle steppe mongole, alla ricerca di incontri e paesaggi che riportano al concetto di “casa”. Un percorso per ritrovare il fuoco perduto delle antiche e nuove storie, per allenarsi a partire e prepararsi a tornare.
Durante la serata, l’autrice condividerà le sue esperienze di viaggio e le storie raccolte, offrendo una riflessione sul valore della narrazione orale e sulla connessione profonda tra uomo e natura. Sarà un’occasione unica per immergersi in racconti che intrecciano lupi e volpi artiche, biologi e panificatori, ghiacciai e steppe, in una trama che, come afferma Zì Angelo, narratore contadino, non finiscono mai.
L’evento è aperto a tutti gli interessati. Vi aspettiamo numerosi per condividere una serata ricca di emozioni e racconti!
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12 Novembre 2024Condividi  BELLISSIMA ESCURSIONE
 CASCATE DI AGORE’ E GROTTA DEL PETRIENNO                                                       
 CON IL GRUPPO GROTTE E FORRE DELLA NOSTRA SEZIONE

LOCANDINA AGORE’ TALLACANO (1)               
SCHEDA TECNICA AGORE’ TALLACANO GROTTA PETRENNIO
Il percorso ad anello  si svolge in un territorio ricco di  acqua, cascate ,canyon e grotte. L’escursione ci porterà dal Sasso Spaccato ,alle cascate e  alla grotta del Petrienno incontrando borghi con architetture rupestri  abbandonati o semi abbandonati. Infatti la caratteristica principale di questo territorio, privo di rocce calcaree come i vicini Sibillini, sono le tipiche stratificazioni di arenaria, roccia sedimentaria creatasi negli antichi mari,  con il tipico aspetto a gradoni.
Il comune di Acquasanta  conta 56 frazioni, molte di queste arroccate tra le balze di arenaria , situate alle spalle di Ascoli Piceno, a cavallo fra i parchi del Gran Sasso e dei Monti Sibillini.., l’abbandono risale alla forte emigrazione avvenuta negli anni ’50 e ’60 che  spopolò  quasi completamente i borghi medievali del monte Ceresa,  ( i residenti sono pochissimi es Tallacano 21 e Piandelloro 23 abitanti).
Vedremo il film di come si “ campava”  a ridosso della fine della guerra all’inizio degli anni 60  prima  del Boom Industriale “un viaggio nella memoria” in cui l’architettura rupestre e i magri appezzamenti di terra erano e sono  il simbolo di una  povertà quasi assoluta. Ad oggi sono in atto numerosi progetti per il recupero di questi paesi, progetti anche finanziati da privati che mirano a risollevare l’economia rurale collegata all’agricoltura e l’artigianato locale, il tutto nel pieno rispetto dell’ integrità e del delicato equilibrio in cui è immerso il territorio .

Si parte da Tallacano ,“Tallacà” in dialetto ascolano,  verso la chiesa cinquecentesca di San Pietro, recentemente restaurata, e poi si va al canyon del Sasso Spaccato  dove sono ancora presenti sulle  altissime pareti di arenaria incisioni, nomi e piccole croci vista la utilizzazione della gola  come cimitero per  seppellire i morti  dell’  epidemia di colera di fine Ottocento.
Nel tratto vicino   alle tante  cascate, di varie forme ed altezze, ci immergeremo in   un mondo selvaggio fatto di vegetazione fitta , roccia  e acqua che scroscia  ,.. Il rumore dei ruscelletti e dei piccoli  salti , il più alto non supera i 4 metri. ci accompagnerà, mentre dalla vegetazione  emergeranno abitazioni addossate alle grotte, muretti a secco crollati  o case con  solai fatiscenti e traballanti, torneremo  con la memoria a 70/80 anni orsono quando queste case ospitavano persone  che hanno  “guadagnato l’ogni giorno” qui vissuto.
Epilogo di  questo film  negli anni che furono sarà su verso il  Monte Cerasa…la scoperta della grotta del Petrienno,  in dialetto ascolano “lu p’trienne”. L’accesso alla grotta  avviene attraverso una strettoia passando sotto la cascata, all’interno l’’antro lungo 60 metri ,profondo 15 metri e alto 10 metri, custodisce  delle piccole strutture in muratura a secco, precisamente nove, erano le  abitazioni estive dei pastori e dei raccoglitori di foraggio. Le costruzioni presentano ancora solai e architravi traballanti  e si racconta  che qui  si sono rifugiati  i  militari alleati durante l’ultima guerra,  di fronte alla grotta scorre il torrente, al suo limitare la cascata, non più alta di quattro metri.
E se non bastasse ciò il territorio offre ancora  altre tantissime sorprese da un punto di vista …..storico, culturale, paesaggistico  e naturale basterà camminare lungo questo magnifico itinerario per scoprirle tutte.
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8 Novembre 2024Condividi 
Giovedì 7 Novembre con il CAI Seniores 
alla scoperta  di un  piccola oasi incontaminata e selvaggia vicino le nostre case

Con un tiepido sole autunnale e il bosco esploso in pieno foliage ci siamo avviati  sul sentiero che partendo da  Faieto , a pochissimi Km da Teramo,  risale fino a Casagreca (tutto il percorso si svolge nel Comune di Cortino al confine con il comune di Teramo). Abbiamo costeggiato il torrente Fiumicello, affluente del Tordino, ammirando tutte le gradazioni degli antociani di questa stagione  e ci  siamo regalati i  bellissimi scorci di borghi profondi  e  scivoli d’acqua dipinti  dai colori autunnali delle foglie cadute e trascinate dall’acqua.
Quasi tutto il percorso si è svolto nel bosco, alternando tratti più  ombrosi e umidi con tratti più luminosi e secchi  man mano che risalivamo i fossi , il percorso  mai  noioso ci ha trasportato in un pezzo di natura incontaminato,  in un comprensorio poco conosciuto che speriamo resti  ancora  a lungo cosi’. Abbiamo guadato il torrente in diversi punti raggiungendo Casagreca e da qui risalendo di nuovo il bosco siamo ritornati a Faieto  per un tratto dell’ ex tratturello che portava da Piano Roseto a Frondarola  e poi al mare .
C’è da costatare però, con amarezza,   che anche qui  dove per centinaia d’anni si sono succedute piccole transumanze, scambi commerciali  e  movimenti legati a una agricoltura  di sussistenza  su questo piccolo tratturo, legato strettamente a un mondo antico e arcaico , sono arrivate le ruspe sbancandolo e trasformandolo in una larga  carrareccia…. ad  uso di cosa ? di commerci, di animali e di un mondo agropastorale che non ci saranno e non lo percorreranno  più. Peccato questo è un altro pezzo della nostra storia e del nostro territorio che scompare.
Testo G.U. – Foto Fabrizio San Lorenzo  e Giacinto Urbani
.

 

 

 

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4 Novembre 2024Condividi 

Il tratturello  90 denominato,  Frisa Rocca di Roseto .  legava l’entroterra montano della nostra provincia al mare, non sempre usato per le greggi puo’ essere ancora percorso ancora su alcuni tratti  . Esso era  fino dall’ alto medioevo via di comunicazione,  non solo tra paesi e borghi  confinanti  ma  arrivava  fino alla costa, ricalcando alcune vie consolari,  correva  quasi parallelo ad essa e seguendo l’orografia non facile del nostro territorio   rappresentava  una  naturale via di comunicazione.
Noi ripercorreremo un pezzetto di quell’antica via tratturale   che portava dalla montagna al mare inoltre  risaliremo  il torrente Fiumicello (affluente del Tordino), camminando su  uno dei  sentieri che seguivano di solito l’andamento dei corsi d’acqua per   arrivare ai paesi  e utilizzati dai pastori -agricoltori   per raggiungere i  campi, i boschi, i pascoli…  per scambiare merci  e usanze arcaiche legate alla pastorizia e all’agricoltura   che concorrono a costituire le tradizioni della nostra provincia. G.U.
 
BUON CAMMINO
locandina casa greca
SCHEDA TECNICA ANELLO FAIETO- CASA GRECA
 
 
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2 Novembre 2024CondividiMONTAGNE  E CASTAGNE
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024 CON IL CAI TERAMO , IL CAI CASTELLI
 E I BAMBINI DEL CAI FAMILY SAN MARTINO SOTTO IL PARETONE
Come ogni anno insieme al CAI Castelli e ai bambini del CAI Family  festeggeremo  da tradizione   San Martino l’antica festa contadina  che unisce  il ricordo del Santo alla apertura del vino novello  e ai piaceri della buona tavola . San Martino, forse non tutti lo sanno  è il patrono dei viandanti, e Domenica  10 Novembre saremo viandanti sul Canale di Gronda che si snoda alle pendici del Gran Sasso , facile da percorrere ma difficile da dimenticare per gli affacci e la presenza del Gran Sasso attore  protagonista  .
 Cammineremo  sulla  mezza costa godendo in un  panorama  straordinario   sotto  il Montagnone    davanti al  Paretone che occuperà tutta la nostra visione nelle  radure del  bosco  e quando  si potrà mostrare nella sua grandezza.
Come viandanti e pellegrini  ci fermeremo  a una piccola edicola mariana , ai bordi di un ruscello, dove  potremo consumare un piccolo e frugale sdijuno e poi  di nuovo in cammino verso il “Prato dei Fiori” dove sorge lo storico  eremo di san Nicola di cui visiteremo l’interno.
All’Eremo, approfittando di questa bell’Estate a nome del Santo,   ci saranno anche i bambini, speriamo tanti del CAI Family, con cui scenderemo a Casale dove come ai viandanti o ai  pellegrini che a fine giornata  trovavano ristoro nelle locande  ci attenderà un buon pasto in allegria.
 
TUTTI I PARTICOLARI SULLA LOCANDINA E SULLE SCHEDE TECNICHE
sanmartino 2024
Scheda tecnica Castagnata Cerchiara
Scheda tecnica San Martino 10.11.24 (3)
 
 
                                                                     
 
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23 Ottobre 2024Condividi
 
VALLE CASTELLANA – ANELLO DEI PAESI ABBANDONATI
Domenica 27 Ottobre.

Partendo da Leofara con un percorso ad anello, andremo alla scoperta di alcuni borghi del comune di Valle Castellana, attraversando crinali panoramici, querceti, dorati castagneti, piccoli corsi d’acqua e godendo di bellissimi panorami sui bastioni occidentali della Montagna dei Fiori, sulla Laga e sui Sibillini.  La zona, definita anche come pre-appennino dei Monti Gemelli, racchiude antichi borghi ed una fitta rete di mulattiere e sentieri. Questa si snoda tra boschi, fossi, e ambienti selvaggi, collega i borghi e nella natura e nei luoghi, riporta alla memoria un territorio antico, esempio di quello che le genti popolavano vivendo di pastorizia, agricoltura ed antichi mestieri che testimoniano un vissuto duro ma allo stesso tempo ricco di tranquillità e di pace in un ambiente incontaminato.
L’anello tocca diversi borghi, uno ancora abitato, Leofara, uno abbandonato ma con progetti di recupero, Laturo, ed altri piccoli aggregati semi abbandonati. Il borgo di Laturo è inserito all’interno del Comune di Valle Castellana, tra i più vasti d’Italia e  che conta ad oggi trentaquattro frazioni, molte delle quali abbandonate e disabitate, con una media di due residenti testimonianza di un passato che difficilmente tornerà.
A fine escursione, vista la concomitanza con la Festa della castagna di Leofara, per chi vuole è prevista una sosta per degustare il pregiato “Marrone della Laga” ed i prodotti tipici presenti.
Antonio Di Donato
SCHEDA – Valle Castellana 27_10_2024
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21 Ottobre 2024Condividi 

2024.10.07-13 CAI SCUOLA presentazione settimana Sicai fdd rev1
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21 Ottobre 2024Condividi

I giorni 3 e 10 Ottobre si è svolto  un  progetto didattico, condiviso tra la scuola Primaria di Morro d`Oro  e la sezione CAI di Teramo .,consistente in una lezione in  classe  e  una lezione /escursione in ambiente montano. Al progetto hanno partecipato gli alunni della quinta A e della quinta B di Pagliare di Morro d’Oro . Il progetto aveva lo scopo di sensibilizzare gli alunni alla  conoscenza e alla  conservazione del nostro patrimonio naturalistico nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.
Dopo la lezione in aula del tre Ottobre  seguitissima e piena di domande , il 10 Ottobre i  bambini sono arrivati di primo mattino al Piazzale Amorocchi dei Prati  di Tivo. 
La giornata era splendida con il sole dolce di fine estate  e il vociare dei bimbi ha riempito il Piazzale pressoché deserto, da lì è iniziata la loro piccola avventura verso le Sorgenti del Rio Arno …..Ma lasciamo la parola a loro , al loro racconto……..ai loro diari !

La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^A della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.

Pagliare10.10.23

Caro diario,
oggi non abbiamo vissuto un normale giorno di scuola ma siamo andati in un posto dove c’è poca traccia dell’uomo: la montagna.
Siamo andati a Prati di Tivo accompagnati dalle guide del C.A.I., il signor Giorgio, il signor Giacinto e la signora Giuseppina.
Alle 8,45 siamo saliti su “Abruzzo Touring” un pullman di lusso con sedili reclinabili e le tendine.
Una visione da film horror!!!
Dopo più di un’ora di viaggio finalmente siamo arrivati. Appena scesi, ci ha investiti l’aria che, come mi aspettavo, era fredda.
Dopo un rapido spuntino, in fila indiana, abbiamo intrapreso il nostro percorso. Ma prima, la guida CAI, il signor Giorgio, ci ha fatto notare una bandiera su una roccia. 
“È la bandiera del CAI”, ci ha detto, “e ogni volta che ne vedete una, vuol dire che siete sul sentiero CAI, quindi siete al sicuro!”
La bandiera è composta di tre fasce: la prima rossa, la seconda bianca, la terza rossa come la prima. Passando per una strada siamo arrivati ad una baracca; la guida ci ha spiegato alcune cose sul Sentiero Italia.
Lungo il tragitto abbiamo incontrato un cespuglio di bacche. Il nome delle bacche è “rosa canina”. La guida, la signora Giuseppina, ci ha detto “Questa è la rosa canina, ricca di vitamina C; viene utilizzata per preparare le marmellate e altro. Se la volete mangiare state attenti perché nei semi ci sono piccoli aghetti”.
Io cosa ho fatto curioso come sono? Ne ho presa una, mi sono sporcato il dito e l’ho succhiato: il succo era aspro. E così ho fatto un pieno di vitamina “C”. Più avanti abbiamo visto un falso sambuco che invece produce un frutto non commestibile.
Entrati nel bosco, siamo stati avvolti dagli alberi di faggio: sembrava che mi abbracciassero.
Il sig. Giorgio ha detto. “Vediamo se riesco a trovare una cosa… Eccola! Questa è la faggiola”. L’ha messa sul palmo della mano e ce l’ha mostrata. È di colore marrone. “La faggiola è il frutto del faggio. Da essa si può ricavare l’olio e, tostato e macinato, può essere un surrogato del caffè”.
Lungo il sentiero la signora Giuseppina ha dato al sig. Giorgio una pietra con le impronte di una conchiglia: un fossile. Il sig. Giorgio ci ha spiegato che milioni di anni fa al posto del Gran Sasso e in generale in altre montagne c’era il mare e ci sono anche le prove: i fossili! Appunto.
Il nostro cammino è stato interrotto dal sig. Giacinto che è uscito dal percorso ed è ritornato con un fungo. Il suo nome è “mazza di tamburo”. È un fungo commestibile, di colore bianco con dentro tante lamelle.
Abbiamo fatto una lunga camminata con un bellissimo panorama. La guida ci ha fatto vedere il “picco San Pio XI” e il “picco Confalonieri”.
A un certo punto la strada era bagnata e, facendo silenzio, abbiamo udito il rumore della cascata.
Abbiamo continuato il percorso e tra spiegazioni, discese e salite ripidissime, paesaggi variopinti e scoperte spettacolari siamo arrivati alla meta: il punto Belvedere delle cascate del Rio Arno.
A gruppi, insieme al sig. Giorgio, abbiamo visto la cascata che nella sua discesa è divisa da un masso. È bellissima! Vacci pure tu diario e vedi.
Ci siamo avventurati poi verso il punto di partenza dell’escursione, “ripassando” tra le montagne che sembravano di un racconto di fantasia.

Dopo aver pranzato insieme, prima di salire sul pullman abbiamo fatto una foto di gruppo.
Salutate e ringraziate le guide siamo saliti sul pullman per tornare a casa.
La stanchezza è stata tanta ma ne è valsa la pena. Abbiamo visto da vicino cose che ci sono state presentate la settimana scorsa nella lezione teorica dal sig. Giorgio e dal sig. Luigi che è il presidente del C.A.I. Abbiamo imparato molte cose e sono felice.
Bene, non ho più niente da raccontare e devo andare.
A presto diario!

 

 
La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^B della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.
11 ottobre 2023
Caro diario,
ieri abbiamo vissuto una giornata fantastica a Prati di Tivo, una località dell’Abruzzo situata in montagna. Adesso ti raccontiamo tutto. Appena arrivati a scuola abbiamo fatto 15 minuti di italiano fino a quando la maestra della 5^A ci ha bussato alla porta e ci ha detto che era ora di partire. Siamo scesi in cortile dove ci aspettava un grande pullman bianco e, accompagnanti dalle maestre Daniela e Antonella e da altre due insegnanti della classe 5^A, siamo saliti pieni di ansia e di adrenalina.
Appena partiti abbiamo cominciato a ridere e a chiacchierare, poi attraverso il vetro abbiamo iniziato ad ammirare il paesaggio: da una parte vedevamo la dolce natura composta da alberi, viti, ulivi, distese di terra coltivate; dall’altra parte invece vedevamo un paese completamente antropizzato fatto di case, grandi giardini, farmacie, ristoranti e lunghe strade. Durante il tragitto abbiamo notato anche il lago artificiale di Piaganini formato dalla diga della Centrale idroelettrica di San Giacomo, che sbarra il corso del fiume Vomano. Dopo circa un’oretta dalla partenza siamo arrivati. Appena scesi dal pullman abbiamo fatto una piccola merenda e conosciuto la guida del CAI (Club Alpino Italiano) Giorgio, papà del nostro amico Stefano, che ci ha accompagnanti durante il percorso insieme ad altri collaboratori. Poi abbiamo cominciato a camminare.
Il sentiero che avremmo seguito ci avrebbe condotti alla Val Maone. Poco prima di inoltrarci nel bosco, abbiamo visto in una roccia la segnaletica del Club Alpino, ovvero una bandiera con due strisce orizzontali rosse e una bianca che indica il percorso da seguire. Abbiamo iniziato con l’osservazione di una vistosa pianta di rosa canina piena di bacche rosse che contengono vitamina C e il sambuco velenoso, ma in realtà il suo nome botanico è ebbio. Dal sentiero Italia abbiamo subito osservato davanti a noi la montagna del Corno Piccolo della catena del Gran Sasso, il gigante della natura, fatto di pietre che ci fissava severo. Quindi ci siamo addentrati nel meraviglioso bosco di alti faggi che sembravano tantissimi soldatini dove noi eravamo i loro capitani. A terra abbiamo osservato le faggiole che sono i frutti del faggio di cui sono molto ghiotti gli scoiattoli e i cinghiali e, se macinate, si trasformano in un surrogato del caffè o in olio di semi.
Il signor Giacinto, il collaboratore che ci accompagnava, ha poi trovato e raccolto un bellissimo fossile di conchiglia, testimonianza di epoche remote in cui il mare arrivava ai piedi della montagna. Poco distante, ha raccolto un fungo chiamato mazza di tamburo: appena lo ha tagliato ha emanato un gradevolissimo profumo! Dopo aver attraversato il bosco con il tappeto di foglie secche che calpestavamo, lungo la strada ciottolosa fatta di discese e salite, siamo giunti alla meravigliosa cascata del Rio Arno. Il dolce e veloce scorrere dell’acqua cristallina che sbatteva contro le rocce si sentiva sempre più man mano che ci avvicinavamo e per ammirarla da vicino siamo scesi attraverso delle scalette di legno che portavano ad una specie di balconcino. Lo scenario era bellissimo e la visione ci rilassava!
Sulla via del ritorno ci siamo stancati un po’ perché complessivamente abbiamo percorso circa quattro chilometri, ma fortunatamente ci siamo fermati per la pausa pranzo in una verde prateria per poi riprendere il cammino e tornare al parcheggio del pullman .La giornata è stata meravigliosa, il sole era caldo e luminoso e il cielo azzurro.
Caro diario, ma tu sei mai andato in montagna? Ti consigliamo di andarci presto perché ti divertirai tantissimo e porta con te i tuoi amici più cari perché sarà ancora più bello. Abbiamo imparato tante cose nuove e speriamo di fare presto un’altra gita, così ti scriveremo ancora.
Con affetto,
i tuoi amici scrittori

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19 Ottobre 2024Condividi
Sabato 26 Ottobre il Cai Family di Teramo vi porterà a spasso nel tempo, percorrendo il sentiero che dal territorio di Cusciano (fraz. Montorio al Vomano) giunge al grazioso borgo di Azzinano, il paese dei murales. Qui la Pro loco del posto ci parlerà dei giochi di una volta e ci aprirà le porte della casa della pittrice naif Annunziata Scipione; i suoi quadri, rievocando i momenti di vita contadina, ci faranno immergere nell’atmosfera semplice e genuina di un tempo passato.
Percorso a/r: 8,7 km
Dislivello: 180 m
Clicca il link sottostante per aprire la scheda tecnica
https://docs.google.com/document/d/1Y1-eyMr9YM2LKzE8I4svpYEyl_2KDXz56CSAkUzk_Dg/edit?usp=drivesdk
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19 Ottobre 2024Condividi
CAI SCUOLA
NASCITA DEL LOGO
APPROVATO IL LOGO CAI SCUOLA
Il logo CAI Scuola è stato approvato sabato 5 ottobre 2024, “Giornata mondiale degli insegnanti“. Il Consiglio Centrale CAI, riunito a Milano, ha scelto il simbolo che accompagnerà le azioni rivolte al mondo della Scuola. Importante e benaugurante la coincidenza dell’approvazione del logo CAI Scuola nello stesso giorno in cui il mondo parla di istruzione, insegnamento, educazione, di giovani.
L’obiettivo della Giornata mondiale degli insegnanti è quello “di mobilitare il sostegno agli insegnanti e di garantire che i bisogni delle future generazioni continuino ad essere soddisfatte dai docenti“.
Il CAI Scuola è vicino agli insegnanti e, proprio in questi giorni, propone i seguenti progetti:

Settimana CAI Scuola sul Sentiero Italia CAI dal 7 al 13 ottobre,

Turismo Sostenibile Montano in Ambito Scolastico, avviato a settembre e in programma nei prossimi mesi di ottobre e novembre;

Corso nazionale per docenti nel Lazio “il Medioevo in Ciociaria”, dal 9 al 13 ottobre”.

Il CAI è con i giovani: li avvicina alla montagna e ne valorizza le competenze.
Il logo CAI Scuola è nato dall’incontro tra il giovane studente del Liceo Archimede di Acireale, Sebastiano Mangiagli, e la montagna, avvicinata con la classe attraverso progetti CAI proposti da Felicia Cutolo, insegnante e Coordinatrice CAI Scuola, che ne ha colto la sensibilità e lo ha invitato ad esprimerla. Il risultato è stato subito apprezzato e, con un importante gesto di inclusione attento ai giovani, il Consiglio Centrale CAI ha adottato il logo, frutto di creatività e corale condivisione di studenti. Un dedicato filmato mostra i passi che hanno accompagnato la “nascita del logo”

Tra i tanti elementi inseriti nel logo CAI Scuola ci fermiamo, in particolare, sulla lente d’ingrandimento che ingloba la lettera C di CAI. La lente invita a fermarsi e osservare, avvicinandoci ai particolari che il nostro occhio non riesce a cogliere. È un messaggio di mobilità lenta e attenta che, nel percorrere un sentiero, suggerisce di guardarci attorno. Ma è anche una metafora perché ci invita a raccontare una società che cambia, utilizzando la montagna così sensibile alla crisi climatica, come “lente di ingrandimento”, che ci porta a osservare la realtà attorno a noi e dentro di noi, riconducendo ad essa gli irrinunciabili valori di equilibrio, sostenibilità e resilienza delle “terre alte”.
                     
Il logo degli studenti                                                                                          Il Consiglio Centrale CAI del 5 ottobre a Milano          
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17 Ottobre 2024Condividi
 
Benvenuto al C.A.I.  Scuola nel “DISTRETTO CASCATE E BOSCHI ” sul  Sentiero Italia (S.I.) tra  i Monti della Laga , nel Parco Gran Sasso Laga  tra  cui si  snodano lunghi tratti del S.I. che con 8.000 km attraversa la nostra Penisola , la Sicilia e la Sardegna  e  che   sicuramente  in questa stagione,  in cui la natura  muta  colore,  è al  meglio  della   sua bellezza    e   dove in questo periodo dell’anno  è bello camminare  approfittando del Sole  ancora tiepido .
Il C.A.I. nazionale ha lanciato in ambito scolastico il progetto “Lungo il Sentiero Italia con il CAI Scuola” che prevede la percorrenza di tratti  di S.I.  con eventuale pernotto nelle  località e nei punti sosta disseminati lungo il percorso. La  Sezione del C.A.I. di Teramo ha aderito al progetto  e lo ha    realizzato    in collaborazione con  il personale scolastico dell‘ Istituto di Istruzione Superiore (I.I.S.)  ” Di Poppa Rozzi” e i volontari della Sezione del  CAI Teramo.

Hanno partecipato  al  progetto 26 alunni  delle   seconde classi  sez. A-C-E dell’ I.I.S.   che nei  giorni di Martedì e Mercoledì 15 e 16 Ottobre hanno  pernottato all’interno del Distretto presso il rinnovato Ostello dei Briganti in località Padula di Cortino. Il progetto  prevedeva due escursioni  in questo territorio ricco di acque ,cascate e boschi    su      tratti  del S.I.   Il primo giorno  l’escursione si è svolta  alle  cascate del Mulino e alla cascata Cantagalli , il  secondo giorno i ragazzi  hanno  attraversato il  piccolo borgo di Macchiatornella fino alla sorgente Piano del Fiume. Durante tutti e due i percorsi  gli  alunni  sono stati affiancati  dai loro insegnanti  e  dai volontari della Sezione  che  li hanno introdotti alla pratica escursionistica  tenendo in particolare riguardo la sicurezza e  il comportamento in ambiente.
Nella seconda giornata inoltre ,   durante il percorso,  gli anziani del posto hanno raccontato con  velata nostalgia  lo svolgersi della vita sulla Laga  quando le strade asfaltate non esistevano e si viveva  con  l’agricoltura di sussistenza e  pastorizia ,  di quando tornando  indietro nel tempo…   si partiva  e si transumava  verso il lontano Tavoliere delle Puglie . delle   loro cerimonie nuziali  che si svolgevano presso  il “Santuario della Madonna della Laga” e di  quando i mulini giravano con l’acqua  …

Perchè camminare sul Sentiero Italia non è solo camminare  nella natura ma è anche riscoprire la cultura , la storia  e  le tradizioni  del territorio cercando di  ricordarle. mantenerle vive e tramandarle ai giovani.
E  QUINDI BUON CAMMINO A TUTTI SUL SENTIERO ITALIA
 
Testo G.U.  Foto di tutti

 

             

 
 
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14 Ottobre 2024CondividiCAI SENIORES VENERDI’11 OTTOBRE IL SENTIERO DEI BRIGANTI
 L’ARTE DEL VAGABONDAGGIO

Oggi il  “Vagabonding “ricorre  per descrivere periodi più o meno lunghi trascorsi lontano dal tran tran noioso ,ripetitivo , monotono e sempre uguale di tutti giorni ed  è uno stato d’animo della mente e del corpo.
Venerdì  11 Ottobre   avevamo  sulla carta un  percorso da effettuare ma non  immaginavamo minimamente cosa sarebbe successo mentre camminavamo. Ma è capitato, forse perchè eravamo tutti  ben disposti, forse perchè la mente  di ognuno , evento raro come una congiunzione di  astri,    era  predisposta  non solo a questa immersione nella natura ma, come vedremo dopo era già  errante  pronta a entrare  in uno stato d’animo nel mondo lontano sulle mulattiere del   piccolo lago di Talvacchia,  tra  paeselli   nascosti nei boschi e poggi esposti  con strade lunghe , assolate e deserte fiancheggiate da castagni  carichi di ricci con castagne pronte per essere raccolte  e di cui ne abbiamo riempito lo zaino.  E’ successo complice il  percorso che  ci ha portato nei   piccoli borghi   di una volta : Talvacchia , Cervara  e poi  San Gregorio    tra  vecchie costruzioni e piccole chiese ben conservate  in un contesto  di  bellezza e semplicità , dove  il  progetto di vita è lontano dal  fardello dei vincoli e dagli impegni di lavoro; dove  il tempo scorre leggero e lento, dove esiste ancora il valore della comunanza , della comunità , dove l’anziano ti apre la chiesa del paese per mostrarti gli affreschi , dove il padre della  bimba bellissima narratrice del borgo apre la proloco e puoi ristorarti ,qui sulla piccola piazza   l’anziano  novantenne  ti racconta la sua vita in Brasile e l’amore per  il  paese. Qui tra i due Regni   vagabondavano  i Briganti e ci sono le loro case , qui senti il profumo della loro  libertà che a quei tempi certo non mancava .  noi che eravamo partiti così solo per camminare  ci siamo ritrovati per un momento a” viaggiare” leggeri in un mondo senza monotonia .  in un  mondo periferico  da affrontare sulla traccia di quello che era  ed è una vita  semplificata.
Quello che  non sapevamo è successo perchè vagabondare da gioia     e noi siamo i  testimoni  che a volte lo si può ancora fare, ancor prima di aver iniziato  il percorso, perchè in fondo in fondo in un piccolo e  recondito angolo del nostro cervello c’è ancora un neurone  nomade nascosto  che ci  spinge  a  curiosare e a  viaggiare con la mente e con il corpo godendo della gioia del “Vadabonding “ dove le cose non programmate e inaspettate sono molto più belle delle  programmate.
Testo G.U. -Foto Giuseppina Evangelista , Giacinto Urbani
 
 
 

 
 
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11 Ottobre 2024Condividi

RECUPERO  ESCURSIONE  DEL 20 OTTOBRE 
PASSEGGIANDO  TRA I FAGGI XIX EDIZIONE
SchedaEscursione Passeggiando tra i faggi 24

Come ogni anno il CAI Arsita Domenica 27 Ottobre  organizza la bellissima escursione ”Passeggiando  tra i faggi” arrivata alla XIX edizione. Questa è una escursione Intersezionale e saranno presenti oltre al CAI di Arsita e al CAI Teramo , il CAI di Popoli e dell’Aquila , il percorso  si svolge nel boschi sottostanti il Gravone  e ci permette di visitare le Gole dell’Inferno Spaccato arrivando  alle sorgenti del Fiume Fino . Durante l’escursione  nel bosco  ci sarà un aperitivo e potremo assistere a un piccolo concerto   di archi nell’atmosfera incantata dello spettacolo naturale del foliage che insieme alla musica contribuirà a creare una atmosfera magica e suggestiva. Al termine dell’ escursione pranzo presso i locali  della Proloco di Arsita .

Chi ha partecipato gli altri anni avrà modo di  riassaporare   i bellissimi momenti e le piacevoli sensazioni provate   durante il percorso , una sorta di terapia cromatica,    per chi non ha mai partecipato questa è invece  l’occasione  per  godere la grande bellezza  del bosco in Autunno  , per esplorare  le Gole dell’Inferno Spaccato  e camminare     con nelle orecchie il lento fluire della sorgente  del Fino   e della musica degli  archi.
E’ previsto  un itinerario differenziato per i bambini.
Il CAI di Arsita provvederà anche a organizzare  un ristoro che comprende  concerto, colazione , aperitivo e pranzo.
La quota di partecipazione è di 20  Euro  per  i bambini sotto i 13 anni  gratis.
 
PRENOTAZIONI  ENTRO GIOVEDI’ 24 OTTOBRE ORE 20
             GIACINTO URBANI             CAI TERAMO  3398053810
CESARE DI MARCELLO                CAI ARSITA 3394288867
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8 Ottobre 2024CondividiVENERDI’  11 OTTOBRE  
PARTENZA ORE 7,15 SEDE CAI TERAMO
PRENOTAZIONE ENTRO   GIOVEDI’  9 OTTOBRE  ORE 12
CAMMINIAMO  SUI  SENTIERI DEI BRIGANTI
«Non è stato mai assalito li giù dai briganti? Questa fu la prima domanda – lo posso documentare con scrupolosità – che mi fu rivolta allorché raccontai di aver intrapreso un viaggio in Abruzzo».
Così inizia il capitolo dal titolo Drei Wochen in den Abruzzen inserito nel libro di viaggio di Alfred Steinitzer,
 “Aus dem unbekannten Italien”
SCHEDA TECNICA ANELLO DEI BRIGANTI (3)
LOCANDINA ANELLO DEI BRIGANTI

 
Il nostro territorio è stato sempre un luogo di confine e per questo interessato  come ci insegnano   le storie di popoli e confini , di  tutti i regni sotto tutte le dinastie, dai Saraceni e dai Normanni fino ai nostri giorni da fenomeni di Brigantaggio o contrabbando per quello che ci riguarda   con la presa di Roma e la fine dello Stato della Chiesa, il fenomeno imboccò tuttavia ed inesorabilmente la strada della fine . Il percorso e il territorio che attraverseremo  comunque ci portano a camminare attorno sopra  al  lago artificiale di Talvacchia  creato dallo sbarramento del Castellano dalla vertiginosa diga nel 1960.   Il tracciato ricalca in parte sentieri e carrarecce utilizzate per i coltivi in quota ,per raggiungere i castagneti  e per quella piccola pastorizia locale che si svolgeva nella valle del Castellano. Inoltre questi sentieri  sono il naturale proseguimento del reticolo che tendeva a svalicare  il territorio Piceno tra l’Abruzzo e le Marche fungendo alcuni  da arterie  e altri capillarizzandosi per favorire i piccoli e i grandi commerci che si svolgevano  fin dai tempi  dei Romani, si pensi alla via Salaria che attraversava questa vallata    diramandosi  . A dimostrazione di quanto fossero attivi gli scambi  tra i due versanti   si sappia che è possibile da Teramo tramite carrarecce e sentieri arrivare al  lago di Talvacchia senza mai alzarsi eccessivamente di quota.

I sentieri sono rimasti gli stessi e  molti di loro sono stati inglobati in anelli organizzati e ripuliti dalla Provincia di Ascoli Piceno, dai Comuni, dalla Regione Marche  dalle Proloco,  percorribili tutto l’anno vedasi il GABA Grande Anello dei Colli Ascolani , il GADA Grande Anello dei Colli di Arquata o la sentieristica messa  a regime delle Antiche Mulattiere di Acquasanta,  con la possibilità di collegarsi  ad  altri percorsi vedasi  GAS  Grande Anello dei Sibillini, CTM Cammino delle Terre Mutate e infine il Sentiero Italia. Noi percorreremo solo un pezzo di questa rete e avremo il valore aggiunto di camminare con il bellissimo scenario del Lago di Talvacchia che farà  da sottofondo a tutto il percorso  su un   tracciato semplice , con pochissimo dislivello e dei bellissimi  borghi da visitare.
 
 
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8 Ottobre 2024CondividiDOMENICA  6 OTTOBRE MILLE METRI SOPRA LA VITA DI OGNI GIORNO

Siamo all’inizio dell’Autunno la pioggia  di giorni si alterna con giorni di Sole  le mattine  sono fredde , umide e buie, forse ieri aveva piovuto troppo ma basta un po’ di Sole,  anche camminando nel fango   e verso  il  cielo che diventa sempre più limpido,  per incominciare a godere della libertà di trovarsi in mezzo alla natura. Ieri siamo saliti sul Sentiero Italia da Colle di Arquata verso Macera della Morte , dopo il bosco e i prati di altura  siamo arrivati in  cresta a godere della suggestione di camminare tra il Tronto e il Castellano con in basso i paesi ancora feriti dal terremoto del 2016 , che da quassù sembrano paesi normali ma non lo sono,  lontano ma limpido si scorge il  versante nord  del Vettore  e  la strada  verso Forca di Presta che poi precipiterà verso la piana di Castelluccio. Sotto  di noi si svolge  la vita di ogni giorno e mentre noi camminiamo in salita  sul  crinale erboso  , con alla sinistra il versante scosceso,     diventa sempre più evidente la vista di Pizzo di Sevo con la sua piramide quasi perfetta, la vista di  Cima Lepri  tronca e appiattita  con in lontananza  la punta di Pizzo di Moscio .

 
 
Tanto più ci alziamo godendo del nostro cammino tanto più ci allontaniamo dalle preoccupazioni , dalla  negatività  , dai nostri pensieri ricorrenti e tanto pù la fatica  che ci porta su alla cima della Macera della Morte viene ricompensata dalla mente libera e occupata a sentirsi di casa nella natura. E poi  dalla cima giù verso  il cippo di termine, verso quel punto che  fu confine di Stati, testimone della storia antica tra romani e cartaginesi, luogo di passaggio di contadini ,pastori , viandanti e briganti con il  vento autunnale fresco  ma non freddo a farci compagnia e le pecore sui crinali a ricordare che siamo solo all’inizio di questa stagione .
 
 
 

Si riparte  ,traversando i prati erbosi con i contrafforti del Pizzo di Sevo e del monte le Vene  che incombono   il  sentiero che a volte diventa traccia tra una rete  di sorgenti e ruscelli  ci porta verso il Lago Secco .  Lungo il percorso  nella faggeta del Pannicaro  percepiamo  di nuovo l’Autunno    che  addolcisce  gli acuti  colori estivi  con toni  più caldi e luminosi  e ricopre  di   foglie  il  sentiero  reso  scivoloso dalla pioggia. Adesso  camminando  sulla traccia scoscesa e scivolosa  del sottobosco i nostri sensi si riattivano   diventando   più affilati , più svegli ,più  reattivi   per portarci in sicurezza all’oasi del W.W.F.  con il bellissimo laghetto.

Lo vediamo apparire al centro di una radura rivitalizzando  il paesaggio boschivo , ci fermiamo a ammirarlo,  siamo vicini all’arrivo ,  percorriamo ancora pochi chilometri e qualche altra discesa fino  alla quota dei  castagni e ai loro ricci che ricoprono già il terreno,  promesse  di castagnate e vino nuovo.
Siamo  di nuovo alle macchine  , siamo tornati alla vita di ogni giorno non siamo immersi più  nella natura, non ci sentiamo più parte di essa , non respiriamo più l’aria del bosco e non godiamo più delle  emozioni positive  che essa ci provoca  ma sicuramente siamo cresciuti dentro ,  anche di poco  perchè, per qualche ora, abbiamo vissuto
MILLE METRI SOPRA LA VITA DI OGNI GIORNO.
 Buona montagna a tuttiTESTO  G.U.  – FOTO ELISABETH  DI GIOVANNI -GIACINTO URBANI

 

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2 Ottobre 2024CondividiDOMENICA 6 OTTOBRE    IN CAMMINO  
SUL  SENTIERO  ITALIA VERSO MACERA DELLA MORTE
Domenica  6 Ottobre chiudiamo  per l’ anno 2024   il ciclo delle escursioni dedicate al Sentiero Italia (S.I.) camminando  parte  della I° tappa della regione Marche che collega    San  Martino a  Colle di Arquata.SCHEDA TECNICA domenica 6 ott
Il  percorso si svolge  nella porzione più settentrionale dei Monti della Laga avendo come meta  la vetta della Macera della Morte  da cui  si possono ammirare nella  stessa catena  il Pizzo di Sevo e Cima Lepri,   avremo a nord i maestosi  Monti Sibillini con il  Vettore e il  Redentore, mentre dalla parte opposta lo sguardo arriverà fino  al Gran Sasso.

Cammineremo lì dove hanno camminato gli anziani di Colle  che salivano ai pascoli e ai coltivi in quota fino ad arrivare al passo del Chino e da qui  ai  campi sopra Passo il Chino, sulla larga cresta della Macera della Morte dove seminavano l’avena e quotidianamente a metà giornata un mulo, guidato da donne, portava su le vettovaglie per rifocillare chi lavorava.
Saliremo  dolcemente in cresta sul S.I. verso  Macera della Morte a quota 2073 m s.l.m.  che , nonostante il nome forse attribuibile a antiche scaramucce tra Romani e Cartaginesi ,   era governata placidamente dal ritmo delle stagioni , dalla comunanza e dal rispetto dei territori condivisi da pastori  e agricoltori propria come  fonte unica di sostentamento. Essa è montagna di confine da sempre, da prima del 1861 tra il Regno delle due Sicilie e Regno della Chiesa , con un cippo che ne ricorda ancora la demarcazione  ad  ancora oggi triconfine tra Marche, Abruzzo e Lazio. Montagna  teatro di brigantaggio e patria di Briganti , che a seconda della propria origine  si muovevano, da Nord o Sud lungo la linea  di confine, ad oggi però i briganti e i confini non esistono più c’è invece il S.I. che si snoda su questi luoghi e in specie in questo momento mostra panorami più dolci e colori che  stanno assumendo una veste autunnale che esaltano la vista  con un certo anticipo rispetto alla norma. Riscenderemo poi verso Lago Secco e Poggio d’Api  incontrando    l’ oasi WWF del Lago Secco, rifugio del tritone alpino meridionale . Scesi a Poggio d’Api  e  in attesa del recupero delle macchine potremo visitare questo piccolo gioiello, nel cuore della valle del Chiarino, da cui si gode una delle visioni più suggestive del monte Vettore e dei  Sibillini. angolo raccolto di storia e natura il  cui  nome significa semplicemente colle delle api con case  di origine cinquecentesca costruite da maestri lombardi di cui si scorge ancora il passaggio . Borgo con forte presenza di eremiti e briganti visto il territorio e di cui si possono rilevare ancora  le tracce andando a spasso per il paese……
E  ALLORA    DOMENICA   6 OTTOBRE 
BUON SENTIERO ITALIA  A TUTTI 
SULLE TRACCE  DI ANNIBALE  E DEI BRIGANTI
 SU CONFINI ANTICHI
TRA LA NATURA E LA STORIA  DEI MONTI DELLA LAGA 

SCHEDA TECNICA domenica 6 ott
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30 Settembre 2024CondividiDOMENICA 29 SETTEMBRE
ESCURSIONE  A MONTE POZZONI  E IL CAMMINO DI SAN GIUSEPPE DA LEONESSA

 

Il Monte Pozzoni (m.1903 provincia di Rieti)  potrebbe essere un cippo gigantesco    in prossimità  del confine di 4 regioni: Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo a  memoria di quello che fu ii confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio o confine dell’Acqua  Santa così come lo definì Ferdinando II   per distinguerlo dagli altri confini con l’acqua salata del Regno di Napoli.  Domenica in questa bellissima escursione  con i nostri amici dell’associazione de “il Cammino di San Giuseppe da Leonessa” siamo saliti su questo monte per  spaziare e disperdere la nostra vista, questa volta senza confini,  dal Terminillo ai Sibillini, dai Monti della Laga al Gran Sasso.
 Siamo saliti dalla Valle di  San Rufo  prima nel bosco e poi  in un ampio anfiteatro naturale, oltrepassando lo sperone denominato Peschio dell’Aquila, raggiungendo in seguito  la cresta a Sud-Est e la vetta del Monte Pozzoni (da dove si apre l’affaccio sul versante umbro, marchigiano e abruzzese),da qui con un panorama velato dalla nebbia   abbiamo camminato in cresta fino a raggiungere il monte Alvagnano (1668 m slm) dove sono riapparsi  il Sole e il cielo terso . il ritorno  è stato effettuato ripercorrendo in parte i nostri passi fino al punto di partenza.

Questo percorso a mo’ di  balcone, prima con il velo della nebbia e ancor di più quando si è alzata, è stato il punto di osservazione strategico per capire  come si sviluppa il Cammino di San Giuseppe da Leonessa spaziando  con la vista sul territorio che abbraccia  da  Cascia, alle e lontane cime del  Laga con dietro il Gran Sasso, fino a arrivare a  Accumoli e al lago  Campotosto. Ebbene il cammino lo abbiamo sorvolato tutto  da  questo punto panoramico; esso  è un  anello che parte e arriva a Leonessa , attraversa  tre regioni e  i comuni di Borbona, Montereale, Capitignano, Campotosto, Amatrice, Arquata del Tronto, Accumoli e Cittareale. In questo territorio dell’ Italia di mezzo fatto di zone rurali e pedemontane di incantevole pregio, si cammina sulle tracce del Santo Cappuccino e dove, da  quanto abbiamo visto  da questo affaccio  naturale,  è facile meravigliarsi della natura, qui ancora incontaminata, e  ricercare con semplicità il proprio equilibrio interiore  tra corpo, mente e spirito, soli con se stessi o camminando sempre con lentezza con i compagni di cammino.
 

 
Eh! allora buon Cammino di San Giuseppe  nel  silenzio di questi  luoghi e di quello che saprà stabilire ognuno con  se stesso o con gli  altri  pellegrini.
Un grazie a tutti gli amici della associazione ” de il Cammino di San Giuseppe da Leonessa” e all’ amico Peter per la bella giornata  e complimenti a loro per aver realizzato   questo cammino che   attraversa  dieci comuni,  gravemente colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre 2016.
 Testo G.U. – Foto di Giorgio D’Egidio ,Peter  Lerner, G.U.-
 

 
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24 Settembre 2024Condividi
 
Il Cammino di San Giuseppe da Cittareale. Domenica 29 Settembre 2024.
La meta dell’escursione è una montagna che si trova a cavallo tra l’Umbria e il Lazio ed è una delle vette più panoramiche in assoluto dell’Appennino centrale: il Monte Pozzoni (1903 m). Nonostante la vista che spazia dalla Valnerina ed i Sibillini fino al Gran Sasso e alla Majella, si tratta di un monte poco conosciuto e poco frequentato: uno di quei luoghi segreti e magici che si nascondono tra i massicci più rinomati. Oltre alla panoramica cresta e alla cima, il Pozzoni ospita le sorgenti del fiume Velino e la Grotta della Sibilla – la grotta più profonda del Lazio.
Percorreremo una parte del Cammino di San Giuseppe da Leonessa, un nuovo percorso di lunga percorrenza ideata dai Frati Cappuccini di Leonessa che collega il reatino con il Gran Sasso, la Laga ed i Sibillini in 8 tappe e 155 km. Durante il percorso alcuni dei fondatori del cammino ci racconteranno il progetto, il lavoro svolto finora e il rapporto tra un cammino e il suo territorio.
Possibilità di pernotto.
Pranzo facoltativo € 25.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA CAMMINO DI S. GIUSEPPE
Monte Pozzoni da Cittareale
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19 Settembre 2024CondividiEscursione al Parco Nazionale del Vesuvio. –
Cognoli di Monte Somma- Valle dell’Inferno; 14 settembre 2024.

Lo scorso sabato 14 settembre 2024 alcuni Soci della Sezione di Teramo hanno partecipato a un’escursione al Parco Nazionale del Vesuvio organizzata dalla Sezione di Napoli e alla quale hanno aderito anche soci delle sottosezioni Vesuvio e Roccarainola.
Il percorso, nel suo complesso lungo circa 14 kilometri, si è snodato sul versante orientale del vulcano, quello opposto all’altro versante che affaccia sul Golfo di Napoli, decisamente più famoso, scenografico ed universalmente impresso nell’immaginario collettivo.
Il punto di partenza prescelto si trova nei pressi di Ottaviano, grossa borgata dell’hinterland partenopeo, una delle aree più densamente popolate d’Italia.
Ed è stato proprio il repentino passaggio da un ambiente estremamente urbanizzato ad un altro dominato da una natura quasi incontaminata che ha reso sin da subito questa escursione tanto interessante quanto inedita.
L’immediata “immersione” nel bosco di conifere, entro cui si dipana il primo tratto della carrareccia, ha regalato infatti quelle percezioni sensoriali che certamente non si sarebbero provate percorrendo il tracciato “tradizionale” del versane opposto, quello che porta al cratere attraverso una brevissima e banale strada sterrata lunga poco più di un chilometro, realizzata solo per soddisfare un turismo di tipo “commerciale”.
Salendo di quota si è man mano passati dal bosco di conifere a quello di lecci, ontani napoletani e castagni: il punto di contatto tra queste due aree boschive è quasi simbolicamente segnato da uno slargo dedicato ad Angelo Prisco, giovane finanziere ucciso dai bracconieri nel dicembre del 1995, a pochi mesi dall’istituzione del Parco e qui commemorato da una lapide.
Superato questo tratto la carrareccia diventa sentiero a tratti rinserrato nella vegetazione, che si dirige a nord in direzione della Punta Nasone, la maggiore tra le cime del monte Somma (mt 1132).
Qui si assiste ad un nuovo e graduale cambiamento della flora, con la vegetazione d’alto fusto lasciare spazio alla tipica macchia mediterranea di cespugli di ginestre, pruni e more.
Una volta arrivati sulla cresta del Somma si è avuta la reale comprensione di quello che è l’architettura del Vesuvio, che appare inaspettatamente variegata ed articolata.
Il Somma infatti altro non è che l’orlo dell’immensa caldera residuale della catastrofica eruzione del 79 d. C., al cui interno è sorto il cono del Vesuvio vero e proprio: solo madre natura poteva sbizzarrirsi e dare sfogo alla sua geometrica fantasia per costruire un cono all’interno di un tronco di cono.
Da qui il percorso piega a meridione seguendo il bordo dell’antica caldera e raggiungendo, dopo un’erta ma breve salita nell’arena vulcanica, al “Cugnolo di Ottaviano”, che con i suoi 1112 mt è il punto più alto dell’escursione.
La visuale che si gode da questo belvedere naturale è semplicemente magnifica: lo sguardo spazia a nord verso il Golfo di Napoli, con i promontori di Posillipo, di Capo Miseno e le isole di Ischia e Procida; a sud invece il panorama è dominato dal Golfo di Castellammare, sovrastato dai Monti Lattari, e delimitato dalla Penisola Sorrentina e dall’isola di Capri, l’una concatenata all’altra: neppure le miriadi di tetti in plastica delle serre agricole che punteggiano la bassa valle del Sarno offuscano la bellezza del paesaggio.
Il successivo ripido tratto del sentiero porta nella sottostante Valle dell’Inferno (o Valle del Gigante), vasta depressione compresa tra il Somma e il cono del Vesuvio, che altro non è se non il fondo della caldera dell’antico edifico vulcanico.
Qui la fertile cenere vulcanica ha permesso il rapido rifiorire della vegetazione distrutta dal devastante incendio del 2017, ove a ricordarlo vi sono i rami e i tronchi secchi che si elevano dal suolo come gigantesche ossa bianche di dinosauri, in un singolare contrasto cromatico con il lussureggiante verde degli alberi e arbusti rinati.
La seconda parte del sentiero che si riallaccia verso est alla carrareccia percorsa all’andata ha regalato due “perle geologiche”, in rapida successione l’una dall’altra: un affioramento magmatico in cui le lave, in origine fluide, hanno assunto delle bizzarre forme contorte e che per questo vengono denominate “lave a corda”; e un crepaccio lavico profondo qualche metro e largo poco più di un uomo che incide il suolo come una profonda cicatrice.
Si è tornati infine al fresco del bosco di lecci, ontani napoletani e castagni già attraversato all’andata e al punto di partenza, chiudendo così questa escursione al Vesuvio, rilevatosi più che un vulcano un’autentica isola incontaminata che emerge nel mare di cemento, case e asfalto.
Da non dimenticare, poi, la giovialità e l’accoglienza ricevuta dai soci “partenopei” che ci hanno accompagnato in questi giorni e ai quali va tutta la nostra gratitudine.
Agostino Tullj
Immagini Luigi De Angelis

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17 Settembre 2024Condividi 

Come  può variare  la  percezione del tempo  
camminando tra   le Lame Rosse e  la Grotta dei Frati
sulle Gole del Fiastrone ?

Domenica  15 Settembre  il CAI Teramo  ha effettuato una escursione sia con gli Escursionisti che con gli  Speleo  alle Lame Rosse e da qui   proseguendo verso la Gola del Fiastrone, scendendo all’eremo della Grotta dei Frati per poi risalire dopo un piccolo vado dall’altra parte delle gole . La giornata è trascorsa piacevolmente   scivolando velocemente tra le foto scattate   , il chiacchiericcio , il fresco  della lecceta e dei carpini , l’acqua del  guado  e .. le ore  passate insieme a tutti con    la nostra percezione del tempo .

E proprio  i momenti vissuti insieme  in questi luoghi   ci  hanno  fatto riflettere di  come può variare   la percezione del tempo  e di come  possa essere  diversa.
La prima percezione temporale  è stata   la nostra giornata solare , bella e di cui abbiamo goduto  ,  un granello di sabbia del nostro  tempo come uno di  quelli dei  conglomerati che formano le Lame , un briciolo infinitesimo di quotidianità tra gli strati che tanto abbiamo ammirato e fotografato, il tempo che tutto trasforma ma di cui normalmente non abbiamo percezione e di cui ieri siamo stati testimoni , quell’enorme vastità temporale fatta  di miliardi di anni  dal tempo zero in cui il nostro pianeta è  venuto alla luce  e di cui l’uomo occupa un bruscolino del tempo presente . La seconda percezione temporale quindi sono Le Lame  Rosse  un monumento al tempo, al tempo geologico  il vero tempo degli  anni della Terra , ne sono testimonianza  le  definite linee   a separazione di  lunghe stratificazioni  di limo ,sabbia, ciottoli che lentamente a ogni fenomeno atmosferico cambiano aspetto e forma , irreversibilmente come il  tempo reale infinitesimo che  accompagna la nostra vita odierna in continua evoluzione.

Continuando a camminare  sul  nostro percorso , e  dopo aver  attraversato   il  nostro tempo infinitesimo e il tempo  geologico delle   Lame Rosse   siamo arrivati fino all’ultimo il più  misterioso , il più inafferrabile e sfuggente : il tempo   della meditazione    dei    Francescani che occupavano  l’eremo nella Grotta sotto le Lame,   che tanto più  a lungo meditavano , con sensazioni di  tempo brevissimo , più erano pronti alla meditazione .
E  allora  ricorderemo  Domenica 15  Settembre non solo per la splendida giornata,  ma anche per come abbiamo  percepito il tempo :   il  tempo degli Uomini , il tempo della Terra e il tempo dello Spirito.
Testo G.U.- Foto Lia Sisino-Fabrizio San Lorenzo- Elisabeth Di Giovanni 

 

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17 Settembre 2024Condividi
Domenica 22 Settembre 2024: ANELLO DELLA SIBILLA
Il Monte Sibilla è indissolubilmente legato alla figura della Sibilla. Questo massiccio montuoso, situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato per secoli avvolto da un alone di mistero e leggenda, e la figura della profetessa ne è diventata il simbolo più iconico.
Al cuore del mito del Monte Sibilla c’è la famosa grotta, considerata l’abitazione della profetessa. Secondo la leggenda, la Sibilla riceveva qui i suoi visitatori e rappresentava una sorta di oracolo al quale chiedere del proprio destino dietro il pagamento di un pegno.
Oggi, l’ingresso della grotta è crollato e appare inaccessibile. Una figura che nasce dalla leggenda ma che ha influenzato il corso della storia. Non solo il Monte Sibilla, ma tutto l’intero Parco dei Monti Sibillini è legato a questa leggendaria maga. Imperatori, poeti, esploratori, per secoli si sono recati in quella montagna.
Cosa cercavano? Chi era veramente la Sibilla? E’ veramente esistita?

Le Sibille sono le antiche profetesse del mondo classico, legate ai principali centri del Mediterraneo. Secondo la tradizione erano sacerdotesse vergini ispirate da un dio – spesso Apollo – in grado di fare profezie e predizioni. I loro responsi avevano spesso una forma ambigua e poco chiara. Ecco perché ancora oggi si usa l’aggettivo “sibillino” per indicare qualcosa di ambiguo e difficile da interpretare. Ma della Sibilla appenninica non c’è traccia nella tradizione classica. Appare misteriosamente, e quasi all’improvviso, nel periodo medievale. E appare proprio qui, in questo territorio.
La Sibilla, che è da sempre al centro dell’attenzione degli appassionati di favole e storie mitologiche provenienti dal passato, è forse la più importante di queste leggende ed ha origine proprio qui, nel cuore dei monti Sibillini. Secondo la più viva credenza, lungo le pareti di questi monti, si troverebbe la grotta che fu della Sibilla, quel luogo talora incantato talora stregato in cui una fata o una megera riceveva le visite dei più coraggiosi che volevano conoscere il proprio futuro. Una concezione demoniaca vedeva la Sibilla come una rivale della Vergine Maria e, per questo, venne rilegata all’interno di una caverna. Oggi, dopo secoli di favole tramandate oralmente di padre in figlio, usate per mettere in guardia i bambini o, semplicemente, per mantenere viva una tradizione popolare, della grotta non resta che un cumulo di pietre accatastate.
La tradizione colta, diversamente, inquadrava la storia intorno alla casta Sibilla Cumana, la quale, ridotta alla povertà dopo errate scelte nell’arte del commercio, si era rifugiata all’interno della grotta e lì era restata, alimentando le più fervide fantasie.
Antonio Di Donato
LOCANDINA – Anello Sibilla – 22_09_2024
SCHEDA – Anello Sibilla – 22-09-2024
 
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16 Settembre 2024CondividiDOMENICA 15 Settembre 2024: Monte Prena, il coraggio della rinuncia.
Bellissima escursione ieri, domenica 15 Settembre, in compagnia degli Amici del CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso.
Dopo un iniziale cambio di programma dovuto all’inattesa nevicata di metà Settembre (Previsto il Monte Prena attraverso la Via Brancadoro) e partiti tentando la Via Normale, dopo circa 600 mt di dislivello e raggiunto il Vado di Ferruccio, gli entusiasti partecipanti, guidati da quattro Accompagnatori CAI si sono presto resi conto delle proibitive condizioni meteo sul versante nord. Forte vento e ghiaccio hanno reso la decisione di RINUNCIARE e quindi di tornare indietro, improrogabile ed inconfutabile.

Resta comunque la soddisfazione di averci provato, il CORAGGIO mostrato nel saper rinunciare e l’allegria diffusa tra persone squisite con in comune l’amore per la natura, la vita all’aria aperta e l’avventura in montagna, immersi in uno scenario favoloso come quello del “Piccolo Tibet”.
 
Con la speranza di poter riprovare l’ascensione, magari l’anno prossimo,  grazie ed arrivederci a tutti.

Giorgio D’Egidio
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11 Settembre 2024Condividi
SCHEDA TECNICA LAME ROSSE -GROTTA DEI FRATI(1)
 
DOMENICA 15 SETTEMBRE  2024
Escursione Sezionale con il Gruppo Grotte e Forre 
In questa breve ma ricchissima escursione visiteremo  il lago di Fiastra, vedremo dall’alto  le gole del Fiastrone,  i bellissimi conglomerati delle  Lame  Rosse   e infine l ‘eremo della  Grotta dei Frati, Cammineremo tra le caratteristiche  Lame Rosse formazioni a forma di pinnacoli e torri costituite da ghiaia tenuta insieme da argilla e limi, formatesi grazie all’erosione di agenti atmosferici e ammirando le Gole de Fiastrone e il lago di Fiastra dall’alto raggiungeremo il  versante sud del monte Fiegni dove di traverso su una parete rocciosa sovrastante le gole del Fiastrone si trova la grotta dei Frati un complesso costituito a sua volta da tre grotte di origine carsica costituitesi, anche loro, a seguito dell’ erosione e dei fenomeni atmosferici .  Il  luogo tutto e la Grotta in specie si trovano in un ambiente  selvaggio, lussureggiante  e solitario, adatto al romitaggio e  alle preghiere  che gli eremiti  elevavano per raggiungere l’Altissimo.
Un  consiglio se avete una macchina fotografica  portatela …  saranno tanti i punti panoramici e  passerete nel breve volgere di tempo dalla Lame  di colore rosso paragonate ai paesaggi del Far West americano  al luogo più importante di culto Francescano delle Marche  pieno di spiritualità e di solitudine  monito di riflessione e di meditazione .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SCHEDA TECNICA LAME ROSSE -GROTTA DEI FRATI(1)
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9 Settembre 2024Condividi
 
Monte Prena per la Via Brancadoro. Intersezionale CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso
 
Ultimo appuntamento con gli amici del CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso. Domenica 15 Settembre, attraverso la “facile” ma non troppo, Via Brancadoro, saliremo in cima al Monte Prena (2561 mslm).
Alfonso e Alfredo Mucciante il 10 agosto 1971, aprirono per la prima volta questa via che si inerpica a destra della classica Via dei Laghetti con un dislivello, dall’attacco, di 500 – 600 m. circa con passaggi fino al II°.
L’escursione è classificata con difficoltà EE quindi per ragioni di sicurezza, sarà a numero chiuso: massimo 15 partecipanti.
Mi raccomando, non aspettate troppo…
Giorgio D’Egidio
Via Brancadoro
SCHEDA TECNICA VIA BRANCADORO
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3 Settembre 2024Condividi
 
“Esploriamo insieme il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio ed il Parco Archeologico
di Pompei, un concentrato di ricchezze naturalistiche, di storia, di archeologia, paesaggi
mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che rendono l’area vesuviana uno dei luoghi
più affascinanti e tra i più visitati al mondo.”
Escursione intersezionale CAI Teramo – CAI Sottosezione Roccarainola – CAI Napoli
Antonio Di Donato
Programma di Viaggio NAPOLI – Vesuvio – Pompei
scheda tecnica Vesuvio-Pompei
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3 Settembre 2024CondividiCamminate e camminiamo sul Sentiero Italia 

Parliamo  del piacere di camminare sul Sentiero Italia nella natura e del camminare  nel bosco ombroso , sui prati scoscesi , sulle arenarie del nostro Appennino, di guadare freschi ruscelli  e  raccontiamo  delle macchie bianche  dei greggi sul verde dell’erba o delle mucche inseguite dai cani pastore ,   ricordiamo  la lucentezza del lago di Campotosto  che si apre al bosco in una bella giornata d’Estate o l’ozio dopo la fatica del cammino sulla riva del lago a non fare niente con la mente sgombra piena di Sole. di acqua ,luce e cielo . Parliamo delle case  diroccate nei piccoli borghi incontrati Nerito, Palladini ,Tottea, Campotosto e Cesacastina, colpiti e feriti dal sisma   ma anche delle  recenti  e ridenti costruzioni  a testimonianza    della vita che speriamo riprenda il sopravvento . Parliamo    della gente incontrata lungo il cammino  : anziane signore che si affacciano all’uscio delle loro case  sentendoti passare  e  a  cui chiedi cosa  stanno cucinando, delle vecchiette  che in questi borghi, ancora feriti dal  terremoto,   raccontano la  testimonianza resiliente  alla loro terra  o dell’anziano che accatasta la legna al Sole   per l’Inverno a cui chiedi semplicemente… pioverà ?Avendo per risposta un mini trattato di meteorologia  di montagna.

Ripensiamo  al breve saluto con  un signore tedesco  incontrato nel bosco dove mai te lo saresti aspettato , ai  tanti fungaioli con le gerle piene e al  volatile profumo   di funghi. Abbiamo camminato insieme giovanissimi e meno giovani, adolescenti e persone mature , donne e uomini a dimostrazione che sul Sentiero Italia . si può camminare insieme a tutte le età , con empatia stabilendo rapporti semplici perchè  camminare  in questi ambienti  stimola serenità e tranquillità per cui anche se arriva la fatica essa  diventa leggera  a dispetto della carta d’identità .
Camminare  come abbiamo camminato  significa esperire  qualcosa di prezioso e solo in questi  ambienti  puoi esperire:  un profondo rapporto con la natura che arricchisce la  mente avvicinandoti amicalmente   alla gente e  ai tuoi compagni di cammino , gratificandosi dei piccoli momenti e adattandosi all’andare dei passi . Questi attimi e questi momenti  contornati dalla belle serate in osteria  dopo la fatica diventano spesso il fulcro  dei più  preziosi  ricordi  e di  amicizie dove anche le cose più semplici  e gli incontri  casuali con la gente  e la natura si rivestiranno sempre di una piccola  luce speciale .
Testo G.U. -Foto di tutti
Camminate e camminiamo sul Sentiero Italia 

 

 

 

 
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2 Settembre 2024Condividi
 
TERAMO – La Sezione CAI “Gran Sasso d’Italia” di Teramo organizza una serata di solidarietà a favore del Srijansil Children Welfare, un’organizzazione che sostiene i bambini orfani di Kathmandu, capitale del Nepal. L’evento avrà luogo venerdì 6 settembre 2024 alle ore 21:00 presso la sede CAI di Via Cona 180 a Teramo.
Protagonista della serata sarà Gaetano Di Blasio, esperto alpinista e membro del CAI Arsita, che racconterà la sua 16ª spedizione sull’Himalaya. L’impresa prevede la scalata dell’Island Peak (6.200 metri) e la visita al campo base dell’Everest, con un’ulteriore tappa nella valle di Gokyo, famosa per i suoi suggestivi laghi turchesi. Questa sfida sportiva si intreccia con un significativo progetto di beneficenza.

«Invitiamo tutta la comunità a unirsi a noi in questo gesto di solidarietà», dichiara Giorgio D’Egidio, presidente del CAI Teramo. «È un’opportunità per ascoltare le avventure di Gaetano e contribuire concretamente a migliorare la vita dei bambini di Kathmandu».
Durante la serata, i partecipanti avranno l’opportunità di fare donazioni libere a sostegno del Srijansil Children Welfare e di interagire direttamente con l’alpinista. Il CAI Teramo invita a partecipare a questa speciale serata di raccolta fondi e solidarietà.
 
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27 Agosto 2024Condividi 
 
SCHEDA TECNICA SI 31-1
La  Commissione Escursionismo della  Sezione CAI di Teramo si è proposta di percorrere  nel 2024 tutte le tappe del Sentiero Italia (S.I.) che attraversano  la  Provincia di Teramo  nello spirito del progetto del S.I. per la riscoperta di luoghi e comunità che si incontrano lungo il cammino con degli  itinerari sostenibili, valorizzando la biodiversità , per un turismo lento, consapevole e rispettoso.
Per l’occasione la Sezione  ha organizzato un Week end  tra i  boschi , il lago di Campotosto  , i borghi e i monti della Laga ; due giorni  full immersion nella natura e dove la natura è protagonista  con pernottamento in una Locanda sul  lago di Campotosto. Cammineremo  lontano dai grandi itinerari turistici, nel silenzio , concentrandoci sui nostri passi  e sulla bellezza del paesaggio che offrono questi itinerari . Percorreremo  il S.I. che ci porterà  Sabato 31 Settembre  da   Nerito a Campotosto  (tappa P 13) e poi Domenica 1° Settembre  da Campotosto a Cesacastina (tappa P14).Nella prima tappa  avremo modo di scoprire e ammirare bellissimi panorami e attraverseremo il borgo di  Tottea, per dirigerci verso Campotosto e il suo lago  , scoprendo  uno dei  posti più caratteristici ai confini della nostra provincia con meravigliosi affacci sul lago.
Dopo il pernottamento nella locanda sul lago,  la mattina di Sabato riprenderemo  a camminare sul  S.I.  che ci riporterà, con la tappa successiva, nella nostra provincia da Campotosto a  Cesacastina.  Abbandoneremo  il lago  attraversando il crinale appenninico  riportandoci nell’alveo del torrente Vomano.  Avremo un pò da salire per raggiungere il valico   posto tra le cime del Monte di Mezzo e la  cima della Laghetta  da dove scenderemo con  il S.I.  il  selvaggio e boscoso versante orientale fino all’ abitato del borgo di  Cesacastina concludendo queste due splendide giornate nella natura e con la natura .
 
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26 Agosto 2024CondividiLa sezione Teramo del CAI, insieme alle sezioni di Castelli e di Isola del Gran Sasso, organizza un corso di escursionismo avanzato che si svolge da 13 settembre al 20 ottobre.
Il corso si rivolge a soci CAI che sono il linea con l’iscrizione al CAI per 2024 (con precedenza ai soci delle sezioni di Castelli, Isola del Gran Sasso e Teramo) che hanno fatto un corso di Escursionismo Base o hanno esperienza dimostrabile in montagna (a insindacabile valutazione dei presidenti delle sezioni organizzatrici).
Il corso sarà composto di 6 lezioni serali e 4 uscite EE, di cui un’uscita di 2 giorni con pernottamento in rifugio o in tenda. Per il programma detagliato puoi cliccare questo link.
Il numero massimo di partecipanti è 15 e la quota d’iscrizione è € 50 (escluso costo rifugio e pasti).
Le lezioni serali si svolgono sempre il venerdì sera, dalle 20:00 alle 22:00 nelle varie sedi delle sezioni che organizzano il corso (N.B.: indirizzo della sede del CAI di Isola del Gran Sasso: Salita del Torrione 8, 64045 Isola del Gran Sasso).
Per informazioni puoi contattare il segretario della sezione Teramo con una email (segretaria@caiteramo.it), oppure a corsi@caiteramo.it.
Per iscriverti c’è il modulo elettronico che si apre cliccando questo link.
 
Vuoi affrontare in sicurezza dei percorsi per escursionisti esperti? Allora scriviti!
 
 
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26 Agosto 2024CondividiIN MONTAGNA LENTAMENTE , POLE POLE  E KALIPE’
 

Il cielo è limpido . l’aria è tersa , il sole splende , c’era una volta un lago , nessun rumore  questo è uno di quei giorni in cui dici: so come è bello il mondo, l’aria è gioiosa  e le montagne sono li che ci aspettano. Il  sentiero attraversa la valle Majelama selvaggia  testimone di enorme sciagura si alza dolce  verso il sole estivo e con la lentezza del passo   si va verso il profilo dei monti che man mano  diventa più definito e più vicino si cammina sussurrando ,  muovendosi  come parte integrante di questa  montagna che oggi ci accoglie, non affidandoci  solo all’effetto visivo ma all’odore del timo selvatico  , all’ afa stemperata  dal  vento che  soffia leggero  o alla secchezza della stessa e poi se vogliamo alle nostre impressioni nervose che unite  alla fatica ci mettono in sintonia con la natura.

E allora assecondiamo  la natura raggiungiamo il  Velino 2487 slm e poi il Cafornia 2424 slm   condiviamo con i nostri compagni di escursione questo passo lento, il nostro tempo  e le nostre impressioni , ossigeno per la mente, che solo questi spazi possono dare per il piacere di ridiscendere con le proprie forze  e con chi   si condivide  la fatica. Abbiamo camminato lentamente  , Pole Pole o  Kalipè come dicono sul Kilimangiaro o in Nepal  conversando con tutti  ma  anche nel silenzio,  godendo  della semplicità del momento, della lentezza del tempo con le pause dovute  e ,come si fa in montagna, salutando semplicemente chi si incontra , riconoscendo i volti comuni già  incrociati su altre montagne o nuovi volti.

Siamo saliti lentamente , siamo saliti  Pole Pole, siamo saliti Kalipè   e   la fatica  nonostante il notevole dislivello e la lunghezza  non  ha  mai superato  la soglia del piacere e degli stimoli che ci siamo portati dentro in questa giornata perchè questo è sicuramente il modo giusto di approcciarsi alla montagna: rallentando lo  sguardo e il cammino  piuttosto che accellerare , contemplando le vette e il cielo ,  muovendosi a passi lenti, un passo dietro l’altro ,  Pole Pole e Kalipè senza l’ansia di arrivare  prendodosi e gustando il proprio tempo e la propria fatica .
Cosi’ ci piace ed è bello  andare in montagna . ….Grazie a tutti per la compagnia e la splendida giornata.
Testo  G.U. – Foto  Elisabeth Di Giovanni-Francesco Aquilini-Fabrizio San Lorenzo – Giacinto Urbani

 
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22 Agosto 2024CondividiDomenica 25 Agosto saliremo sul  Monte Velino, “il Signore del Lago”
Antico nome con cui i “Marsi”, chiamavano il dominatore  incontrastato del Fucino da migliaia di anni.
Dalla Vetta del Monte Velino che raggiungeremo dopo circa 4 ore di impegnativo cammino ma privo di difficoltà tecniche, sarà possibile ammirare il Gran Sasso, Il Sirente, I monti Simbruini  e le montagne del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise. Un’esperienza indimenticabile che ci porterà sulla vetta più alta   del Parco Regionale Velino-Sirente in un ambiente  suggestivo, selvaggio  e tutto da esplorare .

 
SCHEDA TECNICA Velino dalla valle Majelama
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13 Agosto 2024Condividi 

Sabato 11 Agosto, nella spendida cornice di   Piano Roseto dal tramonto   fino a tarda notte, il CAI di Teramo ha festeggiato con  un evento clou i 110 anni  dalla sua fondazione . Tanti Soci  giovani , vecchi   e anche  vecchissimi  si   sono  ritrovati  a Piano Roseto a guardare il cielo con la musica in sottofondo. Da  subito tante coperte stese sui prati assieme alla gioia    di  rivedersi  , di socializzare, di raccontarsi  e di  salutare quelli che non si vedevano da tempo,   e tutti a chiacchierare e a incrociarsi convivialmente  tra  strette di mano  e abbracci  con la presenza anche di  tanti non Soci  incuriositi dai telescopi e dalla musica .
Come da programma  abbiamo scrutato  il cielo di giorno e di notte   con  gli  amici Astrofili Ilario,  Adriano e  Rocco  ; poi  a interludio  la passerella degli artisti del Conservatorio G. Braga che  con le musiche  di Gershwin e Morricone   e i loro  fiati  hanno creato una  suggestiva atmosfera al tramonto  accompagnandoci verso  la notte.
Prima abbiamo osservato   il Sole , attraverso filtri speciali,  le sue lingue di plasma e le  macchie dalle enormi dimensioni a ricordarci che anche lui è una Stella, anzi la nostra Stella, è poi  alle prime ombre,  mentre la luce  si spegneva sotto le montagne all’orizzonte, eccola è arrivata   l’atmosfera magica profusa dalle note   dei fiati dei Musicisti del Braga  , atmosfera  suadente  e  stregata  che ci ha  trasportato  dolcemente verso la Luna e le  Stelle. Poi ,  pian piano al sorgere  della Luna  i telescopi si sono puntati verso i suoi crateri  e i suoi mari e  dopo, quando è tramontata anche lei , ed è arrivato il buio   ecco   le  Stelle , le Costellazioni e i Pianeti tra i quali abbiamo girovagato con il naso all’insù  con il  puntatore  laser.  E mentre guardavano  il cielo e  nelle nostre orecchie  riecheggiavano   ancora  i suoni    dei fiati,  la  notte di San Lorenzo ci regalava   ancora le strisce di fuoco delle  stelle  cadenti e la vista dai telescopi di  Saturno con i suoi anelli . 
Il tramonto, la musica, il cielo e  la  notte fatata di San Lorenzo,  quella delle stelle,  tutti insieme  per festeggiare  l’anniversario del nostro CAI , cosa chiedere  di più per un regalo di  Compleanno ? Grazie   agli  Astrofili e agli Artisti del Braga per averci fatto  questo bellissimo regalo   e grazie anche  a tutti i Soci  e non Soci   per aver celebrato numerosi   con questa bella festa lo straordinario traguardo dei  110 anni dalla fondazione della Sezione.
Buon Anniversario  CAI Teramo e Buona Montagna a tutti.

Testo G.U. – Foto Gianluca Pisciaroli -Rocco Di Giacomo

 

 

 

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10 Agosto 2024Condividi 

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione “Gran Sasso d’Italia”
Teramo
 
“6 VETTE PER 6 ALPINISTI”
Siamo sei ragazzi teramani accomunati da una grande passione per la montagna: Leonardo, Simone,
Manuel, Davide, Alessandro e Marco. Il nostro desiderio primordiale di conoscere ed esplorare e il
bisogno irrefrenabile di raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi, ci ha portati ad unirci in una grande
avventura al di là delle vette e delle creste del nostro caro Appennino. Il nostro legame viscerale per
la montagna ci ha spinti a puntare verso le ambite vette alpine, sopra ai 4000 metri del Monte Rosa.
La fase di preparazione è stata piuttosto lunga e delicata: numerosi gli incontri preliminari per
quanto concerne l’approvvigionamento e l’utilizzo del materiale tecnico, lo studio dell’itinerario più
adatto alla nostra preparazione e le prenotazioni dei rifugi e delle strutture ricettive. Fondamentale
l’incontro con alcune guide alpine del territorio: senza i loro numerosi indizi e consigli
utilissimi, probabilmente, non saremmo riusciti a raggiungere tutti i nostri obiettivi. Da non
trascurare neanche l’importanza dell’allenamento dedicato: nelle settimane precedenti alla nostra
ascesa siamo saliti ripetute volte sulle vette Occidentale e Orientale del Gran Sasso (di poco
inferiori ai 3000 metri) per agevolare la nostra acclimatazione alle quote di alta montagna alle quali
ci accingevamo ad esporci.
L’avventura finalmente ha preso vita; il nostro approdo è stato il piccolo paesino di montagna
chiamato Gressoney La Trinité in Valle d’Aosta, situato sul versante sud del massiccio del Monte
Rosa, dove siamo arrivati nel tardo pomeriggio di domenica 14 luglio. Il giorno successivo, dopo
aver accuratamente preparato gli zaini con tutto il materiale necessario, abbiamo preso la prima
cabinovia che ci ha portati in quota. L’ascesa è stata divisa in due tronconi; il primo tratto fino al
Passo dei Salati (2700 m circa) mentre il secondo fino a Punta Indren (3200 m circa). Ed è lì che ha
avuto inizio il trekking di avvicinamento al rifugio: con un peso non indifferente sulle nostre spalle,
ed armati di un grandissimo entusiasmo e desiderio di scoprire, abbiamo attraversato inizialmente il
Ghiacciaio di Indren e successivamente, con l’ausilio dei canaponi posizionati su facili rocce
esposte, abbiamo scalato un ultimo tratto fino al rifugio Città di Mantova, posto a circa 3500 metri
di quota.
Saggiamente, abbiamo deciso di temporeggiare prima della ripartenza, per agevolare al meglio
l’adattamento alle alte quote e per ottimizzare le possibilità di successo della nostra avventura.
Inoltre anche il desiderio di bersi una birra era notevole visto il gran caldo di quei giorni! Ordinato
un buon panino, dopo circa un paio d’ore siamo ripartiti alla volta di Capanna Gnifetti situata poco
più in alto (3647m).
 

Foto 1. Punta Indren con alle spalle la Punta Giordani (4046 m): foto di rito prima dell’inizio del
trekking di arrivo al Rifugio Città di Mantova.
Raggiunta la Capanna Gnifetti, condivisa è stata la scelta di non sostare immediatamente: abbiamo
approfittato per fare ancora un paio di centinaia di metri di dislivello positivo. Il nostro obiettivo era
quello di approcciare alla progressione in cordata, ripassare i nodi, controllare il materiale, e
ovviamente ottimizzare l’acclimatazione. Ci siamo divisi in due cordate da 3 componenti ciascuna:
Marco, Manuel e Simone seguiti da Davide, Leonardo ed Alessandro. Il giorno seguente sveglia
alle 4:30. Causa condizioni meteo avverse, costretti ad attendere e a posticipare la nostra partenza,
ci siamo messi in marcia intorno alle 7:30 di una mattina (lunedì 15 luglio) cupa e grigia.
Fortunatamente il maltempo si stava dissolvendo ed i banchi di nebbia correvano veloci spazzati via
da qualche timida raffica di vento. La rarefazione dovuta alle alte quote iniziava a farsi sentire e a
rallentare la nostra andatura obbligandoci a brevi soste di tanto in tanto. Le condizioni meteo
continuavano ad andare verso un netto e graduale miglioramento finché non siamo giunti al Colle
del Lys.
In questa meravigliosa conca di poco al di sopra dei 4000 metri il cielo si è aperto del tutto: intorno
a noi si scopriva un paesaggio alpino di austera imponenza e bellezza. Alla nostra sinistra puntando
verso ovest, la sottilissima cresta del Lyskamm affilata come una lama di coltello; poco più lontano
nella stessa direzione la sagoma inconfondibile della parete est del Cervino ancora avvolto dalle
nubi. Davanti a noi non molto lontano, imponente, la sagoma di quel meraviglioso rosso granito di
punta Dufour, la vetta più alta di tutto il massiccio del Rosa (4634 m). Alla nostra destra invece,
guardando verso est, le nostre vicine vette, pane per i nostri denti il giorno seguente.
Verso le 12:30, finalmente, siamo arrivati al secondo rifugio: la Capanna Regina Margherita.
Questo rifugio di alta montagna ha il primato di essere il più alto d’Europa: è stato costruito sulla
sommità di Punta Gnifetti a 4556m! È incredibile pensare che questa struttura in origine fu edificata
più di un secolo fa, portando da valle fin lassù tutto il materiale con la forza delle braccia e con
l’ausilio di muli e cavalli! Arrivare fin lassù è stato veramente un’emozione indescrivibile,
letteralmente senza fiato, galvanizzante ma nello stesso tempo molto stancante per chi come noi non
era molto avvezzo alle alte quote!
 

Foto 2. Tutti insieme appena arrivati alla Capanna Regina Margherita, il più alto Rifugio D’Europa
(4556 m).
Su tutti noi (chi più, chi meno) hanno gravato gli effetti del mal di montagna (fortunatamente lievi):
cerchio alla testa, nausea, vertigini, ecc… Un tè caldo ed un buon trancio di pizza margherita (non
poteva essere diversamente al rifugio Regina Margherita!) fortunatamente ci hanno alleviato i
sintomi e favorito il riposo.
Il risveglio del mattino seguente, al contrario, è stato davvero impattante per tutti: nausea e forte
mal di testa. Come essersi svegliati dopo un post-sbornia: persino stare in piedi e mantenere
l’equilibrio per un attimo era un’impresa titanica. Inutile dire che la notte l’abbiamo passata senza
chiudere occhio!
Dopo una frugale colazione ed esserci rifocillati per tornare in marcia, è iniziata la nostra discesa
per lo stesso itinerario, ripercorrendo le tracce battute sulla neve indurita.
Quel martedì 16 Luglio è stata una giornata veramente speciale, memorabile, perfetta in ogni
singolo frangente vissuto! Abbiamo scalato ben 4 vette e nel seguente ordine:
· Ludwigshohe – 4341m
· Corno Nero – 4322 m
· Balmenhorn – 4167 m
· Piramide Vincent – 4215m.
Un sole radioso tutta la mattinata ci ha permesso di scorgere intorno a noi un paradiso affollato di
vette vicine e lontane, fin dove l’occhio umano può arrivare!
 

Foto 3. Sulla Vetta del Ludwigshohe (4341m). Alle nostre spalle la ripida paretina di ghiaccio del
Corno Nero (4322 m).
Arrivati stanchi al rifugio Città di Mantova (3498m) verso ora di pranzo, i nostri occhi brillavano di
gioia e soddisfazione dopo la conquista delle 5 vette over 4000. Ci siamo riposati per il resto della
giornata concedendoci finalmente qualche birra. Rimaneva ancora una vetta che attendeva di essere
conquistata: si trattava della Punta Giordani che con i suoi 4064 m è la vetta più “bassa” tra i 4000
del massiccio del Rosa. Il giorno dopo è stata la volta di questa ascesa, facilitata anche dal fatto che
per raggiungerla, abbiamo dovuto riprendere l’itinerario di rientro e risalire dal Ghiacciaio di Indren
dove si trova la vicina cabinovia che ci ha riportato a valle. E così lasciato il ghiacciaio, è
iniziata subito una ripida salita di media pendenza che ci ha permesso di raggiungere una selletta
sommitale. Attraverso facili rocce siamo arrivati sulla Madonnina di vetta di Punta Giordani. Il
paesaggio intorno a noi è stato di una bellezza superlativa: potevamo scorgere distintamente tutte le
vette conquistate il giorno prima e lassù più in alto la Capanna Margherita costruita sul cucuzzolo di
Punta Gnifetti! Scesi a Punta Indren e preso per il rotto della cuffia la cabinovia che ci ha riportato a
valle, storditi ancora dal mal di montagna e dalla stanchezza, cantavamo allegramente, ubriachi di
gioia sull’alta valle di Gressonay.
Non ancora arrivati a Gressonay La Trinitè, già discutevamo della prossima avventura… Chissà
forse il Bianco che ci ha sempre affascinato tanto, oppure qualche altra vetta sulle Alpi Occidentali
o magari sulle meravigliose Dolomiti! I nostri cuori, colmi di una felicità travolgente e contagiosa
rivivevano quelli che a ragion veduta possiamo considerare forse i momenti più belli e vivi vissuti
dopo una scalata in montagna, condivisa con amici grandissimi.
“E’ quando Sogni che concepisci cose straordinarie, è quando credi che crei veramente ed è
soltanto allora che la tua anima supera le barriere del possibile” – Walter Bonatti, Montagne Di
Una Vita.
Leonardo Di Antonio 30 anni.
Davide Cortellini 31 anni.
Manuel Montini 34 anni.
Marco Ranalli 35 anni.
Alessandro Savini 37 anni.
Simone Staffieri 40 anni.
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9 Agosto 2024CondividiPer la Sezione CAI di Teramo, l’inizio del 2024 è stato segnato da un significativo ampliamento delle sue attività formative con l’ingresso nella Scuola Intersezionale di Scialpinismo del Piceno. Questa integrazione rappresenta un’opportunità unica per i nostri soci di approfondire le loro competenze scialpinistiche grazie a un programma didattico consolidato e alla guida di esperti del settore.

Fondata nel 1987 ad Ascoli Piceno, la Scuola Intersezionale, diretta oggi da Pietro Cardi, si è affermata nel panorama alpinistico grazie a un approccio che unisce la pratica alpinistica a metodologie formative all’avanguardia, guidate da un team di istruttori altamente qualificati. Attualmente, l’organico della scuola conta 28 istruttori, inclusi tre nuovi istruttori sezionali che hanno recentemente arricchito il team, portando nuove energie e competenze.

Marco Rizzelli, teramano, vice direttore della scuola e membro attivo del nostro CAI, è una figura chiave in questo ambiente. Oltre al suo impegno nel soccorso alpino, Rizzelli ha sviluppato un profondo legame con il territorio montano delle Marche e dell’Abruzzo, arricchendo la scuola con la sua esperienza e conoscenza.

La sua capacità di integrare tecniche innovative di insegnamento con una profonda comprensione delle dinamiche ambientali locali è stata fondamentale nella progettazione di nuovi programmi formativi, mirati a preparare gli scialpinisti a fronteggiare le sfide della montagna con sicurezza ed efficienza.
Dal 13 gennaio al 23 marzo 2024, Rizzelli ha diretto il 23° corso di avviamento allo scialpinismo SA1, che ha visto coinvolti 19 allievi. Nonostante le sfide climatiche che hanno limitato l’accesso a corsi avanzati su nivologia e valanghe, l’esperienza è stata estremamente formativa e ha rafforzato le competenze dei partecipanti.

L’adesione del CAI Teramo alla Scuola Intersezionale di Scialpinismo del Piceno è un passo importante per la nostra sezione, che mira a offrire ai soci un accesso ancora più ampio e strutturato alle discipline alpine e scialpinistiche. Questo nuovo capitolo rafforza il nostro impegno verso la sicurezza e la responsabilità ambientale, elementi fondamentali per il rispetto e la conservazione delle nostre amate montagne.

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2 Agosto 2024Condividi 
 

Il CAI Teramo  festeggia nel 2024  110 anni dalla  sua fondazione nel lontano 1914.
Per l’occasione  il Sodalizio organizza  una Magica Notte di San Lorenzo  Vicino alle Stelle in località Piano Roseto di Crognaleto per  Sabato   10 Agosto.
 La manifestazione , patrocinata dal Comune  di Crognaleto, si avvarrà della collaborazione del l ‘ Istituto Statale Superiore e Coreutico G.Braga  e degli astrofili del Coma  e del Piano delle Stelle .
Osserveremo  con gli strumenti degli astrofili il Sole, la stella più vicino a noi , e saremo affascinati  nel vederne la superficie con tutti i suoi dettagli  così come non l’abbiamo mai vista.  
Poi man man che  il giorno muore   arriverà la musica  degli artisti del Braga che ci accompagnerà fino alle ombre che  si allungano,  alle luci in basso che si accendono  verso   il buio della notte.
Con l’oscurità , come da tempo immemorabile,  entreranno in scena le Perseidi, le Meteore che ci porteranno ancor di più nel cuore di questa  Magica Notte e qualcuno forse si chiederà: quanti prima di noi, in un posto incantato  come questo,  sono rimasti attratti  e stregati dalle lucine che volavano  in cielo evocando chissà quali Dei ,chissà quali Miti, quali Leggende  …quali Paure.
Come loro, in questa notte, saremo testimoni  insieme ai   nostri amici Astrofili della  meraviglia del cosmo sopra di noi  con lo sguardo verso il cielo  quali  i nomadi, i pastori erranti , i viandanti, i pellegrini , gli antichi remiganti e marinai che da millenni solcano i mari …..
 E perchè no? proveremo  a esprimere anche qualche desiderio.
Tanti auguri CAI  Teramo e  Buona Montagna a tutti,  sperando che qualcuno  dei nostri desideri si avveri.
 
 
 
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31 Luglio 2024Condividi 
 
 
Quando abbiamo elaborato il Calendario Escursionistico del CAI Teramo  2024 avevamo pensato  di promuovere i tratti del  Sentiero  Italia (S.I.) che attraversano  la nostra Provincia  e di   proporre itinerari  che lo includessero a dimostrazione ancora una volta ,se ce ne fosse bisogno, di quale sia la sua  l’importanza  come asse portante della nostra rete sentieristica.  Alcune tappe ,  vista la logistica  e la distanza tra il punto di partenza e l’arrivo.  sono state rivisitate ma senza perdere di vista l’obiettivo principale : andare per il S.I.  questo è stato il filo conduttore a progetto  di quasi  tutte le escursioni,  in alcune  tutto il percorso sul S.I. e in altre solo alcuni tratti. Questa escursione  parte  con le classiche due ferrate sequenziali Ventricini e Ginepri   dall’arrivo della funivia , guadagnando  il versante Aquilano del Gran Sasso, ferrate sulle quali in molti siamo saliti tante volte ma con ritorno  al Rifugio Franchetti per il Passo del Cannone. Domenica invece  ,  ridiscesa  in Val Maone dalla  Sella del Brecciaio, abbandonando le roccette e  il percorso in quota verso il Passo del Cannone , si torna su  quel tratto di S.I.  che collega in basso Campo Imperatore ai Prati di Tivo,  passando per il Rifugio Garibaldi. Quindi  una escursione dai due volti: una prima parte tecnica e alpinistica  da fare in estrema sicurezza e con  attenzione tra canalini ,pinnacoli e cengie in cui vedremo in basso il  bellissimo vallone dei Ginepri  e una seconda parte   su  S.I. ,  da  godere  sgranchendo le gambe, guardando in alto  a destra  le spalle del Corno Piccolo,  dove eravamo,  e sulla  sinistra tutta la maestosità della Montagna di Intermesoli.
 
da Prati di Tivo con le Ferrate alla Val Maone. S
 
 
 
 
 
 
 
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30 Luglio 2024Condividi 
 
 
 
 
 

Domenica 21 Luglio  di buon  mattino ci siamo avviati dai Prati  di Tivo lungo il sentiero che porta verso la Val Maone  camminando  sul tracciato della Marcia dei Tre Prati . Abbiamo seguito l’itinerario del sentiero storico  dalle Cascate del Rio Arno verso il monumento di Cambi  e Cicchetti, risalendo al Colle dell’Asino per  scendere di nuovo nel bosco fino al Fosso del Venacquaro  da dove come un altalena  siamo risaliti al Rifugio Del Monte per  arrivare a Prato Selva . Questa è la cronaca del percorso con  le tappe l’arrivo , la partenza e un po’ di grandine. Ma che abbiamo visto ,che ci siamo detti, come abbiamo camminato dove sono andati i nostri pensieri , i nostri discorsi … Camminando tra prati, ruscelli,  boschi e cime in  unisono con la  natura   ci siamo proiettati all’Estate del  2025 e a quella prima edizione  di  50 anni fa quando    Aldo Possenti e Vincenzo Di Benedetto idearono questo percorso. Ne abbiamo parlato . qualcuno  degli anziani  che era presente alle prime edizioni  ha raccontato, altri che avevano letto  qualcosa hanno precisato  , i più giovani hanno ascoltato e hanno chiesto . Si  nel 2025  saranno passati 50 anni dalla prima edizione della Marcia e allora  come  non pensare  a una rievocazione di questa manifestazione ?  Sarebbe l’occasione buona per un viaggio  nel passato  in compagnia di  questo evento ,  forse    un germe che   portò  venti anni dopo  nel 1995 alla istituzione del Parco Nazionale Gran Sasso Laga ,  e occasione  anche per un momento di riflessione su come sono cambiate le   nostre aree montane .Cosa vedevano Aldo e Vincenzo  ?  le montagne sono rimaste le stesse? come sono mutate le comunità? lo spirito di andare   per monti è rimasto lo stesso?
Il CAI ,  tutte le Sezioni del Gran Sasso e del Parco , le Comunità Locali , gli Enti che incombono su questo  territorio: il Parco , i Comuni ,le Provincie tutti insieme  devono  cogliere  questa occasione per tornare  alle  radici e per riscoprire come eravamo e come  erano     mezzo secolo fa le Terre Alte  e quale e  se esiste ancora  un  DNA da tramandare  possibilmente integro alle prossime generazioni .  Per  l’occasione potremo rispolverare   materiale fotografico ,   filmati se ce ne sono, documenti,  per un paragone  con l’attuale   e poi chiedere la  testimonianza   di chi  ha vissuto  o vive  resiliente nella bellezza delle nostre montagne  custode    della  storia e della  cultura.
Prepariamoci quindi già dai prossimi mesi a organizzare nel 2025 la Marcia dei Tre Prati  del cinquantennio chiamando a raccolta  tutti sull’onda  del  ricordo “senza barriere mentali”  e con un corollario  di  eventi  collaterali  a trenta anni dalla istituzione del Parco Nazionale Gran Sasso Laga con uno sguardo al passato e uno al futuro.
Testo G.U. Si ringrazia per le foto  Arnaldo Pilotti.
 
 
 

 

 

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30 Luglio 2024Condividi 

Trekking Notturno al Monte Girella.
Un’alba incantata sotto un cielo di stelle!!!  Un’esperienza unica, un’emozione indimenticabile.
La notte, un viaggio tra le stelle.
Vivremo una notte magica, camminando sotto un manto stellato alla volta del Monte Girella, nel cuore dei Monti Gemelli. In un’atmosfera avvolta dal buio più profondo, lontano dalle luci della città e dalla luce lunare, potremo ammirare la volta celeste in tutto il suo splendore.
Un cielo nero vellutato, tempestato di stelle.
Senza la luna a illuminare il cielo, le stelle brilleranno con una luminosità inusuale, rivelando dettagli celati dalla sua luce. Senza la luce a velare la vista, il cielo si svela in tutta la sua maestosità, miliardi di stelle brillano come diamanti incastonati in un velluto nero.  Sarà un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di astronomia e per chi desidera semplicemente immergersi nella natura più incontaminata.

L’alba, un nuovo giorno nasce dal mare.
Dopo aver ammirato la volta celeste, assisteremo ad uno spettacolo unico: l’alba sul Mar Adriatico. Dalla vetta del Monte Girella, potremo ammirare il sole sorgere dal mare, tingendo il cielo di mille sfumature di rosa, arancio e rosso.
Sulla vetta del Monte Girella, il mondo si sveglia in un abbraccio di luce. L’alba, un pittore divino, dipinge con pennellate di fuoco e oro un quadro indimenticabile. Il sole, come un amante timido, sorge lentamente dal mare Adriatico, sfiorando l’orizzonte con un bacio di fuoco.
I colori del cielo si fondono in una sinfonia di sfumature: dal rosa tenue dell’aurora al rosso intenso del crepuscolo. Le nuvole, come veli leggeri, danzano sulla superficie del mare, riflettendo i raggi solari.
L’aria è fresca e profumata, un elisir per l’anima. Il silenzio, interrotto solo dal canto degli uccelli, avvolge tutto in un’atmosfera magica. In questo istante, il tempo sembra fermarsi, e il mondo intero si concentra in questo spettacolo unico e meraviglioso.
Un’emozione indescrivibile, uno spettacolo unico che ci rimarrà nel cuore.

Consigli sull’abbigliamento:
Dato che si tratta di un’escursione notturna, è fondamentale sottolineare l’importanza di vestirsi a strati e di portare una giacca pesante (meglio se piumino), una giacca antivento e/o impermeabile, pile, guanti e berretto pesante.
Antonio Di Donato
SCHEDA – Notturna al MONTE GIRELLA – 03-08-2024
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29 Luglio 2024Condividi 

Questo è un Itinerario lungo e di soddisfazione che ci porterà a camminare su una lunga cresta dopo aver attraversato i prati di  Agapito saliremo sull’ascensore del  monte della Torricella che ci porterà in quota  sulla valle del Morretano e poi in rapida sequenza verso le cime e le creste del Costone arrivando al Rifugio Sebastiani non dalla valle Leona come la maggior parte degli escursionisti ma dalla vetta del Costone Orientale . Inutile dire  che sarà  camminare come su un terrazzo con affaccio da tutti i lati  e aperture di panorami mozzafiato  in un susseguirsi di scorci  diversi ad ogni variazione di cresta ……monitorati dall’alto  dai  grifoni provenienti dal Muro Lungo che ci scorre parallelo sulla nostra destra . La discesa dal Sebastiani ci porterà all’interno del bellissimo anfiteatro glaciale della Valle Leona  e dopo una breve risalita al Passo del Morretano potremo finalmente  andare incontro alla discesa, alle macchine e cosa importantissima  al nostro storico  terzo tempo che chi frequenta queste posti conosce molto bene …Buona Montagna -G.U.
LOCANDINA ANELLO DEL PUZZILLO
SCHEDA TECNICA ANELLO DEL PUZZILLO
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26 Luglio 2024Condividi
SCHEDA TECNICA ANELLO CIMA LEPRI (3)
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24 Luglio 2024Condividi
 
Immaginate un  tramonto di  circa 2000 anni fa, in un pomeriggio di mezza estate , arrivate   a Teramo e voi siete  un viandante o piuttosto un commerciante di sale con cui approvvigionare  i mercati dell’ Alta Sabina ricca di greggi e di latte  o meglio ancora  un  Funzionario Imperiale con la sua scorta che si insedia   in quella che è la V Regione Romana .

 
Veniamo dal tempio di Ercole presso il Flumen Vomanum che  divide i Pretuziani abitanti  la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all’Adriatico.
Ebbene stiamo entrando  nell’ Urbe abbiamo lasciato indietro qualche giorno fa  Amiternum ,attraversato il valico delle Capannelle, con le montagne incombenti ,  per  scendere poi  verso il mare lasciando la pietra miliare CIIII di Poggio Umbricchio e prendendo questo ramo della via Caecilia

Siamo stanchi, sul lastricato rimbalza il rumore dei  nostri calzari, dei carri e dei cavalli ci siamo, ecco il Tempio che annuncia la via Sacra. Il Tempio al tramonto  illuminato dal sole  grande e bello ,colorato con colori accesi rosso, ocra e azzurro, posto  sull’ampio podio , la scenografica scalinata , le quattro colonne frontali e le due colonne per lato… non c’e’ da meravigliarsi,  del resto siamo su una via Consolare e all’  ingresso  di un Urbe importante c’e’ sempre una Necropoli. In lontananza vediamo gia’ i  mausolei con la loro caratteristica  forma a dado le  lastre di travertino e il paramento di ciottoli del vicino fiume ognuno  con i cippi recanti i nomi dei defunti   a testimonianza della ricchezza del defunto e della sua importanza nella vita della città.
Arriva un corteo funebre da lontano si sentono i fiati delle tibie  con le loro doppie canne e i sacerdoti del tempio si animano in attesa delle offerte che arriveranno e dei riti sepolcrali, le urla delle prefiche si fanno più vicine…. forse era un defunto importante a giudicare dal corteo.
Ci fermiamo facciamo passare  il corteo i suoni e le urla diventano sempre più forti ora il corteo è vicino ci passa davanti e si allontana sfilando verso il tempio.
 

Riprendiamo la nostra strada  ancora qualche mausoleo e poi ecco lnteramnia, l’ Urbe tra i due fiumi   siamo a Porta Romana,  entriamo nella capitale dei Petruzi ci attendono le terme ,donate alla citta’ da Quinto Poppaeus e Gaius Poppaeaus , per ristorare le stanche membra e poi qualche taverna nei dintorni del Teatro o dell’ Anfiteatro. Domani chiunque io sia riprendero’ forse  il mio cammino verso Castrum Novum  ,Giulianova , finalmente vedro’ l’Hadriaticum .
Ebbene tutto questo lo abbiamo vissuto in tanti  come in un transfer  Sabato  19 Luglio grazie alla collaborazione   con la  Soprintendenza  delle Belle Arti de  l’ Aquila e di Teramo e della bravissima Gilda alla quale vanno i nostri ringraziamenti  e un arrivederci per un altro viaggio nel passato a presto.
 

 

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24 Luglio 2024Condividi 

C’era una volta….. quando i contadini  ,anzi i Cafoni ,come diceva il nostro conterraneo Ignazio Silone,  tornavano a casa stanchi e spossati dal lavoro dei campi con il mulo e dovevano fare i conti con la grande fame e lo scarse risorse alimentari che avevano a disposizione , non era necessario imparare a leggere per saper cucinare e la preparazione dei cibi era appresa “provando e riprovando” col fare e mandando a memoria la successione degli ingredienti e l’immagine mentale dell’intero trasformazione degli ingredienti in pietanza appetibile.  La cucina elaborata  era per i giorni migliori e per le feste, normalmente il cibo della famiglia contadina era semplice , poco elaborato e  variava  secondo le stagioni con il variare dei ritmi di  lavoro e dei prodotti a disposizione .  Sabato sera al piano delle Stelle  di Altavilla , vicino Montorio . sentiremo  queste storie, le vedremo e   degusteremo il sapore antico del cibo contadino.  Degusteremo  questi sapori   nella notte   sotto le stelle  e la luna che i Cafoni scrutavano  alla luce tremula delle lampade o della candele di sego chiedendosi nella loro ignoranza cosa fossero quegli strani oggetti,  noi  fortunati  li vedremo  più da vicino, come loro non avrebbero mai immaginato.  I  nostri amici astrofili ci mostreranno i loro strumenti , ci insegneranno   a riconoscere gli astri  e  come gli antichi impareremo a  orientarci e a navigare sotto il Cielo Stregato  con lo sguardo alle stelle .
 
 
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18 Luglio 2024Condividi 

 
Sulla locandina è riprodotto l’annullo filatelico speciale  per la terza Marcia dei Tre Prati effettuata il 24.7.1977
 
Domenica 21 Luglio ripercorriamo insieme la storica Marcia dei Tre Prati   con i suoi circa  di 16 km  che congiungono  Prati di Tivo i Prati di Intermesoli, nel comune di Pietracamela   a Prato Selva , nel comune di Fano Adriano  lungo il versante nord-orientale del Gran Sasso d’Italia. Questa escursione ad alta valenza paesaggistica ci permette di entrare nel cuore nascosto del Parco Gran Sasso Laga facendoci vivere una giornata immersi nella sua straordinaria bellezza. Faremo un bagno nella natura tra distese di boschi, pascoli d’alta quota, cime rocciose ,ruscelli   un bene che appartiene a tutti e del quale possiamo  fruire   perchè arrivato integro fino a noi ,ma  proprio per  questo da preservare , da custodire  e da salvaguardare per le generazioni che verranno. Perchè il nostro obiettivo come amanti della montagna  e Soci del CAI Teramo  è quello di rinforzare il legame che unisce i teramani alla montagna più illustre ed imponente a cui appartengono, e dalla quale non possono prescindere come muto testimone della loro vita.Questa escursione sul tracciato della Marcia Storica è un omaggio e un augurio che nel 2025 a 50 anni  dalla sua prima edizione  venga riproposta una edizione commemorativa dal CAI , dalle Istituzioni, da Enti pubblici e privati, dagli Operatori turistici e dal Parco Gran Sasso  come  occasione per portare e avvicinare la gente d’Abruzzo alle  montagne in maniera consapevole. Una edizione nel 2025 con lo scopo di   ricordare   gli ideatori della Marcia  tra cui spicca  Aldo Possenti,  Presidente per anni del CAI Teramo, amante e  conoscitore del Gran Sasso, e per  celebrare anche la ricorrenza del trentesimo anno dalla data di istituzione dell‘Ente Parco Nazionzale del Gran Sasso e Monti della Laga . (Decreto  del Presidente della Repubblica legge 5 Giugno 1995).
SCHEDA TECNICA MARCIA DEI TRE PRATI
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17 Luglio 2024Condividi
SABATO 20 LUGLIO 2024. Tramonto al Brancastello con il CAI Teramo.
Andare per monti di notte per recuperare un rapporto con la natura che sembra essersi perso nei nostri tempi moderni. Il buio, che piano piano, come i nostri passi, ci sommerge, ci riporta, lentamente, alla realtà della natura: libera e indifferente ai nostri pensieri, ma a cui, comunque, apparteniamo e che per questo ci regala gioie che la modernità, col suo correre continuo e le sue luci accecanti, ormai ci nega.
A farci apprezzare ulteriormente il fascino del buio, alcuni tra i massimi poeti dell’umanità ci accompagneranno con le emozioni che hanno provato osservando la luna.
Franco Di Michele
    
Serale al Brancastello 20_07_2024
 
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16 Luglio 2024Condividi 

 
Un cammino puo’ essere in montagna , nella natura ,  sulle strade polverose, nel  bosco ….sul mare ; Venerdi’  19 Luglio faremo un cammino diverso, un cammino tra le testimonianze  della  via Sacra  e nella memoria dei nostri antenati: saremo al Parco Archeologico di ponte Messato , località Madonna della Cona ,Teramo.
Questo appuntamento in compagnia  della Dott.ssa Gilda Assenti, Funzionaria della Sovraintendenza dei Beni Culturali dell’Aquila e Teramo, è un  viaggio nella nostra storia   sulla  diramazione della via Caecilia che arrivava a Interamnia e ai  cui margini si sviluppava una necropoli , scoperta nel  1961, con una serie di mausolei monumentali  databili intorno al   I secolo a.C.   e dove una ulteriore campagna di scavo nel 1982, in prossimità del torrente Messato, ha rimesso in luce una necropoli italica  monumentale databile tra il IX e il  VI secolo a.C. La sistemazione definitiva dell’area e la realizzazione del piccolo parco archeologico è  stata effettuata poi nel  1997 a seguito di nuove indagini della Sovraintendenza  su progetto del Comune di Teramo.
Venerdi’19 Luglio nel tardo pomeriggio saremo   su questi luoghi : calpesteremo la terra madre  dove  i nostri avi  venivano  a deporre e a onorare i loro morti, qui piangevano le Manes (anime dei defunti) , qui passavano i cortei funebri con i flauti e le prefiche urlanti , qui forse banchettavano in onore dei loro estinti e Gilda ci racconterà le loro storie . Saremo in   sintonia  con le necropoli  rinvenute fuori dalle città più grandi , sulle   vie Consolari più famose  (necropoli della via Appia , della via Ostiense..) insomma,  saremo sulla    Via Monumentale, la  Via Sacra della nostra Città , la Via Sacra  della antica Interamnia che  raggiungeva poi  le mura di Interamnia Praetutiorum a Porta Romana. A completare la via monumentale e a meravigliare il viandante che arrivava  sulla via Caecilia dal lato sud-ovest (Villa Tordinia ) vi era poi uno scenografico Tempio,  ritrovato nell’anno 2000 ,   costruito su un podio tra il II e il I secolo a.C. ,  dipinto di rosso pompeiano, ocra e azzurro con una  importante scalinata a fare da ingresso e la parte esterna destinata a ospitare le cerimonie.
Lungo questo percorso, oltre  il  racconto e la storia dei luoghi, ospiteremo anche  dei brevi momenti con  letture  di brani a memoria  di quella che  fu la  grandezza delle genti che ci hanno preceduto.
 
 
 
 
 
 
 
 
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16 Luglio 2024Condividi
DOMENICA 14 Luglio 2024. Intersezionale CAI Poggio Bustone e CAI Teramo.
Sorpresa e meraviglia sono i termini più adatti a descrivere il Monte di Cambio e il percorso ideato per noi dagli amici della Sottosezione CAI Poggio Bustone di Rieti e da Giuseppe Albrizio (Presidente del Club 2000).
Posizionato nel Gruppo dei Monti Reatini, il Monte di Cambio dista poco meno di 8 km dal ben più noto Monte Terminillo dal quale però, con nostra grande sorpresa, si discosta anche per varietà di paesaggi e di panorami. Abbiamo infatti ammirato e goduto del fresco dei boschi, trovato Gigli di San Giovanni, posato le mani su storiche palestre di roccia, fotografato pinnacoli, praterie d’alta quota, Rifugi e sorgenti d’acqua fresca ma soprattutto riempito il cuore e la mente con una vista mozzafiato su tutti i maggiori massicci del centro Italia: Sibillini, Laga, Gran Sasso, Maiella, Sirente/Velino e naturalmente i Reatini.
 Insomma, ancora una volta siamo tornati a casa un po’ più ricchi di prima e con la consapevolezza che la Montagna riserva sempre gradite sorprese.
Giorgio D’Egidio

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10 Luglio 2024Condividi
DOMENICA 14 LUGLIO 2024. INTERSEZIONALE CAI RIETI E CAI TERAMO AL MONTE DI CAMBIO(2081mslm).
Intersezionale con il CAI Rieti  sul Monte di Cambio (2081 mslm) nello splendido massiccio dei Monti Reatini.
Giuseppe Albrizio, noto autore di guide escursionistiche, presidente e cofondatore del Club 2000m, insieme agli altri accompagnatori, ci guideranno dal Rifugio Sebastiani fino alla seconda vetta del massiccio: il Monte di Cambio. Escursione impegnativa di 18 km e ben 1100 mt di dislivello con i quali attraverseremo la Sella Jacci, il Buco del Merlo ed il Colle delle Pozze fino alla panoramica vetta dalla  quale potremo ammirare il Gran Sasso, il Monte Terminillo e i Monti della Laga.
Termine ultimo per le iscrizioni: VENERDI’ 12 LUGLIO 2024 ore 21,00.
Rimettiamo dunque la sveglia e facciamo un’ottima colazione. Partenza dalla Sezione di Teramo alle 5,30 e…mi raccomando, leggete bene Locandina e Scheda Tecnica.
Giorgio D’Egidio – 3475206748 – giodegidio@gmail.com
LOCANDINA M.TE DI CAMBIO 14 LUGLIO
SCHEDA TECNICA MONTE DI CAMBIO 24′
 
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10 Luglio 2024Condividi 

DOMENICA 7 LUGLIO. Intersezionale CAI “Vallelonga” – Coppo dell’Orso e CAI Teramo.
Giornata emozionante quella di domenica 07 Luglio 2024 in compagnia degli amici della Sezione CAI di “Vallelonga” – Coppo dell’ Orso. Raffaele, Giovanni e gli altri compagni di avventura, infatti, ci hanno guidato attraverso il silenzioso bosco della Valle Franchitta e la celeberrima Cresta Rossa, un filo panoramico fino alla ventilata vetta del Monte Argatone (2148 mslm), il punto più alto della giornata.

In cima, giusto il tempo per uno spuntino e qualche foto, prima di volare giù per cercare, inutilmente, di evitare una leggera quanto persistente pioggia estiva che ha reso malagevole e direi quasi eroica la discesa finale.
 Di tutt’altro tenore il terzo tempo a Scanno e Vallelonga dove le sorprese non sono mancate…a tavola come per le vie del paese.
Giorgio D’Egidio
 
 
 
 

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10 Luglio 2024CondividiLA NOTTURNA DI SABATO    6 LUGLIO INSIEME SUL TREMOGGIA
  DEL  CAI TERAMO E DEL  CAI ARSITA
 
Nel tardo pomeriggio di Sabato 6 Luglio, quando il Sole assume il colorito più dolce e il  giorno sta per svanire  una lunga fila colorata di persone: donne, uomini, ragazzi, giovani e vecchi  ha  iniziato a salire  sul sentiero che porta al Camicia e che con una deviazione si allunga  al Tremoggia. Hanno lasciato in basso il caos , il rumore , gli accampamenti e il fumo delle fornacelle  asservite ai noti ristori di Campo Imperatore, sfida a un turismo montano sostenibile . Ebbene dopo la foto di rito ecco siamo  già in quota   il CAI di Teramo e di Arsita a goderci  insieme questa nuova esperienza. Si sale lenti e  parlando sottovoce , ammirando la luce diversa della roccia , dei pinnacoli e degli spigoli con il Camicia a guardia della nostra ascesa in una atmosfera    sospesa nell’attesa del cambiamento. Si guarda in basso verso la Piana tutto diventa  aereo, stiamo salendo verament,e il caos è lontano ci siamo solo noi , ecco alzi la testa e lì alla luce di un il cielo che si spegne mollemente e senza lampi appaiono i camosci sulle creste ,tanti ,curiosi e  vicini a sorvegliare le loro balze e a curiosare.

Ci guardano,  ci accettano e scompaiono  nei loro giacigli notturni  possiamo continuare sulla nostra via , siamo in armonia con  con la natura  ci hanno  accettato. E’ arrivata l’ora di accendere le frontali  ,ora siamo al buio. si acuiscono i sensi aumenta l’attenzione  e diminuisce la salita, siamo sul lungo traverso che ci porterà sulla Croce buia del Tremoggia . Si  alza il vento pungente, vento di quota, nervoso e freddo che non offre vie di fuga sulla cengia  del nostro  nostro cammino. Le lucine  in basso, della Val Fino. della  Val Pescara,Arsita . Penne .., Bisenti , i tanti paesi a oriente sulla costa  e gli scorci dei pochi  paesi che  incombono su Campo Imperatore  Castel del Monte , Santo Stefano … Calascio  distraggono dal vento e  ci accompagnano alla Croce.  Siamo tutti in vetta , possiamo brindare e ristoraci, non si sente più il vento forse… c’è ancora,  non importa siamo qui a goderci il buio, la notte nella sua forma e colore più vero in un  sereno splendore di stelle  senza Luna , insieme e in amicizia come fa la gente   di montagna.

E’ arrivato il tempo di scendere, la lunga fila di lucine si riallinea e stempera di lampi  la notte  e come sul finestrino di un aereo che plana i lumi di terra  diventano più definiti, alcuni scompaiono e poi quasi tutti, fino a che rimangono solo alcune scintille sempre più vicine a fare da faro in basso sulla piana.

C’è ancora un ultima erta discesa e  siamo a Fonte Vetica . Finalmente siamo arrivati può iniziare la festa. Inostri sensi oramai abituati alla notte e alla percezione  nel buio  si rilassano : arrivano la  fame , la sete  si sentono  i bisogni corporali. Si mangia e si beve ci sono le uova con i peperoni ,la birra  e qualche bicchiere di vino (ci vuole proprio)  , siamo stati bene.    Siamo stati  ospiti  dei  camosci custodi delle creste , abbiamo avuto  il tempo del tramonto e del buio,  il tempo  della ascesa  e della fatica, il tempo del vento e delle luci, il tempo della discesa  e ora abbiamo il tempo dei bisogni corporali…sic . In  questa notte il tempo si è allungato e si è ristretto secondo la nostra percezione , ma di una cosa siamo tutti sicuri :è stato un  tempo leggero trascorso  insieme con amicizia e camminando nella notte in sicurezza .
Un ringraziamento per la partecipazione e  per  averci  dedicato il loro tempo  va a tutti Soci del CAI di Teramo e del CAI di Arsita, in particolare a quest’ultimo,   va un ulteriore ringraziamento  per l’organizzazione e  la convivialità .
E’ stato bellissimo e ci rivedremo sicuramente  presto per trascorrere dell’altro tempo insieme.
Testo G.U. Foto  Alessia Tirabovi; Scaloni Elisabetta; Simone Angiolelli

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

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9 Luglio 2024Condividi 

DOMENICA 14 LUGLIO 2024. ANELLO del CORNO PICCOLO – Via Ferrata VENTRICINI
ESCURSIONE PER SOLI SOCI CAI CON NUMERO MASSIMO DI 8 PARTECIPANTI
(selezione in funzione dell’ordine di prenotazione)

L’itinerario parte dalla stazione a monte della cabinovia di Prati di Tivo presso “la Madonnina”.
 Il primo tratto del sentiero è facile e panoramico, costeggiando la base del versante nord del Corno Piccolo, offrendo splendide viste sulla vallata sottostante.
Si giunge quindi all’imbocco della via ferrata P.P. Ventricini. Questa via ferrata è una delle più belle del comprensorio, con passaggi esposti e pareti verticali.
Arrivati al termine della ferrata saliremo fino alla Sella dei due Corni dove percorrendo il sentiero che riscende al Rifugio Franchetti torneremo al punto di partenza: la stazione a monte dell’impianto a fune presso “la Madonnina”. Si tratta di un’escursione dalle intense emozioni in ambienti maestosi ma allo stesso tempo impervi e severi. L’itinerario è sicuramente interessante e mai difficile. Adatto a chi non ha ancora maturato molta esperienza in vie ferrate complesse.
 
L’itinerario è un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’escursionismo e delle vie ferrate. Il percorso è impegnativo, ma offre panorami mozzafiato e la possibilità di immergersi nella natura selvaggia del Gran Sasso.

L’itinerario è adatto solo ad escursionisti esperti e ben allenati. (Grado di difficoltà – EEA)
È indispensabile essere attrezzati con casco, imbracatura, dissipatore di energia, scarponi da trekking e abbigliamento adeguato.

PER TUTTE LE INFORMAZIONE LEGGERE ATTENTAMENTE LA SCHEDA E/O CONSULTARE GLI ACCOMPAGNATORI.
Antonio Di Donato
SCHEDA – FERRATA – 14_07_2024
LOCANDINA – FERRATA – 14_07_2024
 
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9 Luglio 2024Condividi 
MARCO RANALLI Istruttore Sezionale Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del CAI L’Aquila.

Grande soddisfazione per la nostra Sezione e per il nostro socio Marco Ranalli, da poco nominato
Istruttore Sezionale di Alpinismo e Scialpinismo della Scuola “Nestore Nanni” del CAI L’ Aquila, al termine di un percorso formativo INTENSO.

A Marco dunque congratulazioni e sinceri auguri di una lunga carriera RICCA DI SODDISFAZIONI E SUCCESSI.
Giorgio D’Egidio
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8 Luglio 2024CondividiSabato 6 luglio, il CAI Family ha organizzato l’evento “Una Montagna di Stelle” con l’intento di unire la bellezza dell’ambiente montano con quella del cielo stellato. Un connubio, questo, che esiste dalla notte dei tempi, non solo perché l’uomo ha sempre osservato il cielo per orientarsi nei luoghi più impervi, ma anche perché la forza della natura e l’insondabilità dell’universo, ricordando all’essere umano quanto poco controllo ha su di essi, lo avvicinano inevitabilmente al trascendente. 🌌
Dopo aver appreso alcune nozioni di orientamento, il gruppo è partito per un’escursione ad anello nel bosco attorno al borgo di Casagreca; successivamente si è fatto ritorno presso il CEA del WWF di Cortino, dove i bambini hanno partecipato a un laboratorio a cura dell’Unione Astrofili Teramo (UAT), nel quale hanno ricreato e le costellazioni che poi hanno potuto osservare nel cielo notturno.
Non sono mancate neppure le stelle cadenti, che hanno reso l’esperienza ancora più magica ed emozionante. 🌠🌠🌠
Il CAI Family Teramo ringrazia il WWF Teramo per averci ospitato, UAT Unione Astrofili Teramo per la professionalità e competenza con le quali ci hanno illustrato la volta celeste, e tutte le famiglie che hanno partecipato all’ evento. 🙏💖🥰
 

Foto di Dino Di Leonardo
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8 Luglio 2024CondividiCAI SENIORES
GIOVEDI’ 11 LUGLIO
ANDIAMO A VEDERE I CAMOSCI SUL MONTE BOVE
Questa escursione è un vero concentrato  di tutto quello che ti fa amare la montagna dove saremo ben ripagati dalla fatica   con i  fantastici panorami  godibili dal Monte Bove: arrivati oltre quota 2.000 m, avremo di fronte a noi tutta la catena dei Sibillini!  un  panorama unico dai 2169 metri del Monte Bove Sud che abbraccia tutti i 2000 della catena, dal Vettore al Monte Rotondo. Ci troveremo a percorrere uno dei sentieri più suggestivi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, lungo questo percorso, oltre al camoscio appenninico, reintrodotto nel 2008 . con un po’ di fortuna, sarà possibile osservare molti altri animali selvatici come ad esempio il cervo e l’aquila reale. A fronte di ciò anche per ridurre il disturbo  causato ai camosci, il Parco Nazionale dei Sibillini ha introdotto nel 2009 dei divieti di accesso stagionali ai vari settori del massiccio. Purtroppo il fascino e la bellezza  di questa zona dei Sibillini  viene però  offuscato e ridotto  dalla presenza di una  funivia, chiusa senza mai essere stata utilizzata, che sale dalle piste da sci del Cornaccione alla vetta del Monte Bove Sud; cavi, piloni ed edifici, in abbandono da decenni, che sono anche un serio pericolo per chi si avvicina e che rimarranno forse  ancora li per tanti anni a testimonianza di quanto danno l’uomo può provocare all’ambiente.

 
 
LOCANDINA Andiamo a vedere i camosci sul MonteBove
SC TECNICA Andiamo a vedere i camosci sul MonteBove
 
 
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2 Luglio 2024CondividiCAMMINARE DI NOTTE SOLI CON LE STELLE
Quando arriva il tramonto ,e sei   sulle cime, mentre  il sole scompare , le montagne cambiano colore per la nostra viva  suggestione ma l’inquietudine della notte   monta :man mano che diminuisce la luce e aumenta il buio andiamo inconsciamente con  lo sguardo alla ricerca della luna e delle stelle  che ci illuminino il cammino . Pian piano  che arriva il buio si  attivano altri sensi  o se vogliamo aumenta la sensibilità di quelli che abbiamo: si acuiscono la vista . l’udito ,il tatto, l’olfatto . Un cammino  notturno ci  riporta indietro nel tempo, alle paure dell’inconscio , quando i nostri antenati guardinghi e sospettosi   si aggiravano nella notte sui monti   con colori e profili  sfumati, attenti al grufolare  degli animali notturni o forse al fruscio delle foglie più scure .  Si, si  ,camminare sotto le stelle , ammirare le costellazioni  in tutto il loro  splendore. assaporare la sinfonia magica dei suoni della natura di notte  si tutto questo è bello, molto bello ma il  camminare di notte in montagna ti  insegna a superare la  paura ancestrale  del buio e dell’ignoto, camminare in ambienti che di notte sembrano ostili è una sfida con noi stessi , ancor di più se con la sola profondità delle stelle senza Luna, una esperienza gratificante bellissima che ci mette alla prova per superare i nostri limiti personali.
SCHEDA TECNICA NOTTURNA MONTE TREMOGGIA,
LOCANDINA NOTTURNA MONTE TREMOGGIA
 
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2 Luglio 2024Condividi
 
In questo weekend ricco di eventi, ancora un appuntamento con gli amici della Sezione CAI “Vallelonga – Coppo dell’Orso”. Questa volta protagonista sarà il Monte Argatone e le vette circostanti il Lago di Scanno con i suoi panorami mozzafiato.
Vi aspettiamo numerosi e…mi raccomando, leggete bene la Scheda Tecnica allegata.
Giorgio D’Egidio
Locandina Monte Argatone
18 – SCHEDA TECNICA intersezionale m.te Argatone
 
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1 Luglio 2024Condividi 
LE CRESTE  E I FIORI SULLA LAGA CON IL CAI SENIORES TERAMO

 
Sul filo di cresta quando ci si muove sul filo di cresta tra due versanti esiste la possibilità di dover scegliere in quale direzione  guardare  tra la terra e il cielo e,  dopo aver  raggiunto la cresta, lo spazio non ti basta mai cammini sulla traccia con passo leggero pensando  a quale cresta si somigli , cerchi delle similitudini pensi alle creste percorse vicine e lontane e a cosa c’è laggiù. Perché laggiù è la parola che si associa di più alle creste: che paese è quello laggiù. là in basso ma anche così lontano , che montagna è quella laggiù, che lago è quello laggiù, che strada è quella laggiù….e il sentiero laggiù?
Si parte, si sale sul Gorzano, si sale in cima  dove l’aria è più fresca, si sale al e verso il Sole, sugli scivoli  e sui gradoni di arenaria, sui pratoni in quota e le piante di mirtillo che puntuali come ogni anno fra qualche settimana matureranno e raccoglieremo, sul verde ricco di fiori multicolori e di sassifraghe . E poi ecco la targa 2458 m, siamo in cima al Gigante di arenaria, ora ci aspetta la discesa in  cresta fin sotto il vado, beandosi ancora gli occhi tra  le macchie colorate delle fioriture spontanee, per risalire poi al  Monte Spaccato 2283 m , da ora si naviga  a vista verso il  Pelone 2259 m.
Lontano gli altri Monti della Laga sono sul  filo di cresta, fino a dove il nostro sguardo può arrivare . questa è l’ultima vetta di oggi è arrivato il momento di scendere puntando  verso il Rifugio della Fiumata, ricco di orapi ,  Guardiano delle sorgenti del Fiume Tordino.  Un po’ di riposo, ancora qualche scivolo di arenaria ci siamo , siamo al punto di partenza con gli occhi sazi di luce ,colori, cime e nuove creste  da ricordare e da paragonare a quelle che verranno. Testo G.U.- Foto Fabrizio San Lorenzo . Sylvie Lebrun. Elisabetta Scaloni.
 
 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

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29 Giugno 2024Condividi
LEGGI IL PROGRAMMA E LA SCHEDA TECNICA AL LINK SOTTOSTANTE 👇
https://drive.google.com/file/d/1LhjKgoHOYTF9wJrFZ7Phcx1aiAFf31kK/view?usp=drivesdk
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25 Giugno 2024CondividiGiornata S.O.S.E.C. SI P16N Padula – Ceppo
Ancora una giornata con i nostri ragazzi della S.O.S.E.C. Teramo e con il Sentiero Italia. Dopo aver tifato per i nostri colori nel campionato europeo di calcio, Dino e la sua squadra di volontari, ci aspettano tutti per terminare i lavori di ripristino della segnaletica orizzontale sulla bellissima tappa P16N Padula – Ceppo.
Non abbiate paura però: a differenza di quello della nostra nazionale, il cammino della S.O.S.E.C. Teramo sarà tutto in discesa. Si partirà infatti dal Ceppo per scendere verso il bellissimo borgo di Padula percorrendo così la tappa al contrario rendendola certamente per tutti più leggera e godibile. Mi raccomando però, leggete bene la Scheda Tecnica allegata.
Non resta dunque che ricordarvi di contattare al più presto gli Accompagnatori nella speranza che siate numerosi augurando a tutti BUON DIVERTIMENTO.
Giorgio D’Egidio
 
 
Manutenzione Sentiero Italia Tappa S.I. P16 N Padula – Ceppo
S.O.S.E.C. 30 GIUGNO 2024
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22 Giugno 2024Condividi                                                                                     All’ inizio Caos genero’ con la Dea Caligine Erebo ….
Ma chi era Caligine .. una divinità prigenia degli antica mitologia greca scarsamente rappresentata e nominata .
Giovedi’   20 Giugno sui monti Ernici  abbiamo incontrato Caligine, non la DEA di persona , ma   alitato ,spirato e testimoniato la sua cappa persistente . Con la Caligine l’atmosfera si satura di umidità e il caldosi attacca addosso creando una patina di sudore e di quelle finissime particelle di cui Caligine è ricca ( dimensione del particolato  da 2.5 fino a 10µ)  , sogni oasi, fontane e ruscelli con acqua fresca dove bagnarti e bicchieri trasudanti di goccioline pieni di bevande colorate. Abbiamo camminato così per un tempo lungo quale  queste prime giornate dell’Estate, prima salendo nel bosco e poi su tutte le cime una dietro l’altra inanellandole con il sottile filo delle creste ammirando all’orizzonte i profili di monti lontani avvolti dalla DEA come fossero ombre cinesi. Abbiamo camminato, salendo e scendendo, con la fatica che aumentava  ad ogni  passo senza preseze umane solo paesi sbiaditi all’orizzonte in un mondo senza tempo, in un universo sospeso  di oggi , mille , diecimila anni fa  come su  una pista di montagne russe   prima   sul Monte Ginepro,  proseguendo  per monte Cappello e poi giù verso monte Brecciao e  di nuovo su verso   Monte Passeggio,  Monte  Fragara e a seguire   come  onde  monte Pratillo e Pizzo Deta.
E dopo l’ ultima cima, ecco la discesa, prima per sentiero scosceso  poi per bellissime vallette con bosco ombroso e verdi prati ,infine miraggio sognato e fattosi realtà la fonte ristoratrice. Ce l’abbiamo fatta  è  ora di tornare a casa verso l’autostrada senza creste  e senza prati  verdi ma con l’ultimo spettacolo che ci ha voluto regalare Caligine il Sole bianco lattescente che tramonta   all’orizzonte  avvolto dal velo della DEA.
 
(TESTO G.U. -FOTO MARIO LUPINI ,GIACINTO URBANI, FABRIZIO SAN LORENZO)
 

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19 Giugno 2024CondividiSedetevi e godetevi le foto bellissime dell’uscita intersezionale del 16 Giugno dal Campo Imperatore, al Pizzo Cefalone, per la Cresta delle Malecoste, la Cima Giovanni Paolo II (il ‘gendarme’ delle Malecreste’), la Cima delle Malecreste, il Venacquaro, la Sella del Cefalone e il sentiero sul alto Campo Pericoli, tornando al Campo Imperatore.
Tempo bello, sollegiato, ma fresco e ventoso e un gruppo di 30 persone stupende dal CAI Teramo, CAI Antrodoco, CAI Rieti, CAI Ascoli Piceno, CAI L’Aquila, CAI Roma e … probabilmente mi dimentico una sezione… (?). Percorso non troppo lungo per un gruppo di 30 persone (originalmente pianificato un po’ più lungo), ma giusto per rientrare alle 17 al Campo Imperatore.
Chi vuole scaricarsi la traccia: traccia in GPX – traccia in KMZ
La più grande parte delle foto sono fatte dal nostro socio Arnaldo Pilotti.
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19 Giugno 2024CondividiUna giornata bellissima nella media montagna di Pietracamela e Cerqueto, raccontato con le foto di Arnaldo Pilotti.
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18 Giugno 2024CondividiCON IL CAI SENIORES 
SULLE TRACCE DELL ‘ ORSO E DELL’ ANTICO POPOLO DEGLI ERNICI
Confine naturale tra le regioni Lazio ed Abruzzo, la catena montuosa dei Monti Ernici  va dagli altipiani di Arcinazzo (altezza media m s.l.m.850) al monte Passeggio (m s.l.m.2064). la catena si estende in direzione Ovest-Nord/Ovest – Est-Sud/Est ed è delimitata a Nord dalla valle del f. Aniene, ad Est dalla valle del f. Liri, a Sud ed a Ovest dalla valle del f. Sacco. La configurazione attuale è il risultato dell’evoluzione che ha interessato la zona per centinaia di milioni di anni e che ha lasciato nelle sue rocce testimonianze attraverso le quali si può leggere tutta la loro storia.

Questi monti rappresentano con i  territori circostanti  il   sunto  delle ere  geologiche: tra l’alternarsi di mare e terre emerse,  vulcani e caverne sotterranee , erosioni, solchi e valli ; inoltre gli Ernici  sono  testimoni della presenza  di specie animali scomparse e che li abitarono , il rinoceronte e l’ippopotamo,  grossi felini  leoni e tigri, e di quelli che sono rimasti  lupi e volpi, aquile e piccoli animali che ancora incontriamo.
Sono  inoltre, con  il Fiume Cosa che più di ogni altro ha influenzato  la storia degli antichi Ernici, testimonianza delle tracce  dei nostri più antichi progenitori siano essi cacciatori che seguivano gli erbivori nella loro ricerca di pascoli o pastori che, per lo stesso motivo, guidavano greggi ed armenti:  luoghi di  passaggio obbligato  con le loro valli per  transumanze dal bacino del Fucino alla valle del Tevere, attraverso le valli del Cosa e dell’Aniene e per le transumanze  dal bacino del Fucino , dalla valle Roveto e dagli alti pascoli degli Ernici alle Paludi Pontine, attraverso la valle del Cosa fino alla valle del Sacco….
E ci sarebbe ancora tanto da raccontare…
LOCANDINA MONTI ERNICI
SCHEDA TECNICA MONTI ERNICI – Copia
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18 Giugno 2024CondividiESCURSIONE INTERSEZIONALE MONTE CAMICIA 23 Giugno 2024. CAI Teramo e CAI Napoli – Sottosezione Roccarainola.
Un’affascinante escursione intersezionale organizzata dal CAI di Teramo e dal  CAI di Napoli – Sottosezione di  Roccarainola che vi porterà alla scoperta di due cime iconiche del Gran Sasso: il Monte Camicia (2564 m) e il Monte Tremoggia (2453 m). Il percorso, con partenza da Fonte Vetica nell’altopiano di Campo Imperatore, si snoda tra panorami mozzafiato, regalando scorci indimenticabili sulla catena montuosa e sulla vastità del territorio circostante regalandoci un’esperienza emozionale e visiva unica.
Partiremo dal parcheggio nei pressi del rifugio di Fonte Vetica (1610 m), con il sentiero 252 prenderemo quota rapidamente fino a raggiungere la Sella di Fonte Fredda (1994 m).
Da qui lo sguardo potrà spaziare verso il mare Adriatico e le vette circostanti! Con il S. 254 saliremo in direzione nordovest lungo la cresta fino alla vetta del Monte Tremoggia (2350 m), per poi ridiscendere all’omonima sella (2331 m), da cui si riprende la cresta nel punto in cui il versante nord precipita per 1200 m verso valle, luogo ove si sono scritte pagine di storia dell’alpinismo! Una risalita per ripidi ghiaioni (S. 253) ci condurrà sulla vetta del M. Camicia (2564 m), la massima elevazione del leggendario Sentiero del Centenario, con mirabile affaccio su tutta la lunga cresta del versante orientale e sul Corno Grande!
Degno di nota il fatto che il nome del monte deriva dall’antica locuzione dialettale “Lu mont de li camiccie”, ovvero il monte dei camosci.
Da qui, e durante la discesa per il Vallone di Vradda, avremo la possibilità di poter avvistare il camoscio appenninico (o camoscio d’Abruzzo – Rupicapra pyrenaica ornata). Si tratta di animali piuttosto schivi, che vivono isolati (i maschi) od in gruppi con i piccoli (le femmine). Saltano con apparente noncuranza attraverso burroni e crepacci profondissimi per trovare il cibo lungo le lastre rocciose semi-verticali. Animali molto diffidenti, ma messisi a distanza di sicurezza si fermano e si girano spinti dalla curiosità, anche dalla presenza dell’uomo, ed in questi momenti si possono ammirare in tutto il loro splendore.
Sempre percorrendo il sentiero 253 perderemo quota gustando scorci panoramici fino a raggiungere il punto di partenza, completando un anello di indubbio fascino!
Con un po’ di preparazione e spirito di avventura, questa escursione vi regalerà un’esperienza unica tra le bellezze del Gran Sasso!
Antonio Di Donato
SCHEDA – MONTE CAMICIA – 23_06_2024
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13 Giugno 2024CondividiIl CAI Teramo compie 110 anni con un programma di eventi sotto le stelle.
 

TERAMO – Il Club Alpino Italiano di Teramo, Sezione “Gran Sasso d’Italia”, celebra quest’anno il suo 110º anniversario dalla fondazione con una serie di eventi che uniranno la bellezza delle montagne alla magia delle stelle. Si tratta di un programma ricco di iniziative pensate per tutti, dai più piccoli agli appassionati di astronomia e tradizioni locali.
Il primo appuntamento è fissato per sabato 15 giugno alle ore 20:30 presso l’Osservatorio Vincenzo Cerulli. Gli esperti guideranno i presenti in una serata di osservazione astronomica offrendo un’opportunità unica per ammirare le stelle attraverso i potenti telescopi dell’osservatorio.
Il 6 luglio, il CEA di Cortino ospiterà l’evento “I bambini osservano le stelle”. Questo appuntamento, realizzato in collaborazione con il WWF e l’Unione Astrofili Teramo, permetterà ai più piccoli di esplorare il cielo notturno e imparare divertendosi.
Il 20 luglio i Monti del Parco Nazionale Gran Sasso Laga faranno da sfondo all’iniziativa “In cammino con la poesia sotto le stelle”, un’escursione serale arricchita da letture poetiche, in collaborazione con gli astrofili di Piano delle Stelle Monti della Laga e dell’Osservatorio Astronomico Coma.
Il 27 luglio, in località Altavilla (Montorio al Vomano), ci sarà “La cucina di una volta sotto le stelle”. In collaborazione con l’associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino A.P.S e gli Astrofili del Piano delle Stelle Monti della Laga, questo evento offrirà un viaggio nei sapori antichi della tradizione locale, in un’atmosfera suggestiva sotto il cielo stellato.
Il 10 agosto, in località Piano Roseto, musica e astronomia si incontreranno in “Musica vicino alle stelle”. Organizzato in collaborazione con il Conservatorio Gaetano Braga e gli Astrofili dell’Osservatorio Astronomico COMA, l’evento promette una serata indimenticabile di melodie e osservazione celeste.
A settembre sono previste due ulteriori serate di osservazione astronomica presso l’Osservatorio Vincenzo Cerulli e un’altra occasione per gustare “La cucina di una volta sotto le stelle” a Montorio al Vomano, in collaborazione con gli stessi partner.
«Da tempo la nostra sezione lavora instancabilmente per promuovere l’amore per la montagna e per preservare il patrimonio naturale del nostro territorio», afferma il presidente del CAI Teramo, Giorgio D’Egidio. «La montagna e il cielo ci hanno sempre insegnato a guardare oltre, a sognare, e questi eventi, che celebrano i 110 anni di storia del CAI Teramo, sono un modo per condividere questi valori con tutta la comunità. Invito tutti a partecipare e a celebrare insieme questo traguardo, che, con l’occasione di festeggiare un importante anniversario, rende omaggio alla bellezza e alla maestosità della natura che ci circonda».
Il programma potrebbe subire variazioni di orario e località a causa di eventi meteo avversi o per motivi logistici.  Pertanto fare sempre riferimento alle specifiche locandine e per maggiori info, è possibile contattare il CAI Teramo – Sezione “Gran Sasso d’Italia” al seguenti recapiti: segreteria@caiteramo.it oppure al 348 7031 993.
https://tinyurl.com/mhxktrn9
 
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12 Giugno 2024Condividi 

Sabato 15 Giugno inizia la serie di eventi sotto le stelle, con le stelle e tra le stelle in programma per i 110 anni dalla fondazione della Sezione CAI Teramo “Gran Sasso d’Italia”. Saremo all’ Osservatorio Astronomico d’Abruzzo sito sulla collina di Collurania. L’Osservatorio e’ uno degli osservatori astronomici pubblici italiani afferenti all’INAF(Istituto Nazionale di Astrofisica) , esso riunisce lo storico Osservatorio Vincenzo Cerulli con la stazione Osservativa di Campo Imperatore e costituisce una eccellenza scientifica della nostra città. I suoi ricercatori ci condurranno in un tour nel Museo storico, nel Laboratorio multimediale e poi se il meteo lo permetterà ci guideranno alla osservazione degli oggetti celesti navigando tra le stelle. Rivivremo la storia della astronomia, antica quanto l’origine dell’uomo, passando con un balzo dallo storico telescopio di Vincenzo Cerulli (nel 2016 la cupola visibile dalla citta’ e’ stata sottoposta a un completo restauro) ai sofisticati sistemi, fatti di reti informatiche interconnesse con dati che afferiscono da tutti i continenti, per lo studio dello Spazio profondo. Sara’ una serata emozionante, magica, da ricordare che come un transfer ci portera’ dalle tre dimensioni dello spazio (lunghezza, larghezza, profondità) alla quarta dimensione dell’universo : il tempo.
Il tempo che è passato anche dalla nostra fondazione.
E allora  …. Dopo l’Universo, le Stelle e le Galassie quale augurio di buon cammino alla nostra Sezione per i suoi 110 anni se non la celebre frase di Guerre Stellari ……… Che la Forza sia con te…..
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10 Giugno 2024CondividiLa catena occidentale del massiccio del Gran Sasso offre uno spettacolo visuale sulle vette principali del massiccio e tutti i massicci del Centro Italia. La rocciosa Cresta delle Malecoste è affilata, aerosa e esposta, senza difficoltà tecniche, e il suo attraversamento da grande soddisfazione. Il giro che vi proponiamo è un’escursione impegnativa di 16 chilometri e 1330 metri di dislivello,  per escursionisti intenditori, di livello esperto.
Domenica 16 giugno le sezioni Teramo e Antrodoco del Club Alpino Italiano propongono un’escursione di 7 ore in ambiente selvaggia di alta montagna, su sentieri, su roccia, pendii erbosi e una cresta affilata. Seguiamo la cresta occidentale del Gran Sasso, da Campo Imperatore alla Cima Malecoste, passando per la Portella, il Pizzo Cefalone e la Cima Giovanni Paolo II. Al ritorno scendiamo nelle vallate del Venacquaro e del Campo Pericoli, passando per la Sella dei Grilli e la Sella Cefalone, per tornare sul sentiero della Portella a Campo Imperatore.
Dislivello in salita: +1330 metri, Dislivello in discesa: -1330 metri, Lunghezza: 16km
Durata: 7 ore                                                  Difficoltà: EE
Attrezzatura necessaria
Scarponi buoni, bastoncini, zaino giornaliero, acqua per la giornata, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione estiva, capello da sole, giacca impermeabile, crema da sole, e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 06:45
Incontro Uscita A24 San Gabriele-Colledara: 7:10 – ripartenza da San Gabriele-Colledara: 07:25
Incontro Uscita A24 Assergi: ore 7:45 – ripartenza da Assergi: 08:00
Punto di partenza dell’Escursione: Piazzale del Campo Imperatore, 67100 L’Aquila (collegamento google maps)
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 14 giugno 2024, ore 23:00 :
– chiamando con whatsapp, o mandando una email o un messaggio whatsapp all’ accompagnatore:
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
Per più informazioni sul percorso, sulla preparazione e l’organizzazione, vedi la scheda tecnica: Scheda Tecnica Cima Malecoste da Campo Imperatore 20240610
Mappa del percorso

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9 Giugno 2024CondividiGIOVEDI’ 6 GIUGNO DALL ‘ABISSO ALLE CRESTE ANELLO DELLE GOLE DI CELANO

 
La montagna ti seduce , ti ammalia ma bisogna lasciarsi conquistare senza opporre resistenza , senza pensare alla fatica che si fa come se questa fosse il naturale tributo che si paga a un amore corrisposto  ma che ha bisogno di essere alimentato con  il gioiello della passione di chi la sale e la scende. Il cammino  ci ha portato dal cuore della montagna all’esterno verso la luce;   dalle Gole   verso il sole delle Creste . dagli anfratti scivolosi   bui e stretti con la testimonianza delle alte e selvagge  pareti  all’altezza vertiginosa delle creste  che si è annunciata già all’uscita in val D ‘Arano con un respiro che sapeva  di profumi di erbe selvatiche , di coloratissimi fiori e  silenzi violati da campanacci lontani.

Dipoi  dalla valle salita,  ancora salita con il cambiare costante dei paesaggi: dai boschi che costeggiano la  Valle e le alte vette che la racchiudono ,  sino alla  Croce, punto panoramico della cima del monte Etra.  Per arrivarci siamo  andati  piano piano, ascoltando la voce del cuore che accellerava  distratta al mutare  costante dei  paesaggi,  dai faggi e noccioli del bosco, fino alle  praterie  su in quota e … finita l’ascesa   abbiamo camminato   tra  i due versanti completamente scoperti ,  a picco sulla piana del Fucino fino alla  vetta
 

E  dopo la salita  giu’  verso il basso ,verso il vuoto che   attira  e   attrae quasi a perdere il controllo di te stesso, tanto da  pensar di poter  emulare  il parapendio avvistato o il grifone che volteggiava sulle nostre teste a sfruttare le correnti ascenzionali  per salire ancora più in alto e atterrare poi leggeri.
 
 
 
 
 
 

Alla fine siamo tornati nelle Gole per chiudere l’anello nel cuore di queste montagne che ci hanno ospitato, un po’ stanchi, ma con  una condizione di benessere dentro  perchè   giornate impegnative nella natura come queste ti lasciano dentro le  vere e proprie esperienze  durevoli  capaci di arricchire la  vita. (Testo G.U.-Foto di tutti)
 

 

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6 Giugno 2024CondividiLA MONTAGNA SI TINGE DI ROSA
16 giugno 2024
Parco Regionale Sirente – Velino
 LA MONTAGNA SI TINGE DI ROSA è un imperdibile appuntamento in Montagna che con grande sensibilità la Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano (TAM) del CAI Abruzzo ha istituito già da alcuni anni.
Alejandra Meda Presidente della Commissione Abruzzo Tutela Ambiente Montano comunica che “La montagna si tinge di rosa” è dedicata al rapporto tra donna e montagna, svelata nelle forme diverse. L’edizione 2024, la sesta, è programmata all’interno del Parco Regionale Sirente – Velino ed ha come obiettivo quello di far conoscere le professioni delle donne ed il loro rapporto con la montagna.
Le donne ci sono e sono importanti. La giornata CAI nel Parco si snoda come continuo racconto che aiuta a dare visibilità alla preziosa opera delle donne, mentre vivono e frequentano la montagna.
C’è attenzione a luoghi, vicende e storie. Le passate edizioni, che hanno riscosso notevole successo e sono state molto partecipate, si sono svolte nel Parco Nazionale del Gran Sasso, nel Parco Nazionale della Maiella e nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
La data stabilita è domenica 16 Giugno.
Incontreremo le figure femminili legate alle professioni all’interno del Parco che racconteranno la presenza della donna sulla montagna: il lavoro, la cultura e la tradizione.
Con noi in escursione Francesca Camilla D’Amico, suadente narratrice con il suo zaino di “montagne di racconti”.
L’evento di domenica 16 giugno, aperto a tutti, si considera aggiornamento per i soci CAI titolati TAM.
Per motivi organizzativi la partecipazione va comunicata alla sezione di appartenenza ed alla mail tam@caiabruzzo.it entro il 14 giugno 2024.
Ritrovo a Campo Felice, alle 9:00, Albergo Aladino
Escursione al Rifugio Sebastiani (Colletto di Pezza) 2102 m – dislivello 560 m – distanza 12 km
Tempo di percorrenza andata 2.30 h, ritorno 2 h – difficoltà E (escursionistica) – pranzo al sacco
(filidido)

Filippo Di Donato
Coordinatore Gruppo di lavoro “Cai-Parchi e Aree Protette” – areeprotette@cai.it
Componente Gruppo di lavoro “Sentiero Italia Cai”
Telefono – email: 3397459870 – filippodidonato50@gmail.com
Giornalista ambientale, www.filippodidonato.it
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6 Giugno 2024CondividiConclusosi lunedì 3 Giugno il Progetto Didattico tra l’Istituto d’Istruzione Superiore Di Poppa -Rozzi ed il CAI Teramo. Il Progetto “Adotta un Sentiero” proposto dalle Professoresse Marcella Tanzi e Rosaria Fidanza in sinergia con la nostra Commissione S.O.S.E.C., si poneva come obiettivo sensibilizzare i ragazzi, di diverse età e classi, verso temi quali la conoscenza del territorio e delle sue risorse, il rispetto per l’ambiente naturale e la sua cura, in particolare nel rilevamento e nella riapertura di un antico sentiero nel Comune di Pietracamela.
Dopo una preliminare lezione in Istituto infatti, i ragazzi si sono cimentati nell’uso dei più comuni attrezzi e tecniche di manutenzione ordinaria, riportando alla luce un tratto significativo dell’antico sentiero Pietracamela – Forchetta di Cima Alta.
 
                                      
Nell’ Aula magna dell’Istituto la  Dirigente scolastica, Professoressa Caterina Provvisiero, ha sottolineato l’importanza del Progetto e della sinergia con il nostro sodalizio che ci auguriamo possa continuare anche in futuro. Un ringraziamento particolare anche a tutte le Professoresse che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto ma soprattutto ai meravigliosi ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo producendo poi, al termine dei lavori, dei report audio-video molto originali.
       
Giorgio D’Egidio
Presidente CAI Teramo

 
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3 Giugno 2024Condividi 
CON IL CAI SENIORES IN VOLO SULLE GOLE DI CELANO
UN GIORNO ALLA INDIANA JONES   

SCHEDA TECNICA ANELLO MONTE ETRA DALLE GOLE DI CELANO
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3 Giugno 2024CondividiIl Club Alpino Italiano e Federparchi indicano per domenica 9 Giugno 2024 lo svolgimento della 12^ edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2024”
Domenica  9 Giugno,  insieme alla Federparchi , il CAI Teramo partecipa alla manifestazione con una serie di eventi a tema  unendo in un unico filo conduttore  l’ambiente marino e l’ambiente montano,  l’obiettivo è  di promuovere l’escursionismo , la cultura naturalistica e  incrementare  la conoscenza e  il rispetto  delle buone pratiche all’interno delle aree protette . L’appuntamento è rivolto a ogni turista, visitatore, escursionista o alpinista, che abbia voglia di muoversi da osservatore o protagonista,
Il programma Sezionale prevede  un intenso fine settimana con una serie di eventi a cui invitiamo a partecipare   ecco il programma :
Venerdi 7 Giugno, presso la Sede Sociale ore 20.30: incontro con Marco  Borgatti e  le Guide della Riserva del Borsacchio  nel quale si parlerà  della  situazione legislativa della Riserva alla luce delle note vicende Regionali che ne hanno indicato il ridimensionamento, del consumo di suolo   e  di alcuni  aspetti peculiari  dell’habitat  della Riserva.
Sabato 8 Giugno escursione in ambiente marino: cammineremo  con le Guide del Borsacchio nel cuore della Riserva osservando insieme gli habitat , le dune , le rare specie animali e vegetali ,  percorrendo prima  il tratto marino e salendo sulle colline per poi tornare verso il mare godendo del paesaggio, del profumo, dell’ aria e dei colori della  biodiversità. La camminata terminerà  con un picnic e una  degustazione dei vini nella bellissima Cantina storica Mazzarosa Devincenzi .
Domenica 9 Giugno escursione in ambiente montano: cammineremo con il CAI e faremo conoscenza dei sentieri che vanno da Pietracamela sul Colle dei Prati Mignari e sul Montagnone e ammireremo splendide fioriture, alberi in fiore, prati verde intenso e viste sulla catena del Gran Sasso che solo da questa angolazione si possono avere. Si parte in macchina alle 6:45 dalla sede del CAI sulla Via Cona, no.180, (Ingresso Ist. Geometri), oppure alle 7:10 da Montorio al Vomano, mentre l’inizio della camminata, poco sopra Pietracamela, alla via Madonna del Cantoro  è alle 8:00. La camminata ha un dislivello notevole (+920 metri), ma non è molto lunga (9 km). Il rientro è previsto alle 14:00 – almeno se non ci fermiamo per un rinfresco al rifugio Cima Alta.
Per vedere la locandina della camminata al Montagnone cliccate qui: Locandina Montagnone IN CAMMINO NEI PARCHI 20240609.  La scheda tecnica, con tutte le informazioni, su come iscriversi e come prepararsi e si apre cliccando su questo link.
 
 
 
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30 Maggio 2024CondividiDOMENICA 2 GIUGNO  CON IL CAI SENIORES SULLE CRESTE DELLA LAGA

  In una sola escursione raggiungeremo tre vette  oltre i 2.000 metri tra cui il  monte Gorzano ,vetta più alta della Laga e della regione Lazio, con vedute spettacolari sulle altre catene montuose nonché  riscendere ove nasce il Tordino. Vedremo  le  sorgenti  del fiume , e camminando  sui rilevi di arenaria piu’ alti dell’Appennino arriveremo al Monte Spaccato e al Pelone Meridionale,dalla  cresta ammireremo la straordinaria varieta’ dei paesaggi della Laga con la sagoma del Gorzano  incombente… i  brecciai , le arenarie con gli  scivoli d’acqua  sommersi dal verde della primavera inoltrata, incontrando ogni tanto un  masso erratico o qualche roccione  che non mancano mai da questi posti. La fatica sara’ ampiamente  ricompensata dal  girovagare degli occhi tra il versante laziale e quello abruzzese alla ricerca  continua di  nuove suggestioni  e dalla soddisfazione dell’andare leggeri  circondati dal panorama infinito  che  ci troveremo a godere di lassu’.

LOCANDINA ANELLO GORZANO
SCHEDA TECNICA anello panoramico su tre vette over 2000 della Laga

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27 Maggio 2024Condividi Giovedì 23 Maggio 2024 il Gruppo Grotte e Forre del CAI di Teramo e l’Istituto Comprensivo “Zippilli – Noè Lucidi” di Teramo hanno dato vita ad un evento unico nel suo genere, denominato “Scuola in Grotta”. Questa iniziativa ha visto la partecipazione attiva di alcuni studenti della scuola media ad indirizzo musicale, i quali hanno avuto l’opportunità di esibirsi in un contesto straordinario: la Grotta Sant’Angelo di Ripe di Civitella.
L’evento è stato caratterizzato da una performance musicale tenuta dai giovani musicisti, che hanno suonato cinque brani – Canone, Quizas quizas, Samba de verso, Carmen, Pink fuga – al cospetto dei bambini della scuola primaria “Noè Lucidi” e Michelessi, in un’ ottica di continuità tra gli ordini di scuola. La musica ha risuonato nella cavità rocciosa, creando un’atmosfera magica e un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti.
In aggiunta all’esibizione musicale, l’evento ha visto la partecipazione di Andrea degli Esposti, la guida speleologica dell’ Eremo di Grotta Sant’Angelo, che, con la sua esposizione, ha permesso agli studenti e ai partecipanti di apprezzare non solo la bellezza naturale della grotta, ma anche il suo significato culturale e storico.
Prima dell’esibizione, i partecipanti hanno percorso un breve e confortevole sentiero che ha permesso loro di godersi la vista a picco sul fiume Salinello.
All’evento hanno partecipato, oltre ai docenti dell’ Istituto Zippilli Noè Lucidi, gli speleologi e i soci volontari del CAI di Teramo, anche lo stesso Presidente, Giorgio D’Egidio, a sottolineare il valore formativo dell’evento e l’impegno del CAI di Teramo nello stringere alleanze educative con le istituzioni scolastiche.
L’evento “Scuola in Grotta” si è rivelato un’esperienza educativa a tutto tondo, che ha saputo coniugare arte, cultura, storia e natura, lasciando un segno indelebile nella memoria di tutti coloro che vi hanno partecipato. Un esempio eccellente di come l’educazione possa travalicare i confini della classe e trasformarsi in un’avventura che educa il cuore e la mente.
Lara Pezzoli
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17 Maggio 2024CondividiNormalmente Finis Terrae  indica il confine della Terra, generalmente  sul mare , un luogo fisico che sancisce la fine del mondo, lembi di terra prima del mare aperto, ebbene anche noi qui vicino  abbiamo il nostro Finis Terrae  dove finisce il mondo  , dove bisogna andare di proposito  mai di passaggio, un luogo non sul mare, un luogo che al posto del mare ha immensi boschi verdi,  che come il mare a primavera cambia colore con il  verde splendente dei nuovi  getti  degli abeti e dei faggi, maggiociondoli in fiore ,muschi del sottobosco  e   radure verdi con i nuovi colori  dei ranuncoli e dei fiori,  rianimati  dal caldo dalle pioggerelle persistenti  . I boschi della Laga  sono il nostro mare  e  i paesi come Macchia Tornella  e Padula gli ultimi avamposti della civilta’ ,  le ultime resilienze  al   girare  con il promemoria  degli appuntamenti , allo stress da cartellino da timbrare, all’aria e al ritmo convulsivo  di citta’.
Questi boschi e questi paesi, ora quasi deserti, danno malinconia come il mare d’inverno a ripensare alle genti che li abitavano e  facevano ricchezza di questi luoghi vivendo in maniera modesta, traendo guadagno dalla loro economia di sussistenza, come i pescatori  per centinaia di anni, badando solo a produrre cio’ che era sufficiente per le necessita’ essenziali della loro vita . L’escursione di Mercoledi’ del CAI Seniores, partendo dalle cascate di  Casanova  e risalendo  il Tordino,  ci ha portato navigando a vista sulle rotte  dei  boschi della Laga  verso  Elce , Fonte Palumbo e infine ,sulla cresta dell’onda boschiva  del monte Bilanciere ,  siamo arrivati al nostro Finis Terrae….  Macchia Tornella e Padula porti sicuri nel mare verde sconosciuto. Porti da visitare  e scegliere,  dove  arrivare o partire per i boschi misteriosi della Laga  come abbiamo fatto noi Mercoledi’    animati   dal  profondo desiderio di riacquisire     e regalarci  la gioia dell’ amore platonico per la montagna ,per  gli alberi , per il cielo, per il bosco , per l’uccello, per il prato ,per ….la farfalla , godendo profondamente del nostro vagabondare e essere in cammino insieme . E dopo tanto vagabondare e godere  della mente   il meritato ristoro del corpo ,dopo l’approdo, al BB Pappappero di Padula  da Paola   che ci ha accolti come sempre con la sua genuina ospitalita’ . Testo G.U. /foto di tutti
 

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14 Maggio 2024CondividiSABATO  11 MAGGIO
  SIAMO STATI A VEDERE  L’ARRIVO
DELLA  TAPPA  8 DEL GIRO D’ITALIA

Il nostro Sabato al Giro d’Italia   e’ iniziato dal piccolo paese di Casale con  la  salita  fino alla chiesetta di S. Nicola   e  la splendida vista del Paretone  che ci ha regalato la sua versione migliore. Ancora un po’ di sentiero  e anche per chi era salito piu’ volte da questo versante la natura incomincia a svelarsi e a concedersi man mano che la fatica aumenta  quasi a ricompensare la difficolta’ del cammino fino a svelarsi facendoci gustare  le sue cose migliori con alberi contorti e secolari, affacci a cui sei sempre impreparato , fiori , prati verdi rilucenti ancora della brina notturna .  Alla fine di  questa salita bellissima e fuori dal mondo via giu’ verso i Prati di Tivo, verso il Giro  d’Italia con il popolo degli appassionati ,degli amanti della bici o semplicemente curiosi , con la sua carovana rumorosa e colorata  piena di vita , freneticamente nomade ,  sono arrivati i  girini leggeri e veloci sulle loro bici con la loro grande passione a ricompensare  l’enorme  impegno fisico e  il sudore di questo sport dove nonostante la tecnologia c’e’ sempre un uomo due gambe e un cuore  a cavallo dell’acciaio

E dopo il clamore della  carovana,  il rosa del vincitore  e ….le  birre  consumate aspettando l’arrivo, di nuovo con   zaino  e il  Gigante nuvoloso  alle spalle verso la discesa  ad accompagnarci il tramonto lontano a ovest  , le montagne orientali  rosa  , il profumo dei prati e del bosco  gia’ all’ombra e ancora di piu’ abbasso  per ripidi pendii  verso la fine della discesa a Forca di Valle per sentire un po’ la stanchezza , la fame  ma anche la nostalgia di questa bellissima giornata  che  si e’ conclusa con il  traguardo del nostro piatto preferito la chitarra  con le pallottine . Bellissimi momenti da aggiungere all’album dei nostri ricordi ,  grazie a tutti per la compagnia  e  a Arnaldo per le  bellissime foto.
Testo G.U. Foto  Arnaldo Pilotti

 

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14 Maggio 2024Condividi
Il Lago della Duchessa è incastonato in una bellissima conca dei monti omonimi (nel gruppo del Sirente – Velino) in un ambiente selvaggio e solitario ed è posto ad una quota di 1788 m.s.l.m. Per lunghi mesi dell’anno è gelato e coperto di neve.
Il Lago della Duchessa è balzato agli onori della cronaca con il sequestro Moro da parte delle Brigate Rosse avvenuto il 16 marzo 1978, quando il falso comunicato n. 7 del 18 aprile 1978 avvisava che la salma dell’Onorevole Aldo Moro giaceva nei fondali del Lago della Duchessa, di seguito viene riportato parte del falso comunicato: “Oggi 18 aprile 1978, si conclude il periodo “dittatoriale” della DC che per ben trent’anni ha tristemente dominato con la logica del sopruso. In concomitanza con questa data comunichiamo l’avvenuta esecuzione del presidente della DC Aldo Moro, mediante “suicidio”. Consentiamo il recupero della salma, fornendo l’esatto luogo ove egli giace. La salma di Aldo Moro è immersa nei fondali limacciosi del Lago Duchessa, alt. mt. 1800 circa località Cartore (RI) zona confinante tra Abruzzo e Lazio”.
Le ricerche effettuate nel Lago e nella zona circostante impegnarono numerosi uomini e mezzi e l’uso di piccole cariche esplosive per permettere ai sommozzatori di esplorare il fondo del Lago della Duchessa. Ovviamente, data la natura del luogo (il Lago in inverno è normalmente ghiacciato) e del comunicato (falso) gli sforzi furono infruttuosi.

Il corpo dell’Onorevole Aldo Moro venne fatto ritrovare dalle BR in via Caetani a Roma il 9 maggio 1978.
L’itinerario della nostra escursione parte da Cartore, quota 950 m, risale la Val di Fua e il Vallone del Cieco, per arrivare, dapprima, presso gli stazzi delle Caparnie, dove i vecchi rifugi in pietra, ancora visibili in loco, sono stati sostituiti da moderne casette in muratura, utilizzate in estate dai pastori, mentre rimane a disposizione per gli escursionisti, il rifugio “Gigi Panei” (1665 m) e poi sale fino al Lago della Duchessa (1788 m). Il rientro avviene per lo stesso tracciato di salita.
SCHEDA – Lago della Duchessa 19_05_2024
LOCANDINA – LAGO DELLA DUCHESSA
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13 Maggio 2024CondividiVENERDI” 17 MAGGIO  ORE 21   SEDE CAI TERAMO
SERATA METEO
PER CHI AMA L’OUTDOOR
 PER LEGGERE IN MODO PIU’ EFFICACE I DATI METEOROLOGICI
  PER CORREDARE TUTTI PARAMETRI 
PER AVERE UNA CONOSCENZA DI BASE  DEGLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
PER  MUOVERSI IN SICUREZZA E RESPONSABILITA’

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10 Maggio 2024CondividiIL 15 MAGGIO SARA’ UNA GIORNATA SPLENDIDA…  LA VALLATA DEL TORDINO  CI REGALERA’ SCENARI UNICI.
 

RISALIREMO IL TORDINO,  VEDREMO LE MERAVIGLIOSE  CASCATE DI CASANOVA , ATTRAVERSEREMO IL BOSCO , CI INOLTREREMO NEL REGNO DELL’ABETE BIANCO CON   IL  VERDE INTENSO DELLA PRIMAVERA E LA BIODIVERSITA’ CHE  FANNO DA PADRONE  ARRIVANDO  ALLO SPLENDIDO BORGO DI PADULA .
SCOPRIREMO LA MAGIA DI QUESTI LUOGHI DOVE SI NASCONDEVA E DA DOVE PARTIVA PER LE  RAZZIE E LE SCORRERIE IL FAMIGERATO GRUPPO DI BRIGANTI AL COMANDO DI  MARCO SCIARRA .

E POI ANCORA ,,,  CAMMINEREMO  IN UNO DEI POSTI PIU’ SEGRETI E INVIOLATI DEL NOSTRO TERRITORIO DOVE LA NATURA LA FA ANCORA DA PADRONA AL COSPETTO DEGLI ABETI BIANCHI VERI E PROPRI RELITTI GLACIALI, CON UNA ETA’ CHE VA DAI 50 AI 200 ANNI, RIPRENDENDOCI IL NOSTRO TEMPO IN UNA DIMENSIONE UNICA A CUI OGGI NON SIAMO PIU’ ABITUATI .
 
SCHEDA TECNICA TRAVERSATA CASANOVA-PADULA
LOCANDINA TRAVERSATA CASANOVA-PADULA
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9 Maggio 2024Condividi
SCH TECN,ANDIAMO A VEDERE Il GIRO D’ITALIA AI PRATI DI TIVO
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7 Maggio 2024CondividiSono davvero tantissimi i luoghi incantevoli custoditi dalle montagne d’Abruzzo, uno dei più belli è sicuramente la Valle delle Cento Cascate e delle Cento Fonti, sul versante orientale del Monte Gorzano, massima cima della Laga, alle cui pendici è il piccolo paese di Cesacastina (comune di Crognaleto). Questa stupenda escursione è una delle più conosciute della Laga, una classica dove protagonista è ancora l’acqua che scorre abbondante in torrenti, cascate e sorgenti. L’itinerario segue il Fosso dell’Acero con i magnifici boschi della Valle delle Cento Cascate, formate dal torrente che scorre sulle affascinanti quanto infide bancate di arenaria.
Raggiunto il piccolo centro abitato di Cesacastina seguiremo le indicazioni nei pressi della chiesa del paese che portano, tramite una strada sterrata, a un bivio da dove parte il percorso in località Le Piane. Da subito ci accoglie una rigogliosa faggeta e, in breve, anche i corsi d’acqua iniziano ad avere una presenza sempre maggiore, sempre più consistente.
Proseguiremo la salita per giungere ai primi impressionanti scenari del Fosso d’Acero, quelli dove l’acqua ha imposto la sua potenza, quelli dove le pareti di roccia si sono fatte scivoli per i giochi scintillanti delle nevi invernali.
Basta continuare ancora a camminare per lasciarsi alle spalle la faggeta e unire allo spettacolo idrico anche l’eccelso panorama offerto dal Gran Sasso, da un lato, e dalle cime del Monte Gorzano e della Laghetta, dall’altro fino ad arrivare alla Fonte Mercurio da cui prenderemo poi la via di discesa per il rientro.
 
Appagati degli spazi e della bellezza di cui saremo contornati durante la giornata e con il rumore dell’acqua che ci ha accompagnato durante il cammino ci fermeremo per un terzo tempo presso gli amici del “100 Fonti Rent Bike”.

Antonio Di Donato
LOCANDINA – Anello delle Cento fonti 12_05_2024
SCHEDA – Anello delle Cento fonti 12_05_2024
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7 Maggio 2024CondividiL’acqua , la tanta acqua della Laga;  Domenica 5 Maggio  in tanti siamo andati  a vedere scorrere l’acqua  sull’arenaria  impermeabile delle cascate tra Padula e il Ceppo.  Abbiamo camminato  insieme agli amici  del CAI  di Arsita ,salendo  nel bosco , scendendo alle cascate e risalendo il Tordino ,  fino al rifugio della Fiumata  accompagnati dal suono del  veloce scorrere  del fiume  e ,dopo una sosta  al rifugio,   camminando tra monti ancora innevati e   boschi non ancora primaverili abbiamo raggiunto la cascata della Cavata  a quota 1700 m  slm.  E poi ancora   giochi e spruzzi,  salti  e scrosci  nel regno delle acque  cogliendo i segni della primavera… le fioriture di anemoni, primule, violette, orchideee e del profumatissimo fior di stecco. Siamo scesi di quota  ma il rumore e  l’acqua non ci hanno lasciato  guidandoci alla vista dei salti con discese mai impegnative  fino a sotto le cascate a sentire le goccioline  sul viso e non sentire chi  parlava,  scattando foto   e  saziando gli occhi. La cascata  bassa della Cavata , le Gruette, la  cascata   dai Sette Salti e poi  ancora  bosco tanto bosco: faggi ,faggi abbarbicati all’arenaria ,  abeti bianchi secolari  , e nelle radure  aceri e  alberi di mele in fiore   con il mulinio dell’acqua sempre presente senza accorgerci  di macinare  km e  dislivello  concentrati sulla  bellezza   del  nostro cammino  , meravigliandoci senza mai annoiarci. Tornati finalmente  a Padula    terzo tempo da Paola  del B.B. Pappapero, Punto Sosta del  S.I. , che ci ha accolti , con   la ricotta e il formaggio di questi monti , la pasta con i ceci , la ventricina…. e senza vergogna abbiamo spazzolato tutto salutandoci calorosamente   a memoria di questa incantevole  giornata tra boschi, acqua e arenaria. Che dire ancora se non grazie tutti i soci del CAI  di Arsita e a quelli del CAI di Teramo per la loro partecipazione, per il ricordo e le emozioni che ci siamo regalati e che abbiamo vissuto camminando insieme e in amicizia. come testimoniano le bellissime foto dei mitici Luigi e Arnaldo.(Testo G.U.- Foto  Arnaldo Pilotti -Luigi De Angelis)
 

 

 

 

 

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6 Maggio 2024Condividi 
 

ll  27  e 28 Aprile    siamo andati alla scoperta   del   Matese un ambiente non contaminato  salvo Campitello  dove  resistono ancora alcuni residence anni  7 0/80 frutto della febbre dello sci di quegli anni.  Siamo stati ospiti   del Matese  e delle sezioni CAI di questi luoghi  i cui Soci ci hanno guidato alla scoperta  di  un territorio  dove si possono sentire solo il vento e il proprio respiro, lontani dal caos e dalla frenesia della quotidianità. Qui  nel Matese , nei  paesi la vita scorre lenta e il paesaggio  conserva ancora zone selvagge  ricche  di circhi glaciali ,con attività precedenti all’ultima glaciazione,  presenta i Campanarielli  che richiamano la forma di campane rocciose  dal carattere più alpino che appenninico. e poi su tutti il monte Miletto. Purtroppo il  terreno  reso particolarmente insidioso   dalle ultime nevicate primaverili  non ci ha permesso di concludere  la nostra escursione  ai Campanarielli ma ci siamo rifatti gli occhi alla vista del circo glaciale  e dei monti a corona , da qui il nostro comune pensiero :torneremo in questi posti  e  saliremo queste cime… lo meritano. Come merita di essere  percorsa  la tappa  del Sentiero Italia Roccamandofi – Basilica  Santissima dell’Addolorata  di Castelpetroso, tappa bella da godere tutta specialmente  se arricchita dalla variante nella gola sottostante Roccamandofi,    attraversata in compagnia  del Presidente della Proloco che  ci ha anche  guidato per le stradine del paese dei Briganti  raccontandoci la sua storia. Sicuramente questo massiccio montuoso , a solo un paio di ore da noi , merita una visita più approfondita  da vivere in amicizia  ancora una volta insieme ai Soci del Molise  da ricambiare con la nostra ospitalità e le nostre montagne in   un prossimo futuro.
( TESTO G.U. FOTO G.U. /ILARIO DI GIUSEPPE).
 
 
 
 

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2 Maggio 2024CondividiPadula e le sue cascate
Eccole le cascate della Laga pronte ad accoglierci con un meraviglioso “sentiero d’acqua”. La geologia della Laga (così diversa da quella del Gran Sasso d’Italia) la conosciamo e lo stesso dei piccoli paesi che la caratterizzano. Solo qualche giorno fa, lo scorso 21 aprile, siamo stati in Contrada Fonte Palumbo, sui “sentieri del gusto”, splendidamente ospitati e saziati dall’Hotel la Pineta, per un singolare e accattivante incontro letterario ed enogastronomico (senz’altro da ripetere).
Domenica 5 maggio è invece la volta di avventurarsi per “cascate”.
Questa volta l’escursione intersezionale proposta dalle Sezioni CAI di Teramo e di Arsita inizia dal paese di Padula dove il verde ammanta tutto, con l’acqua del fiume Tordino e i resti del mulino che ci indicano il sentiero.
In viaggio
Da Teramo a Padula il percorso di avvicinamento è avvincente.
Consiglio di partire molto prima del tempo previsto per percorrere con il mezzo i km di distanza.
L’avvicinamento è da viaggiatori, con paesaggi mozzafiato che invitano a fermarsi a ogni curva. Ci si affaccia sia sulla Laga che sul vicino Gran Sasso d’Italia e, quando ci si immerge nel verde e tra le rocce della Laga il cambio di passo è notevole e ci si addentra in ambienti tutti da esplorare. Si perde il senso del tempo e lo sguardo spazia tra dossi, pendii, case sparse, coltivi resilienti; tutti luoghi segnati da arenarie e argille con l’acqua che è la grande artefice dell’escursione che ci aspetta.
Escursione EE
L’escursione va preparata anche a tavolino: leggere bene la Scheda tecnica.
Secondo la scala delle difficoltà del CAI classifichiamo l’Escursione come EE (ovvero per Escursionisti Esperti) in quanto, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, abbiamo lunghezza e dislivello che chiedono escursionisti allenati.
Percorrenza, accoglienza e tutela                                                                                              Al termine dell’escursione, a Padula, l’accoglienza è di rito con il B&B Pappappero.
In Montagna ci sono sempre: percorrenza, accoglienza e tutela.
I sentieri sono lì e ci preoccupiamo di tenerli ben segnati e consentono di avvicinare e scoprire meraviglie della Natura. L’ospitalità è caratteristica delle genti di montagna, disponibili all’incontro per piacere di condividere e per eventuale necessità.
Da parte di tutti l’impegno per una tutela attiva, non circoscritta, ma attenta a promuovere persone e luoghi nel rispetto di identità, tradizioni, consapevoli dei valori e dei benefici indotti dalla Montagna.
Toponimi
Tutti insieme in escursione CAI intersezionale a Cantagalli, Cavata e Posaturo, singolari cascate.
In Montagna con il CAI , tra le più belle escursioni della Laga, con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che si svela passo dopo passo.
I nomi sono evocativi e legati a luoghi e storie che gli accompagnatori CAI sapranno narrare, iniziando dal canto del gallo.
Filippo Di Donato
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:94a70947-fd2a-41b1-9a65-3eae6fa50a72
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2 Maggio 2024CondividiDOMENICA 5 MAGGIO ANELLO DELLE CASCATE DI PADULA
INTERSEZIONALE 
 SEZIONE  ” GRAN SASSO D’ITALIA ” TERAMO
SEZIONE “MASSIMILIANO CIOTTI” ARSITA  
 
SCHEDA TECNICA ANELLO PADULA – CAVATA-FIUMATA-PADULA
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1 Maggio 2024Condividi 
 Il  25  Aprile ha avuto luogo a bosco Martese la seconda edizione di ” A PASSEGGIO NELLA RESISTENZA”    organizzata in collaborazione dal  CAI Teramo e dalla Universita’ di  Teramo con  il patrocinio  dell’ANPI e la partecipazione della Compagnia Teatrale dei  Merli Bianchi.  Nonostante il tempo incerto e il freddo numerosa e sentita  e’ stata la partecipazione  dei soci  CAI ,  di componenti universitarie e di persone comuni.  Il professore  Andrea  Sangiovanni  docente di Storia Contemporanea  ha  curato  e guidato il  cammino letterario, sul sentiero della Resistenza, ricordando gli eventi  che si sono succeduti   nelle varie localita’  avvicendandosi  con   interventi  recitati  della Compagnia  dei Merli  Bianchi  e letture, ad  opera delle persone presenti, di brani di scrittori  anche partigiani  a memoria di quei giorni. Il  Cammino e ‘  iniziato  dal monumento ai  Martiri di Sella Ciarelli  e dopo una serie di soste , di letture e riflessioni  e’ terminato in localita’ Ceppo di Rocca S. Maria in prossimita’ del Monumento ai Caduti della Resistenza  dove ogni partecipante ha lasciato un piccolo pezzo di carta , scritto  di suo  pugno, con  un pensiero rivolto e a ricordo  di  chi, in quei  giorni, ha dato la propria vita per la nostra liberta’.
Alla manifestazione era presente anche una troupe televisiva    del Tg 3  RAI  che ha effettuato un servizio andato in onda lo stesso giorno , sia nell’edizione pomeridiana  che serale ,  della testata televisiva. (Foto di Luigi De Angelis /Testo  G.U.)
 

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24 Aprile 2024Condividi SCHEDA TECNICA SI MOLISE
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21 Aprile 2024CondividiA  PASSEGGIO NELLA RESISTENZA
Per il secondo anno vi proponiamo “A Passeggio nella Resistenza”, un evento organizzato insieme a MacFactory (Spin-off dell’Università degli Studi di Teramo), con il patrocinio del coordinamento regionale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e la partecipazione della compagnia teatrale “Compagnia dei Merli Bianchi”.on un numero massimo di 50 partecipanti, secondo l’ordine di prenotazione.
Per iscriversi è necessario compilare il seguente form con un numero massimo di 50 partecipanti, secondo l’ordine di prenotazione.
 https://forms.gle/aCscKgJGiJxoqF1c8
Scadenza prenotazioni: 23 Aprile 202
SCHEDA TECNICA SENTIERO DELLA RESISTENZA

 
 
 
 
 
 
 
 
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17 Aprile 2024Condividi 
IL  NOSTRO PICCOLO PHARI DZONG (PICCOLO TIBET)
 QUANDO E QUANTO  SI PUO’ CAMMINARE INSIEME CON IL CUORE E LA MENTE ANCHE  SE LE GAMBE SONO STANCHE.
Il  core di  Campo Imperatore è un luogo che non ti immagini. Un Campo a cui l’ Imperatore    Federico II di Svevia  attribuì il suo titolo Imperiale per la bellezza.  Partiti  dal Tempietto di S. Eusanio , di antica memoria, con una modesta ascensione abbiamo guadagnato  la cima del monte Ruzza e da qui sulla cresta abbiamo aperto  lo scenario sulle montagne, vicine e lontane fino ai monti della Meta , sui paesi riconoscibili dalle loro torri  e poi in basso  un  territorio solcato da carrarecce, piccoli sentieri , rettangolini coltivati e colorati   e solo  tanto spazio deserto , senza fine,  terra arsa dal sole con pochissimi alberi ,  senza ombra di umano o di qualcosa che lo  ricordasse, nemmeno i pali della luce,   solo qualche stazzo  abbandonato a testimonianza  degli armenti e dei loro rumori.  Siamo riscesi dal  Ruzza  e andati sulle tracce dei pastori  erranti  , ormai desuete tra l’ocra della terra e il giallo dell’erba secca di questa primavera senza pioggia , camminando con tanto sole e anche tanta fatica, alzando ogni tanto la testa , su e giù per quei panettoni che tanto ricordano le steppe mongoliche fino ad arrivare ai laghetti e al verde dell’erba fresca . Ma tutti abbiamo trovato  la forza che  permette di andar avanti  rinegoziando continuamente con te stesso i  limiti mentali e fisici a testimonianza  che  forse non abbiamo dimenticato la nostra anima nomade, quando era normale   camminare  a contato intimo con la natura  e di quanto fosse difficile  spostarsi  . .. perché il mondo  nel quale ci siamo dispersi   era  il mondo reale   fino a un paio di secoli fa.
Le foto testimoniano la bellezza dei luoghi del nostro piccolo Phari Dzong (Piccolo Tibet) e di quando e quanto   si possa camminare insieme con il cuore e la mente anche  se le gambe sono stanche. (Testo di G.U – Foto di Rocco Di Giacomo)
 

 

 
 
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16 Aprile 2024Condividi22 APRILE  GIORNATA DELLA TERRA
La Giornata della Terra o Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutte le cittadine e i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Nata come movimento universitario e ufficialmente istituita il 22 aprile 1970, è divenuta con le celebrazioni delle Nazioni Unite un avvenimento educativo ed informativo che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 Paesi del mondo. 
In occasione della giornata della Terra per  sensibilizzare i Soci CAI , per rinnovare il nostro impegno  per la salvaguardia e la conservazione dell’ ambiente e come riflessione sull’importanza di questo impegno che abbiamo..
proietteremo il film 2040 su come potra’ o non potrà essere il mondo…nel prossimo futuro.

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14 Aprile 2024CondividiCongratulazioni vivissime ai nostri soci, amici e Past President, Gennaro Pirocchi e Luigi De Angelis, freschi eletti rispettivamente nel Comitato Direttivo Regionale e nel Collegio Regionale dei Probiviri del Club Alpino Italiano.
Ad essi, al Presidente Francesco Sulpizio e a tutti gli altri eletti il nostro più sincero augurio di buon lavoro.
Club Alpino Italiano
Sezione Gran Sasso d’Italia
– Teramo –
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12 Aprile 2024CondividiIl 25 Aprile il Cai Family di Teramo vi porterà a spasso nel tempo, percorrendo il sentiero che dal territorio di Cusciano (fraz. Montorio al Vomano) giunge al grazioso borgo di Azzinano (Tossicia), il Paese dei Murales. Qui la Pro loco del posto ci mostrerà i bellissimi murales che illustrano i giochi di una volta e ci aprirà le porte della casa della pittrice naif Annunziata Scipione; i suoi quadri, rievocando i momenti di vita contadina, ci faranno immergere nell’atmosfera semplice e genuina di un tempo passato.
Al ritorno possibilità di ristoro presso “Lo Scoiattolo Country House” (prenotazione al momento dell’iscrizione).

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9 Aprile 2024Condividi 
DALLA CHIESETTADI S. EUSANIO AI  LAGHHETTI DI  CAMPO IMPERATORE 
                                                                                                                                                                           
L’escursione parte dalla chiesetta pastorale di S.Eusanio lato opposto e parte  nascosta dell’Altipiano di Campo Imperatore   e  ci mostra percorrendo la cresta  del monte Fugno  a volo di uccello (o direi di drone per usare un  esempio dei nostri tempi )  la maestosità del comprensorio del Gran Sasso che  non sta solo nell’altezza delle cime ma anche  nella bellezza del territorio, Questo luogo ,dai panorami meravigliosi, ricordava a Folco Maraini celebre alpinista  e esperto orientalista, la sconfinata pianura di Phari Dzong, a quattromiladuecento metri di quota, sulla via tra l’India e Lhasa ( Piccolo Tibet è il soprannome di Campo Imperatore ), uno dei paesaggi più belli di quell’Asia che tanto lui aveva amato. L’anticipo di primavera dovrebbe  farci intravedere  le fioriture spontanee di tanti fiori dalle molteplici specie che germogliano in gruppi, invadono il terreno libero e  a stagione  inoltrata esplodono come una valanga a decine e decine di migliaia fino a ricoprire interamente il suolo.
Costeggeremo inoltre gli splendidi laghetti dispersi nella piana di Campo Imperatore che fino all’arrivo degli animali conservano il colore blu tipico dei laghetti alpini di natura glaciale ;i laghetti  ospitano anche i tritoni e alcune specie di anfibi .
Beh!!! per chi ama i paesaggi e la fotografia sicuramente l’altipiano  rappresenta in questa stagione una “visione”  con cui riempire gli occhi e la memoria della camera fotografica .Sarebbe consigliato anche un piccolo binocolo..
BUON DIVERTIMENTO E BUON CAMMINO
info /pren. 
-Giacinto Urbani 339 8053810 – 
-Ilario Di Giuseppe 3477582023-
-GiuseppinaEvangelista 3487387462
 
DISLIVELLO 600 m -LUNGHEZZA 14 km  -TEMPO 6h30’
PRANZO AL SACCO – AUTO PROPRIE
 
 
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8 Aprile 2024CondividiCAMMINANDO INSIEME PASSO DOPO PASSO ARRIVI DOVE VUOI  
 

Camminare questo semplice atto  genera benessere fisico  e mentale,   ci risolleva lo spirito  e allontana i brutti pensieri .Camminare per il CAI non è il solo movimento è  anche muoversi insieme agli altri immergendosi  nella natura  e nella la storia del  territorio , vedere luoghi  nuovi o vedere  con  occhi nuovi luoghi conosciuti.   Domenica  7 Aprile , i Soci del  CAI Teramo  si  sono  immersi   nella natura, nella storia e nel cuore  del Piccolo Tibet  ricevendo   molto più di quello che tutti cercavano. Domenica è stato un cammino di qualità  nella natura  ,nella storia e  nella  cultura .  Abbiamo avvistato i camosci ,le lepri , le poiane , visto fiorire le  prime  Pulsantille , ci siamo assorti  alla vista delle  praterie ,dei laghetti e  delle doline di alta quota con le montagne prospicenti  … e poi abbiamo  assaporato e  raccontato  la storia  delle  Locce ,  della piccola Grangia di Santa Maria a Carboni , della grande Grangia  di Santa Maria del Monte , delle Condole ….; i nostri occhi  e  le foto  scattate sono pieni di queste immagini e la nostra mente ritorna ancora  ai monaci o hai pastori che per centinaia di anni hanno vissuto su questo territorio e  lo  hanno custodito, ne hanno solcato i sentieri o i piccoli  tratturi  affrontando condizioni climatiche disagevoli e il territorio selvaggio.

La vista di questi luoghi e  il ricordo di chi li ha abitati  affrontando  e resistito a  inverni duri, nevosi e  al  caldo bruciante dell’estate,   ci rammenta  che  non vi è elemento o forma di vita che a nostri occhi  non sia degno di essere celebrato, custodito e compreso per uno sviluppo sostenibile :   dalle montagne apparentemente immobili  , dal fiore sconosciuto , dal soffio del vento ,  dal rudere a  memoria di  una vita vissuta , al piccolo tratturo per gli  antichi spostamenti….
Ma ,questa storia non finisce qui anche domenica   14 Aprile saremo ancora  sulle tracce dei pastori e dei loro armenti verso l’altipiano delle Locce  partendo   dal tempietto agro-pastorale  di Sant’Eusanio  per dirigerci poi verso i laghetti di Campo Imperatore .  Buon Cammino a tutti.
TESTO G.U.
FOTO DI ROCCO DI GIACOMO
 

 

                                                                     

 
 

 

 

                                                 

 

 

 
                                                                                                                            
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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3 Aprile 2024CondividiDOMENICA 7 APRILE  2024
ALTOPIANO DELLE LOCCE
SULLE TRACCE DEGLI ANTICHI PASTORI E DEI MONACI CISTERCENSI
PARTENZA ORE  7,15 SEDE CAI TERAMO
 
Partiremo dai pressi del Laghetto di Santo Stefano  raggiungeremo l’altopiano delle Locce e passando per il laghetto di Passaneta  arriveremo  ai ruderi della chiesa di Santa di Santa Maria del Monte . Da qui con il S.I.  si ripartirà verso le Condole tornando alla Torre Medicea di Santo Stefano.

Cammineremo  tra i prati che si preparano all ’imminente primavera percepiremo la storia di un passato ormai lontano  ,   calpesteremo i secolari sentieri degli antichi  pastori,  entrando  nei  ricoveri  scavati  nella montagna e  visitando  le rovine del Monastero della Grangia che fu il presidio dei Monaci Cistercensi  in queste luoghi. Lasceremo spazio alla nostra immaginazione, rivivendo un tempo  lontano avendo come compagni di cammino   i pastori, le greggi  e i monaci Cistercensi  che  vivevano su queste bellissimo Altopiano
LOCANDINA ANELLO DELLE LOCCE
SCHEDA TECNICA ANELLODELLE LOCCE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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26 Marzo 2024Condividi 
DOMENICA 24 MARZO   –   IL GIRO DEL PUZZILLO
                                                                      PANE E BELLEZZA
 

 
 Dopo un anno senza neve , con  i cambiamenti climatici e  il riscaldamento globale, dovremo abituarci a vedere le nostre montagne sempre meno bianche e più  brulle , anche durante  l’inverno . Dovremo abituarci a vedere impianti da sci  senza neve ,comprensori turistici  con innevamenti naturali che durano solo pochi giorni l’anno , saremo costretti per vedere la neve a frequentare  i luoghi   dove è più celata, dove batte meno il sole , dove  il vento la ha  accumulata o più in  alto ancora    , tra un decennio al massimo il riscaldamento totale potrebbe rendere questo fenomeno ancora più raro.  Si parla  di una risalita della linea di praticabilità dello sci da discesa  di circa 150 m  per ogni °C di aumento della temperatura.   Il 2023 è stato l’anno più caldo della terra, i profili delle montagne si sono ridisegnati  ,  stanno mutando  anche i territori  montani   e per  questo devono  cambiare  le regole del gioco. Il ruolo del CAI in questo contesto  è di promuovere  e di  far  conoscere ai propri vecchi e  neo soci   le nuove regole  del gioco ( Tutela della Biodiversità, Cultura civile, Salvaguardia ambientale, Riscoperta del paesaggio ).
 

 
I  soci del CAI devono avere come punto di riferimento il Bidecalogo  , acquisire e imparare le nuove regole del gioco  necessarie per   le nuove condizioni , perchè l’ambiente  è cambiato e dobbiamo fare in modo che l’ambiente, la biodiversità  e gli ecosistemi  vengano preservati anche per le future generazioni. Molti  neo Soci e anche vecchi    conoscevano  Campo Felice per i campi da sci ,come  stazione  di sport invernali,  e  non conoscevano  la gemma preziosa che racchiudeva  il luogo,
 L’escursione di Domenica  fatta  tra queste montagne ,  fino a qualche anno fa sarebbe stata ricca di  colore bianco , monocromatica  e direi anche freddina  invece, abbiamo avuto  sole  con temperatura mite e un po’di vento freddo a ricordare  che eravamo appena fuori dall’inverno.  Insomma  la neve siamo dovuta andare a cercarla  ed era pur sempre poca ,ma  le cime innevate  sopra i 2000 m ci sono ancora, il fascino della montagna non è scomparso  , abbiamo ammirato  l’antico anfiteatro glaciale della valle Leona dominata  dalle   tante vette …. dal Costone ,dal Morrone , dalla Cimata del  Puzzillo e dalla  Cimata di Pezza…., la bellezza  è ancora li’  e speriamo  ben  oltre gli anni che la statistica predice .  Le nostre montagne   chiedono di adattarci a loro e non noi ad esse  proteggendole   il più possibile dal turismo di massa  e dall’antropizzazione che minerebbero ancora di più l’equilibrio che per di milioni anni le ha governate.
Quindi  l’uomo può  vivere senza  Pane ma non senza Bellezza ….. e allora . se qualcuno  ci chiedesse , come ricorderesti  questa escursione? ….sicuramente per   la Bellezza delle montagne e della compagnia   però  Domenica siamo  stati fragili e dopo tanta Bellezza  ci siamo concessi  anche un po’ di Pane  e che Pane :       
                                     e  perciò per   Domenica 24  Marzo quale ricordo più bello    se non   PANE  E BELLEZZA.
( Testo G.U. – Foto Arnaldo Pilotti e Rocco Di Giacomo)
 

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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25 Marzo 2024CondividiSulla scia del messaggio di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre lo spreco della risorsa idrica e l’assunzione di comportamenti volti a contrastare gli impatti del cambiamento climatico, lanciato al mondo dall’Onu, nella giornata mondiale dell’acqua, il Cai Family Teramo con l’attiva partecipazione delle referenti della Fondazione Veronesi e la preziosa collaborazione delle insegnanti del Circolo Laav, ha accolto l’invito a fare la propria parte, all’insegna di un futuro più stabile e di pace. Nella splendida cornice del Mulino di Poggio Umbricchio, presso il comune di Crognaleto, accolti magnificamente dalla Proloco locale, le famiglie e le istituzioni si sono unite nell’urgente necessità di conservazione e protezione dell’acqua in quanto diritto umano strettamente legato ad ogni aspetto della vita.
L’immersione corporea e narrativa nell’ambiente fluviale ci ha ricordato che tutte le civiltà antiche si sono sviluppate attorno a corsi d’acqua e di come l’acqua è vita…..auguriamo a tutti ma soprattutto ai piccoli partecipanti dell’evento di oggi di poter sempre percorrere lunghi sentieri d’acqua e di imparare ad averne cura: Prosit !
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21 Marzo 2024Condividi            DOMENICA  24 MARZO , E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA,  FORSE NON CI SARA’ LA NEVE
MA SARA’ BELLO LO STESSO 
 
 
Scheda Escursione Puzzillo 20240324
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19 Marzo 2024Condividi 

A volte per una serie di motivi non   abbiamo  la possibilità di allontanarci dalla nostra  città per raggiungere mete di montagna, ma  questo non ci deve scoraggiare perchè la natura e un po’ di “wildness” ci aspettano a pochi km da noi ,  appena fuori Teramo . Non bisogna andare lontano da casa per ritrovare ambienti naturali e  incontaminati , li abbiamo vicinissimi   e non li conosciamo; come stare in  casa e non saper che  abbiamo un giardino. Chi ha vissuto su queste terre conosceva il corso dei nostri due fiumi, camminava a piedi o al più andava a  cavallo per risalire  verso le case arroccate di mezza montagna e sapeva riconoscere i profili delle colline, delle montagne, gli alberi, sapeva dove erano le fontane e dove poteva trovare riparo durante un temporale  insomma era come per noi  che ci siamo urbanizzati e conosciamo il bar, il negozio, la panetteria.

 
Il  nostro territorio non può essere solo la città ,riscopriamo le nostre radici   è tutto quello che ci sta attorno da esplorare e da godere anche a pochi passi dall’agglomerato urbano. Domenica 17 Marzo con una  quarantina di  soci abbiamo risalito  il Vezzola da Villa Popolo . Il sentiero è uno stradello largo sterrato  a volte anche ombreggiato  e di facile percorrenza, la meta finale può essere uno dei  tanti borghi a cui accedere  lungo il percorso o, se si vuole, si può andare più lontano e raggiungere  con altre carrarecce e/o  sentieri,  i paeselli abbandonati  della Laga , i monti Gemelli , addirittura i confini Marchigiani ….Noi con un bel  sentierino , a seguito dello stradello lungo il fiume   abbiamo raggiunto   il piccolo rifugio del Pastore a Valle Piola godendo poi  di un buon  pranzo .

Camminare  insieme e in tanti si può , promuovendo lo spirito di gruppo e di aggregazione CAI , dopo i lunghi periodi di isolamento pandemici  stiamo ritrovando la voglia di farlo  e lo abbiamo fatto. Non importa quanto siamo andati veloci ci è bastato poco per entrare  nella natura passo dopo passo , quasi sotto il giardino di casa, sulle vecchie mulattiere , sui sentieri dei pastori , sulle vie dei fuggiaschi e dei briganti   riscoprendo  i piccoli segni della primavera in arrivo : i primi asparagi , i prati di ranuncoli fioriti , l’acqua dei ruscelli, le case dirute a testimonianza di vite spese  in questi luoghi; perchè ogni luogo ha una bellezza unica, non importa se siamo a 10 km da casa  o su alte montagne.

Le bellissime foto di Luigi e Arnaldo sono il racconto  della nostra escursione, o come direbbe qualcuno il book, esse   testimoniano di  come sia possibile guardare con un altro occhio il “nostro giardino “ quello che abbiamo vicino casa e che non abbiamo mai visitato perchè alla ricerca di mete lontane e forse anche meno belle. Questo “book” è  un ulteriore invito alla riscoperta dei luoghi dove viviamo; un territorio ricco di storia, profili, odori e rumori della natura; il territorio che ci circonda appena usciti di casa,  un patrimonio da esplorare e vivere con il giusto spirito  perchè come diceva qualcuno:
“Da soli si va veloci ma in compagnia si va lontano”
(Testo G.U. -Foto Luigi De Angelis- Arnaldo Pilotti)

 

 
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17 Marzo 2024CondividiDomenica 24 Marzo, il CAI Family di Teramo celebra la Giornata Mondiale dell’acqua (22 Marzo), con l’evento “Sentieri d’Acqua”. Partendo dal grazioso borgo di Poggio Umbricchio, percorreremo un sentiero nel bosco, guarderemo un torrente fino a giungere al Mulino De Giorgis, un luogo magico, dove il fiume Vomano, specie in questo periodo dell’anno, si mostra in modo particolarmente suggestivo e dirompente.
Questo paesaggio mozzafiato farà da cornice alle letture animate con il Kamishibai sul tema dell’acqua, a cura delle volontarie del Circolo L.A.A.V. e ai giochi di gruppo proposti dal CAI Family.
Vi aspettiamo per trascorrere insieme una giornata all’insegna dell’avventura, della natura e del divertimento in famiglia!
SCHEDA TECNICA https://drive.google.com/file/d/172ptu19jQehdtdHQL19IO5qqktqE3QKI/view?usp=drivesdk
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16 Marzo 2024Condividi 
Il CAI Seniores  Teramo ha celebrato    il 14 marzo   ” Giornata Nazionale del Paesaggio”
 

 
Il nostro piccolo gruppo  con passo lento e continuo, partendo dal  piccolo paese di Aringo e tornando a Capitignano,   è andato  per monti  , per le terre di mezzo    camminando    su sentieri  dimenticati , ha attraversato i boschi , le praterie  e i crinali che separano il lago di Campotosto e la valle dell’Aterno. I paesaggi  mutevoli, complice la bellissima giornata ,  sono stati compagni del cammino. Abbiamo   abbracciato  con lo sguardo,  viste  vicine e  lontane,  fino dove era possibile ..a riconoscere i  monti e  i borghi a scoprire laghetti effimeri e l’azzurro  del lago in contrasto con le cime innevate . Abbiamo goduto appieno   di questi ambienti    e osservato di come , per il momento le matrici fisiche e antropiche di questo territorio,   interagiscano in maniera sostenibile . La  speranza è  che venga conservato e tutelato  questo patrimonio , la sua biodiversità , la sua  geologia  educando le future  generazioni alla custodia e alla cultura  del paesaggio , individuando e salvaguardando, ove possibile,  l’equilibrio  naturale  e i criteri percettivi  di questo bellissimo balcone  naturale. G.U.

 

 
 
 
 
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16 Marzo 2024CondividiSpeleorosa
La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, è stata coordinata da Aurelio Ferreo, ed è tornata anche quest’anno!
In Montagna con il CAI per incontrarsi, conoscere, divertirsi, sorridere, osservare e leggere l’ambiente.
Con il CAI le esperienze in ambiente sono sempre multisensiorali e in questo caso multicolorate con la simpatia del rosa a dominare la scena.
Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio
Ci siamo ritrovati nella Riserva Naturale Regionale delle Gole di San Venanzio. In tanti, anche questa volta e, piacevolmente, con numerosi ragazzi e ragazze, attratti dal valore d’insieme dei luoghi e dalla curiosità di percorrere una delle più importanti opere idrauliche d’Abruzzo.
Le Gole di San Venanzio sono di per sé un ambiente singolare, per la conformazione rocciosa, l’acqua che le percorre e le ha scavate, la vegetazione presente, prima, durante e dopo le gole, per la successione di ecosistemi diversi e le testimonianze della presenza dell’uomo.
Luogo di fascino, osservazione e meditazione.
Un programma coinvolgente
L’ottima organizzazione CAI ha consentito di vivere un’esperienza varia con più temi trattati.
L’avvio dal paese di Raiano, percorso nei vicoli per raggiungere l’Acquedotto romano delle Uccole, seguito nel suo sviluppo interno, consapevoli della consistenza dei lavori nella roccia e dell’abilità realizzativa. L’eremo di San Venanzio di Camerino ci ha accolti con la chiesa e attraverso la loggia a cavallo del fiume con la grotta abitata dal santo. Notevole la suggestione data dalla particolare morfologia delle gole e le vicende storico-religiose narrate dalla Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino
Il fiume Aterno
Chi ha disegnato questo ambiente è il fiume Aterno costeggiato verso il vecchio mulino e la sorgente sulfurea “La Solfa”. Al rientro in paese la sosta presso la chiesa Santa Maria Maggiore.
Insieme per
Complessivamente hanno contribuito alla riuscita della giornata i componenti del Gruppo CAI Seniores con Giacinto Urbani (soci attivi e sensibili alla trasversalità delle azioni del CAI e all’incontro tra generazioni), la biologa Lia Sisino (neo Vice Presidente della Sezione CAI Teramo, che ha avvicinato tutti al multiforme ambiente naturale che le Gole rappresentano), il responsabile del settore naturalistico della riserva Paolo Di Giulio (promotore del ruolo e delle finalità di una importante Riserva naturale d’Abruzzo), la Guida Ambientale Escursionistica Luciano Di Bernardino (cultore e conoscitore dei luoghi, sasso dopo sasso), l’archeologa Annamaria Daniele (che ha aiutato a leggere i segni della nostra preziosa civiltà del passato in stretta relazione con l’ambiente) il tutto con il patrocinio della FSA “Federazione Speleologica Abruzzese”.
Ma cosa sono queste Uccole? La risposta dall’archeologa Annamaria Daniele: l’Acquedotto prende il nome dalle aperture, “uccole”, sul tetto della lunga struttura, realizzate per facilitare l’asportazione dei materiali di risulta nella fase di costruzione e successivamente per ispezionare l’acquedotto e come accesso per la sua manutenzione; in sostanza finestre affacciate sul canale.

Quanto sono importanti queste esperienze del CAI? La risposta da Giorgio D’Egidio, neo Presidente della Sezione CAI Teramo: iniziative come quella della Gole di San Venanzio, che ha preso spunto dalla Festa dell’8 marzo, sono aggreganti e danno senso alla partecipazione di soci, associazioni e aree protette. Si tratta di un’attività all’aria aperta che unisce aspetti diversi e coinvolge età diverse, assolvendo pienamente al ruolo sociale e culturale del CAI.
E che dire del valore dei territori? La risposta da Filippo Di Donato coordinatore GdL CAI-Parchi: con questa iniziativa si riconosce valore al nostro meraviglioso territorio d’Abruzzo e al sistema delle Aree Protette. Le Gole di San Venanzio (Riserva Regionale) sono infatti un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Regionale Sirente Velino.

Grazie al CAI si è svolta un’esperienza escursionistica e culturale d’Abruzzo, da raccontare e riproporre.
Filippo Di Donato
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13 Marzo 2024Condividi 
 
 
 
 
 
 
 
 

LOCANDINA RISALITA VALLE DEL VEZZOLA
SCHEDA TECNICA RISALITA VALLE DEL VEZZOLA
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13 Marzo 2024CondividiTHE WALL OF SHADOW VENERDI 15 MARZO ORE 20.45

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12 Marzo 2024Condividi 
 

 
 
 
GIOVEDI 14 MARZO
LA CRESTA SUL LAGO DI CAMPOTOSTO
 
 
 
 
Un cammino che si snoda sulle vecchie mulattiere o carrarecce  a ricalcare  gli antichi sentieri che battevano in passato i contadini e i pastori abruzzesi, con le redini alla mano, su muli o cavalli, alla volta degli antichi borghi e dei campi coltivati di montagna.Un cammino sulla lunga dorsale del  lago di Campotosto tra la valle  dell’ alto Aterno e il  lago  partendo da Aringo, passando per Monte Civitella, uno dei rilievi più alti ad Ovest del Lago di Campotosto,e  arrivando a Capitignano. Saremo  accompagnati sempre dalla vista di  panorami  che si estendono lontano.Territori ricchi di storia e tradizioni risalenti anche all’era preromanica (qui arrivarono i Sabini ), fino a tempi più recenti ne è un esempio la grande Chiesa parrocchiale di San Flaviano di Capitignano, dove parcheggeremo l’auto,  risalente all‘XVI secolo, in restauro dopo il terremoto del 2009 e tante altre vestigia e  palazzi nobiliari .
 
LOCANDINA ARINGO_CAPITIGNANO X MONTE CIVITELLA
SCHEDA TECNICA ARINGO_CAPITIGNANO X MONTE CIVITELLA
 
 
 
 
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11 Marzo 2024CondividiLa Commissione Escursionismo e la Commisne S.O.S.E.C. della Sezione Teramo del Club Alpino Italiano, dal giovedì 4 al martedì 23 aprile 2024, organizzano un corso di Orientamento e Cartografia Digitale.
Destinatari
Il corso è rivolto a tutti soci CAI che vogliono cominciare a muoversi autonomamente in montagna, che vogliono creare delle mappe digitali e cartacee utilizzabili per i propri trekking e uscite, e a soci interessati al recupero, alla creazione e alla pubblicazione di sentieri e di una rete sentieristica, collaborando con la Struttura Operativa di Sentieristica E Cartografia (SOSEC) del CAI Sezione Teramo.
Approccio del corso
Il corso si svolgerà parzialmente in sede, parzialmente online, in DAD e in ambiente montano. Ogni lezione in classe si concluderà con dei compiti online. Si alterneranno due lezioni in classe con un’uscita in montagna per esercitarsi sul campo.
Le ultime due lezioni ‘in classe’, della terza parte del corso, la cartografia digitale si svolgeranno online / in DAD, con uso di un computer.
Elementi del corso

Il corso consisterà di tre moduli:

Modulo 1. Orientamento base, come da livello escursionismo base: elementi base (bussola, altimetro, inclinometro), sapersi orientare, leggere la carta, stabilire e seguire un percorso, elementi base di cartografia.
Modulo 2. Orientamento avanzato, come da livello escursionismo avanzato e uso GPS: progettazione di un’uscita, rilevamento sul terreno, strategie di attacco e ricerca, vie di fuga, uso GPS per tracciare la posizione e il percorso seguito, seguire un percorso prestabilito, limitazioni del uso del GPS.
Modulo 3. Cartografia digitale, preparazione, aggiornamento, uso e pubblicizzazione di percorsi e carte con strumenti digitali.

Per il terzo modulo (la cartografia digitale) è necessario un computer Windows (10 o 11) abbastanza veloce, un telefonino Android con funzione GPS oppure un GPS con la possibilità di caricare delle mappe, una connessione internet stabile, abbastanza veloce (min. 1Mb/sec.), accessori audio e video (webcam, microfono), un account google e un certo livello di competenza digitale.
Iscrizione parziale
E’ possibile iscriversi solo come ascoltatore (non attivo) all’ultimo modulo del corso, la cartografia digitale, per le 2 lezioni online in DAD.
Programma in breve
Modulo 1: Orientamento Base

Giovedì 4 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 1: Presentazione corso, definizioni, introduzione e strumenti.

Domenica 7 aprile, 8:00 – 13:00
Uscita 1: Uscita di orientamento e navigazione.

Martedì 9 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 2: Elementi di cartografia.

Modulo 2: Orientamento Avanzato

Giovedì 11 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 3: Introduzione GPS, Oruxmaps, OSMand e panorama di carte digitali.

Domenica 14 aprile, 8:00 – 14:00
Uscita 2: Uscita di orientamento e navigazione.

Martedì 16 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 4: Scaricare altre mappe, uso GPS e Orux per tracciare sentieri.

Modulo 3: Cartografia Digitale

Giovedì 18 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 5 in DAD: Introduzione di altri strumenti di cartografia sul computer

Domenica 21 aprile, 8:00 – 15:00
Uscita 3: Uscita di rilevamento di un sentiero.

Martedì 23 aprile, 20:00 – 22:00
Lezione 6 in DAD: Contribuire alla mappa openstreetmap e al catasto dei sentieri regionale.

Informazioni dettagliate
Puoi trovare informazioni dettagliate scaricando la descrizione del corso e il modulo di iscrizione.
Se sei certo che sei disponibile a seguire le lezioni, puoi anche direttamente registrarti sul modulo interattivo per la richiesta d’iscrizione al corso.
Il numero massimo previsto per il corso è 30 partecipanti. Qualora il numero delle iscrizioni supererà il numero massimo dei partecipanti stabilito, la precedenza sarà data valutando data e ora di iscrizione.
Costo del corso
Non è previsto nessun costo di iscrizione per i soci CAI, in regola con il tesseramento.
Comunque è consigliato, subito dopo la prima lezione, l’acquisto di:

una bussola d’escursionismo – da discutere il tipo e l’uso nel primo giorno del corso – (tra € 10 e € 20).
l’app Android ‘Oruxmaps’ (+/- €5,00) per la seconda e terza parte del corso.
il programma Windows cartografico ‘OKMaps’, (+/- €20,00) per la terza parte del corso.

Materiali formativi forniti

Tutti gli handout delle presentazioni degli argomenti del corso.
Accesso alle registrazioni delle lezioni online.
Materiale utile in formato digitale per l’orientamento (es. nomogramma di Naismith, tabella di tempi di percorrenza, ecc.).
La possibilità (e la competenza…) di scaricare delle mappe topografiche e altre, messe a disposizione dalla regione o altri enti.
Manuali Oruxmaps, OKMaps e GeoResQ in formato digitale.
Indicazioni su come ottenere supporto per gli altri programmi cartografici e siti cartografici utilizzati (openstreetmap, hiking.waymarkedtrails, QGis, ecc.).
Moduli per la registrazione ufficiale di sentieri al catasto regionale dei sentieri.

Speriamo fortemente che il corso contribuirà alle competenze dei nostri soci per orientarsi e muoverti autonomamente in montagna. Inoltre, speriamo che dopo questo corso ti fa venire la voglia di contribuire alla creazione e alla manutenzione della nostra rete sentieristica, nel territorio del CAI Sezione Teramo:
Un Club Alpino Italiano che VA in montagna è un Club Alpino Italiano che FA in montagna!

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3 Marzo 2024Condividi 

PARCO IN AULA A MONTORIO AL VOMANO – Scuola Statale dell’Infanzia
mercoledì 28 febbraio 2024
AVVENTURA FIUME
Un colorato gruppo di piccoli esploratori ed esploratrici si è mosso lungo le vie di Montorio al Vomano. Tutti i giovanissimi.
Ma quanti anni hai? Ho chiesto rivolgendomi a un riccioluto bambino… Ne ho 5! Rispondendo con voce forte, alzando piena la mano libera con le dita distese, mentre l’altra teneva stretta una sua sorridente amichetta.
La domanda non è cascata nel vuoto e ancora hanno risposto in tanti altri, gioiosamente, sempre con le piccole le dita protese.
Ma dove andate, così con tanta sicurezza? La risposta corale: al fiume Vomano.
Il loro progetto di Educazione Ambientale è “Acqua fonte di vita”. Le insegnanti della Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano, insieme alle tante proprietà dell’acqua, hanno scelto di approfondire lo studio del fiume Vomano negli aspetti naturali e negli aspetti antropici.
L’abitato è infatti lambito dal fiume, che nasce a Monte San Franco, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si fa tortuosamente strada tra le rocce carbonatiche e le arenarie, è sede di importanti impianti idroelettrici con invasi dedicati e attraversando le colline e la pianura, sfocia nel mare Adriatico.
Un fiume importante ricco di storia e vicende.
I bambini e le bambine ne sono affascinati e da un belvedere, tutti affacciati, inseguono con lo sguardo le volute dell’acqua, incuriositi dallo spumeggiare tra massi sporgenti e dalla forma sinuosa del fiume, osservando anche l’arco del ponte che ne scavalca il corso e unisce le sponde. Vocianti e animati prendono appunti sui segni della natura, con le piante, rocce, sabbia, colori, e quelli realizzati dall’uomo, indicando anche le opere non buone alla bellezza del fiume.
L’esperienza continua osservando splendidi murales. Il primo, ampio e luminoso, proprio sul tema dell’acqua, mostra il grande lavatoio (che si incontra subito dopo) con le donne impegnate a lavare i panni mentre i ragazzi giocano a cavallina, scavalcandosi a gambe aperte o correndo agili spingendo il cerchio di ferro. A seguire scene di quotidianità e di vita tranquilla.
Grazie alla mappa che bambine e bambini hanno in mano, ci si riesce a districare nelle strette vie e, scendendo ripide scalette, a raggiungere il letto del fiume, osservandolo così da vicino, quasi a toccarlo.
E partono altre domande a raffica: quanto è profondo? dove sono le trote? quanto è largo?
Il grande prato verde, timidamente punteggiato dal blu della veronica, accoglie tutti per iniziare il gioco dell’acqua con i suoi cambiamenti di stato.
Le maestre hanno preparato fascette azzurre con la lettera O di ossigeno e fascette bianche con la lettera H di idrogeno.
Bambine e bambini le indossano diventando piccoli atomi e, al via, ogni atomo di ossigeno prende per mano due atomi di idrogeno, trasformandosi così nella molecola dell’acqua. E il gioco diventa attivo. È tanto freddo e le molecole si stringono e tutte vicine, al suono di una musica lenta, formano il ghiaccio (solido, che ha volume e forma ben definita). Un raggio di sole buca le nuvole e scalda il ghiaccio, mentre la musica aumenta il suo ritmo, e così, sempre tenendosi per mano, le molecole H2O iniziano a distanziarsi e a scorrere liberamente come acqua (liquido, che ha un suo volume ed assume la forma del recipiente). E adesso arriva tanto sole e tutti sono liberi, diventano leggeri fino a volteggiare e librarsi nell’aria, (vapore, né forma, né volume che occupa tutto lo spazio a disposizione). Bambine e bambine, al ritmo di una musica più veloce, sempre senza lasciarsi, sciamano come api su tutto lo spazio verde, rincorrendosi e gridando. E tutto questo si ripete più volte. La musica rallenta e con lei il movimento che indica il cambiamento di stato. La musica rappresenta il calore che è la forma di energia causa dell cambiamento di stato. Lo vediamo direttamente nella quotidianità delle mura domestiche, sottraendo calore il vapore diventa acqua e successivamente ghiaccio (come fa il freezer del frigorifero) e viceversa riassorbendo calore si torna allo stato liquido. Si tratta di fenomeni fisici reversibili.
In natura è il meraviglioso ciclo dell’acqua dove i ghiacciai sciolgono e alimentano i corsi d’acqua che giungono al mare per poi evaporare e spinti dal vento raggiungono le zone più fredde di condensazione e come pioggia e neve (a volte anche come grandine) tornano al suolo. Le montagne sono serbatoi d’acqua che attraverso le sorgenti danno il via alla magia dinamica del fiume, che unisce le alte vette al alle profondità del mare, e così fa il fiume Vomano.
Le montagne sono purtroppo quel luogo della terra che in forma accelerata subisce le azioni negative dovute al cambiamento del clima, con il pericoloso innalzamento delle temperature.
Recuperato l’ordine l’esplorazione è continuata verso un’altra ansa del fiume, dove purtroppo la sponda opposta al nostro punto di osservazione è stata denudata degli alberi e spianata dalle ruspe. Vicino a noi abbiamo osservato anche due ampi ceppi, testimoni di grandi pioppi tagliati. Non riusciamo a capire perché di tanto danno ambientale, ma vedremo di documentarci.
Il tempo scorre ed è ora di tornare a scuola per il pranzo.
Una ripida scalinata ci riporta verso il centro del paese e percorriamo le vie salutati calorosamente da ogni persona incontrata, ammaliate da quel lungo ordinato serpentello colorato e festoso.
Adesso restiamo in attesa delle cromatiche è fantasiose restituzioni da parte di questi curiosi e attenti attori di una singolare esperienze in ambiente, con le loro insegnanti e i soci della Sezione Cai di Teramo.
PARCO IN AULA è un progetto di Educazione Ambientale promosso dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti” delle Sezioni CAI di Castelli e Teramo, ha presentato più progetti e tra questi la Scuola Statale dell’Infanzia di Montorio al Vomano ha scelto “Acqua Fonte di Vita”, la Scuola Media di Castelli “Sapori e Saperi della Montagna” e il Liceo Artistico di Castelli “Rifugio Enrico Faiani”.
Mascottes di queste esperienze sono il prof. “Ovidio Verde” e il “vagamondo Camoscio Carlino” che prossimamente si faranno conoscere.
Hanno partecipato a questa esperienza n.59 tra bambine e bambini organizzati in tre gruppi accompagnati dalle insegnanti: Lara Pezzoli, Simona Paolini, Maria Rita Nori, Rita Di Carlantonio, Gilda Paolini, Iolanda Sersante, Alessandra D’Ignazio e dai soci Cai: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni e Pietro Seca
AVVENTURA FIUME
Possiamo chiamare queste attività sul Vomano “AVVENTURA FIUME” svolta da bambine e bambini insieme al Club Alpino Italiano di Teramo e al CEA “gli Aquilotti”.
Prossimi incontri serviranno per riflettere su alcuni argomenti e sulla Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo 2024 dal tema “ACQUA PER LA PACE – Acqua per tutti: garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti” ed è poi prevista un’uscita con pranzo al sacco da svolgere lungo il fiume.
Educazione e Sostenibilità racchiudono scelte e comportamenti che sanno di futuro
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE E ALL’OSSERVAZIONE: attraverso disegni, mappe, foto, cartellone e testi, per tutti noi la rappresentazione e la narrazione di luoghi, trasformazioni e aspettative.
C’è poi l’incontro del fiume con il mare attraverso il dialogo tra il polpo e la trota.
PARCO TERRITORIALE ATTREZZATO FIUME VOMANO.
L’attenzione al fiume pone l’accento sul ruolo del Parco Territoriale Attrezzato Fiume Vomano.
Istituito con la Legge Regionale n. 109 del 9 maggio 1995. E’ esteso 335 ettari e costituisce una riserva abruzzese con sentieri, storia e specie interessanti.
TRENTA  ANNI
Può essere una buona idea prepararci nel 2025 ai 30 anni della istituzione del Parco Fiume Vomano.
AGENDA 2030: con i 17 obiettivi da raggiungere indica le azioni guida da adottare e seguire come cittadini responsabili e consapevoli.
COSTITUZIONE: pietra angolare nella crescita dei giovani, arricchita negli artt. 9 e 41 con il diritto delle nuove generazioni, garantite nell’accesso alle risorse ambientali di qualità.
——–
PS: Dopo quella meravigliosa mattutina danza della pioggia che i ragazzi hanno liberamente espressa, nel pomeriggio la richiesta è stata accolta e la pioggia è scesa copiosa, dalla montagna al mare.
articolo 2024.02.29 parco in aula – sito Teramo (1)
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1 Marzo 2024Condividi 

La manifestazione dedicata alle donne, organizzata dal Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo, torna anche quest’anno!
Domenica 10 marzo ci recheremo a Raiano (AQ) per visitare l’acquedotto romano delle Uccole.  Successivamente, ci dirigeremo alla scoperta dell’Eremo di San Venanzio.
La partecipazione è aperta a tutti, grandi e piccini, e non è richiesta una particolare abilità fisica.
Di seguito troverete il programma, vi aspettiamo numerosi!
 
 
Programma:
07.30 Ritrovo presso il casello autostradale A14 di Roseto, automunite dir.Raiano (AQ).
09.00 Ritrovo e partenza escursione ipogea a Raiano (AQ) in piazza Umberto Postiglione di
fronte alla chiesa di Santa Maria Maggiore.
Attraversando i vicoli del paese ci dirigiamo
all’acquedotto delle Uccole di epoca Romana dove visiteremo il suo interno.
L’escursione proseguirà in direzione eremo di San Venanzio;
11:00/11:30 visita guidata all’interno dell’Eremo.
12:30 Pranzo al sacco, area verde antistante l’Eremo.
14:00 Si prosegue con l’escursione costeggiando il fiume Aterno in direzione del
vecchio mulino, breve sosta per poi proseguire alla visita delle sorgenti sulfuree.
Essendo un percorso ad anello dalle sorgenti si torna in piazza Umberto Postiglione
a Raiano ore 16:00 circa con fine escursione.
 
Note/Avviso:
Escursione di media lunghezza adatta a tutti e senza notevole difficoltà tecniche,
costo ingresso eremo San Venanzio €2,50 a persona “ per la guida ambientale”.
I bambini 12 anni compiuti non pagano.
Abbigliamento da trekking, impermeabile in caso di pioggia, scarponcini, bastoncini, acqua,
casco e luce frontale, la sezione fornirà il materiale “casco e luce frontale” a chi ne sarà sprovvisto.
Soci CAI partecipazione gratuita, bambini non soci dai 3 ai 12 anni compiuti
assicurazione obbligatoria 5,00 €uro. Adolescenti/adulti/delegati
“ NON SOCI CAI ” come da regolamento è necessario attivare l’assicurazione
giornaliera al costo di 10,00 €uro
 
 
Prenotazione obbligatoria entro le ore 20.00 del 08.03.2024
Fornire Nome, Cognome e data di nascita. Contattare: Ferreo Aurelio 3315788106; Sisino Lia 3348496437; Di Giacomo Nicoletta 3284775110;
 

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1 Marzo 2024CondividiASSEMBLEA DEI SOCI CAI TERAMO- sabato 2 marzo 2024.
I soci della Sezione CAI Teramo sono invitati a partecipare all’Assemblea di sabato 2 marzo. Quest’anno l’importante appuntamento prevede il rinnovo del Consiglio Direttivo per il prossimo triennio.
Sarà l’occasione per prendere atto di quanto svolto nei diversi campi di attività tra Escursionismo, Family CAI, Seniores, S.O.S.E.C., Speleologia, Tutela dell’Ambiente, Alpinismo, Corsi, Rapporti istituzionali e interassociativi.
Dall’attività svolta a quelle in programma per un ricco calendario di eventi 2024. Come ci ricorda il Presidente uscente Luigi Pomponi “sono trascorsi 110 anni da quando un gruppo di teramani illustri diede vita il 6 febbraio del 1914 alla sezione di Teramo del Club Alpino Italiano”. Tanto orgoglio e soddisfazione per quello che è stato fatto, ma in questa fase storica di policrisi, che vede la montagna in prima linea per il cambiamento climatico, diventa ulteriormente importante quello che riusciremo a fare in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e dei dettami della Costituzione con particolare riferimento agli articoli 9 e 41. La Sezione CAI di Teramo, come capoluogo provinciale può svolgere un ruolo di coordinamento e di riferimento. Diventa particolarmente importante per i nuovi eletti, porre attenzione alla Comunicazione sociale, ai Giovani (iniziando dalle bambine e dai bambini) e al Territorio dove sono presenti tanti piccoli Comuni montani, all’Inclusione e alla Partecipazione.
Ci animano passione e cura per la montagna con un respiro che, dalle “Terre Alte” abbraccia i luoghi fino alle sabbiose coste.
Anche il Calendario, in 20 anni di storia documenta questo essere sempre positivamente “in cammino”.
L’appuntamento per ogni socia e socio CAI Teramo è per domani 2 marzo alle 15:30 a Teramo presso la sede sociale in via Cona numero 180.
Filippo Di Donato
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27 Febbraio 2024Condividi 

 
Sull’onda del progetto “Acqua Fonte di vita” inizia il percorso educativo con la Scuola dell’Infanzia Statale di Montorio al Vomano. Domani saremo accompagnati da 57 esploratrici ed esploratori, alla scoperta dei luoghi, osservando l’omonimo fiume che lambisce la cittadina. L’occasione per leggere insieme l’ambiente lungo le rive, scoprire gli stati di aggregazione della materia (tra ghiaccio, acqua e vapore acqueo), provare a immaginare dove nasce il lungo fiume (non è un caso che ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e quali sono le funzioni e i servizi offerti dalla preziosa acqua. Atomi e molecole animeranno un creativo gioco che porterà tutti a tenersi per mano.
Saranno ore festose e tranquille con il  CAI-Scuola all’aria aperta, insieme ai soci del CAI di Teramo e del Centro di Educazione Ambientale “gli Aquilotti”.
Accompagnano: Filippo Di Donato, Giacinto Urbani, Aurelio Ferreo, Federica Delli Compagni, Pietro Seca, Lara Pezzoli.

 
 
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22 Febbraio 2024Condividi
Descrizione itinerario:
Si parte dall’area picnic che si trova prima di iniziare la discesa verso Macchia da Sole identificabile da una
fontana, alcuni tavoli e un braciere in pietra. Dall’altro lato della strada il cartello metallico che indica l’inizio
del sentiero a quota 900. Si inizia il cammino addentrandosi nel bosco su sentiero ben tracciato e segnato. Si
prosegue sempre nel bosco di faggi senza grosse pendenze fino alla località Forchetta a quota 1.261 m. dove
si entra nella valle degli scoiattoli e inizia la discesa.
Si percorre quindi la valle sottostante al versante ovest del Monte Foltrone dove si scorgono le imponenti
pareti inaspettate in un monte così familiare e rassicurante.
Il sentiero conduce comodamente a Battaglia dopo poco più di 7 km
Accompagnatori:
Antonio Di Donato
Franco Di Michele
Tel.:
320 792 0917
349 688 4440
Mail: segreteria@caiteramo.it
francodimichele64@gmail.com
Scheda da Macchia da Sole a Battaglia
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19 Febbraio 2024CondividiMantenute le promesse fatte alla vigilia di quest’ultima escursione della nostra Sezione: una bellissima giornata trascorsa tra Arte, Storia, Natura, un pizzico d’avventura e di convivialità condita con la tanta voglia di stare insieme.
Il sole alto sullo storico borgo di Poggio Umbricchio ci ha guidati lungo il facile percorso verso il Fosso Ardascone, affluente del più noto Fiume Vomano, e tra il labirintico bosco che lo protegge.
Salti d’acqua e piccole gemme inaspettate, hanno fatto da cornice alla prima piccola sosta servita per rifocillarci in vista del tratto più impegnativo della Valle del Vatilato. La salita contrariamente a quanto previsto, è stata agevole e ben premiata dalla meravigliosa Loreta, a San Giorgio, frazione del Comune di Crognaleto, che con tanta pazienza, ci ha  coccolati con gustosi taglieri dei più tipici prodotti locali.
Ripreso il cammino, in breve tempo e attraverso verdi altipiani e rocce imponenti, finalmente siamo scesi a “Lu Puj” (termine dialettale per indicare il nome del paese) dove ad attenderci  c’era un vero “tesoro nascosto”: la Chiesa di Santa Maria Lauretana. Un grazie speciale agli Amici della Pro Loco, in particolare ad Enzo, Oreste ed Anna che ci hanno guidati tra i segreti e gli aneddoti della Chiesa e di tutti gli angoli del borgo, facendoci sentire come a casa.
Grazie di cuore anche a tutti coloro che ieri hanno partecipato e reso speciale il Cammino, la Compagnia e la Giornata.
Giorgio D’Egidio
 
Grazie a Elisabeth D. G., Enzo E. ed Oreste E. per le bellissime foto.
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14 Febbraio 2024CondividiDomenica 18 febbraio 2024.

  “Lu Puj” in dialetto teramano è il soprannome scelto dai suoi abitanti per la piccola ma accogliente POGGIO UMBRICCHIO, frazione del Comune di Crognaleto, abbarbicata su uno sperone di roccia dei Monti della Laga.
Ancora una volta vi guideremo lungo i sentieri della Storia e della Natura e tutto questo insieme agli Amici della Pro Loco del paese.
 
Vi mostreremo antichi tratturi, un borgo sede di un antico insediamento romano lungo la storica VIA CAECILIA con interessanti testimonianze conservate oggi nella Chiesa di Santa Maria Lauretana, ma anche panorami mozzafiato, boschi labirintici e fossi selvaggi, il tutto condito con leggerezza ed un po’ di spirito d’avventura.
Vi aspettiamo!
Giorgio D’Egidio
Locandina Poggio Umbricchio
SCHEDA TECNICA POGGIO UMBRICCHIO
 
 
 
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12 Febbraio 2024CondividiDomenica 11 febbraio 2024 si è svolta la classica traversata Campotosto – Frattoli in cerca della neve.
La traversata è da anni un’uscita pensata per visitare sulle ciaspole o sugli sci i posti belli panoramici tra il versante Aquilano e il versante Teramano del massiccio dei Monti della Laga e solitamente viene pianificata in un periodo in cui si può aspettarsi abbastanza neve per giustificare la portate delle ciaspole. La versione 2024 della “Ca-Fra” è diventata testimone e le foto scattate anche archivio storico di una situazione meteorologica – e forse climatica – che si si vede sempre di più in questo periodo del anno: fino a 1.600 metri, l’altitudine su cui siamo usciti dal bosco sulla prateria del Coppo, non c’era neve quasi per niente!
La salita al Coppo (m 1.604) si faceva subito… e per non arrivare alle 12 e mezza alla trattoria Monti della Laga, abbiamo deciso di andare in cerca della neve, seguendo il percorso alto per Colle Mare (m.1.816).
Quando siamo partiti dal Coppo, dopo una breve pausa, il meteo sembrava subito un po’ più invernale, ma non era prevista l’intervento dalla divinità della neve, Chione, figlia di Borea. E, nonostante che tirava il Libeccio, sopra le 1.750 metri, arrivati sul sperone orientale sotto il Colle del Vento, cambiava il meteo da poco invernale a condizioni da Grande Nord… Sia per il nome del Colle, sia per Chione, ma tra nebbia, vento e la neve alla deriva, l’uscita era diventata una vera escursione invernale.
Fortunamente la neve non era così abbondante che la traversata del Fosso Rubiata e gli altri fossi che scendono quel versante del Monte di Mezzo e della Montagnola, ha creato delle sfide più grandi. C’erano due breve passaggi dove valeva la pena stare attento per non scivolare nel fosso, ma il vento, anche questa volta, non ha portato via nessuno.
La combinazione di vento e neve a deriva, sul Colle Mare (m. 1.816), che abbassava decisamente la temperatura percepita, ci faceva scendere per i prati ampi del Colle, dalle condizioni arctiche in mezzo chilometro a una giornata di fine inverno, sulla parte più bassa del colle, che si chiama Colle dei Prati (m. 1.708). E scendendo sotto le nuvole e la nebbia si apriva il cielo, con scorci panoramici sulla catena del Gran Sasso, ancora con le vette tra le nuvole.
Dopo rinfresco (o riscaldamento) portato dal nostro Luigi e foto di gruppo, la discesa per il bosco della Selva (m. 1.660) ci ha portato sullo sperone della Lama, che finisce al paese di Frattoli.
Sulla Lama è cambiata di nuovo il meteo e scendendo ci siamo ritrovati uno scenario di primavera, con temperatura decisamente troppo alta per il periodo dell’anno.
Come sempre, l’escursione si è conclusa con il pranzo abbondante al ristorante-trattoria Monti della Laga a Frattoli…
Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta, finire l’escursione e i bichieri!
Ci vediamo alla versione 2025 della Ca-Fra!
Qui sotto la galleria completa. Grazie per le foto a Luigi d’A., Gianluca P., Luigi A., Claudio C. e Joost vB.
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12 Febbraio 2024CondividiGiovedì 8 Febbraio escursione dei Seniores , CAI Teramo, destinazione Monte Rofano da Filetto  ma ,  sorpresa,  questa  è  solo una  tappa della magnifica escursione confezionata per noi da Fabrizio.
Accompagnati da un socio della locale Associazione Felecta che ha molta cura di questi territori e dei suoi percorsi ,  siamo arrivati  alla   bella cascata dello Schizzataro, purtroppo non ghiacciata, adempiuto alle foto di rito,  ripresa la salita l’erto sentierino   ha svelato la seconda sorpresa del giorno i bellissimi insediamenti agropastorali scavati nella roccia tutti perfettamente conservati e accessibili.

Affascinati  dalla singolarità e dalla grandezza degli insediamenti abbiamo tardato e fotografato  per continuare poi la costa che si svela in pochissimo tempo,  su  un pianoro  a 1200 metri con  la bellezza dell’Abbazia dei Santi Crisante e Daria .  L’Abbazia . a cui abbiamo avuto  accesso  grazie all’ amico  della Felecta, presenta la  volta  a capriate e restano ancora  due pannelli, di carattere bizantino, raffiguranti San Michele e la Vergine  realizzati tra il XII e XIII secolo. Dopo la parentesi  culturale  ripresa la salita dalla cima monte Rofano , la  vista va ai  grandi spazi : non  lontano  la cima di Monte Ruzza  e poi dalla parte opposta  la catena del Gran Sasso , con le sue cime allineate e sfrangiate a delimitare l’orizzonte. La discesa bellissima verso Filetto,  con panorama sulla piana del Fugno,  ha regalato  l’ultima perla: l ‘ antica chiesa agropastorale dell’Eremita Sant’ Eusanio, costruita   nel 1500, punto di valico e   stazione di pedaggio per il  transito dei greggi transumanti verso le Puglie. Immaginate milioni  di pecore che si apprestavano a intraprendere il lungo viaggio verso il tavoliere  con i cani, gli armenti, i pastori e i lupi ….sempre pronti . Questo è un luogo  magico, questi sono luoghi  che non ti aspetti di trovare  e noi  torneremo perchè vogliamo di nuovo rivivere questa magia .  Grazie agli amici della Felecta e al mitico Fabrizio.  G.U.
PS Le belle foto, manco a dirlo, sono di Luigi.

 
 
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7 Febbraio 2024Condividi 

 
Escursione invernale senza neve e con sole primaverile Domenica 4 Febbraio CAI Teramo e CAI  arsita e  nel  mitico Canyon  di Campo Imperatore, arso e secco come non mai, una delle più affascinanti location del cinema italiano. Sotto il monte Bolza a fare  da fondo salendo da Castel del Monte  e siamo immersi  in questo luogo senza tempo  dove hanno cavalcato e  si sono alternati attori  del calibro di Schawarzenegger, Bud Spencer , Terence Hill , Mastroianni ,Michel Piccoli…. eravamo tanti , le Sezioni di Teramo e Arsita  e gli scenari  nella limpida giornata ci hanno ripagato della piccola salita iniziale in quota . Siamo atterrati in breve  nel canyon  camminando e chiacchierando con i nuovi  e i ben rivisti amici i di tempi lontani, tutti insieme godendo dello scenario a campo aperto, del cielo azzurro e del caldo sole.
Abbiamo attraversato tutto  il canyon  passando   sotto i torrioni di roccia nel suggestivo paesaggio celato  e nascosto. Un luogo iconico e….. sospeso che merita sicuramente di essere ricordato .
 

 

 
 
Adesso  prima  che si spenga il ricordo, ancora con queste immagini negli occhi,   potremmo   andare a rivedere alcune scene  di films  come Il  Deserto dei Tartari  di  Buzzati , Keoma , Continuavano a chiamarlo Trinità….  per rivivere o addirittura  immaginarci protagonisti delle stesse  scene

Al termine del nostro percorso  raggiunto il Rifugio Ricotta,  con tante  foto negli occhi   e la voglia di continuare a camminare insieme, con lo spirito che da sempre contraddistingue i soci CAI  ci siamo salutati dandoci appuntamento alla prossima escursione Intersezionale sul S.I. :  l’anello delle Sette Cascate  sui Monti della Laga . G.U.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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5 Febbraio 2024CondividiL’ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE
UN FILM  CHE  CI PORTERA’ LONTANO IN UN VIAGGIO NELLE TERRE SCONFINATE DELLA MONGOLIA , LA STORIA DI UN AMICIZIA VISSUTA TRA UN BAMBINO E UN ADULTO , UNA STORIA EMOZIONANTE CHE VIENE DA LONTANO CHE CI FA RESPIRARE  L’ODORE UMIDO DELLA TARDA ESTATE  DOVE IL TEMPO SI FERMA E DIVENTA CATARSI .

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5 Febbraio 2024CondividiGIOVEDI’ 8 FEBBRAIO ANELLO DEL MONTE ROFANO NATURA E CULTURA

Ci avventureremo su:
sentieri poco conosciuti e frequentati che dal vicino abitato di Filetto (partenza a quota m.1.060), con un percorso ad anello ci porteranno in breve tempo a vedere  la cascata dello Schizzataro, raggiungeremo   la panoramica cima del monte Rofano 1514 m  e visiteremo  la Chiesa dei Santi Crisante e Daria  composta da un unica navata  e gli insediamenti rupestri.
Cammineremo  sulle tracce  della   segnaletica sistemata negli ultimi anni dall’associazione “Felecta” godendo di un bellissimo panorama con balconi naturali sulle catene montuose circostanti passando tra boschi e radure . Insomma un bel Mix di natura e cultura.
 
 
SCHEDA TECNICA ANELLO DEL MONTE ROFANO-4
LOCANDINA ANELLO MONTE ROFANO
 

 
 
 
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1 Febbraio 2024CondividiAnche il 2024 la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone la ormai classica ciaspolata che sale i sentieri nei boschi sotto il Peschio Menicone per uscire sul prato del Coppo e il Colle dei Prati, da cui ci godiamo un panorama bellissimo su tutta la catena del Gran Sasso. Scendiamo la Selva e finiamo l’escursione a Frattoli nella trattoria Monti della Laga con un pranzo abbondante. Dopo il pranzo ripartiamo, soddisfatti mentalmente e gastronomicamente, in pullman per Teramo.
Domenica 11 febbraio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione invernale su sentieri, strade di montagna e i prati sotto il Peschio Menicone e il Monte di Mezzo. Per ora non è prevista molta neve, e proponiamo un percorso flessibile, così che possiamo anche salire più in alto se non c’è neve e la situazione meteorologica ci permette.
Dopo il trasporto in pullman, da Teramo o (per chi preferisce) da Aprati, l’escursione parte dalla diga del Fucino, al Lago di Campotosto, ad un’altitudine di 1.316 metri. Saliamo per sentieri nei boschi sotto il Peschio Menicone, per uscire sul prato del Coppo (m. 1.604), dove si comincia a scoprire il panorama sulla catena del Gran Sasso. Dopo una breve pausa si prosegue, sempre per i faggeti della Laga, salendo al Colle dei Prati (m. 1.708), da cui ci godiamo uno dei panorami più belli su tutta la catena del Gran Sasso. Tempo, meteo e situazione nivologica permettendo saliamo a Colle Mare (m. 1.813) e proseguiamo sopra il livello del bosco per arrivare sopra la prateria della Macchiarella (m. 1.831), che scendiamo, per prendere la stradina al Piano Grande (m. 1.635), e poi a La Lama per Frattoli (m. 1.120).
A Frattoli finiamo l’escursione, come sempre nella Campotosto-Frattoli, alla Trattoria Monti della Laga con un pranzo abbondante. Dopo il pranzo ripartiamo in pullman per Teramo.
Dislivello in salita: +610 metri, Dislivello in discesa: -825 metri, Lunghezza: 10,5 km
Durata: 6 ore                                                  Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole (uso da confermare), lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in Pullman da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 07:00 (ora incontro: 06:45)
2a Località di incontro: Aprati, SS80 (ora incontro: 07:45)
Partenza escursione dalla diga del Fucino: ore 08:30
Adesione

In sede del CAI Teramo, Via Cona, 64100 Teramo: venerdì sera (2 o 9 febbraio) tra le ore 20:30 e 22:00
al telefono / whatsapp del presidente, Luigi Pomponi: 3473767682 oppure tramite eMail (segreteria@caiteramo.it ) o
con l’accompagnatore Niels van Bemmelen: whatsapp 3495075867 / fisso: 0861 1855995 / niels.van.bemmelen@gmail.com

Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 11 febbraio Campotosto Frattoli
Mappa del percorso

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1 Febbraio 2024Condividi
Questa domenica siamo stati a 📍Città della Pietra, Prati di Tivo, nella speranza di vedere delle concrezioni di ghiaccio.
Come potete immaginare c’era poca neve e poco ghiaccio ❄️, ma non ci siamo lasciati scoraggiare.

Tornati al piazzale di Prati di Tivo il nostro Mauro aveva una sorpresa per noi: un borsone pieno di cibo e bevande🥂 per il suo compleanno (che, ovviamente, ci eravamo dimenticati).

 
 
 

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1 Febbraio 2024Condividi21/01/24
 

Prima giornata in falesia del nuovo anno dedicata ai giovani del gruppo, scaldati da un tiepido sole e dall’amicizia che ci unisce!
Ci teniamo allenati, nonostante il freddo, per affrontare al meglio le prossime sfide verticali.
Grazie a tutti i partecipanti e agli istruttori del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo.
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1 Febbraio 2024Condividi
Magia e allegria nel fine Settimana dell’Epifania!

Qualche tempo fa abbiamo vissuto momenti indimenticabili!  Il 6 Gennaio 2024 a Pizzoli (AQ), le befane hanno incantato tutti con la loro discesa dal campanile della chiesa di Santo Stefano, mentre il giorno precedente a Sant’Omero (TE), le amabili vecchine dispensatrici di doni hanno deliziato grandi e piccini scendendo dal palazzo municipale.

Un grazie speciale alle amministrazioni comunali di Pizzoli e Sant’Omero per aver reso possibili queste meravigliose iniziative che riscaldano il cuore e rafforzano le nostre tradizioni.

Un caloroso ringraziamento va anche all’Azienda Dolciaria Gelco di Castelnuovo Vomano, a Sapori Veri Notaresco e al Bar Pasticceria Di Rocco a Guardia Vomano.

Infine, un applauso va ai componenti del Gruppo Grotte e Forre del CAI di Teramo che con la loro allegria hanno portato gioia e divertimento a tutti i presenti.

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31 Gennaio 2024Condividi 
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Le suggestive immagini del Piano del Rascino di Domenica 21 Gennaio
Uscita pensata per “ciaspolare” lungo l’altipiano carsico del Rascino e trasformata, per la mancanza di neve, in una piacevole escursione, resa gradevole da un’atmosfera di stampo primaverile all’insegna di una giornata connotata dall’amabile compagnia degli amici del CAI di Antrodoco e Rieti.
Le foto del nostro past  President rendono tangibile il fascino del luogo e del godibile panorama che dalla cima di Torrecane spazia verso il Terminillo, il Monte Calvo, il Gran Sasso, il Sirente-Velino, la Maiella e i Sibillini.
Impareggiabile la vista del Piano del Rascino con l’omonimo lago e i colori e la luce in esso riflessi
Buona Montagna a tutti e..alla prossima escursione.

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29 Gennaio 2024CondividiLA MAGIA DI CAMPO IMPERATORE
    I FILMS DEL CANYON DELLO SCOPPATURO      
    Intersezionale Club Alpino Italiano
    Sezione.Gran Sasso d’Italia T e r a m o
Sezione Arsita  M.Ciotti

Questa escursione  da’ l’opportunità di scoprire uno dei luoghi simbolo dell’Abruzzo: il Canyon dello Scoppaturo. Talmente bello che gli escursionisti lo hanno ribattezzato il “Canyon delle Meraviglie”.E infatti il canyon   dello Scoppaturo è uno dei luoghi più affascinanti e scenografici dell’Abruzzo. Non a caso qui sono state girate scene moltissimi film, western e non. Per esempio, chi  non ha visto Continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer e Terence Hill In realtà a quanto pare il nome ufficiale di questo luogo è il canyon della Valianara.

 
E qui entrano in ballo leggende sulle streghe legate a Castel del Monte. Sì, perché nelle credenze popolari, Valianara è una delle streghe più potenti della zona. E a lei viene associato la fantastica storia di  un imponente monolite che si trova proprio all’interno del canyon con la grotta poco più avanti…..
SCHEDA TECNICA CANYON SCOPPATURO (1)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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23 Gennaio 2024CondividiIl Castello di Rascino sorge a poco più di 1200 m su un’altura che domina un bacino carsico in parte occupato dal Lago di Rascino. Il Lago si trova a 1150 metri di altezza ed è tra gli specchi d’acqua più alti del Lazio. Dal Lago (m. 1145) arriviamo al Monte Torrecane (m. 1576) e visitiamo il piano e il Laghetto del Cornino, che sta a 1260 metri di altezza (che si vede nella foto sottostante…).
Domenica 28 gennaio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione in ambiente innevato, su sentieri, strade di montagna e altopiani dal Piano del Rascino (m.1145), sopra Fiamigniano, nella provincia di Rieti, al Monte Torrecane (m.1576).
Visitiamo l’omonimo lago del Rascino, prima di salire alle Olanette, un pendio sulla cresta che divide il Pian del Rascino dal Piano di Cornino. Sul secondo piano visitiamo anche il suo Laghetto, prima di salire al Monte Torrecane, dove nell’antiquità sorgeva una torre, probabilmente nel territorio della tribù Italica degli Equi.
Dal Monte Torrecane scendiamo per le Coste di Torrecane al punto occidentale del Piano del Cornino, che attraversiamo per tornare sulla cresta che divide i due piani, e scendiamo per i ruderi del Castello del Rascino per tornare al punto di partenza.
Dislivello in salita: +650 metri, Dislivello in discesa: -650metri, Lunghezza: 11 km
Durata: 6 ore                                                  Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole, lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 06:40 (ora incontro: 6:30)
Incontro Uscita A24 San Gabriele-Colledara: 6:50 – ripartenza da San Gabriele-Colledara: 07:05
Partenza escursione dal altopiano del Rascino: ore 9:00
Punto di partenza dell’Escursione: AltoPiano del Rascino, 02023 Fiamignano, Provincia di Rieti (collegamento google maps)
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 26 gennaio 2024:
– chiamando o mandando una email o un messaggio whatsapp all’ accompagnatore:
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 28 gennaio 2024 dal Rascino al Monte Torrecane
Mappa del percorso
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22 Gennaio 2024Condividi 

 
Domenica di sole e di relax per i soci del CAI Teramo sulla neve del Voltigno che non delude mai.
Il classico giro partendo dallo chalet per arrivare al  lago di Sfondo e al rifugio del CAI di Penne  su uno strato di neve fresca e soffice caduta nella giornata di Sabato.
Il sole ci ha accompagnato per tutta l’escursione regalandoci calore  e il cielo terso senza vento ci ha permesso di godere del paesaggio mentre senza fatica abbiamo raggiunto il punto di partenza e poi il meritato ristoro come dimostrato da alcuni scatti .

 

 
Diciamo che abbiamo  fruito di una bellissima  seduta  di montagna terapia godendo di tutti gli aspetti benefici di carattere psico fisico che una giornata come questa può  dare…
Buona montagna e alla prossima escursione G.U.
 

 

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17 Gennaio 2024CondividiAggiornamento: EVENTO RINVIATO CAUSA MALTEMPO
Sabato 20 Gennaio il Cai Family di Teramo vi porterà a spasso nel tempo, percorrendo il sentiero che dal territorio di Cusciano (fraz. Montorio al Vomano) giunge al grazioso borgo di Azzinano, il paese dei murales. Qui la Pro loco del posto ci parlerà dei giochi di una volta e ci aprirà le porte della casa della pittrice naif Annunziata Scipione; i suoi quadri, rievocando i momenti di vita contadina, ci faranno immergere nell’atmosfera semplice e genuina di un tempo passato.
Percorso a/r: 8,7 km
Dislivello: 180 m
Difficoltà: T
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16 Gennaio 2024Condividi
Domenica 21 Gennaio 2024
ciaspolata nella magica
Valle del Voltigno
Questa valle non smette mai di stupirci e  ogni  volta che la si percorre mostra sempre aspetti sconosciuti e magici, ancor di più,  nel periodo invernale quando la neve rende favola i suoi luoghi dove il crepitio della neve calpestata è il solo rumore che accompagna i nostri passi.
L ‘ambiente onirico tra doline carsiche e il fascino di questo mondo   cristallizzato ci riporterà alle foreste nordiche piene di miti, sagre e leggende. Durante il  cammino ci faremo rapire dalla magia dell’Inverno con i faggi trasformati in  aerei merletti di ghiaccio, le cime vicine del Gran Sasso e quelle lontane dei Monti della Laga.  Cammineremo in un ambiente selvaggio davvero surreale, dove il calpestio della neve e l’assoluto silenzio evocheranno sensazioni uniche , irripetibili e sulla neve brillante  non sarà difficile trovare le  tracce  di  cervi, caprioli, lupi e  addirittura anche del raro orso marsicano..
Emozioni assicurate!
 
LOCANDINA VOLTIGNO DA V. CELIERA
SCHEDA TECNICA VOLTIGNO DA V. CELIERA –
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15 Gennaio 2024CondividiLa salita dal camping del Ceppo alla Storna   sotto Pizzo di Moscio è  stata la prima escursione del 2024. Eravamo in tanti , nonostante le previsioni incerte  della vigilia e  il freddo annunciato, siamo partiti presto  e dopo esserci “ciaspolati ” abbiamo affrontato di buona lena il tratto  di S.I. che porta verso il Lago dell’Orso all’ombra del bosco per arrivare al rifugetto al sole che nel frattempo era spuntato e aveva fatto alzare la temperatura. .
Dopo una breve sosta,  godendo  del  timido tepore, siamo ripartiti  in direzione della  Storna con qualche fermata  di rito per fotografare e ammirare il panorama nel frattempo, man mano che aumentava la quota altimetrica, rinforzava il vento di traverso acuendo  il freddo  percepito,    che non ci ha dato tregua in cresta sino a quota  a 2100 m. dove siamo arrivati tutti . Qualche altra folata di vento forte…
E.. poi giù velocemente a riguadagnare calore e trovare sollievo dal vento fin alla bella sosta ristoratrice con panettone, cioccolata  e rum  del mitico Luigi  che ,per fortuna, non manca mai in queste occasioni .

Sicuramente ,lo si vedeva dalle facce e dalla soddisfazione  dei partecipanti,  è stata una  bella giornata in allegra compagnia  sulla neve, al sole  camminando immersi nella natura e conclusa dandoci appuntamento alla prossima escursione. G.U.

 
 

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8 Gennaio 2024Condividi 
Ritorna CAI Cinema in  Sezione Venerdi  12 Gennaio alle 20.30  .
Vedremo   ancora un film dedicato al Cammino in montagna e metaforicamente al  Cammino  della vita e all’amicizia :
Le Otto Montagne tratto dal libro di Paolo Cognetti

 
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4 Gennaio 2024Condividi 
A grande richiesta tornano le befane del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo!
Venerdì 5  e sabato 6 Gennaio il Gruppo Grotte sarà impegnato nella discesa delle befane, prima nel paese di Sant’Omero (TE) e, nel giorno seguente, a Pizzoli (AQ).
Un appuntamento da non perdere, pensato per il divertimento di piccoli e grandi.
Le nostre vecchie befane viaggeranno a lungo per portare caramelle e panettoni a tutti i partecipanti!
Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme delle giornate all’insegna del divertimento e di tanta tanta magia.
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2 Gennaio 2024Condividi 

Come  da tradizione  il CAI  Teramo. gruppo Seniores, ha organizzato per le ultime ore  dell’anno una breve escursione  ai Prati di Tivo per darsi gli auguri di fine d’anno e brindare in  allegria . Dopo un suggestivo percorso nel bosco e  la visita alla Città di Pietra ci siamo ritrovati a festeggiare, con    tutti  gli escursionisti e i cavallerizzi  di passaggio, all’ Arapietra godendo   al sole   dello splendido panorama .  “Tutti  insieme appassionatamente” come dice il titolo del  film ” ci siamo ” incontrati” per  augurare a tutti   un  2024  di pace  e serenità ,valori per  chi  ama la montagna,  ancor più belli da  vivere nello spirito di convivialità  e  condivisione da  sempre anima e collante del CAI.
G.U.
 

 
 
 

 
 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
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2 Gennaio 2024CondividiBuon 2024 dal Rifugio Vincenzo Sebastiani!
Parte bene il nuovo anno per il CAI Teramo, all’insegna dell’amicizia e del divertimento.
 
 

Trascorsi tre giorni sulle montagne del bellissimo Parco Regionale del Sirente – Velino con il Rifugio V. Sebastiani che ha fatto da Campo Base alla “spedizione” del sodalizio aprutino.
Tre giorni in cui, ospiti della gentilissima Eleonora, che da anni con professionalità e competenza gestisce il presidio, abbiamo assaporato oltre ad ottimi piatti della cucina anche l’atmosfera di un ambiente unico, le forti emozioni nate dall’estrema variabilità del meteo ma anche dalla gioia della condivisione come quella provata con Raffaele e Verdiana, amici della Sezione CAI Coppo dell’Orso-Villavallelonga e con Stefano, alla sua 5a vetta Over 2000 che allo scoccare della mezzanotte ha potuto festeggiare il suo 11° compleanno tra tanta gente ed amici.

Insomma, “se il buon giorno si vede dal mattino”, l’augurio per la nostra Sezione è quello di un altro meraviglioso ed emozionante anno insieme…”Naturalmente in Montagna”.
 

Giorgio D’Egidio
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31 Dicembre 2023CondividiLa salita invernale a Pizzo di Moscio è tra le più gettonate della Laga, sia dai peones appiedati che dagli sci-alpinisti. Il lungo crestone della Storna, con i suoi oltre 3 chilometri prima della ripida pettata finale al Pizzo, offre dei panorami bellissimi sull’Appennino centrale e passa a una delle più alte fonti di tutto l’Appennino.
PER MOTIVI DI BRUTTO TEMPO, L’ESCURSIONE E’ RINVIATA A DOMENICA 14 GENNAIO.
Domenica 14 gennaio la sezione Teramo del Club Alpino Italiano propone un’escursione invernale, abbastanza impegnativa, su sentieri, strade di montagna e prati dal Ceppo alla vetta del Pizzo di Moscio, alt. 2411 metri. Per ora non è prevista molta neve, ma con le temperature dell’ultimo periodo ci potrebbero essere tratti ghiacciati, quindi dovremo fare molta attenzione.

Si parte dal campeggio del Ceppo (m. 1.356), si entra nel bosco affrontando subito un dislivello di circa 450 metri per arrivare ai Prati del Lago dell’Orso. Qui si apre un bellissimo panorama, dal Gran Sasso ai Sibillini, ed inizia una salita meno ripida, ma comunque lunga. Dal Lago dell Orso si sale ancora passando per gli Jacci di Verre (m. 1900), camminando in cresta fino alla Storna (m. 2100).
Arrivati al bivio del sentiero che scende agli Stazzi della Morricana (località la Storna) si valuteranno le condizioni meteo e del terreno per decidere se affrontare l’ultima parte dell’ascesa alla cima di Pizzo di Moscio. In caso di presenza di ghiaccio sulla parte più ripida gli accompagnatori potranno decidere di non salire in vetta (evitando cosi’ di portare e usare i ramponi). Si consiglia agli escursionisti di dotarsi di ciaspole che potrebbero essere necessarie su alcuni tratti del percorso.
Dislivello in salita: +1.105 metri, Dislivello in discesa: -1.105 metri, Lunghezza: 12,5 km
Durata: 6 ore e 30 minuti                                                  Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Scarponi invernali, bastoncini, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti a più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, ciaspole, lampada frontale e, per chi vuole, un ricambio.

Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 07:00 (ora incontro: 6:45)
Partenza escursione dal ex-campeggio del Ceppo: ore 8:15

Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di venerdì 5 gennaio 2024:
– chiamando o mandando una email o un messaggio whatsapp a uno degli accompagnatori:
> Giacinto Urbani, urbanig52@gmail.com, tel./whatsapp 3398053810   oppure
> Niels van Bemmelen, niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– mandando una email alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: scheda tecnica escursione 7 gennaio 2023 al Pizzo di Moscio
* riferimento all’opera di Mozart: Alesi, Calibani e Palermi, “le più belle escursioni – Mt della Laga”, 2005
Mappa del percorso
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26 Dicembre 2023Condividi 

SCHEDA TECNICA ARAPIETRA _1_
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26 Dicembre 2023Condividi 
Scarica Programma CAI Teramo 2024
Con molto piacere condividiamo con tutti i soci, gli appassionati e i nostri simpatizzanti il calendario delle attività per l’anno in corso.
Le attività escursionistiche, pensate per rispondere alle esigenze di tutti i frequentatori delle nostre Terre Alte, spaziano da attività più semplici a giornate o trekking più impegnativi. Il coinvolgimento quest’anno è rivolto anche alle famiglie e ai più piccini con giornate a loro dedicate o una giornata dedicata alle sole donne con la giornata rosa.
Le attività in Grotta e Forre sono, ovviamente, a cura del nostro Gruppo Grotte e Forre.
Le attività in sezione invece spaziano da corsi completi a mini-corsi, serate a tema, condivisione di esperienze o proiezioni di film/documentari che pubblicheremo sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook ad ogni occasione.
Vi ricordiamo, inoltre, che chiunque può partecipare alle attività in ambiente e alle attività in sezione. Le uscite e le serate sono completamente gratuite per i Soci CAI e i non Soci  sostengono il solo costo assicurativo (10 €).
Stay tuned!
 
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24 Dicembre 2023CondividiBabbo Natale speleo incontra i bambini dei borghi abruzzesi.

Sono giorni di festa e allegria per le vie dei nostri paesi durante il Natale. Babbo Aurelio e i suoi elfi (del Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo e del gruppo Seniores) hanno fatto visita a Castelnuovo Vomano e ad Azzinano.
Venerdì 22 dicembre, prima tappa: Castelnuovo Vomano – Babbo natale speleo incontra i bambini dell’asilo nido “Caffè dei Piccoli Artisti” per donare dolci e sorrisi, in compagnia delle due renne Molly e caprotto.
Sabato 23 Dicembre, seconda tappa: Azzinano – il borgo dipinto ha ospitato Babbo Aurelio (accompagnato dai fedelissimi elfi Mauro e Paola) e lo zampognaro Teatino Settimio Raposelli. Insieme alla proloco hanno regalato stupore e gioia alla gente del borgo. Caprotto sempre presente e attrazione principale.
Dal gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo e dal Gruppo Seniores un sentito Buon Natale!
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4 Dicembre 2023CondividiDa Valle Vaccaro a Fonte Palumbo
All’andata, poco dopo Pagliaroli, si arriva in località Fonte Palumbo dove si lascia un’auto per il ritorno.

Successivamente si raggiunge lo splendido paesino di Valle Vaccaro caratterizzato dalle tipiche case in pietra non deturpate da strutture moderne dove inizia il cammino (q 1100 m).
Dal paese si sale ripidamente verso la cresta dominata da una stalla da dove si può godere il panorama esteso dal
mare al Gran Sasso.
Si prosegue su un tratto del S.I. fino a incrociare la strada bianca che porta a Colle della Pietra (q 1654 m) che però si lascia subito dirigendosi verso dx (q 1487m punto più elevato del percorso).
Si percorre il sentiero nel bosco raggiungendo, con lievi saliscendi, la forchetta di Altovia (q 1334 m), il bivio per
Cortino (q 1378 m), il bivio per Macchiatornella (q 1364 m), la sella del Bilanciere (q 1210 m), il rifugio del Bilanciere
(q 1235 m), la vetta di detto monte (q 1263 m).
Da questo punto inizia la discesa verso Fonte Palumbo (q 1003 m) dove sosteremo in attesa del rientro delle auto.
Si potrebbe rimanere a pranzo presso l’albergo “La Pineta” al costo di € 20,00 ciascuno per gustare la loro
cucina tipica (menù da contrattare) che però lavora, in questo periodo, solo su prenotazione.
Per questo motivo, chi volesse pranzare, è tenuto a dare la propria adesione entro il pomeriggio di giovedì 7 dicembre.
Numero minimo di persone per il pranzo: 10.
di seguito SCHEDA TECNICA
Scheda Tecnica da Valle Vaccaro a Fonte Palumbo

 
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28 Novembre 2023CondividiE’ arrivata la prima neve, quasi all’improvviso, dopo una bella stagione che non finiva mai. E’ arrivata la neve , dopo aver temuto per il maltempo, il sole ci ha premiato e siamo arrivati  di buon’ ora a Piano Roseto sulla strada un po’ ghiacciata. Una breve sosta rifocillante al Centro di Educazione Ambientale del WWF  ( tanti Ringraziamenti al WW per averci messo a disposizione la struttura)  e via verso la grande Croce e poi al Santuario Taumaturgico della Madonna della Tibia (che non abbiamo visitato per lavori di ristrutturazione ). In compenso abbiamo goduto di panorami stupendi e della curiosità di individuare i paesi sotto di noi. Da qui siamo saliti alla Rocca di Roseto  testimone di storia e di tradizioni pastorali per poi riprendere il nostro cammino verso il paese abbandonato di Casa Greca in un bosco  di faggi ….Dopo qualche sali e scendi e  l’attraversamento di un piccolo ruscello siamo sbucati in una magica radura dalla quale siamo arrivati al paese . Inutile  dire che la parte finale risulta sempre la più faticosa, vuoi per la stanchezza e vuoi per la fame, ma abbiamo superato anche l’ultimo dislivello nel sole e con il miraggio del piatto di pasta e fagioli che ci attendeva  e di cui abbiamo goduto assieme  dopo di questa splendida escursione . Provare per credere . Buona montagna . G.U.
 

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28 Novembre 2023CondividiHa iniziato la stagione invernale e cominciamo con una camminata bellissima per adattarci… Da Forca di Valle a Casale San Nicola per la Croce di Cerchiara e il Bosco di San Nicola. Sentieri, prati, panorami sulla catena orientale del Gran Sasso e sul Paretone del Corno Grande e, in discesa, un bosco bellissimo!
Domenica 3 dicembre Il CAI ti propone una camminata in montagna, abbastanza impegnativa, su sentieri, strade di montagna e prati da Forca di Valle a Casale San Nicola. Prima, da Forca di Valle seguiamo il classico percorso CAI 103 per arrivare alla Croce di Cerchiara, da dove si scende per entrare nel Bosco di San Nicola per prendere il percorso CAI 200A, che scende a Casale San Nicola. L’ultimo tratto del percorso segue una strada boschiva non segnata, che scende per il Bosco di San Nicola sulla Colle della Carpinia e sul Colle Castello per uscire alla chiesa di San Nicola, che possiamo visitare. Dalla chiesetta ci vogliono 30 minuti per scendere a Casale San Nicola. Il tutto sempre sotto il paretone del Corno Grande.
In caso che troviamo molta neve sul tratto alto del percorso, potrebbe essere utile portare delle ciaspole.
Dopo l’uscita possiamo mangiare qualcosa al Bar Ristorante Casale a Casale San Nicola.
Dislivello in salita: +840 metri, Dislivello in discesa: -800 metri, Lunghezza: 10,2 km
Durata: 6 ore                                                     Difficoltà: E / EAI
Attrezzatura necessaria
Buone scarponi alte, bacchette, zaino giornaliero, acqua, crema da sole, vestiti in più strati per la stagione invernale, capello, giacca impermeabile, guanti, ghette, eventualmente ciaspole (nel caso di neve sul tratto alto del percorso).
Partenza in macchina da Teramo, sede CAI, via Cona: ore 6:45 (ora incontro: 6:30)
Incontro uscita A24, Colledara – San Gabriele: ore 7:00 (da Teramo ore 7:10), ri-partenza: 7:15
Adesione
E’ possibile aderire per soci CAI, PRIMA di sabato 2 dicembre 2023:
– all’accompagnatore niels.van.bemmelen@gmail.com, whatsapp 3495075867, fisso 0861 1855995 oppure
– alla segreteria della sezione Teramo del CAI, segreteria@caiteramo.it
– usare il modulo iscrizione sul sito CAITeramo.it
Per più informazioni vedi la scheda tecnica: 3 Dicembre 2023 Forca di Valle – Casale San Nicola

Pranzo dopo l’escursione
Dopo l’escursione possiamo mangiare qualcosa al Bar Ristorante Casale, a Casale San Nicola. Chi vuole mangiare qualcosa è pregato di fare la scelta da un menu semplificato e all’adesione indicare cosa vuole mangiare.

Menu semplificato
Primi (a scelta)
Fettucini ai funghi porcini
Penne al ragù
Secondo
Grillata mista (porzioni da condividere – indicare se vuoi partecipare alla grillata mista)

Bevande e contorni da ordinare separatamente

Mappa del Percorso

 
 
 
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19 Novembre 2023Condividi
Il percorso parte e arriva dal C.E.A. (Centro Educazione Ambientale) del WWF e per una buna parte si svolge sui prati di piano Roseto per arrivare poi alla Madonna della Tibia e da qui alla rocca di Roseto per tornare poi al C.E.A

 
LOCANDINA ANELLO DELLA MADONNA DELLA TIBIA
SCHEDA TECNICA ANELLO DELLA MADONNA DELLA TIBIA
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7 Novembre 2023Condividi 

 
 
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5 Novembre 2023CondividiA Costacciaro (PG) si è svolto il Raduno Internazionale di Speleologia e il Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo non ha saltato l’appuntamento.

 
La partenza, prevista per il giorno 2 novembre, è stata “carica”: l’attrezzatura speleologica personale e i cambi degli 11 membri del gruppo hanno riempito i portabagagli di 3 auto (e che auto!).
Dopo più di due ore di strada, l’Ostello Del Volo ci ha accolti con cordialità e simpatia, ma si sa: durante un raduno di speleologia il riposo è un miraggio (giusto quelle poche ore necessarie per ricaricare parzialmente le energie). Sì, perché tra mostre, conferenze, grotte, proiezioni e amicizie (vecchie e nuove) il tempo non è mai abbastanza.
Nel corso delle quattro giornate, nelle quali il meteo non è stato clemente, il Gruppo Grotte ha visitato il bellissimo paese di Costacciaro ma anche la natura che lo circonda, Monte Cucco in primis.
Sulla vetta, le raffiche di vento superavano gli 80 km/h e le temperature erano molto basse, per questo la prima uscita programmata (Grotta di Faggeto Tondo) è saltata. Nessun segno di scoraggiamento per il gruppo di speleologi teramani: la mancanza si trasforma in opportunità e, grazie ai verdi prati, il pranzo è servito. Risotto ai funghi e funghi ripieni per tutti, anche per i passanti!
 
Non si poteva concludere il raduno, però, senza una bella gita sotto terra. Il giorno seguente le condizioni meteo erano forse peggiorate ma il Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo è formato da temerari che hanno affrontato nebbia, vento e qualche fiocco di neve per raggiungere la Grotta di Monte Cucco e visitare lo splendido Ramo delle Ossa. Con le sue sale immense e le sue concrezioni bianchissime è stata un’esperienza splendida e indimenticabile (anche a causa della disavventura finale che ha portato i membri del gruppo a spingere la speleo-macchina per ripartire).

Ovviamente, lo Speleobar era tappa fissa ogni sera per brindare in compagnia di tutta la comunità speleologica italiana e internazionale.
Al prossimo raduno!
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4 Novembre 2023CondividiIl 1° Novembre normalmente è una giornata autunnale  i primi freddi, la pioggia che minaccia, l’ umido che ti entra nelle ossa e il vento che ti fa sentire ancora più freddo, ogni tanto uno sprazzo di sole che aumenta ancora di più  l’umidità  che respiri  ebbene cosi è stato: una giornata  uggiosa .  La giornata però ci ha regalato   la bella traversata  che  dal Ponte della Lama ci ha portato  al  Panepucci, in un bosco brumoso e multicolore,  e da qui alla Cima della Jenca, con vista sui laghetti,  da dove abbiamo raggiunto  il  Camarda. Non ci hanno  scoraggiato   la minaccia della pioggia e quel vento a torturarci dovunque  si camminasse sotto, sopra, di lato; alla fine  siamo arrivati  dove volevamo  e poi a liberarci finalmente  dal fastidioso vento  freddo e dalla paura della pioggia sempre incombente abbiamo riguadagnato  velocemente le auto  … stanchi di corpo soddisfatti per l’impresa  ma anche molto ma molto  affamati. Ne sanno qualcosa  quei due ottimi abbondanti piatti di pasta con i quali abbiamo gratificato  ancor di più la mente  ricompensando le nostre fatiche .
 
 
 

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30 Ottobre 2023Condividi
                                Boschi suggestivi, ripidi pendii, affacci su verdi vallate, vette autoritarie e un maestoso anfiteatro hanno impreziosito la festa organizzata per noi, soci del CAI Teramo, nel piccolo ma accogliente Rifugio di Coppo dell’Orso in un territorio ricco di bellezza, amato e protetto da persone ospitali e genuine che hanno saputo trasformare una semplice escursione intersezionale ed un momento conviviale in una giornata indimenticabile. Questo è quello che sono riusciti a fare gli amici della Sezione CAI Coppo dell’Orso-Villavallelonga, ieri, domenica 29 ottobre, sui sentieri del Monte Cornacchia(2003mt) tra i Monti Marsicani del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise( fresco centenario).  Grazie di cuore a tutti…
Giorgio D’Egidio
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27 Ottobre 2023CondividiMERCOLEDI’ 1° NOVEMBRE 
ESCURSIONE AUTUNNALE INSIEME AL C.A.I. SENIORES 
IN VOLO SULLA CATENA AQUILANA DEL GRAN SASSO

SCHEDA TECNICA DALLA MADONNA DELLA ZECCA AL CAMARDA
LOCANDINA DALLA MADONNA DELLA ZECCA AL CAMARDA (1)
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24 Ottobre 2023CondividiAncora una avventura con gli Amici della Sezione Cai Coppo dell’Orso – Vallelonga.

DOMENICA 29 OTTOBRE 2023 ricambieremo la cortesia salendo insieme fino al Monte Cornacchia (2003 mslm) nel cuore dei Monti Marsicani, affacciati sulla celeberrima Conca del Fucino. Insieme, infatti, passando per il loro Rifugio Coppo dell’Orso (1900 mslm), attraverseremo ambienti solitari in una zona di confine a cavallo tra due regioni: Abruzzo e Lazio. Scopriremo panorami insoliti e fortemente scenografici del PNALM (Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise) che proprio in questa stagione offre i colori e le luci migliori e tutto questo sempre, ovviamente, in un bellissimo clima di amicizia e solidarietà che da sempre contraddistingue il nostro sodalizio e le due Sezioni in particolare. Vi aspettiamo dunque numerosi…e, non dimenticate che il termine ultimo per le iscrizioni è Venerdì 27 ottobre alle 21,00.
Buona Montagna a tutti.
Giorgio D’Egidio
 
18 – SCHEDA TECNICA
Locandina
 
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23 Ottobre 2023CondividiConclusi ieri i lavori della prima Tavola Rotonda Informale ideata ed organizzata in sinergia dalle Sezioni CAI di Teramo ed Ascoli con la neonata Associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino. Una due giorni (21-22 ottobre) che a Padula di Cortino, ha visto alternarsi escursioni su vecchi e nuovi sentieri intorno agli splendidi borghi di Padula e Macchiatornella, nel cuore della Laga, a momenti di riflessione intorno ad importanti temi quali la Sostenibilità, i Territori e le Comunità minori, i Cambiamenti Socio-Economici e soprattutto Climatici.
Gli interventi del Prof. Filippo Di Donato, della Prof.ssa Anna Ciammariconi dell’Università di Teramo, dei Sindaci Marco Tiberii e Lino Di Giuseppe, di imprenditori locali quali i fratelli Amarii, Giorgio Di Matteo e l’Agronomo Rinaldo Mauro Di Matteo, di Davide Peluzzi Guida Ambientale Escursionistica e Ambasciatore del PNGSML, di Federico Di Luciano portavoce del movimento Fridays For Future e di Dante Caserta del WWF Teramo hanno, insieme a quelli dell’Ing. Gennaro Pirocchi e del Dott. Luigi Pomponi del CAI Teramo e dell’Arch. Marcello Nardoni del CAI Ascoli, dato vita ad una Tavola Rotonda Informale sapientemente condotta da Annarita Di Domenico dell’Associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino.
Un momento sentito e partecipato con un pubblico numeroso e giustamente critico ma consapevole dell’importanza del discorso intavolato che si tenta di portare avanti. Tanti gli aspetti analizzati, spesso con parole abusate ma anche quelli inediti che purtroppo ci raccontano di temi molto spesso ignorati quali ad esempio l’Eredità che lasceremo alle generazioni future come ci ricordava il giovanissimo Federico Di Luciano portavoce del movimento green Fridays For Future il quale insieme a Dante Caserta del WWF Teramo, sottolineava l’importanza di un cambio culturale per poter indirizzare più consapevolmente le scelte di spesa in particolare di quella pubblica.
Tutti gli interventi successivi hanno visto emergere, inoltre, altri valori preziosi quali la Comunità. La sua importanza è emersa anche da uno studio sulle popolazioni con il più alto numero di centenari che ne decreta la sua presenza tra i fattori essenziali per una vita longeva.
Il Dialogo la cui crisi appare evidente, soprattutto tra gli attori principi della vita sociale, Istituzioni, Ente Parco, Amministrazioni locali e mondo dell’associazionismo tutto ma anche, purtroppo, tra cittadini stessi, deve tornare centrale nella vita di questi spazi. Continuare a dialogare e a cercare un punto d’incontro è di vitale importanza per la sopravvivenza di tutti i territori minori e per la creazione di un altro fondamentale valore: fare Rete. Per sopperire alla cronica mancanza di fondi e attenzione delle Amministrazioni locali, sottolineata dalla Prof.ssa Anna Ciammariconi, Presidente del Corso di Laurea in Turismo Sostenibile dell’Università di Teramo e dai due Sindaci Marco Tiberii e Lino Di Giuseppe (rispettivamente di Cortino e Rocca Santa Maria), occorre che ognuno di noi, con la propria esperienza, il proprio sapere e le proprie competenze si faccia promotore di questo valore, si trasformi, come diceva il Prof. Di Donato in un pezzettino di quello che è definito come Capitale Umano.
Fare Rete anche e soprattutto con azioni concrete quali quelle proposte ieri al termine dei lavori con la creazione di un Gruppo di Lavoro Permanente che racchiuda tutti gli Attori interessati; che si proponga come portatore sano di idee e dialogo, nel tentativo di suggerire soluzioni a costo zero per indirizzare scelte di spesa sostenibili e identitarie del nostro ricco territorio (o Patrimonio Naturale), unico a livello nazionale come più volte ricordato dall’Ing. Gennaro Pirocchi ideatore del Trekking Aprutino (cammino di lunga percorrenza lungo i sentieri più belli della nostra provincia) e da Davide Peluzzi che ha esortato a mettere in campo “il coraggio delle idee”. Ripartire da esso e dall’accoglienza delle Comunità, guardando ai riferimenti alternativi per adattarli al territorio stesso, come sottolineato dall’Arch. Marcello Nardoni, senza però puntare unicamente sul turismo, collaborando insieme per il rilancio di territori dimenticati come auspicato dal Presidente del CAI Teramo il Dott. Luigi Pomponi.
Giorgio D’Egidio
                                                                       

SPAZI RITROVATI DELLA LAGA

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18 Ottobre 2023CondividiLe escursioni intersezionali sono fatte per socializzare con le altre Sezioni , appagarsi con  il raggiungimento della meta e/o della vetta e ancor di più condividere con amici questi momenti magici . Una magnifica occasione è stata la bellissima”Passeggiando tra i faggi ”   organizzata dal CAI di Arsita Domenica scorsa 15 ottobre.
I partecipanti erano numerosissimi molti escursionisti e tanti i Soci dei due Sodalizi che si sono avventurati nelle Gole dell’Inferno Spaccato e hanno goduto del bosco e della vista delle Sorgenti del fiume Fino , una fila lunghissima che ha iniziato a camminare  nel bosco non senza aver prima assaggiato dei buonissimi dolcetti artigianali  con un bel caffettino. Raggiunto “il buco”  ci siamo avventurati nella faglia accedendo attraverso l’ ingresso occulto  e abbiamo camminato dentro la nascosta e misteriosa fessura  aperta nella roccia che a guardare in su vedi solo uno spicchio di cielo. In gruppi  di circa 15 persone    con caschetto e in massima sicurezza tutti sono entrati e hanno potuto accedere con il supporto degli accompagnatori e del Soccorso Alpino presente durante tutta l’escursione.
All’uscita della Gola uno “sdijuno”  a base di formaggi e salumi locali   che ci ha dato lo sprint per arrivare alle sorgenti del Fino ….E qui sorpresa ….. ci aspettava  un suggestivo trio  di violini la cui musica ci ha rapito con le foglie caduche e le note al vento in momenti bellissimi ammalianti e sognanti portandoci nel bosco incantato delle fiabe.
Ripreso il cammino e con  ancora nella testa e nell’aria le note ascoltate  all’uscita del bosco c’erano ad aspettarci , quasi a voler  continuare  la magia della musica e del bosco, i Falconieri con i loro rapaci bellissimi e pronti farsi accarezzare così come  avevano fatto nella mattinata con i bambini che ci avevano preceduto con una escursione parallela ma più semplice e più breve. Dopo queste magia siamo tornati sulla Terra ….e qui nella sala polifunzionale del Comune di Arsita con il benvenuto del Sindaco e di Manolo (Presidente CAI Arsita ) ristoro per tutti  …e che ristoro buona la pasta  cucinata dalle signore del paese, ancora più buono il pollo al forno  con le patate e i dolcetti di fine pasto da ricordare e non  scordare i  tipici Tatù .
E come ha scritto un nostro socio Musica ,Natura ,Falconieri ogni ben di Dio da mangiare nel bosco e fuori ..cosa vuoi di più.
Ma cosa riportiamo e deduciamo da questa bellissima giornata che il CAI  di Arsita ci ha regalato?
Qual’è l ‘idea  o il pensiero  condiviso che vengono fuori ?
Occorre  fare uno sforzo per elaborare un coordinamento Sovrasezionale Provinciale con lo scopo di intraprendere iniziative comuni , aumentare le escursioni  intersezionali in specie in ambito Provinciale , cooperando e collaborando   in modo da lavorare tutti insieme  per rafforzare  la presenza del Club Alpino sul  nostro territorio.
Iniziamo ci  vuole solo un po’di buona volontà altrimenti si corre il rischio di disperdere energie.
L’unione fa la forza.
Buona Montagna a tutti

 

 

 

 
 
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17 Ottobre 2023CondividiLa parola Sostenibilità deriva dal verbo latino “sustineo, sustinere”, che  significa  resistere, durare ma anche sostenere, sorreggere, sop- portare, proteggere e nutrire. Proteggere, appunto, è il sinonimo di tutelare che troviamo già nell’art. 1 dello Statuto Generale del nostro sodalizio nato 160 anni fa e che diede vita alla prima Associazione ambientalista del nostro paese. Ecco dunque che due Sezioni del Club Alpino Italiano, da sempre impegnate nella tutela del Territorio particolarmente fragile come quello montano, che da sempre condividono, si uniscono per dar vita ad una due giorni a carattere informale sul tema, proprio a Cortino nel cuore della Laga. Tanti gli interrogativi ma se alle due Sezioni CAI si aggiunge una Neo-nata Associazione, SPAZI RITROVATI ALTO TORDINO, ecco che le domande aumentano. Come essere sostenibili e allo stesso tempo rilanciare  Comunità da tempo dimenticate? Come  dare risposte concrete? Ci proveremo insieme ad imprenditori, amministratori, professionisti della montagna e accademici della Facoltà di Turismo Sostenibile ma soprattutto, insieme a voi.  Dunque…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Scheda Tecnica Sabato 21
Scheda Tecnica Domenica 22
 
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16 Ottobre 2023Condividi 
 
 
 
 

I giorni 3 e 10 Ottobre si è svolto  un  progetto didattico, condiviso tra la scuola Primaria di Morro d`Oro  e la sezione CAI di Teramo .,consistente in una lezione in  classe  e  una lezione /escursione in ambiente montano. Al progetto hanno partecipato gli alunni della quinta A e della quinta B di Pagliare di Morro d’Oro . Il progetto aveva lo scopo di sensibilizzare gli alunni alla  conoscenza e alla  conservazione del nostro patrimonio naturalistico nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.
Dopo la lezione in aula del tre Ottobre  seguitissima e piena di domande , il 10 Ottobre i  bambini sono arrivati di primo mattino al Piazzale Amorocchi dei Prati  di Tivo. 
La giornata era splendida con il sole dolce di fine estate  e il vociare dei bimbi ha riempito il Piazzale pressochè deserto, da lì è iniziata la loro piccola avventura verso le Sorgenti del Rio Arno …..Ma lasciamo la parola a loro , al loro racconto……..ai loro diarii !

La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^A della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.

Pagliare10.10.23

Caro diario,
oggi non abbiamo vissuto un normale giorno di scuola ma siamo andati in un posto dove c’è poca traccia dell’uomo: la montagna.
Siamo andati a Prati di Tivo accompagnati dalle guide del C.A.I., il signor Giorgio, il signor Giacinto e la signora Giuseppina.
Alle 8,45 siamo saliti su “Abruzzo Touring” un pullman di lusso con sedili reclinabili e le tendine.
Una visione da film horror!!!
Dopo più di un’ora di viaggio finalmente siamo arrivati. Appena scesi, ci ha investiti l’aria che, come mi aspettavo, era fredda.
Dopo un rapido spuntino, in fila indiana, abbiamo intrapreso il nostro percorso. Ma prima, la guida CAI, il signor Giorgio, ci ha fatto notare una bandiera su una roccia. 
“È la bandiera del CAI”, ci ha detto, “e ogni volta che ne vedete una, vuol dire che siete sul sentiero CAI, quindi siete al sicuro!”
La bandiera è composta di tre fasce: la prima rossa, la seconda bianca, la terza rossa come la prima. Passando per una strada siamo arrivati ad una baracca; la guida ci ha spiegato alcune cose sul Sentiero Italia.
Lungo il tragitto abbiamo incontrato un cespuglio di bacche. Il nome delle bacche è “rosa canina”. La guida, la signora Giuseppina, ci ha detto “Questa è la rosa canina, ricca di vitamina C; viene utilizzata per preparare le marmellate e altro. Se la volete mangiare state attenti perché nei semi ci sono piccoli aghetti”.
Io cosa ho fatto curioso come sono? Ne ho presa una, mi sono sporcato il dito e l’ho succhiato: il succo era aspro. E così ho fatto un pieno di vitamina “C”. Più avanti abbiamo visto un falso sambuco che invece produce un frutto non commestibile.
Entrati nel bosco, siamo stati avvolti dagli alberi di faggio: sembrava che mi abbracciassero.
Il sig. Giorgio ha detto. “Vediamo se riesco a trovare una cosa… Eccola! Questa è la faggiola”. L’ha messa sul palmo della mano e ce l’ha mostrata. È di colore marrone. “La faggiola è il frutto del faggio. Da essa si può ricavare l’olio e, tostato e macinato, può essere un surrogato del caffè”.
Lungo il sentiero la signora Giuseppina ha dato al sig. Giorgio una pietra con le impronte di una conchiglia: un fossile. Il sig. Giorgio ci ha spiegato che milioni di anni fa al posto del Gran Sasso e in generale in altre montagne c’era il mare e ci sono anche le prove: i fossili! Appunto.
Il nostro cammino è stato interrotto dal sig. Giacinto che è uscito dal percorso ed è ritornato con un fungo. Il suo nome è “mazza di tamburo”. È un fungo commestibile, di colore bianco con dentro tante lamelle.
Abbiamo fatto una lunga camminata con un bellissimo panorama. La guida ci ha fatto vedere il “picco San Pio XI” e il “picco Confalonieri”.
A un certo punto la strada era bagnata e, facendo silenzio, abbiamo udito il rumore della cascata.
Abbiamo continuato il percorso e tra spiegazioni, discese e salite ripidissime, paesaggi variopinti e scoperte spettacolari siamo arrivati alla meta: il punto Belvedere delle cascate del Rio Arno.
A gruppi, insieme al sig. Giorgio, abbiamo visto la cascata che nella sua discesa è divisa da un masso. È bellissima! Vacci pure tu diario e vedi.
Ci siamo avventurati poi verso il punto di partenza dell’escursione, “ripassando” tra le montagne che sembravano di un racconto di fantasia.

Dopo aver pranzato insieme, prima di salire sul pullman abbiamo fatto una foto di gruppo.
Salutate e ringraziate le guide siamo saliti sul pullman per tornare a casa.
La stanchezza è stata tanta ma ne è valsa la pena. Abbiamo visto da vicino cose che ci sono state presentate la settimana scorsa nella lezione teorica dal sig. Giorgio e dal sig. Luigi che è il presidente del C.A.I. Abbiamo imparato molte cose e sono felice.
Bene, non ho più niente da raccontare e devo andare.
A presto diario!

 

 
La giornata a Prati di Tivo raccontata in una pagina di diario, dagli alunni della classe 5^B della
scuola primaria Pagliare di Morro D’Oro.
11 ottobre 2023
Caro diario,
ieri abbiamo vissuto una giornata fantastica a Prati di Tivo, una località dell’Abruzzo situata in montagna. Adesso ti raccontiamo tutto. Appena arrivati a scuola abbiamo fatto 15 minuti di italiano fino a quando la maestra della 5^A ci ha bussato alla porta e ci ha detto che era ora di partire. Siamo scesi in cortile dove ci aspettava un grande pullman bianco e, accompagnanti dalle maestre Daniela e Antonella e da altre due insegnanti della classe 5^A, siamo saliti pieni di ansia edi adrenalina.
Appena partiti abbiamo cominciato a ridere e a chiacchierare, poi attraverso il vetro abbiamo iniziato ad ammirare il paesaggio: da una parte vedevamo la dolce natura composta da alberi, viti, ulivi, distese di terra coltivate; dall’altra parte invece vedevamo un paese completamente antropizzato fatto di case, grandi giardini, farmacie, ristoranti e lunghe strade. Durante il tragitto abbiamo notato anche il lago artificiale di Piaganini formato dalla diga della Centrale idroelettrica di San Giacomo, che sbarra il corso del fiume Vomano. Dopo circa un’oretta dalla partenza siamo arrivati. Appena scesi dal pullman abbiamo fatto una piccola merenda e conosciuto la guida del CAI (Club Alpino Italiano) Giorgio, papà del nostro amico Stefano, che ci ha accompagnanti durante il percorso insieme ad altri collaboratori. Poi abbiamo cominciato a camminare.
Il sentiero che avremmo seguito ci avrebbe condotti alla Val Maone. Poco prima di inoltrarci nel bosco, abbiamo visto in una roccia la segnaletica del Club Alpino, ovvero una bandiera con due strisce orizzontali rosse e una bianca che indica il percorso da seguire. Abbiamo iniziato con l’osservazione di una vistosa pianta di rosa canina piena di bacche rosse che contengono vitamina C e il sambuco velenoso, ma in realtà il suo nome botanico è ebbio. Dal sentiero Italia abbiamo subito osservato davanti a noi la montagna del Corno Piccolo della catena del Gran Sasso,il gigante della natura, fatto di pietre che ci fissava severo. Quindi ci siamo addentrati nel meraviglioso bosco di alti faggi che sembravano tantissimi soldatini dove noi eravamo i loro capitani. A terra abbiamo osservato le faggiole che sono i frutti del faggio di cui sono molto ghiotti gli scoiattoli e i cinghiali e, se macinate, si trasformano in un surrogato del caffè o in olio di semi.
Il signor Giacinto, il collaboratore che ci accompagnava, ha poi trovato e raccolto un bellissimo fossile di conchiglia, testimonianza di epoche remote in cui il mare arrivava ai piedi della montagna. Poco distante, ha raccolto un fungo chiamato mazza di tamburo: appena lo ha tagliato ha emanato un gradevolissimo profumo! Dopo aver attraversato il bosco con il tappeto di foglie secche che calpestavamo, lungo la strada ciottolosa fatta di discese e salite, siamo giunti alla meravigliosa cascata del Rio Arno. Il dolce e veloce scorrere dell’acqua cristallina che sbatteva contro le rocce si sentiva sempre più man mano che ci avvicinavamo e per ammirarla da vicino siamo scesi attraverso delle scalette di legno che portavano ad una specie di balconcino. Lo scenario era bellissimo e la visione ci rilassava!
Sulla via del ritorno ci siamo stancati un po’ perchè complessivamente abbiamo percorso circa quattro chilometri, ma fortunatamente ci siamo fermati per la pausa pranzo in una verde prateria per poi riprendere il cammino e tornare al parcheggio del pullman .La giornata è stata meravigliosa, il sole era caldo e luminoso e il cielo azzurro.
Caro diario, ma tu sei mai andato in montagna? Ti consigliamo di andarci presto perchè ti divertirai tantissimo e porta con te i tuoi amici più cari perchè sarà ancora più bello. Abbiamo imparato tante cose nuove e speriamo di fare presto un’altra gita, così ti scriveremo ancora.
Con affetto,
i tuoi amici scrittori

 

 

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4 Ottobre 2023CondividiDomenica 1 Ottobre  tutti insieme gli escursionisti e gli speleo del CAI Teramo si sono addentrati nelle  gole di Fara San Martino,tra le alte pareti, percorrendo il vallone di Santo Spirito, incantati dalla forza della natura  che hanno scavato un solco profondo nei calcari   e dalle  stratificazioni della  segreta geologia della  Montagna Madre.  Dopo la sosta per un breve ristoro all’Acqua Verde  visita alla  Grotta di S’Angelo di Palombaro  e ai resti dell’Eremo  con  tutte le caratteristiche per far nascere  il culto  di  S. Michele Arcangelo: la cavità, l’acqua, la presenza pastorale: grande suggestione   e immensa spiritualità . Il programma prevedeva un ulteriore tratto a piedi in questi posti per vederli  meglio ma, visto il poco tempo rimasto,  ci siamo diretti a Pennapiedimonte in auto. E qui che spettacolo, da rimanere incantati, il  borgo di pietra  bianca abbarbicato alla rocca   e ancor di più meraviglia  quando siamo saliti al Balzolo il bellissimo belvedere sopra il paese lì si aperto un mondo; allora forse in quel posto molti di noi hanno capito quanto sia immensa la Majella ….,  quanto sia misteriosa la Majella  e perché la Dea Maja sia la più bella delle sette Pleiadi nate dagli Dei e compagne degli Dei. Sicuramente come abbiamo concordato  torneremo tutti in questi luoghi  incantati e fascinati da quello che  la Dea Majella  ci ha minimamente  svelato .
Buona escursione a tutti
 

 
 
 
 
 
 
 

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2 Ottobre 2023CondividiFinalmente ce l’abbiamo fatta jn barba al meteo e alla iella che  avevano sempre ostacolato questa escursione   ci siamo saliti sul Sirente. Non eravamo tanti ma eravamo tanto contenti  ….siamo saliti fino alla cima ammirando i pinnacoli,  le guglie ,camminando poi sulla splendida cresta che porta alla Castellina,  godendo di uno splendido panorama e della compagnia di tutti .  La luce  buona , lo spettacolo magnifico , le foto tante  sicuramente  non  all’altezza di quello che gli  occhi hanno visto,  l’importante però è che  accendano i nostri ricordi . Buona montagna .
 
 

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26 Settembre 2023CondividiCAI SENIORES TERAMO 27 SETTEMBRE 2023

 
 
 
 
 
 
 
 
Diventare Socio

LOCANDINA SIRENTE DALLA VALLE DELLA LUPARA
SCHEDA TECNICA SIRENTE DALLA VALLE DELLA LUPARA
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20 Settembre 2023Le più belle foto dell’escursione-anello al Monte Aquila (2494 mt) di Domenica 17 Settembre in compagnia di   Giuseppe Albrizio che ci ha presentato la sua nuova guida  sui percorsi del Gran Sasso.
Bellissima escursione  in  piacevole compagnia di tantissimi  escursionisti soci CAI e non, sulla cresta del Monte Aquila  a fare amicizia , a parlare di montagna , vivere la montagna e ascoltare chi come Giuseppe Albrizio la montagna  la descrive con la padronanza di chi la conosce ,la pratica…la ama

 

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18 Settembre 2023CondividiE’ veramente ‘fantastico  pensare che esista una linea tracciata dalla spada di San Michele Arcangelo nel corso della sua battaglia contro Satana…..La linea comincia in Irlanda, su un’isola deserta, dove l’Arcangelo Michele sarebbe apparso a San Patrizio, passa poi in Inghilterra questa linea potrebbe passare proprio qui.. a testimonianza di quanto sia antico, forte e radicato il culto dagli albori del Cristianesimo per San Michele…..e noi Domenica 24 saremo su questa linea immaginaria ..Nella grotta di San Michele Arcangelo

SCHEDA TECNICA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
LOCANDINA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
 
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13 Settembre 2023CondividiDomenica 17 Settembre 2023 escursione evento per la nostra Sezione. Avremo il piacere di parlare e di scoprire con l’autore, Giuseppe Albrizio, la nuovissima guida pubblicata con la Casa Editrice ITER Edizioni: “GRAN SASSO – LAGA. 70 passeggiate, escursioni e trekking alla scoperta della natura”.
L’escursione ad anello, di circa 12 km, con una  salita iniziale impegnativa durante la quale saremo piacevolmente sorpresi da mirabili vedute aeree, ci condurrà piano piano sulla prima vetta: il Monte Aquila (2494 mt). Passo dopo passo, inizieremo a scendere prima verso la seconda vetta, Picco Confalonieri (2422 mt, un balcone sull’anfiteatro di Campo Pericoli), poi verso il Rifugio Duca degli Abruzzi dove ad attenderci ci saranno gli infaticabili Carlotta e Luigi per un brindisi beneaugurante.
Dialogheremo con Giuseppe Albrizio, grande appassionato di escursionismo, presidente e cofondatore del Club2000mt  delle vette dell’Appennino di cui è anche esperto conoscitore, a tal punto da essere nominato, nel 2017, Accompagnatore Escursionistico Onorario dalla sua Sezione CAI di Rieti. Giuseppe Albrizio nutre da sempre una grande curiosità nei confronti di vette, valichi e altipiani di montagna, pur avendo iniziato la sua proficua attività escursionistica solo all’età di 35 anni, quando attratto dalla copertina di una rivista in edicola, decide di acquistarla e di muovere i primi veri passi che lo porteranno in breve tempo, a scalare, tra i primi, tutte le vette dell’Appennino oltre i 2000 mt .
Perciò, se siete curiosi…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA ANELLO M.TE AQUILA
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11 Settembre 2023CondividiIl Gruppo Grotte e Forre della sezione CAI di Teramo, organizza:
39° corso di introduzione alla speleologia.
Il corso propone ai partecipanti il primo approccio alle escursioni nelle zone carsiche sotterranee presenti nelle aree montuose dell’Italia centrale, la conoscenza del processo delle formazioni carsiche ipogee ed epigee e la conoscenza di attrezzature e tecniche di progressione.
Le lezioni si terranno nella sede CAI (il giovedì sera alle 21:00) e in ambiente (la domenica), per conoscere le peculiarità del territorio ed apprendere le tecniche necessarie per affrontare in totale sicurezza i percorsi di natura carsica. Durante tutto il percorso, gli allievi saranno seguiti e formati da istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche.
I partecipanti dovranno essere dotati di:

 Scarponcini da trekking
Tuta integrale (tipo meccanico)
Guanti da lavoro
Maglia in pile (oppure capo caldo)
Calzamaglia o pantalone termico

Ulteriori informazioni:
La partecipazione al corso di speleologia è riservata a chi abbia un’età superiore al 15° anno, siano muniti di certificazione medica attestante l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica e siano soci del Club Alpino Italiano.
La quota di iscrizione al corso è di € 100,00 (euro cento) per partecipanti con età uguale o superiore ai 26 anni; euro 80,00 per quelli con età inferiore ai 26 anni, ed è comprensiva di:

Copertura assicurativa per le uscite in ambiente
Dispense delle lezioni teoriche trattate
Casco con illuminazione
Imbraco da speleologia
Attrezzature collettive di progressione

Nel caso di non soci CAI, alla quota di partecipazione dovrà essere aggiunta la quota di iscrizione al Club Alpino Italiano, da saldare tramite bonifico: € 50,00 (euro cinquanta) per i partecipanti con età uguale o superiore ai 26 anni; € 25,00 (euro venticinque) per quelli con età inferiore ai 26 anni. Conto corrente IBAN: IT76 M 05424 15300 000 0 000 50124 (Banca Popolare di Bari – Sede di Teramo) intestato a “Club Alpino Italiano – Sede di Teramo”.
Gli spostamenti per raggiungere gli ambienti di escursione ed esercitazioni e per le lezioni teoriche dovranno effettuarsi con mezzi propri.
 
Scarica:
Locandina completa di Programma Corso 2023 
Modulo iscrizione
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11 Settembre 2023CondividiDomenica 10 settembre, trasferta alla risorgenza dell’Inferniglio per il Gruppo Grotte e Forre CAI Teramo.
Una bellissima giornata passata oltre regione, in particolare a Subiaco (RM), insieme agli amici speleo dello Shaka Zulu Club Subiaco.
La Risorgendo dell’Inferniglio è una risorgenza attiva situata lungo le sponde del fiume Aniene, nei pressi dell’incubatoio ittico provinciale. Il sito si trova a 512 m s.l.m mentre l’acqua che scorre al suo interno proviene da Campo dell’Osso che invece si trova a 1550 m s.l.m. (per saperne di più clicca qui).
All’interno della grotta si possono ammirare suggestivi fenomeni carsici con forme di erosione straordinarie; inoltre il torrente e i numerosi laghetti si prestano a un bella nuotata sotterranea (ovviamente è necessaria la muta perché la temperature dell’acqua è molto bassa).
Un ringraziamento speciale va a Gabriele, a Corrado e a tutti gli altri Shaka Zulu che ci hanno permesso di vivere questa esperienza indimenticabile in un luogo fantastico.
Amici, torneremo presto dalle vostre parti per altre avventure!
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7 Settembre 2023CondividiE’ stata dura, anzi durissima ma alla fine , partiti da Intermesoli e tornati a Intermesoli con un piccolo cambio di programma (saremmo dovuti riatterrare a Nerito) l’abbiamo girovagata tutta  tutta questa  montagna selvaggia  e rocciosa che da qualunque parti la sali  è difficile da domare.  Questa volta  abbiamo domato forse la parte più tosta  da salire e prendendola anche da molto lontano: Sabato mattina da Intermesoli siamo transitati per il rifugio  Del Monte  e poi  per la  valle del Venacquaro da qui . dopo aver risalito l’omonima Sella e una divagazione a cima Venacquaro, siamo scesi nella valle del Chiarino.  Dopo la cena e una notte ristoratrici  al Rifugio  Fioretti  la Domenica ci siamo arrampicati , come formichine con le ali sulla cresta Ovest con uno   zaino pesantino  e anche una bella fatica  ma…. quando siamo arrivati in cima si è aperto il mondo, guardare le foto per credere . La discesa è stata bella tosta e impegnativa per Colle Andreole fino alla Piana di San Pietro per riscendere poi verso Prato Selva  e da qui con il bellissimo  sentiero nel bosco fino a Intermesoli …. non poteva mancare alla fine un ottimo terzo tempo sulle note di una chitarra con le pallottine ottima e abbondante.
 

 

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6 Settembre 2023Condividi 
“I congressisti fecero poi una escursione, in automobile fino a Ponte Rio D’Arno, poi, divisi in squadre, preventivamente organizzate, a piedi per la Valle del Rio D’Arno, a Pietracamela, e Campo Pericoli, ove, a cura specialmente dell’avv. Scarselli, Console del Touring Club Italiano, era stato preparato un buon attendamento. Il mattino successivo, all’alba, più di quaranta escursionisti, guidati dal giovane alpinista signor Marcello Danesi, compirono felicemente ed allegramente la salita del Corno Grande e ridiscesero all’accampamento. Il terzo giorno, sveglia alle tre e discesa per il Vado di Corno ad Isola del Gran Sasso, ove era preparato il pranzo dal fattore Sig. Melo e, dopo il pranzo, un ricevimento graziosamente offerto dal Colonnello Tartagliozzi.  Alla sera, gli automobilisti ricondussero a Teramo i gitanti, lieti della bellissima escursione compiuta.”
Dalla <<Rivista mensile del CAI Centrale>>: Il Secondo Convegno Alpinistico Regionale Abruzzese (1922: Teramo, 5-6-7-8 Agosto)
Con lo stesso spirito della “prima escursione intersezionale” della nostra amata Sezione, di cui si ha traccia scritta, ci prepariamo ad accogliere, domenica 10 settembre, gli Amici della Sezione CAI VALLELONGA – COPPO DELL’ORSO.  Con essi infatti trascorreremo  una meravigliosa giornata “lieti della bellissima escursione…” su una delle più belle e panoramiche ferrate del Gran Sasso: la Ferrata Enrico Ricci. 900 metri circa di dislivello positivo affacciati sull’orlo del famoso PARETONE, lo strapiombo orientale del “Monte Corno” , un baratro di oltre 1300 metri con nulla da invidiare alle più blasonate pareti alpine.
Dunque non esitate oltre…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
 
SCHEDA TECNICA Ferrata Ricci 10.09.2023
 
 
 
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30 Agosto 2023Condividi 
“Vi piacerebbe vedere la vera macchina del Tempo? domandò il Viaggiatore del Tempo. Dopodiché, presa la lampada, ci fece strada…”
                                     da “La Macchina del Tempo” di H.G. WELLS
E come una vera macchina del tempo, l’escursione di domenica 3 Settembre, organizzata in collaborazione con gli Amici di Decathlon, ci permetterà di mettere indietro le lancette dell’orologio fino all’epoca dei primi popoli italici che vissero l’agro-teramano: Siculi, Umbri, Etruschi, Sabini e Pretuzi. Partiremo da Piano Vomano, piccolo borgo che si affaccia sul “Gigante che dorme”, un tempo a protezione e controllo dell’antica Via Cecilia che collegava Roma alle colonie di Hatria e di Castrum Novum sul Mare Superum poi divenuto Adriatico. Lentamente raggiungeremo i ruderi di S. Martino ed il Colle del Vento con le sue  Mura Megalitiche, un possente tratto di mura in opera “quasi quadrata” che scopriremo insieme al nostro socio Davide il quale ci farà viaggiare indietro nel tempo fino alla località S. Lucia con il secondo ed ultimo nucleo della “Città Perduta”. Tornati alle auto, saremo ospiti nello Store di Decathlon di Piano d’Accio dove ad attenderci troveremo le ultime novità e tanti gadgets in omaggio. Mi raccomando…vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA
CITTA’ PERDUTA 3-09-23
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29 Agosto 2023Condividi
 
BREVE TREK AD ALTA INTENSITÀ SABATO 2 E DOMENICA 3 SETTEMBRE  SUL MONTE CORVO E DINTORNI
SABATO:DAL PAESE DI INTERMESOLI AL RIFUGIO FIORETTI DOVE SI PERNOTTA
DOMENICA: SALITA AL MONTE CORVO PER LA CRESTA OVEST E RIDISCESA AL PAESE DI NERITO
 
SCHEDA TECNICA GIROVAGANDO INTORNO AL MONTE CORVO 2-3 Settembre
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28 Agosto 2023CondividiLa Costellazione del Peschio dal Castello di Pretara con discesa per il Vallone di Fossaceca rappresenta una sfida alla bellezza con la sua visione aerea da capogiro e una sfida alla fatica  con i suoi 1700 metri di dislivello e  i 18 km di lunghezza ma l’epilogo della salita, dopo i piani verdi della Cimetta e gli affacci vertiginosi sul lato teramano ,  è certamente  il passaggio alla piana d’Abruna sotto l’Infornace e il monte Prena dove si apre, si svela l’essenza  dello scrigno nascosto del  massiccio del Gran Sasso … Il tesoro nascosto che forse si può intuire ma finchè non ci sei e non ci vai non lo saprai mai cosa ti perdi. Rimani senza parole, non te lo aspetti e ti fermi un  tempo indefinito sospeso in questo spazio immenso circondato da guglie  merletti , cuspidi ,pinnacoli  di roccia con il Sole  che fa risaltare il bianco delle morene e le macchie di neve di fine estate , nel silenzio dei fringuelli alpini e con la vista in lontananza  dei camosci all’ombra dei picchi.  Beh ci siamo sentiti piccolissimi al cospetto , le foto non rendono in questo luogo e non rendono nemmeno quando si avvista la Forchetta di Santa Colomba con le Torri di Casanova  e poi si va giù a capofitto nel Vallone di Fossaceca, per tornare tra pareti che trasudano acqua,  alla Fonte del Peschio  dove ci aspettano  un bel melone  e una bottiglia di prosecco in fresco per celebrare questa bellissima escursione.
 

  

 
 
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25 Agosto 2023CondividiANELLO DELLE FERRATE VENTRICINI E DEI GINEPRI
Dettagli nella scheda tecnica allegata
 
SCHEDA TECNICA ANELLO DELLE FERRATE VENTRICI E DEI GINEPRI

 
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23 Agosto 2023Condividi
"All'ombra d'un faggio gigante
sedevo assorto e lontano miravo
valli distese e lor dolce oscillare.
Sedevo un tappeto di foglie
e udivo l'acuto cantare
e gli innumerevoli suoni
d'uccelli stanchi di volare.
Sedevo e immaginavo
tra l'alte erbe di quelle valli,
i mondi che mi son nascosti,
i lor misteri e i loro molti inganni.
Sedevo all'ombra di quel faggio.
E tutt' attorno si taceva."
                               Andrea Brezza
Alla fine di una stagione estiva così intensa, ecco una breve escursione ad anello con partenza ed arrivo dal piccolo ma accogliente borgo di Macchiatornella. Protagonisti assoluti saranno antichi sentieri, terre un tempo coltivate con la sola forza della fatica, della caparbietà e della estrema povertà; i boschi con sua maestà il Faggio e l’acqua, tanta acqua, quella del Fosso del Malvese e delle innumerevoli sorgenti che rigano i pendii come lacrime su viso.
Ascolteremo “gli innumerevoli suoni” ma potremo ammirare anche CERRI, i cui frutti ricchi di tannino sono poco graditi ai cinghiali; oppure i NOCCIOLI tanto preziosi all’inizio del XIX° sec. dopo il blocco delle spezie voluto dall’Imperatore Napoleone che diede impulso alla creazione della PASTA di GIANDUIA; ed infine, se saremo fortunati, l’AGRIFOGLIO, pianta simbolo di ETERNITA’ ed AGGRESSIVITA’, usata sin dai tempi degli antichi Romani sugli usci di casa, per scacciare GUAI, SPIRITI MALIGNI ed INTEMPERIE.
Insomma, lentamente, nella poesia di un attimo sospeso accoglieremo questo ennesimo dono: un momento di pace nella nostra chiassosa frenesia…in compagnia del C.A.I. Teramo.
Giorgio D’Egidio
SCHEDA TECNICA Anello di Macchiatornella_1_
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23 Agosto 2023CondividiSiamo saliti fin quassù  a godere dello spettacolo di Picco Pio XI , siamo saliti alla Conca del Sambuco per vedere i camosci, siamo saliti  per vedere quanto sia bella la val Maone  1000  metri sopra, siamo saliti   per vedere Pizzo Intermesoli  da vicino,  siamo saliti per volare  tra il Corno Piccolo e l’Intermesoli. siamo saliti per vedere una montagna senza gente, siamo saliti per assaporare la solitudine, siamo saliti perchè volevano soffrire un po’,  siamo saliti perchè volevamo godere un pò …..
Forse qualcosa ci è mancato…il sole . forse qualcosa era in più… le nuvole, ma siamo saliti potevamo vedere  di più , potevamo vedere di meno  ma è stato bellissimo  come le foto e i ricordi  che abbiamo riportato a casa .

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13 Agosto 2023Condividi 

 
Questa escursione non prevede  la salita di nessuna vetta ma il dislivello e  i severi ambienti di montagna affrontati fanno respirare la vera essenza dell’alpinismo mostrandoci il versante Nord della catena in un modo vai visto.
(Per cause dovute al sequestro della strada di accesso alla fonte del Peschio  l’escursione potrà subire una variazione del percorso che inizierà dal Castello di Pagliara)
 
SCHEDA-TECNICA-ANELLO-DELLA-COSTELLAZIONE-DEL-PESCHIO
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11 Agosto 2023Condividi
Cima remota ed isolata  di grande suggestione in questa ambientazione d’alta quota, pur essendo meno alto,  Picco Pio XI è molto scenografico, il suo caratteristico piano inclinato dalla base raggiunge la vetta con un salto in alto di quasi trecento metri di quota,
SCHEDA TECNICA PICCO PIO XI LA VETTA DEL PAPA ALPINISTA
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4 Agosto 2023Condividi
Giovedì 27 Luglio  i Seniores (non tutti lo erano,,,, come si vede dalle foto )  e gli amici  del CAI di Lanciano sono stati su una delle più belle creste  degli Appennini : la cresta Est del monte Vettore.
Cresta  ….issima  . lunga, grandiosa ,incantevole …spettacolare….imponente .   Di seguito  sono  allegate alcune splendide foto del nostro Mimmo che testimoniano  la bellezza del luogo e il  piacere della splendida compagnia  che ci ha accompagnato durante l’escursione.
 

 

 

 
 
 
 
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31 Luglio 2023Condividi            
  
SABATO 5 AGOSTO
SATURDAY NIGHT FEVER ON CAMICIA
ANDIAMO A VEDERE L’ALBA E LE STELLE SUL CAMICIA
SCHEDA TECNICA MONTE CAMICIA NOTTURNA
LOCANDINA MONTE CAMICIA NOTTURNA
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26 Luglio 2023CondividiVenerdi’ 21  Luglio siamo stati con gli Angeli nella grotta di San Michele  Arcangelo.
 Gli Speleo e i Seniores  del CAI  Teramo hanno  accompagnato  i bambini della Caritas Diocesana  di Teramo nella grotta   di San Michele  Arcangelo  alla scoperta di quello che non si vede in superficie.
Siamo rimasti in silenzio a ascoltare le goccioline che cadevano e al buio per capire come si orientano i pipistrelli .
La cose più belle : la loro vivacità , il loro coraggio , attenti e per niente impauriti dalla nuova esperienza come tutti i bimbi che si affacciano alla vita .
Abbiamo beneficiato e goduto  della   loro socialità colorata e multietnica che fa riflettere  su quanto siano problematici i rapporti tra adulti e di quanto siano semplici per i bambini .
Grazie  piccoli Angeli  ci avete ringiovanito  la mente e il cuore  donandoci attimi di spensieratezza,  grazie per essere stati con noi …alla prossima .
VID-20230725-WA0008
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26 Luglio 2023CondividiUna fantastica giornata tra stupore e curiosità
21 luglio 2023 – Grotta Sant’Angelo (Ripe di Civitella)

Il Gruppo Grotte e Forre Cai Teramo ha accompagnato oltre 40 bambini (di età compresa tra i 6 e i 13 anni) nelle ampie sale di Grotta Sant’Angelo, situata lungo il sentiero che da Ripe di Civitella porta alla Gole del Salinello.
 
L’uscita è stata organizzata e richiesta dal Consorzio Solidarietà Aprutina e Caritas Diocesana Teramo – Atri che hanno voluto far provare un’esperienza nella natura ipogea ai propri ragazzini.
Durante la giornata, la dottoressa Annamaria Daniele ha stimolato la curiosità dei piccoli spiegando loro l’importanza archeologica del posto in cui si trovavano (per maggiori info visita il link), mentre la dottoressa Lia Sisino li ha affascinati con racconti sulla fauna ipogea dopo un incontro ravvicinato con dei pipistrelli.
Non è mancato anche un po’ di timore durante la consueta prova del buio, il giochino (che consiste nello spegnere tutte le luci) che gli speleologi propongono a tutti i nuovi visitatori delle grotte per farne avvertire il respiro.
Un ringraziamento speciale va al Gruppo Seniores della Sezione CAI Teramo che ha aiutato il Gruppo Grotte nell’organizzazione della giornata e nella gestione della vivace comitiva.
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25 Luglio 2023CondividiLa cresta che parte da Foce di Montemonaco e va verso il Vettore per il monte Banditello Sasso D’Andre’ e il monte Torrone, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è tra le più belle, se non la più bella, del gruppo dei Sibillini….

SCHEDA TECNICA ANELLO VETTORE DA FOCE X MONTE TORRONE
LOCANDINA ANELLO VETTORE DA FOCE X MONTE TORRONE
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24 Luglio 2023Condividi 
 
Io ero  alle Gole del Rio  Garrafo
Ma tu c’eri?
Domenica scorsa, 23 Luglio,  il CAI  di Teramo si è trasferito alle Gole   del Rio  Garrafo , ne eravamo tanti.
C’erano i ragazzi del Gruppo Grotte e Forre c’erano gli escursionisti (i tosti e i meno tosti), c ‘erano  i vecchi Seniores e anche i giovani che fa bene al cuore vederli . Tutti insieme appassionatamente.
Le Gole erano uno spettacolo  acqua , verde, luci, ombre  e poi  Grotta Fredda: acqua trekking,  cascate, un po’ di Speleo a Grotta Fredda e l’avventura … c’erano  tutti gli ingredienti per far diventare la  giornata indimenticabile.
E’ cosi’è stato, da domenica 23 luglio, le Gole saranno nell’album dei ricordi più belli della nostra Sezione e della nostra memoria …
E quando i Soci si incontreranno prima  o poi   la domanda sarà:
Ma tu  c’eri alle Gole del Rio Garrafo ?
Ah ….Io c’ero non sai che ti sei perso.
 

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20 Luglio 2023CondividiDomenica  23 Luglio il CAI Sez Gran Sasso d’Italia -Teramo  organizza  una bellissima escursione alle Gole del Garrafo e a Grotta  Fredda

 
SCHEDA TECNICA GOLE DEL GARRAFO
LOCANDINA GOLE DEL GARRAFO
 
 
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13 Luglio 2023CondividiFinalmente siamo saliti al rifugio  Fonte Tari’ di Lama dei Peligni ristrutturato di fresco , pulitissimo, con la sua fonte di acqua limpida  e un panorama da visibilio . Siamo saliti a 1500  metri con un carico di vettovaglie che nemmeno a dirlo sono andate esaurite  e un carico di aspettative  perfettamente esaudite . Giorni splendidi con gli amici del C.A.I.  di Lanciano che ci hanno guidato sui sentieri di questa parte della Maiella ancora selvaggia e con panorami da capogiro come si noterà  dalle foto . E dopo la bella escursione  domenicale sulle creste di Colle Incotto  e di cima Colle dell’Acquaviva come meritato ristoro una squisita frittata con gli orapi selvatici.

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3 Luglio 2023CondividiIl Rifugio Fonte Tarì, gestito dall’Asd Majella Sporting Team, è situato nel cuore del Parco Nazionale della Majella, a quota 1540 metri a circa 1 ora e 40 minuti di cammino dal centro di Lama dei Peligni.
La struttura recentemente rinnovata che contiene al suo interno 17 posti letto, una cucina a gas, un bagno, corrente elettrica e riscaldamento con stufa a legna è situata sopra un gradino roccioso in posizione aperta e soleggiata.
SCHEDA TECNICA RIFUGIO FONTE TARì’ 8-9 LUGLIO

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2 Luglio 2023CondividiDa Fonte San Lorenzo una appassionante cavalcata attraverso la catena dei Sibillini in quota, lungo la Via Imperiale. Passando dagli Altopiani di Castelluccio, con zone prative e tranquille , alle creste lamellari tipiche dei Sibillini con tanti fiori e tanti colori per poi tornare all’ombrosa faggeta.
 

SCHEDA TECNICA ANELLO SIBILLINI DA FONTE SAN LORENZO 4 OVER 2000
LOCANDINA ANELLO SIBILLINI DA FONTE SAN LORENZO 4 OVER 2000
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30 Giugno 2023Condividi 
PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA
PERNOTTO NUOVO RIFUGIO FONTE TARI’ 1540 m slm
LAMA DEI PELIGNI
SABATO 8/DOMENICA 9 LUGLIO 2023
 
PROGRAMMA RIFUGIO-TARI
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28 Giugno 2023Condividi
SCHEDA TECNICA MONTE CAMICIA PER IL TREMOGGIA DA FONTE VETICA
LOCANDINA MONTE CAMICIA PER IL TREMOGGIA DA FONTE VETICA
 
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28 Giugno 2023Condividi    “E’ facile inaugurare Cammini ma la vera sfida, poi, è averne cura.” La Sezione C.A.I. di Teramo ha raccolto la sfida lanciata dal Presidente della sezione aquilana Vincenzo Brancadoro, tanto da proporre Domenica 2 Luglio il secondo appuntamento con le Giornate di Manutenzione del Sentiero Italia CAI lungo la bellissima tappa P16N Padula – Ceppo.
In compagnia dei piccoli soci e non del CAI Family, i ragazzi della S.O.S.E.C. Teramo ( Struttura Operativa Sentieri E Cartografia), partiranno dal piccolo borgo di Padula nel Comune di Cortino e si immergeranno nelle ripide e folte foreste di faggi fino al limite del bosco. Navigheranno attraverso praterie d’alta quota e  sfioreranno innumerevoli corsi d’acqua, in questo periodo particolarmente ricchi, assaporando quello che è il carattere più selvaggio della Laga, non a caso, terra e riparo di famosi briganti.

L’educazione ambientale e la cura del territorio montano, pilastri fondanti del nostro sodalizio, saranno al centro della giornata perché la sfida è anche CULTURALE: far crescere nel cuore di piccoli e grandi, l’AMORE per il “proprio territorio” e la CONSAPEVOLEZZA che il Sentiero Italia CAI è un’occasione irripetibile per il rilancio delle Terre Alte di tutta la Provincia, volano per una auspicata RINASCITA SOCIALE.
Mi raccomando…non prendete impegni. Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Scheda Tecnica S.I. P16N
 
 
 
 
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26 Giugno 2023Condividi
 
E finalmente CAI Gusto   a Poggio Umbricchio  … Siamo stati accolti già di primo mattino dagli amici della Proloco e dal  mitico Enzo  a mo’  di oste  in  sintonia con  il buonissimo  sdijun  a base di pane , cacio spalmabile e una deliziosa salsina di alici marinante con  l’ olio di oliva senza contare il rosatello assoluto o mesciato con la gazzosa; poi siccome  erano le nove di mattina per  i più delicati (pochi bisogna dirlo) caffè e pastarelle . Siamo partiti e in breve, senza tanta fatica, ammirando gli squarci sul Gran Sasso ,fotografando il possibile , guadato il torrente Ardascone  senza difficoltà, abbiamo attraversato il ponte sul  fiume Vomano arrivando al Mulino De Giorgis, aperto per l’occasione, dove ci aspettava un bel bicchiere del famoso rosatello fresco. Vista l’ora tarda  saggiamente abbiamo saltato la visita alle case rupestri  ( che peraltro ci siamo preposti di tornare a visitare ) e sotto un bel sole siamo risaliti al paese; nemmeno a dirlo che appena arrivati ha iniziato a scrosciare  ma, per nostra fortuna, eravamo già sotto il tendone a gustare gli ottimi ravioli  ripieni di porcini e una bella spolverata di tartufo (quello vero!) , poi penne al sugo di coda alla vaccinara e senza dirlo quel bel rosatello di cui sopra . Tra un piatto e l’altro abbiamo potuto godere anche della visita alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Lauretana   dove è custodito un cippo, ritrovato nei pressi di Poggio, risalente all’Imperatore Valentinano utilizzato a sostegno della fonte battesimale. Le   foto allegate sono solo una piccola parte di quelle scattate e speriamo rendano l’idea della giornata, del cibo e della convivialità vissuta .
Sicuramente molti di noi torneranno e si sentiranno, dopo questa giornata. un pò  ambasciatori di Poggio e della splendida ospitalità dei suoi abitanti.

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23 Giugno 2023CondividiMARTEDÌ  27 GIUGNO
L’escursione si svolge in una zona  che  si trova tra  Campo Imperatore  e il Voltigno subito al di sotto di Vado di Sole.  Il percorso parte dalla Cascata del Vitello d’Oro  e porta verso Campo Imperatore , attraversando il Vallone d’Angora dove tra le alte pareti rocciose la sorgente Pisciarelli  alimenta   il fiume Tavo che nasce in località Pietrattina sotto il monte Guardiola al margine orientale  dell’altopiano . Percorso decisamente  suggestivo per la cascata, per la natura selvaggia  e per  le pareti del canyon  che rivelano tutte le ere geologiche  attraversate .
SCHEDA TECNICA CASCATA VITELLO D’ORO VALLONE D’ANGORA
LOCANDINA CASCATA VITELLO D’ORO VALLONE D’ANGORA
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23 Giugno 2023Condividi 
Giornata piena di montagna e di avventura sul Gorzano e sulle pendici del Gorzano con un bellissimo gruppo di ragazzi…  si di ragazzi, perchè lo spirito degli ex ragazzi  Seniores e del Gruppo Grotte  e dei nuovi ragazzi del CAI Teramo ci piace constatare che è lo stesso. E allora tutti insieme sul Gorzano su una delle creste più belle della Laga in un tripudio di fiori, colori, odori …. brezza quella che ci vuole e poi di nuovo giù  a capofitto verso le cascate con tante foto  scattate  e verso  la tanto attesa birretta.

 

 

 

 
 
 
 
 
 

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20 Giugno 2023CondividiPRENOTAZIONI/INFO ENTRO  GIOVEDI’ 22 GIUGNO segreteria@caiteramo.it
GIUSEPPINA EVANGELISTA 3487387462-FILIPPO CORRADETTI 3389527124-GIACINTO URBANI 3398053810
 locandina poggio umbricchio (1)l
Sabato andiamo a ” lu Puj “così in dialetto viene chiamato Poggio Umbricchio, a scoprire questo
Borgo fortificato con origini antichissime, risalenti a Silla che come riporta Nicola Palma è
posto su un ramo della via Cecilia che andava da Roma a Castrum Nova (l’odierna Giulianova) .Il paese ha attraversato la storia ed è stato protagonista della storia della provincia di Teramo ,
dalle epoche più antiche, alla dominazione Spagnola , poi una Roccaforte dei Briganti etc etc e non finisce qui e lo vedremo sulle case , nella chiesa , sulle stradine e lo ascolteremo dai racconti.
Tutto questo e altro si può trovare sul sito del paese sviluppato in maniera molto esauriente
Sabato andiamo all’antica “Podio de Ymbreccle” come ai tempi di Federico II in un territorio dove è
passata la storia ma anche dove la natura riesce ancora ad avere il sopravvento sull’uomo .
Gli amici della Pro-Loco ci porteranno per gli antichi sentieri calcati dai boscaioli,dai pastori,sui
terrazzamenti strappati alla foresta con i muretti a secco,ora abbandonati ,e parleranno dei
mulini e delle tradizioni molitorie e ancora ci racconteranno le storie della Paura, dei casolari
abbandonati, del vecchio paese, dei lunghi inverni e delle primavere attese e del loro “Popolo
fedele e volenteroso pronto al sacrificio ma anche al divertimento” , così come si definiscono ,
così come sono e così come ci accoglieranno .
SABATO 24 GIUGNO
SARÀ UNA GIORNATA PARTICOLARE DA GODERSELA TUTTA
GODENDO DELLA LORO OSPITALITA’
E GENTILEZZA PER CUI SONO FAMOSI

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16 Giugno 2023CondividiMERCOLEDI’ 21.06.2023
DAL SACRO CUORE  AL GORZANO
A cavallo tra il confini della regione Lazio e dell’Abruzzo, si ergono alcune tra le più belle montagne dell’Appennino centrale, i Monti della Laga di cui il Monte Gorzano è la vetta più alta di tutto il Lazio. La salita al Gorzano dalla chiesa del Sacro Cuore è una via  poco frequentata dal turismo di massa che vale la pena esplorare a passo lento tra boschi di faggio e torrenti di acqua freschissima al cospetto del massiccio di questa montagna  che vigila e protegge tutti viaggiatori rispettosi dell’ambiente naturale.
Da questa magnifica cima è possibile avere una splendida panoramica sulle
montagne dell’Appennino Centrale e in special modo sul massiccio del Gran Sasso, che da qui sembra quasi di toccare.
Il percorso è abbastanza ripido in alcuni tratti, ma permette di apprezzare tutto il fascino di un ambiente ancora incontaminato.
I’itinerario è ben segnalato con i classici tratti C.A.I. (segni rossi e bianchi). Per le sue caratteristiche è consigliabile percorrerlo dalla fine di maggio fino ad ottobre inoltrato, quando la neve non è più presente, inoltre suggerisco di indossare dei pantaloni lunghi dato che il sentiero attraversa dei prati dove cresce rigogliosa l’ortica e il cardo
E se visiteremo la Cascata della Barche per un facile sentiero , deviando leggermente, raggiungeremo anche la Cascata  di Trecina Bassa dove   potremo fermarci, ascoltando lo scroscio dell’acqua ,ad ammirare le  piante grasse e le essenze floreali di ogni specie che non ci aspetteremo mai di vedere a queste  altezze.
 
SCHEDA TECNICA MONTE GORZANO DA SACRO CUORE
LOCANDINA MONTE GORZANO DA SACRO CUORE
 
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15 Giugno 2023CondividiEvento alla scoperta delle miniere della Maiella
24/06/2023 – ore 18:00 – via Cona nº180

Un patrimonio del nostro Abruzzo quasi dimenticato. Le miniere della Maiella, riconosciute anche dall’UNESCO, saranno al centro della serata divulgativa organizzata dal Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo che si svolgerà presso la sede CAI “Gran Sasso” Teramo (via Cona nº180).
 
Un’incontro all’insegna della scoperta grazie alla testimonianza degli esperti del GRAIM (Gruppo Ricerca Archeologia Industriale Maiella) e della FSA (Federazione Speleologica Abruzzese).
 
Vieni a trovarci il 24 giugno alle ore 18:00 per scoprire la storia delle miniere della Maiella, una storia ricca di fascino che percorre gallerie, cunicoli e pozzi scavati nel calcare bituminoso e che ha coinvolto, nel corso tempo, migliaia di lavoratori e lavoratrici.
Sarà fantastico e molto interessante riscoprire l’attività mineraria della Maiella con racconti, foto e fantasia.
 
Ti aspettiamo!
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14 Giugno 2023Condividi 
Immaginiamo di tornare indietro nel tempo, a quando eravamo  bambini  e sognavamo di essere dei coraggiosi esploratori in viaggio verso le misteriose montagne all’orizzonte. Immaginiamo ora, con tutta la fantasia e la poesia che ci contraddistinguono, il legame che intercorre tra l’Esplorazione, l’animo umano e la Geografia.
La parola ESPLORARE deriva dal latino EXPLORARE cioè “osservare, indagare” e tra i suoi diversi significati include anche:                                ” Percorrere allo scopo di effettuare un’attenta ricognizione specialmente geografica.” Questa è la relazione tra l’Esplorazione e la scienza della Geografia come rappresentazione e descrizione del pianeta Terra.                                                                 Ma cosa lega queste con l’animo umano?

Entrambe possono generare una “pericolosa” relazione tra la “Nostra Natura” e la “Natura che ci circonda” rendendoci liberi da quell’invasivo  ” Spirito di Omologazione” tanto caro all’odierna cultura del Mercato Globale. Ecco dunque spiegata la forza misteriosa che ci spinge ad intraprendere indagini, ricerche o percorsi a noi sconosciuti, talvolta anche molto intimi, verso l’ignoto, verso l’Animo umano.
” Ovunque la natura parla all’uomo con una voce familiare al suo animo”. Queste le parole di Alexander von Humboldt per spiegare quello che probabilmente ha spinto il nostro amico e socio Davide, durante il progetto “Explora Monte Corvo Nascosto”. Iniziata nella prima metà del 2019, questa intima ricerca durata appena 40 anni, gli ha permesso di apprezzare e scoprire le “Torri Nascoste” nella Valle del Crivellaro una delle più selvagge ed affascinanti del versante Nord del Monte Corvo         ( 2623 mt.) Un luogo misterioso fatto di calcare, pieno di vita e di quella verticalità che sembra toccare il cielo o che sta lì, a guardia di quel primitivo modo di vivere che tanto amiamo e a cui noi tutti, anche solo per un attimo, anche solo per un giorno, aneliamo.
Mi raccomando…non prendete impegni. Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
 

 

Località e Orario Incontro   Teramo – sede CAI Via Cona    Ore 7,15
Partenza escursione   da Teramo     
7,30
Partenza escursione  da Prato Selva  8,30

Durata 6 ore
Difficoltà EE
Lunghezza Km. 11,00

Dislivello S: m. + 920 D: m. – 920

Scheda Tecnica de Le Torri Nascoste del Corvo 18.06.2023
 

 
Per maggiori info:
Davide Peluzzi – 347 443 9287
Luigi Pomponi – 347 376 7682
Giorgio D’ Egidio A.S.E. – 347 520 6748
Niels van Bemmelen A.S.E. – 349 507 5867
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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13 Giugno 2023CondividiAnche quest’anno giunge al termine la 7ª edizione di “Speleobimbo”

Come da 7 anni a questa parte, anche nel 2023 il Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo ha organizzato una giornata speleo dedicata ai piccolini.

Siamo partiti da La Cordella, un luogo incantevole nel comune di Valle Castellana (TE), dove, attraversando un breve sentiero (circa 2 km), siamo arrivati alla Grotta della Paura.
Le adesioni sono state numerose e, per questo, abbiamo dovuto dividere tutti i partecipanti in due gruppi in modo da rendere la visita sicura e piacevole per tutti (accompagnatori compresi).
Oltre all’esperienza del buio della grotta, i bambini hanno potuto apprendere qualche piccola nozione sugli ambienti ipogei (formazione, speleotemi e fauna) e sulla pratica speleologica.
Il fondo della grotta ha riservato ai bimbi una piacevole e curiosa sorpresa: ad attenderli c’era il simpatico  “pipistrello Giallorenzo”.

Ma la 7ª edizione di Speleobimbo non termina solo con la speleologia. Tornati al rifugio La Cordella, dopo un sostanzioso pranzo al sacco per recuperare le energie, si è svolto un laboratorio di archeologia sperimentale: la Dottoressa Annamaria Daniele ha spiegato ai bambini che le grotte sono frequentate sin dai tempi antichi e ha mostrato loro alcune tecniche per la lavorazione della ceramica utilizzate nel lontano passato.

A conclusione della giornata caffè per gli adulti e lotteria con gadget per i bambini.

Per l’ottima riuscita dell’evento si ringraziano tutti i componenti del Gruppo Grotte e Forre del CAI Teramo per il loro impegno e il loro spirito di dedizione, la FSA (Federazione Speleologica Abruzzese) per il patrocinio e la divulgazione, il Blog speleologico La Scintilena, i fratelli Gino e Adornino Monti per la cordialità e per averci concesso l’utilizzo del loro accogliente rifugio, prezioso vista la pioggia pomeridiana.

Chissà cosa riserverà ai piccoli la prossima edizione di Speleonbimbo… non resta che aspettare il prossimo anno e scoprirlo!
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11 Giugno 2023CondividiSABATO 17 GIUGNO RISERVA DL BORSACCHIO
      SECONDA EDIZIONE DEL  CAI GUSTO INSIEME AGLI AMICI DELLE GUIDE 

 
Dopo una camminata nel mondo del fratino e delle dune ci avvieremo sugli antichi sentieri verso la Fonte dell’Accolle e il Borgo di Montepagano per ritrovarci tutti al Museo Civico della Cultura Materiale che visiteremo e dove pranzeremo.
Nel dopo pranzo visita al Borgo e ritorno alle macchine. 
       
             N.B. NECESSARIA
LA PRENOTAZIONE PER IL PRANZO
ENTRO GIOVEDÌ 15 GIUGNO
(10€ adulti e 5€ bambini).
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8 Giugno 2023CondividiGiornata promossa da Club Alpino Italiano e Federparchi, alla scoperta dei sentieri, dei paesi, dei rifugi, delle genti
e delle meraviglie delle aree protette, in una montagna da conoscere, viva per cultura e natura.
Undici edizioni di questa riuscitissima manifestazione che coniuga la tradizionale esperienza escursionistica con la frequentazione delle Aree Protette.
Conoscere, capire, approfondire il significato di un’Area protetta, di un Parco, rappresenta uno dei punti di forza del percorrere sentieri all’interno
di territori di particolare pregio non solo naturalistico, ma anche storico, culturale e di aggregazione.
“In Cammino nei Parchi”  11^ edizione – domenica 11 giugno 2023
Dalla Diga del Rio Fucino, si sale fino ad arrivare al bellissimo prato del Coppo (1604 m.), quindi sempre in salita si raggiunge il Peschio Morricone (1955 m).
Seguiamo la cresta panoramicissima toccheremo prima il Colle del Vento (2010 m.) e poi il Monte di Mezzo (2155 m.).
Arrivato sul Monte di Mezzo, scendiamo a raggiungere la vetta della Montagnola (2014 m.).
Continuiamo a scendere, per prati con bellissime viste sulla catena del Gran Sasso fino a raggiungere il Colle del Mare ((1806 m.) e poi Colle dei Prati (1708 m.).
Ritornati al Coppo riprendiamo lo stesso sentiero che abbiamo fatto in salita, per tornare al punto di partenza, la Diga del Fucino.
Dislivello
APPUNTAMENTI:
06,45 Appuntamento Sede Sezione Cai Teramo
07, 00 Partenza
07,10  Incontro a Montorio
07, 25 Partenza da Montorio
08,25 Incontro alla Diga Rio Fucino
08,40 Partenza escursione
Per maggiori  informazioni e prenotazioni, fare riferimento a quanto indicato nella Scheda e Locandina allegata e contattare direttamente l’accompagnatore.
Locandina Monte di Mezzo IN CAMMINO NEI PARCHI
Scheda Monte di Mezzo dalla Diga del Fucino
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6 Giugno 2023Condividi 
 

 VENERDI’ 9 GIUGNO
 
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6 Giugno 2023Condividi 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cosa hanno in comune il Club Alpino Italiano ed un borgo medioevale che ha da poco festeggiato il suo primo millennio di vita? Apparentemente nulla! In realtà tanto. Scopriamo infatti che ad accostare il CAI al Comune di Morro d’Oro, piccolo centro di cui si hanno notizie per la prima volta in un documento del 1021, sono l’AMORE per il proprio territorio e la RICERCA della bellezza in tutte le sue forme: il paesaggio, i prodotti tipici ed i saperi che rendono uniche le nostre terre, l’arte e le persone che la rendono tale attraverso i propri occhi.

 
Per questo la Sezione del Club Alpino Italiano di Teramo anche quest’anno (2a Edizione) ri-propone questo meraviglioso racconto che si snoda per le vie del centro storico o sulle strade bianche che conducono a giardini officinali, frantoi e cantine curate con la passione di tutta una vita; per questo in maniera tenace, coraggiosa, folle, ripartiamo anche dal “nostro paesaggio culturale” convinti di percorrere la strada giusta.
 
Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio
Locandina CAI GUSTO 10 Giugno
 
Per Info e prenotazioni
Giorgio D’Egidio A.S.E. 3475206748
Filippo Corradetti – 3389527124
segreteria@caiteramo.it
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4 Giugno 2023CondividiSpeleobimbo 2023 avrà luogo l’11 giugno nella Grotta della Paura, Valle Castellana (TE).
Anche quest’anno il Gruppo Grotte e Forre apre le porte del mondo sotterraneo ai più piccoli (dai 4 ai 16 anni accompagnati dai genitori). L’uscita è stata inserita anche nelle giornate evento programmate per il CAI FAMILY di Teramo.
PROGRAMMA SPELEOBIMBO 2023:

Ore 8:00 – Accoglienza e registrazione presso il CAI Teramo, spostamento con auto proprie verso Casale Gino Monti in località Cordella di Valle Castellana (Te).

Ore 9:15 – Inizio passeggiata. Lungo il percorso panoramico si potranno ammirare le splendide vallate dei Monti della Laga e le cime dei Sibillini. Livello Escursionistico “ E ” percorso agevole.
Ore 10:00 – Arrivo e visita GROTTA della PAURA, cavità ipogea su roccia arenaria.
Ore 13:00 – Pranzo al sacco presso il Rifugio Gino Monti.
Ore 14:00 – Attività e intrattenimento per bambini con un “Laboratorio di archeologia sperimentale“.
Ore 16:00 – Saluti e ringraziamenti
 

Programma di massima & informative per i partecipanti:
Nella mattinata escursione e visita in grotta. Il percorso di avvicinamento sarà lungo un facile sentiero non adatto a passeggini. La Grotta della Paura è di facile accesso, non attrezzata, asciutta, facilmente percorribile, lunga 50 mt circa.
Attrezzatura minima richiesta:
Scarponcini da trekking, guanti, bandana, acqua, cappello, occhiali da sole, adeguato abbigliamento, giacca 0 impermeabile. Consigliamo di portarsi un cambio completo. Casco e lampada frontale “fornite dalla sezione”.

Per informazioni, adesioni e iscrizioni entro e non oltre venerdì 09 giugno. Le iscrizioni sono a numero chiuso: max 20 bambini di età 4/16anni. Contattare i seguenti numeri: Aurelio 3315788106, Lia 3348496437, Fabio 3282912443
Per i soci CAI la partecipazione è gratuita.
Per i bambini dai 4 ai 12 anni (compiuti), l’assicurazione è a carico della sezione CAI di Teramo.
Adolescenti/adulti/delegati “NON SOCI CAI” come da regolamento è necessario attivare l’assicurazione giornaliera al costo di 10,00€.

Possibilità di versamento/i su PostePay 4023600951183200 Fabio Di Antonio. 

 
IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRA” SUBIRE MODIFICHE O ESSERE RINVIATA/ANNULLATA

 
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1 Giugno 2023CondividiLunga escursione speleologica nella cornice dei Pozzi della Piana: una bella grotta situata nel territorio di Titignano in provincia di Terni.
Con la presenza dei membri qualificati del Gruppo Grotte e Forre del Cai Teramo, un gruppo di ragazzi e ragazze, non alla prima esperienza, ha potuto vivere una giornata all’insegna della progressione ipogea, caratterizzata dalla presenza di diversi pozzi e risalite, ma anche di traversi, strettoie e cunicoli.
La speleologia regala sempre grandi emozioni!
 
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30 Maggio 2023CondividiSecondo appuntamento con la S.O.S.E.C. Teramo e con il cammino di lunga percorrenza più bello del mondo: il Sentiero Italia CAI. Questa volta saremo nella casa degli Aquilotti di Pietracamela storica associazione di alpinisti nata nel 1925, ben prima di sodalizi più famosi come i Ragni di Lecco e gli Scoiattoli di Cortina, per volontà del medico Ernesto Sivitilli.
 
 

 
La tappa si snoda dallo splendido borgo di Pietracamela percorrendo parte di quello che fu il percorso della celeberrima Marcia dei Tre Prati, nata negli anni ’70 per iniziativa di Aldo Possenti, Presidente del CAI di Teramo e di Vincenzo Di Benedetto, imprenditore di Fano Adriano. L’itinerario permette di vivere appieno le meravigliose faggete appenniniche con boschi vetusti  ricchi di ruscelli e torrenti che ci accompagnano senza mai lasciarci soli fino all’ameno Rifugio del Monte dove la vista che si apre sulle cime del Monte Corvo ci lascerà senza fiato.
 
 
 

 
 
 
Proveremo dunque a mantenere vivo il ricordo di queste storiche e meravigliose giornate prendendoci cura della segnaletica e del tracciato che continua in discesa dalla Piana di S. Pietro fino al piazzale di Prato Selva prima e alla Piazza di Nerito con la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo poi.
Vi aspettiamo numerosi.
Giorgio D’Egidio A.S.E.
Referente S.O.S.E.C. Teramo
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29 Maggio 2023CondividiDomenica  28 Maggio
Cascata della Prata e della Volpara
Domenica 28 Maggio dopo un Venerdì virtuale con le foto della  selvaggia Laga  del  mitico Maurizio Bolognini che ha incantato gli amici e i soci presenti in Sezione con immagini magiche  rivelando colori, luci e atmosfere che  solo uno come lui può cogliere …
NOI CAI  TERAMO e CAI ARSITA siamo andati nel cuore della Laga, dove le acque la fanno da padrone  scrosciando e rimbalzando sull’arenaria , tuffandoci in questa  natura che gode ancora della libertà di esprimersi e modellare il territorio senza intervento umano.
Insomma natura selvaggia che più selvaggia e misteriosa  non si può.
 
E dopo il tuffo l’immersione In questo piccolo Borneo camminando con i  compagni di avventura e di sentiero del CAI  di Arsita e  la mitica Maria. Ne eravamo proprio tanti e tutti siamo rimasti d’incanto e ammutoliti  alla vista della Cascata della Prata  che  si è presentata con la sua maestosità alimentata dalla  tanta acqua in ragione  di questo piovoso Maggio e delle ultime nevicate primaverili. E lasciata la Cascata camminando sul sentiero che porta alla Volpara abbiamo ricordato o capito ,per chi non lo avesse mai saputo, cosa significhi ambiente selvaggio con condizioni climatiche  che ne favoriscono la ridondanza: i colori vivi , il profumo delle foglie bagnate , il rumore dell’acqua che precipita , la luce non luce che filtra nel sottobosco e si accende con squarci più grandi sulle piccole radure ,i  tronchi trascinati dall’acqua  dalle frane dalle slavine .. i guadi naturali….
Camminando .. camminando in compagnia di queste forti sensazioni  siamo arrivati in  vista dei salti della Volpara che, come tutti i luoghi  misteriosi ,è difficile da raggiungere, causa  anche le condizioni  del sentiero , ma la Cascata  però si è mostrata in lontananza  come una grande diva , visibile solo da un terrazzino a mo’ di palco che ne svelava il corso e i salti .Inutile dire che ancora a distanza di qualche  ora  ciascuno di noi ha sentito nelle orecchie il   fragore  dell’acqua e ha avuto pieni gli occhi e l’olfatto  dei colori e dell’odore del bosco come in una seduta di montagna terapia .
 Buona montagna a tutti e… alla prossima escursione
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22 Maggio 2023Condividi
DIFFICOLTA’ E               DISLIVELLO 850m
LUNGHEZZA 13km        TEMPO 7h
PRANZO AL SACCO AUTO PROPRIE
RITROVO ORE 7.30 SEDE CAI TERAMO          PARTENZA ORE 7.45
Per questioni organizzative da parte del gestore la prenotazione
deve essere effettuata entro le ORE 20 Venerdi 26 MAGGIO
Accompagnatori:
Umberto Ferrilli  3935044211
Giacinto Urbani  3398053810
LOCANDINA CASCATA PRATA E VOLPARA-1
SCHEDA TECNICA CASCATA DELLA PRATA E DELLA VOLPARA DA UMITO
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10 Maggio 2023CondividiLE GROTTE DELLE GOLE DEL SALINO SALIAMO A SANTA MARIA MADDALENA SULLA LINEA DI SAN MICHELE ARCANGELO
LOCANDINA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA
SCHEDA TECNICA EREMO DI SANTA MARIA MADDALENA

La prenotazione deve essere effettuata entro le ORE 20 di Venerdi 12 Maggio
DIFFICOLTA’ E DISLIVELLO 600m
LUNGHEZZA 10km
TEMPO 6h’
PRANZO AL SACCO
AUTO PROPRIE RITROVO ORE 7.45 SEDE CAI TERAMO
PARTENZA ORE 8.00 INFO/PRENOTAZIONI
Accompagnatori:
Lia Sisino 3348496437
Aurelio Ferreo 3315788106
Giuseppina Evangelista 3487387462
Giacinto Urbani 3398053810
 
 
 
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30 Aprile 2023CondividiIl CAI Sezione Teramo ha partecipato, dal venerdì 21 aprile al martedì 25 aprile, alla manifestazione Sentiero Costiero del Basso Cilento, organizzata dalla sotto sezione Monte Bulgheria della sezione CAI di Salerno. Siamo stati 5 giorni in cammino lungo sentieri ripristinati dai volontari della sotto sezione Monte Bulgheria, pieni di impressioni belli e esperienze condivise con molte altre sezioni del CAI, tra cui CAI Rieti, CAI Antrodoco, CAI Leonessa eppure dal CAI Belluno. In questo articolo un foto racconto delle camminate e sotto l’articolo un paio di indirizzi per chi vorebbe scoprire il territorio visitato.
Il primo giorno: viaggio e escursione
Il venerdì 21 aprile, dopo un viaggio di 5 ore siamo arrivati nel piccolo paese di San Giovanni a Piro, alt. 450 metri +/-, sotto il Monte Bulgheria (m. 1225). Un gruppo, composto da soci delle sezioni del centro Italia, Rieti, Antrodoco, Leonessa e Teramo, parte subito per la scalata del Monte, seguendo l’apposito “sentiero delle scalette“, che conta quasi 1000 gradini. C’è chi ha contato per notare che mancherebbero solo 4 o 5 gradini per arrivare al 1000. C’era pure qualcuno che, per arrivare a 1000, ha fatto qualche passo indietro, risalendo 5 gradini in più…

 
 
Raggiunta la sella si prosegue sul crinale verso sinistra fino alla cima del monte Bulgheria dove vi è un capitello di pietre con la statua di un santo. Dopo la salita ripida ma veloce, il gruppo è arrivato all’ampio crinale roccioso di Monte Bulgheria, che offre dei panorami dal Golfo di Policastro e l’Aspromonte al Capo Palinuro ei Monti Lattari. Scendendo poi per il crinale verso ovest il gruppo ha fatto una sosta al rifugio Tozzo de Moio (m. 1090).
 
 
Un altro gruppo, il venerdi 21, ha fatto una camminata più leggera per la Grotta del Cenobio Basiliano di San Giovanni a Piro, un’importante monastero del monachismo Greco, fondato nel 990 d.C. da monaci seguaci di San Basilio ed istituito in Commenda da Pio II nel 1462.
Dopo la breve visita al Cenobio siamo saliti per un sentiero sotto i dirupi del Monte Bulgheria, dove, ancora un po’ in alto, si vedeva una grotta enorme con resti di vecchi muri di una costruzione di un probabile eremo.
La prima giornata di trekking: Capo Palinuro
Sabato 22 aprile abbiamo cominciato, insieme alla sotto sezione di Monte Bulgheria, il nostro trekking lungo la costa del Cilento. La prima tappa portava dalla Spiaggia delle Saline, nord di Palinuro, al Capo Palinuro e il suo faro, alla collina della Molpa, e l’Arco Naturale di Palinuro, un’escursione per la più grande parte classificabile come turistica, tranne forse la breve salita sul Capo Palinuro che si puotrebbe chiamare escursionistica.
Un centinaia di escursionisti ha creato un lungo serpente salendo Capo Palinuro, il promontorio roccioso alla costa meridionale della Campagna, che prende il nome dal mitico nocchiero di Enea, personaggio della mitologia romana.
Cartina del Percorso Capo di Palinuro
La seconda giornata di trekking: Palinuro – Marina di Camerota
La domenica 23 il trekking ha continuato in direzione sud, dalla Torre di Mingardo, uno di tanti torri di avvistamento dei tempi degli Aragonesi e dei Borboni lungo la costa del Sud Italia, allo Iazzo di Sant’Iconio, un addiaccio o stazzo recintato, nel quale, storicamente, il gregge è tenuto di notte allo scoperto, per scendere per un sentierino nella macchia mediteranea chiamato “sentiero della Loggetta” (ripristinato l’anno scorso) per finire lungo le quattro spiagge di Marina di Camerota.

 
 
 
La salita attraversa dei boschi di Pini e Lecci, sul sentiero di Sant’Iconio, che sale prima un po’ ripido, poi più tranquillo, con viste bellissime sul Capo Palinuro ed il suo Arco Naturale. Passato lo Iazzo di Sant’Iconio, dove è stato finanziato uno stravolgimento del territorio con una costruzione di un’edificio che sembre più resort che antico ricovero dei pastori, con comunque dei bei panorami sul mediteraneo e il territorio circostante, si raggiunge l’imbocco del sentierino della Loggetta che scende prima in modo tranquillo per il bosco di Pini, poi in modo più ripido per la macchia, piena di rosmarino e altre erbe aromatiche, per arrivare alla prossima torre di avvistamento, chiamata Torre Fenosa. Gli escursionisti visitano la torre che da bellissimi panorami in direzione Nord, da Capo Palinuro fino al Vesuvio. Sotto la torre c’è ancora una vecchia cisterna che serviva per raccogliere l’aqua piovana e di scorrimento dalla collina sovrastante.

 
 
 
Gli ultimi chilometri del percorso a Marina di Camerota si passa per le quattro spiagge, e alla Cala d’Arconte il gruppo fa un bel tuffo nel mare blu.
Cartina del Percorso da Palinuro a Marina di Camerota
La terza giornata di trekking: Marina di Camerota – Pietra Tagliata
Il lunedì 24 aprile comincia il trekking lungo la costa con un percorso di sali-scendi sul sentiero del Monte di Luna lungo la costa Sud di Marina di Camerota, visitando la Cala Bianca, la Grotta della Difesa, anche chiamata Grotta della Fattoria, e la Baia degli Infreschi, prosegue con una salita di quasi 500 metri per il paesaggio semi selvaggio sotto il massicio del Monte Bulgheria tra colline alte come la Vaccuta (m. 575) e il Tempa Pistillo (m. 723), per arrivare a un posto panoramico, “la Pietra Tagliata“.
La prima metà è la piccola Cala Bianca e la Grotta della Difesa, un apertura di una decina di metri nelle rocce arenarie e calcare della zona. La Grotta viene chiamata anche Grotta della Fattoria perché veniva utilizzata come ricovero per le bestie e nella grotta si vedono ancora i muretti dei ricoveri.
Per arrivare alla Baia degli Infreschi si sale prima sull’ “Isola che non c’è”, Punta Iscolelli, il punto più occidentale del Golfo di Sapri ed il cuore della Riserva Naturale del Mare della Costa degli Infreschi e della Masseta, che offre una vista sulla baia di Cala Biancae Pozzallo e sull’omonima torre costiera. Il nome Punta Iscolelli sarebbe un riferimento alle otto piscine naturali del peninsula.
La Cartina del percorso Marina di Camerota – Pietra Tagliata
 
 
 
La quarta giornata di trekking: Pietra Tagliata – Scario
Il martedì 25 aprile ripartiamo dalla Pietra Tagliata, per scendere quasi 500 metri nel Vallone del Marcellino, una vera gola tra i pareti delle rocce della Vaccuta e del Piombo, con boschi di lecci e vegetazione mediteranea. Dopo essere arrivati sulla piccola spiaggia del Marcellino e una piccola pausa, saliamo il sentierino ripido, ultimamente ripristinato, in direzione sud, che ci porta con dei zig zag sulla Timpa del Piombo. Poi, si segue una stradina di campagna per il paesaggio di macchia e rocce, per arrivare sul Belvedere di Piano di Ciolandrea, da dove c’è una vista bella sul Golfo di Policastro, non molto tempo fa ripristinato dall’amministrazione di San Giovanni a Piro. Il percorso scende poi a Scario, piccolo, storico porto al Golfo di Policastro, ma il nostro gruppo di escursionisti di CAI Teramo, CAI Rieti, CAI Leonessa e CAI Antrodoco parte per il viaggio a casa. Visto le previsioni e il cielo scuro, la scelta di non scendere, insieme alla sezione di Monte Bulgheria, ma partire già, anche per non incontrare troppo traffico di ritorno, sembra la più funzionale, anche se sicuramente non è la più divertente…
Cartina della tappa da Pietra Tagliata a Scario.
Ringraziamenti
Qui vogliamo ancora ringraziare tutti, soci CAI o non, che si sono impegnati molto, non solo in questi 4 giorni, ma anche prima dell’evento, per ripristinare i sentieri da noi percorsi, per organizzare l’evento e guidare un gruppo così grande e eterogeneo!
Lezione importante di questi giorni, anche per la nostra sezione CAI Teramo è che fare, comunque fare con un certo livello, è meglio di aspettare per fare la cosa perfetta!
In particolare, ma non in modo esclusivo, vogliamo ringraziare: Giuseppe Sorrentino (reggente sotto sezione di Monte Bulgheria), Giuseppe Sorrentino (detto Maciniello), Clorinda Cesare, Paolo Guida, Diego Errico, Cristina Guida, Beatrice Bigu, Lucio Sorrentino, Marco Tambasto e tutti gli altri volontari del CAI! Chiedo scusa se mi sono dimenticato qualcuno!
Un ultimo ringraziamento importante a Fabio Iacobacci, amico e accompagnatore CAI Rieti per l’organizzazione del viaggio e l’alloggio in compagnia dei gruppi di Rieti, Antrodoco e Leonessa!
Chi vuole organizzare o fare il trekking sul Sentiero Costiero del Basso Cilento fa bene contattare la sotto-sezione CAI Monte Bulgheria del CAI Salerno: sito web: www.caimontebulgheria.it Sulla pagina facebook della sotto sezione si trovano più foto e racconti del evento del ponte di 22 – 25 aprile 2023.
Le tracce gps del percorso puoi scaricare qui – ricordati che le tracce gps sono soltanto un’aiuto, sei responsabile tu per la tua sicurezza!
Mappa della zona Palinuro – Marina di Camerota – Policastro.

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19 Aprile 2023CondividiDescrizione itinerario “SENTIERO DELLA RESISTENZA”

Dalla Sezione CAI ci dirigiamo a prendere (via Villa Ripa) la S.P. 48 per il Ceppo; superata Rocca Santa
Maria (1.073 m.), dopo circa 8 chilometri arriviamo nei pressi di Ara Martese (1.200 m. circa) dove
parcheggeremo le auto. Imbocchiamo a destra il Sentiero n. 333 che percorre un bosco di faggi del
versante nord del Monte Ceraso (1.411 m.).
Dopo un breve tratto di salita (circa 30 minuti), raggiungiamo una zona pianeggiante denominata Collattù
o Altopiano della Folca (1.325 m.), importante e bellissimo punto panoramico dal quale si possono
ammirare i Monti della Laga e i Monti Sibillini e anche intersezione del Sentiero Italia Cai n. 300F che
prendiamo subito alla nostra destra (Sud)!! E’ una comoda carrareccia in leggera salita!! Dopo circa 1
chilometro, attraversando prima un bosco di faggi con esemplari secolari e poi un bosco di abeti bianchi,
giungiamo al punto più alto (1.400 m. circa) nei pressi di una radura dove faremo una breve pausa
(snacks!). Ripreso il cammino in breve tempo raggiungeremo il piazzale del Ceppo (1.334 m.) e quindi
l’ultimo breve tratto fino al Monumento dei Caduti (1.360 m.) dove termina la traversata.
 
Scheda Ara Martese 23.04.2023
LOCANDINA A PASSEGGIO NELLA RESISTENZA 23.04.2023
 
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19 Aprile 2023Condividi25.04.2023
ANELLO DELLA FORESTA DI SAN GERBONE

Secondo una stima della Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dal 1990 al 2020 sono andati perduti nel mondo oltre 420 milioni di ettari di foresta. Il dato è contenuto nel rapporto “Global forest resource assessment”, pubblicato all’inizio di quest’anno . Anton Čechov, Zio Vanja, 1899 lo aveva previsto molto più di un secolo e ciò fa: “L’uomo è dotato d’intelligenza e di forza creativa per moltiplicare ciò che gli è dato, sinora però egli non ha creato, ma distrutto. Le foreste si fanno sempre più rade, i fiumi si seccano, la selvaggina si è estinta, il clima si è guastato, e di giorno in giorno la terra diventa sempre più povera e più brutta.” Allora martedi’ 25 Aprile godiamoci,finchè possiamo, questo piccolo scampolo di natura e bassa montagna in un territorio ancora incontaminato e selvaggio in vista di panorami bellissimi e in compagnia dei nostri amici di San Martino che ci accompagneranno e ci parleranno della loro foresta e dei percorsi dei carbonai e dei briganti che si nascondevano in un labirinto di sentieri. Come non ricordare le innumerevoli gesta e la fama del tanto forte e temuta Brigante-Maggiore Piccioni al secolo Giovanni Piccioni nato nel 1798 nella zona del Montecalvo, su queste montagne quindi, che per varie vicissitudini divenne un valoroso “comandante ” volontario delle truppe papaline a difesa dello stato della chiesa che in queste zone aveva il suo confine. Come non ricordare la storica , potente famiglia ascolana dei Guiderocchi, di cui dal 1300 a quasi il 1600 questo territorio fu il “regno”, guerrafondai al soldo ora di questi ed ora di quelli. Di questa famiglia sono passati alla storia per la loro violenza priva di ogni remora e pietà, due figure violente , Astolfo e suo figlio Gian Tosto che hanno ispirato due canti nella Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. A testimonianza di tutta la storia che si è affacciata qui il castello diruto dei Guidobaldi ormai ridotto a poco più di un ammasso di macerie.
E quindi facciamo un bagno rilassante in quel che resta di un mondo perduto camminando in un labirinto di giganti, a volte secolari incontrando pini, aceri , frassini , roverelle e poi ancora i faggi e i castagni nel loro risveglio primaverile. Ammirando da lontano sulla cresta scavata nei lastroni di arenaria le curve sinuose che man mano si alzano fino a arrivare da Macera della Morte alle vette di Cima Lepri ,Pizzo di Sevo e del Gorzano che sono li immobili con in fondo laggiù il Gran Sasso; e ancora sotto di noi tutti i paesini sperduti della valle del Rio Castellano con verso nord il Monte Vettore a porta e chiusura dello sguardo .
Insomma una selva con squarci e balconate da cartolina ancora indomita, intricata e misteriosa.
E quando rilassati ,stancati, affamati e assetati saremo arrivati a San Martino troveremo una abbondante merenda preparata sulla piazzetta del paese dai nostri nuovi amici di San Martino. Costo per il ristoro 10 euro
SCHEDA TECNICA FORESTA DI SAN GERBONE (1)
LOCANDINA FORESTA DI SAN GERBONE
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7 Aprile 2023CondividiLa conquista dell’Everest
Il CAI Teramo-Sezione Gran Sasso d’Italia propone presso la sua Sede in  via Cona ogni secondo venerdi’ del mese alle ore 21 una rassegna di film di montagna provenienti dalla Cineteca del CAI centrale.
Il primo film proiettato nel  mese di marzo è stato  Italia K2 , docu-film  sulla storica impresa compiuta dagli italiani  nel 1954, realizzato da Marcello Baldi nel 1955 a partire dalle riprese di Mario Fantin  e restaurato dalla Cineteca di Bologna .
Per la seconda serata di proiezione che si terrà  venerdì 14 Aprile, sempre in via Cona, l’Everest la farà da padrone a buona  memoria  dell’alpinismo in generale e dell’alpinismo italiano.
Si  celebreranno due anniversari: Il primo anniversario i 70 dalla prima salita  del 29 maggio 1953 sull’Everest con il docu-film “The Ascent  of Everest”, il secondo anniversario riguarda  invece i 50 anni  dalla prima ascesa sull’Everest degli italiani avvenuta  il 5 maggio 1973 con il film  “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria “.
Sicuramente tutti gli appassionati di  montagna conosceranno i nomi di Edmund Hillary e Tenzing Norgay  i primi  due alpinisti che scalarono gli  8848 m   della cima più alta  del mondo ma quasi nessuno sa  che sono stati Mirko Minuzzo e Rinaldo Carrel i primi due italiani  a arrivare lassù 50 anni fa sotto l’egida di Guido Monzino grande esploratore, alpinista e mecenate  nonchè fondatore dei magazzini Standa .
I due docu-film  con spezzoni  originali girati  sullo stesso posto a distanza di 20 anni evidenziano lo sviluppo organizzativo delle spedizioni himalayane nel corso degli anni fino a arrivare quasi al massimo con l’utilizzo per la prima volta a quelle quote degli elicotteri da parte della spedizione italiana. Questo tipo di organizzazione doveva lasciar poi il posto a spedizioni più leggere fatte da singoli o da piccoli gruppi di alpinisti e ancor di più anche senza l’uso di ossigeno.  I due filmati sicuramente sono documenti storici quasi da sfogliare più che da vedere.
Il primo filmato Ascent of Everest (lungo circa 50 minuti, in inglese è sottotitolato in italiano) con una discreta qualità delle immagini, evidentemente in parte restaurate, fa parte ancora del periodo eroico dell’alpinismo e contiene una intervista originale  a Sir Hillary che descrive l’impresa, ripercorrendo la sua spinta motivazionale e il  suo rapporto con Tensing.
Il secondo filmato “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria” (lungo circa 10 minuti in italiano) presenta purtroppo una scarsa qualità delle immagini ma ha delle bellissime musiche originali del tempo, ciononostante non solo deve essere preso come un resoconto  dell’impresa ma  testimonia il modo di affrontare le montagne fino a  50 anni fa, con una organizzazione complessa a integrazione con  le  nuove tecnologie, tipo  l’uso degli elicotteri a quelle quote, e rispecchia sicuramente la mentalità dell’Italia dei primi favolosi anni 70 ancora in pieno  boom economico.
Questa è la storia dell’Everest adesso  ci sono le spedizioni commerciali , questo anno si prevedono  400 alpinisti (ma potrebbero anche aumentare visto l’anniversario) che tenteranno la cima con un afflusso di almeno 2500 persone di supporto agli Alpinisti/Turisti  al campo base per Everest, Nuptse e Lhotse . Senza contare che il governo Nepalese ha  interdetto il volo degli elicotteri per i voli commerciali al campo base mettendo in seria difficoltà le agenzie che stentano a trovare i portatori e gli animali da soma visto che molte persone sono migrate a Kathmandu  per studiare, in cerca di lavoro  o sperando semplicemente di avere una vita più facile .
Buon Everest  a tutti
 
 
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4 Aprile 2023CondividiMercoledì 12 aprile 2023, ore 20:30, il CAI Sezione Teramo organizza una serata in sede in cui accoglieremo Sara Bonfanti, la prima donna ad aver percorso i 7.000 km del Sentiero Italia CAI. Condividerà con noi i suoi racconti e le sue esperienze vissute  durante questa sua meravigliosa avventura. Al termine della serata ci sarà un simpatico momento conviviale!
Il Sentiero Italia CAI è…

un’impresa collettiva,
un atto d’amore per il territorio italiano,
il tentativo del CAI di fare un dono prezioso al paese,
uno dei trekking più lunghi del mondo e sicuramente il più bello,
un cammino che attraversa tutta l’Italia,
un possibile veicolo di resilienza e rinascita per i paesi delle Terre Alte, oggi in fase di abbandono.

Se vuoi sapere di più: sito ufficiale Sentiero Italia CAI
In questo momento storico, quando il CAI punta sul Sentiero Italia e tutte le Sezioni, anche la Sezione Teramo, sono impegnate a dare il loro contributo per i tratti di propria competenza, è l’occasione giusta per ospitare nella nostra Sezione la mitica Sara Bonfanti!!!
Sara Bonfanti, classe ’82, nata in Provincia di Lecco (ora vive a Verona) nel 2022 decide di inseguire un grande sogno corteggiato da anni: percorrere tutto il Sentiero Italia CAI partendo da Muggia (Trieste) per finire a Santa Teresa di Gallura. Appende le scarpette di danza al chiodo (Sara arriva dal mondo della danza come ballerina professionista di danza moderna contemporanea, insegnante di danza e di fitness) per indossare i più “comodi” e amati scarponi e attraversare tutta Italia camminando sulle catene montuose delle Alpi, Appennini e Isole maggiori con uno zaino di circa 15 kg pieno con tutto il necessario per essere il più autosufficiente possibile. In 7 mesi di viaggio la grande fatica è stata ampiamente ripagata dalla bellezza della nostra terra e dai meravigliosi incontri con tante persone che hanno reso ogni giorno unico e speciale.
Ogni regione ha le proprie caratteristiche, la propria storia e cultura ed è grazie a questa diversità che l’Italia è un Paese tutto da scoprire, ammirare e valorizzare e amare!!
Accoglieremo Sara nella nostra Sezione, Via Cona, 180, 64100 Teramo:
Mercoledì sera 12 aprile prossimo alle ore 20,30
per condividere con lei, la prima donna ad aver percorso i 7.000 km. del Sentiero Italia Cai, i suoi racconti e le sue esperienze vissute durante questa sua meravigliosa avventura.
Al termine della serata ci sarà un simpatico momento conviviale!!

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3 Aprile 2023Condividi

Basta Mazzarelle? Allora “Mignari e Merici” la ricetta per te! A Pasquetta vieni nel Cuore Selvaggio del Montagnone con il CAI. Lunedì 10 aprile facciamo un’escursione di 6 ore attraversando un fosso selvaggio, una cresta bella lunga, le alte praterie dei Mignari e un bellissimo faggeto, il Bosco Merici. Si parte alle 8:00 dalla sede del CAI per cominciare l’escursione alle 8:40 dal Contrada Cerqueto (comune di Fano Adriano).

 L’escursione è 10,7 chilometri e 950 metri di dislivello, quindi gambe allenate… Partiamo dal punto alto del paese di Cerqueto, dove un sentiero ci porta al fosso selvaggio e roccioso di Rio Ferroni. Dopo aver attraversato il fosso saliamo Colle Varò, prima per un sentiero chiaro, poi meno evidenziato, su un pendio erboso con un po’ di macchia, ma sempre aperto. Colle Varò è un cocuzzolo di 1163 metri, territorio di caprioli e cervi, all’inizio di una crestina bella e panoramica che sale fino al Colle del Fiele (m. 1427). Da Colle Varò fino al Colle del Fiele seguiamo una stradina, poi un sentiero lungo il torrente dei Prati Mignari, che esce proprio sui Prati Mignari (m. 1500), dove si apre di nuovo un bel panorama, questa volta anche sul lato Adriatico della provincia di Teramo. Gli ultimi 800 metri al punto più alto si fa con piccoli sali-scendi sulle radure con le prime fioriture del Colle dei Prati Mignari a 1553 metri. Dopo una bella pausa scendiamo per il Bosco Merici e prendiamo il sentiero che Rosaria ha riaperto, che scende la Colle della Coda. Fino ai ruderi della casette a 1156 metri e un vecchio canale di gronda a 1074 metri su un sentierino, poi una stradina che scende fino al bivio con il percorso 155 (Cusciano – Cerqueto – Pietracamela). Seguiamo il 155 sopra il Rio San Giacomo, fino al nostro punto di partenza a Cerqueto.

Per info e prenotazioni: clicca il collegamento alla scheda dell’escursione.

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29 Marzo 2023CondividiPer domenica 2 aprile, la nostra Struttura Operativa Sentieri E Cartografia (SOSEC) propone un’uscita di manutenzione sul tratto P15 N da Cesacastina a Paduli. Incontro per la partenza alla sede del CAI alle ora 07:30 per il trasporto in auto proprie a Cesacastina, dove, dopo apposita organizzazione si parte alle 08:40, per seguire il tratto del Sentiero Italia che arriva a Padula. La manutenzione dei sentieri e della segnaletica è lavoro volontario nostro con benefici sia per la communità montana che per tutti i camminatori che passano sui sentieri, a cui tutti i soci possono contribuire.
Vuoi contribuire anche tu alla rete sentieristica del CAI? Allora, per l’uscita di domenica 2 aprile puoi contattare Giorgio d’Egidio (email). Ulteriori dettagli trovi nella scheda tecnica.
L’uscita comincia a Cesacastina, paese che si sviluppa probabilmente fra il XII e il XIII secolo nell’ambito di dinamiche di colonizzazione di nuove aree sul fronte della foresta, ed il nome stesso dà conto di tale origine.
Da Cesacastina (mt.1140)  si parte per il piccolo villaggio di Mastrisco, che conserva le tracce toponimiche di un insediamento di possibile origine longobarda o franca.
Dopo Mastrisco attraversiamo il torrente Fosso di Iaccio Grande prima di raggiungere il Colle Cervino (mt. 1333) e da qui per i Piani di S. Pietro Scardazzo (mt. 1397). Superati il Fontanile di Pianello ed il Colle della Palomba con il Bosco di Cesa Biancone (mt. 1500 circa) si scende verso gli abitati di Macchiatornella prima, e di Padula subito dopo, costeggiando il meraviglioso Fosso Malvese che qui va a confluire nel fiume Tordino.
Se vuoi vedere la mappa del Sentiero CAI e scaricare la traccia di questa tappa vai al sito del Sentiero Italia CAI e clicchi sulla tappa rossa P15N.
Per quanto riguarda la manutenzione: è prevista un leggero taglio di ginepri e verniciatura di segnaletica orrizontale. Il lavoro un po’ più importante è il posizionamento di picchetti in due punti del tratto.
Oltre a una certa capacità fisica per camminare 6 chilometri con 500 metri di dislivello e l’attrezzatura adatta all’escursionismo (scarponi a caviglia alta, bacchette telescopici, almeno 1 litro d’acqua, crema da sole, occhiali da sole, giacca a vento, pranzo al sacco e un ricambio per chi ne ha bisogno) non è necessario nessuna capacità tecnica particolare per la manutenzione. La SOSEC prevede a tutti i materiali necessari, e guida il lavoro neccessaria, ma è consigliabile abbigliamento un po’ resistente alla manutenzione.
Allora ti va, venire con noi in Montagna? Aiutaci a farlo possibile per tutti! Vieni anche domenica 2 aprile per contribuire al Sentiero Italia CAI e aderisci all’iniziativa entro le ore 21 di venerdì 31 marzo, iscrivendoti direttamente al socio Accompagnatore Giorgio d’Egidio (ASE) al numero indicato o la email indicata nella locandina allegata!
 

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27 Marzo 2023CondividiSono aperte le iscrizioni per i soci CAI per il corso Escursionismo Base che si svolgerà dal 13 aprile al 21 maggio 2023. Il corso si rivolge a tutti i soci CAI che vogliono avvicinarsi alla montagna condividendo i valori e le pratiche del CAI e ha l’obbiettivo di formare gli escursionisti in grado di seguire con profitto l’attività sezionale e/o praticare l’escursionismo in autonomia su percorsi fino a difficoltà E. Sono previste 10 lezioni teoriche serali (martedì e giovedì) per un totale di 20 ore in classe, nella sede del CAI Teramo e, separatamente, 5 giornate in ambiente (di circa 8 ore), nelle montagne del Teramano.
Ulteriori informazioni: la locandina, la descrizione del corso, l’articolo qui sotto, vedi i contatti del CAI Sezione Teramo, segreteria@caiteramo.it o vieni venerdì sera in Sede.
Fai la richiesta d’iscrizione con il modulo digitale, oppure stampa il modulo sulle ultime due pagine della descrizione del corso, riempilo e portalo in Sede. L’iscrizione chiude il venerdì 7 aprile alle ore 23, oppure con il raggiungimento di 30 iscritti.

Sul corso
Il corso di Escursionismo Base è un primo approccio per chi in montagna non ci è mai stato oppure ritiene di avere poca esperienza e ha bisogno di acquisire o riorganizzazione delle conoscenze per la frequentazione consapevole della montagna. “Partiamo da zero” senza puntare a una formazione tecnica o specialistica, dando una formazione veramente per neofiti lasciando alla pratica personale, alla frequentazione sociale e ai corsi avanzati lo sviluppo e la rifinitura del profilo del socio.
Riteniamo importantissimo dire, ripetere e dimostrare piuttosto che riversare fiumi di nozioni su persone che poco possiedono di esperienza diretta di quello di cui si tratta. Grande ruolo rivestono le parti pratiche dove l’esempio e la semplice spiegazione rafforzano una base di comportamenti virtuosi da utilizzare nell’attività che verrà svolta. Anche gli aspetti culturali, sempre fondamentali nell’escursionismo CAI, saranno delle proposte sintetiche a livello teorico per trovare in ambiente l’esempio che i docentu sapranno utilizzare per esemplificare e rendere vivo e concreto l’argomento. Saranno poi i soci che, ognuno secondo la propria indole e interesse, sapranno approfondire gli aspetti proposti, andando in montagna in modo autonomo oppure associandosi alle tante escursioni organizzate dalla Sezione CAI Teramo.
Struttura del Corso
Il corso si svolgerà in classe e in ambiente montano. Ci saranno 10 lezioni serali (martedì e giovedì dalle 20:30 alle 22:30) nella sede della Sezione CAI Teramo, Via Cona 180, Teramo e si alterneranno due lezioni in classe con un’uscita in montagna per esercitarsi sul campo.
Costo del Corso
Il corso è rivolto ai soci del CAI e la quota è di € 50 euro a persona. Per diventare socio CAI.
Elementi del corso
Lezioni in classe
Il corso consisterà di dodici moduli, insegnati in 10 lezioni serali:

Abbigliamento e attrezzatura
Alimentazione e Allenamento
Cartografia-orientamento
Storia e filosofia dell’escursionismo e della tutela e il bidecalogo
Pericoli oggettivi e soggettivi
Flora, fauna e geologia locale
Cenni di meteorologia
Il Parco Nazionale Gran sasso e Monti della Laga
Sentieristica e pianificazione di un’uscita
Nozioni di primo soccorso – richieste di soccorso e Organizzazione soccorso alpino/cenni

Uscite in ambiente
Le uscite in ambiente si svolgono nella montagna Teramana e trattano i prossimi temi:

1a uscita: Nozioni base
2a uscita: Orientamento e rappresentazione percorso e territorio sulla carta
3a uscita: Variazioni ambientali, elementi botanici, osservazioni meteo, elementi di pericolo ravvisabili sul percorso
4a uscita: Preparazione escursione, segnaletica e sentieristica
5a uscita: In autogestione (assistita), con lettura del paesaggio, breve esercitazione di chiamata del soccorso

Il Calendario del Corso
Potrebbero esserci delle variazioni nelle date pianificate, che verranno communicate in modo precoce ai partecipanti.

Giorni / Orari

Argomenti

Giovedì 13 aprile
20:30 – 21:30
Presentazione del corso + iscrizione

21:30 – 23:00
Abbigliamento e attrezzatura

Domenica 16 aprile
1a uscita – Nozioni base

Martedì 18 aprile
20:30 – 22:30
Cartografia-orientamento

Giovedì 20 aprile
20:30 – 22:00
Storia e filosofia dell’escursionismo e della tutela e il bidecalogo del CAI

Giovedì 27 aprile*
20:30 – 21:30
Alimentazione

21:30 – 22:30
Allenamento

Domenica 30 aprile
2a uscita – Orientamento e rappresentazione percorso e territorio sulla carta

Martedì 2 maggio
20:30 – 21:30
Pericoli oggettivi e soggettivi

21:30 – 22:30
Flora locale

Giovedì 4 maggio
20:30 – 22:30
Cenni di meteorologia

Domenica 7 maggio
3a uscita: Variazioni ambientali, elementi botanici, osservazioni meteo, elementi di pericolo ravvisabili sul percorso

Martedì 9 maggio
20:30 – 22:30
Il Parco Nazionale Gran sasso e Monti della Laga

Giovedì 11 maggio
20:30 – 21:30
Sentieristica e pianificazione di un’uscita

Domenica 14 maggio
4a uscita: Preparazione escursione, segnaletica e sentieristica

Martedì 16 maggio
20:30 – 22:30
Nozioni di primo soccorso – richieste di soccorso e Organizzazione soccorso alpino/cenni

Giovedì 18 maggio
20:30 – 21:30
Geologia locale

Domenica 21 maggio
5a uscita: In autogestione (assistita), con lettura del paesaggio, breve esercitazione di chiamata del soccorso

Data da stabilire
Cena fine corso e consegna attestati

Requisiti per poter partecipare

Essere iscritto al CAI
Capacità adeguate ad una attività fisica moderata ma prolungata, attrezzatura e abbigliamento adatti (che saranno indicati), volontà di seguire il corso sia nelle parti teoriche che pratiche.
Età: tra 18 e 120 anni (ma comunque con capacità adeguate, come indicate qui sopra).

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27 Marzo 2023CondividiIl Gruppo Seniores del CAI Teramo ci propone una particolare e insolita escursione sul Monte Ceresa nel comune di Acquasanta, nel preappennino marchigiano. Il ritrovo per la partenza è mercoledì 29 marzo alle ore 7:15 alla sede del CAI Teramo dove ritorniamo non prima le ore 15. L’escursione parte da Tallacano, frazione di Acquasanta, per una camminata di difficolta E di 17 chilometri, con un dislivello di 870 metri.
Prenotazione entro le ore 20 del 28-03-2023 alla segreteria@caiteramo.it oppure telefonicamente con gli accompagnatori, di cui i dati si trovano nella scheda tecnica, nella locandina e sotto questo articolo.

Il percorso ad anello si svolge in un territorio ricco di acqua, cascate, canyon e grotte. L’escursione ci porterà dal Sasso Spaccato, alle cascate e alla grotta del Petrienno incontrando numerosi borghi con architetture rupestri abbandonati o semi abbandonati. Infatti la caratteristica principale di questo territorio, privo di rocce calcaree come i vicini Sibillini, sono le tipiche stratificazioni di arenaria, roccia sedimentaria creatasi negli antichi mari, con il tipico aspetto a gradoni.
Il comune di Acquasanta conta 56 frazioni, molte di queste arroccate tra le balze di arenaria, situate alle spalle di Ascoli Piceno, a cavallo fra i parchi del Gran Sasso e dei Monti Sibillini. L’abbandono risale alla forte emigrazione avvenuta negli anni ’50 e ’60 che spopolò quasi completamente i borghi medievali del Monte Ceresa, i residenti sono pochissimi. Per esempio Tallacano ne conta 21 e Piandelloro 23 ha abitanti.
Vedremo il film di come si “campava” a ridosso della fine della guerra all’inizio degli anni 60 prima del Boom Industriale “un viaggio nella memoria” in cui l’architettura rupestre e i magri appezzamenti di terra erano e sono il simbolo di una povertà quasi assoluta. Ad oggi sono in atto numerosi progetti per il recupero di questi paesi, progetti anche finanziati da privati che mirano a risollevare l’economia rurale collegata all’agricoltura e l’artigianato locale, il tutto nel pieno rispetto dell’ integrità e del delicato equilibrio in cui è immerso il territorio.
Si parte da Tallacano, “Tallacà” in dialetto ascolano, verso la chiesa cinquecentesca di San Pietro, recentemente restaurata. Si va al canyon del Sasso Spaccato, dove sono ancora presenti sulle altissime pareti di arenaria incisioni, nomi e piccole croci vista la utilizzazione della gola come cimitero per seppellire i morti dell’ epidemia di colera di fine Ottocento.
Nel tratto vicino alle tante cascate, di varie forme ed altezze, ci immergeremo in un mondo selvaggio fatto di vegetazione fitta, roccia e acqua che scroscia. Il rumore dei ruscelletti e dei piccoli salti, di cui il più alto non supera i 4 metri, ci accompagnerà. E dalla vegetazione emergeranno abitazioni addossate alle grotte, muretti a secco crollati o case con solai fatiscenti e traballanti, torneremo con la memoria a 70/80 anni orsono quando queste case ospitavano persone che hanno “guadagnato l’ogni giorno” qui vissuto.
L’epilogo di questo film negli anni che furono sarà su verso il Monte Cerasa: la scoperta della grotta del Petrienno, in dialetto ascolano “lu p’trienne”. L’accesso alla grotta avviene attraverso una strettoia passando sotto la cascata, all’interno l’’antro lungo 60 metri, profondo 15 metri e alto 10 metri, custodisce delle piccole strutture in muratura a secco, precisamente nove, erano le abitazioni estive dei pastori e dei raccoglitori di foraggio. Le costruzioni presentano ancora solai e architravi traballanti e si racconta che qui si sono rifugiati i militari alleati durante l’ultima guerra, di fronte alla grotta scorre il torrente, al suo limitare la cascata, non più alta di quattro metri.
E se non bastasse ciò il territorio offre ancora altre tantissime sorprese da un punto di vista storico, culturale, paesaggistico e naturale basterà camminare lungo questo magnifico itinerario per scoprirle tutte.
Info e prenotazioni
Accompagnatori:

Italo Di Giuseppe
3477582023

Giuseppina Evangelista

3487387462

Giacinto Urbani

3398053810

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10 Marzo 2023CondividiLe nevicate di questo inverno hanno reso magico il paesaggio dell’appennino abruzzese tanto da far ritrovare il viaggiatore in uno scenario quasi fiabesco. Un modo unico per esplorare la montagna nei mesi invernali è la ciaspolata sul Monte Cappucciata.
Una bellissima escursione che ci porterà a conoscere il versante pescarese del Parco nazionale del Gran Sasso .Da questa montagna poco conosciuta potremo godere di uno dei più suggestivi panorami d’Abruzzo, circondati dalla splendida vista sulle terre della Baronia, sulla Valle del Tirino, sull’intero massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sul Sirente-Velino e infine sulla montagna madre “la Majella”.. La riserva del Voltigno di cui il Cappucciata fa parte è dimora di orsi, lupi, lepri, cervi, volpi, camosci e piccoli uccelli come il culbianco del Voltigno. Questo è un posto magnifico, dove l’ambiente naturalistico è rimasto autentico, sia nel periodo estivo dove si può girare la vallata in mountain bike o a piedi, che nella stagione invernale praticando lo sci di fondo o in alternativa con le racchette da neve.
Prenotazione entro le ore 20 del 10.03.2023
LOCANDINA DAL RIFUGIO RICOTTA AL MONTE CAPPUCCIATA (1)
SCHEDA DAL RIFUGIO RICOTTA AL MONTE CAPPUCCIATA
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26 Dicembre 2021CondividiLa mattina del 28 dicembre 2022, presso la sede del Club Alpino Italiano in via Cona n. 180 a Teramo si è svolta una conferenza stampa durante la quale è stato presentato il Comitato “No Strada Panoramica, Sì Sviluppo Sostenibile” promosso da Comitato Locale Sant’Andrea Verde, CAI, Italia Nostra, Mountain Wilderness e WWF.
Il Comitato è nato dalla volontà di contrastare la proposta dell’Amministrazione Provinciale di un collegamento stradale tra l’Autostrada A24 e la stazione sciistica dei Prati di Tivo sul versante teramano del Gran Sasso: l’ennesima proposta di infrastrutturazione pesante della montagna teramana a scapito dell’integrità del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e senza nessuna nuova proposta di vero rilancio turistico e promozionale delle aree interne. Con la rappresentanza territoriale delle associazioni ambientaliste CAI, Italia Nostra, Mountain Wilderness e WWF e della popolazione locale del Comitato Sant’Andrea Verde nasce così un Comitato che si prefigge l’obiettivo di contribuire a far rinascere il territorio che va dal Montagnone al fiume Vomano, un comprensorio montuoso bellissimo, ma politicamente abbandonato.
Comunicato stampa NO strada panoramica 28 dicembre 2021
No Strada Panoramica presentazione conferenza stampa 28122021
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23 Dicembre 2021Condividi

RITROVO ORE 7.45 SEDE CAI TERAMO PARTENZA ORE 8.00

INFO/PRENOTAZIONI:
FILIPPO CORRADETTI 3389527154 filippocorradetti@libero.it
GIACINTO URBANI 3398053810 urbanig52@gmail.com

SCADENZA PRENOTAZIONI GIOVEDI 30 DICEMBRE ORE 19.00

La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).

 Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:

1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 metri;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
DA PORTARE: Scarponcini da trekking, Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile.
Ricambio completo.
 Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.

 
 
LOCANDINA PRATI DI TIVO MADONNINA CIASPOLE
Modulo Autodich. Covid
SCHEDA PRATI DI TIVO MADONNINA IN CIASPOLE
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23 Giugno 2021Condividi
Modulo Autodich. Covid
Liberatoria Immagini minori
Delega di accompagnamento
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23 Giugno 2021Condividi
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19 Giugno 2021Condividi
Cari soci, ecco l’escursione degli amici del  “GRUPPO SENIOR” della nostra Sezione, dello scorso 20 maggio
che fu rinviata per pessime condizioni meteo!! Torneremo al cospetto del Paretone……
 
Mercoledì 20 MAGGIO 2021
      da Casale San Nicola a Cima Alta!!!
 
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
 
SCADENZA PRENOTAZIONI MARTEDI’ 22 GIUGNO ORE 20,00
 
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
 
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
 
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 metri;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
 
DA PORTARE: Scarponcini da trekking, Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti, crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
 
 
SCHEDA TECNICA CASALE S.NICOLA CIMA ALTA
LOCANDINA DA CASALE S NICOLA A CIMA ALTA
 
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11 Giugno 2021Condividiin Cammino nei Parchi – 13 giugno 2021
– Club Alpino Italiano e Federparchi – insieme per il Sistema delle Aree Protette d’Abruzzo

in Cammino nei Parchi
“in Cammino nei Parchi” è una giornata nazionale voluta da Club Alpino Italiano e Federparchi.
Giunta alla 9^ edizione ha preso l’avvio nel 2013 per festeggiare i 150 anni del Club Alpino Italiano (1863-2013)
 
domenica 13 giugno 2021
Quest’anno si svolge in tutt’Italia domenica 13 giugno 2021.
Per domenica prossima, pur continuando a osservare le indicazioni indispensabili di sicurezza sanitaria e di distanziamento fisico tra le persone, avremo modo di vivere una positiva esperienza all’aria aperta.

lo slogan della giornata: SENTIERI PER CONOSCERE”
Si attiva così il circuito virtuoso di camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare.

la giornata europea dei Parchi del 24 maggio
L’evento “in cammino nei Parchi” segue la Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio, che celebra l’istituzione della prima area protetta, avvenuta in Svezia nel 1909.

i 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio Molise
Ci si prepara a ciò che accadrà nel 2022 con i 100 anni di tutela del nostro Parco “storico” d’Abruzzo Lazio Molise e i festeggiamenti con il gemellato coetaneo Parco Nazionale del Gran Paradiso
 
Sono 10 gli appuntamenti 2021 d’Abruzzo
10 appuntamenti dalle Sezioni Cai di Castelli(doppio itinerario), Guardiagrele, Isola del Gran Sasso, Lanciano, Teramo (con allegato descrittivo dei contenuti storici 30 anni) Vallelonga-Coppo Orso, una intersezionale con Vasto, Ortona, Pescara, Popoli, inoltre un doppio appuntamento della Commissione Regionale Alpinismo Giovanile su diverse e distanti località d’Abruzzo.
Il Cai propone escursioni e attività nei 3 Parchi Nazionali: Abruzzo Lazio Molise, Maiella, Gran Sasso Monti della Laga.

ABRUZZO
PROGRAMMA
dislivello
km
durata
diff.
acc.

 
 
 
 
13-giu
 
 
 
CAI Sezione
Castelli
Escursione
 
Parco
Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Casale San Nicola – Vado di Corno – Monte Aquila.
 
 
1600
12
 
 
9
 
 
EE
Antonio Simonetti
 
Marino Di Claudio

Lungo il Sentiero “Terre Alte” Isola del Gran Sasso-Castelveccio Calvisio, che attraverso lo storico “Vado di Corno” metteva in comunicazione la Valle Siciliana con i borghi montani aquilani.

Escursione
 
Parco
Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
 
 
 
700
 
 
 
8
4
 
 
 
E
 
 
Vittorino Di Luca

Campo Imperatore – Vado di Corno – Monte Aquila

13-giu
 
CAI Sezione Guardiagrele
Escursione
 
Parco Nazionale della Maiella
Percorso ad anello con partenza ed arrivo al piazzale della seggiovia di Palena. Piazzale-Guado di Coccia-Cima Ogniquota-Monte Porrara (2137 m)-Logge di Pilato-Inghiottitoio-Piazzale. La cresta del Porrara, attraversata dalla tappa SI P04, è un balcone sulla linea Gustav.
1000
14
7
EE
Antonio Taraborrelli
 
Gloria Di Crescenzo

13-giu
CAI Sezione Isola del Gran Sasso
Manutenzione Sentieri
 
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Manutenzione Sentiero Casale San Nicola – Madonnina. Itinerario suggestivo con la dominante presenza del Paretone. Lungo il percorso, in spettacolare posizione, la chiesetta dell’eremo di San Nicola di Corno e la faggeta secolare.

Christian Menei
Claudio Di Stefano
Dino Rossi
Pasquale Pichinelli

13-giu
CAI Sezione Lanciano
Escursione
 
Parco Nazionale della Maiella
Sulla via di monaci e pastori. Partendo da Fara San Martino si imbocca la gola di S. Spirito e, dopo essere usciti dalla strettoia ed aver oltrepassato la fonte “Vailzelong”, si prende il sentiero H1 (il più lungo e con maggior dislivello dell’Appennino) per giungere alla “Fonte delle Vatanelle” Rientro per la stessa via.
400
7
5
EEA
 
 
Catia Manfrè
Enzo Testa

13-giu
CAI Sezioni Ortona, Pescara, Popoli, Vasto
Escursione
 
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Percorso ad anello con partenza e rientro al piazzale di Campo Imperatore (2120 m). In salita al rigugio Duca deli Abruzzi (2388 m), poi Passo della Portella, Rifugio Garibaldi, Sella di Monte Aquila (2335 m) e rientro a Campo. Imperatore
650
10
6
E
Pino Celenza
 
Massimo Prisciandaro
 
Leontina D’Orazio

13-giu
CAI Sezione Teramo
Escursione
 
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Da Prati di Tivo lungo il Sentiero Italia che risale la Valle del Rio Arno, la Val Maone e Campo Pericoli con il rifugio Garibaldi. Nelle soste si richiameranno le tappe fondamentali nella storia dei 30 anni della Riserva Comunale Corno Grande di Pietracamela e del progetto Camoscio d’Abruzzo (progetto di reintroduzione della specie), e del Trekking Aprutino, lungo itinerario escursionistico realizzato, per festeggiare l’istituzione del Parco Nazionale, nel 1991 dal CAI Teramo.
900
15
7
E
Filippo Di Donato
Gennaro Pirocchi
Daniele Piccioni

13-giu
CAI Sezione Vallelonga – Coppo dell’Orso con PNALM, Comune Gioia dei Marsi, Associazione “Monte Serrone”
Escursione
 
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Percorso ad anello con partenza ed arrivo a Gioia dei Marsi; nella salita si transiterà per il Geosito “Faglia di Monte Serrone” (zona epicentrale del terremoto di magnitudo 7 del 1915), Borgo Sperone Vecchio (punto panoramico sulla Conca del Fucino), Torre di Sperone, Rifugio Monte Serrone (1371 m); discesa per la direttissima.
650

5
E
Marina Buschi
Antonio De Ioris

13-giu
COMMISSIONE REGIONALE ALPINISMO GIOVANILE
Attività didattico/educativa esperienziale in ambiente
Altopiani Maggiori d’Abruzzo
Pietranseri (Roccaraso). Zona cerniera tra Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise e Parco Nazionale Maiella

Walter Adeante

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Voltigno (Villa Celiera), altopiano di origine carsica posto nella zona orientale del Gran sasso.

Cinzia Abruzzese
Antonietta Di Girolamo
Gianluca Torpedine

 
Abruzzo e Aree Protette – Rete Ecologica
In Abruzzo la presenza di Aree Protette è rispondente al valore ambientale, con i 3 Parchi Nazionali (Abruzzo Lazio Molise – Maiella – Gran Sasso e Monti della Laga), il Parco Regionale Sirente-Velino, l’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e oltre trenta Riserve Naturali. C’è poi l’articolato insieme della Rete Natura 2000 con SIC, ZPS e ZSC. In questo scenario aggiungiamo l’istituzione in itinere del Parco della Costa Teatina (quella della Costa dei trabocchi – le particolari macchine da pesca protese sul mare) e l’auspicabile lacuna ambientale da colmare con l’estensione in Abruzzo del Parco dei Simbruini.

30 anni della LQ n.394 del ’91.
Facciamo Rete in Abruzzo per celebrare nel migliore dei modi i 30 anni della LQ n.394 del ’91, gli Obiettivi di Agenda 2030 e le indicazioni della CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile)

Coordinamento Abruzzo Aree Protette
Ecco per tutti la Rete Ecologica d’ Abruzzo di grande valore e rispetto che va coordinata attraverso una cabina di regia che definisca obiettivi e azioni, li attui in modo sostenibile e monitori i risultati. Ci sono le idee, la visione, gli strumenti e la storia. Non dimentichiamo che all’Aquila il 1 dicembre 1995 ha preso vita il progetto APE-Appennino Parco d’Europa.

NO! alla riduzione del Parco Regionale Sirente Velino
Una Rete Ecologica messa a dura prova dalla riduzione del Parco Regionale Sirente Velino, unico Parco della Regione Abruzzo, mai realmente reso operativo. Una scelta che taglia circa 8000 ettari nella Valle Subequana, nonostante la petizione e le proposte di promozione del Parco.
conoscenza e partecipazione
Il senso vincente della giornata nazionale “in Cammino nei Parchi” è nell’aggregazione, nella condivisione, nello scambio partecipato, nella conoscenza di luoghi e persone.
contatto con territori e genti
“in Cammino nei Parchi” ha il pregio di far incontrare i territori, le genti e le loro storie. Ne vuole cogliere le aspettative, le paure e le speranze. La Montagna è spesso associata a marginalità e periferia, così come lo sono i Parchi. La politica ha abbandonato al loro destino Aree Potette e piccoli Comuni, rintanandosi al centro di un mondo visto sempre più come virtuale.

natura-cultura, uomo-ambiente
Questi binomi esprimono valori non separabili. Pandemia con emergenza sanitaria, crisi climatica con fenomeni estremi sono di stringente e drammatica attualità. La forzata separatezza dal territorio e dalle genti inascoltate è da ciechi e sordi, non certo da cambiamento e transizione.
Abruzzo Regione “bianca” – Abruzzo Regione “verde” d’Europa
E’ questa la realtà vincente d’Abruzzo con la qualità dell’accoglienza sanitaria e l’altrettanta qualità dell’accoglienza ambientale, espressa attraverso il Sistema delle Aree Protette dalla Montagna al Mare.
info Cai
in Cammino nei Parchi: escursioni consapevoli in tutta Italia – Lo Scarpone on line ( articolo, link)
– documenti scaricabili (link drive)
info Federparchi
– pagina Parks dedicata alle proposte dei Parchi (link)

2021.06.08 (filidido) Giornalista
– Centro di Educazione Ambientale “gli aquilotti” Cai Castelli e Cai Teramo– CD Federparchi
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4 Giugno 2021Condividi
La maestosità del comprensorio del Gran Sasso non sta solo nell’altezza delle
cime, nella bellezza del territorio, sta anche nella sua storia, nell’impatto che
lasciarono gli uomini che lo abitarono nei secoli passati.
Le cronache del XVI secolo raccontano che, da metà maggio fino alla fine di
luglio, potevano sostare nell’area anche sessanta o settanta mila pecore al
pascolo, altre a cavalli e bovini. Una vera e propria “via della lana” la cui
importanza economica è sottolineata anche dalle numerose fortificazioni che sono
poste a protezione del territorio, come Rocca Calascio, e l’interesse che la
famiglia Medici, i potenti signori fiorentini, mostrò per questo territorio con
l’acquisto di terre e feudi. A Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli
della zona, lo stemma mediceo accoglie ancora i turisti all’ingresso del paese.
6 giugno 2021  -_LOCANDINA I LAGHETTI DI CAMPO IMPERATORE
6 giugno 2021  -_SCHEDA TECNICA ILAGHETTI CAMPO IMPERATORE
 
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4 Giugno 2021CondividiGiornata promossa da Club Alpino Italiano e Federparchi, alla scoperta
dei sentieri, dei paesi, dei rifugi, delle genti e delle meraviglie delle aree
protette, in una montagna da conoscere, viva per cultura e natura.
In Cammino nei Parchi – 9^ edizione, domenica 13 giugno
da Prati di Tivo lungo il Sentiero Italia Cai che risale la Valle del Rio
Arno, la Val Maone e Campo Pericoli con il Rifugio Garibaldi.
In Cammino nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Si percorre anche parte del Sentiero Cai Terre Alte Pietracamela – Collebrincioni. Dal “nido” degli “aquilotti del gran
sasso”, nasce la via commerciale e del baratto dei “pretaroli” che, dal Valico della Portella scendevano con i “carfagni”
lungo i pendii innevati, verso Assergi e la Valle del Vasto per raggiungere L’Aquila.
13 giugno 2021 – In Cammino nei Parchi – 9^ edizione testo cai teramo presentazione 30 anni in cammino
13 giugno 2021 – In Cammino nei Parchi – 9^ edizione_- Locandina
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17 Maggio 2021CondividiGiovedì 20 MAGGIO 2021 – RINVIATA
da casale San Nicola a Cima Alta!!!
 
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
 
SCADENZA PRENOTAZIONI MERCOLEDI’ 19 MAGGIO ORE 19,00
 
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
 
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
 
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
 
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
 
 
Modulo Autodich. Covid CAI Teramo
SCHEDA TECNICA CASALE S.NICOLA CIMA ALTA
LOCANDINA DA CASALE S NICOLA A CIMA ALTA
 
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17 Maggio 2021CondividiIn punta di piedi ma trepidanti, ecco la nostra prossima escursione che i nostri Daniele & Franco ci propongono…
prima intersezionale di quest’anno con gli amici della Sezione Cai di Coppo dell’Oro!!
 
                            Domenica 23 Maggio 2021
                     “LE CENTO FONTI da Cesacastina”
 
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
 
SCADENZA PRENOTAZIONI VENERDI’21 MAGGIO ORE 20,00
 
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
 
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
 
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
 
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare,
occhiali da sole, pranzo al sacco. Ricambio completo.
 
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
 
Modulo Autodich. Covid CAI Teramo
Scheda Escursione 23 maggio Centofonti
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12 Maggio 2021CondividiDOMENICA 16 MAGGIO 2021 alla “Cascata della Regina”!!!
 
Trovate tutte le informazioni e le condizioni di partecipazione nella scheda allega e che comunque vi riepilogo qui di seguito:
 
SCADENZA PRENOTAZIONI VENERDI’14 MAGGIO ORE 19,00
 
La partecipazione alla nostre escursione è limitata causa COVID 19 a SOLO SOCI regolarmente iscritti.
NUMERO MAX PARTECIPANTI 20 (secondo ordine di prenotazione).
 
Riepilogo norme di sicurezza a cui dobbiamo RIGOROSAMENTE attenerci al fine di poter partecipare tutti tranquillamente alle nostra attività escursionistiche:
 
1) Ogni partecipante è tenuto a rispettare le norme di igiene e il distanziamento di almeno 2 m.;
2) Ogni partecipante deve essere in possesso di mascherina e gel disinfettante;
3) Ogni partecipante deve OBBLIGATORIAMENTE consegnare a un accompagnatore prima dell’escursione, il Modulo di Autodichiarazione (che trovate qui allegato) compilato e firmato;
4) Ogni partecipante dovrà sottoporsi, ove richiesto, alla misurazione della temperatura a mezzo termo scanner da parte degli accompagnatori.
 
DA PORTARE: Scarponcini da trekking,Pile, 1 litro d’acqua, bastoncini da trekking, giacca impermeabile, cappello, guanti,crema solare, occhiali da sole, pranzo al sacco.
Ricambio completo.
 
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente agli accompagnatori e ai numeri indicati nelle schede allegate
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso a insindacabile giudizio degli accompagnatori.
 
LOCANDINA CASCATA DELLAREGINA
Modulo Autodich. Covid
NORME
SCHEDA TECNICA CASCATA DELLA REGINA
 
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21 Aprile 2021CondividiAbbiamo il piacere di comunicarvi che lo scorso 26 marzo si sono riuniti e hanno costituito in seno alla nostra Sezione il nuovo
“Gruppo Senior” del Cai di Teramo!!!
Come potete constatare dallo Statuto e dal Regolamento allegati il neo “Gruppo” può essere composto da tutti i soci over 60 anni che volessero farne parte e con lo scopo, ben evidenziato dall’artico 2,
“di agevolare la frequentazione della montagna e la partecipazione attiva degli anziani alla vita della Sezione, organizzando attività escursionistiche, iniziative culturali e naturalistiche, compatibili con i fini del Club Alpino Italiano”.
Il Consiglio Direttivo, nella seduta di ieri, all’unanimità ha approvato la costituzione del Gruppo e il loro statuto/regolamento, apprezzando e ringraziando anche i soci
Giacinto Urbani (Referente), Giuseppina Evangelista (Vice referente) e Filippo Corradetti (Segretario) che lo rappresentano, per essersi prodigati alla costituzione del gruppo stesso!!
Consiglio Direttivo Cai Teramo.
 
Scheda Adesione Over 60
Atto Costitutivo
Programma – Seniores  CAI Teramo
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18 Marzo 2020CondividiLettera del Presidente
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10 Marzo 2020CondividiVERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO del 6 Marzo 2020
Consultazione Telematica con gli assenti

Il giorno 6 marzo 2020, alle ore 21,30 in Teramo, alla Via Cona n. 180, presso la sede legale dell’Associazione, si è riunito il Consiglio Direttivo del “Club Alpino Italiano Sezione di Teramo”, dopo una consultazione telematica con alcuni consiglieri impossibilitati a partecipare di persona (3 su 7), per esprimere parere in merito alle

“misure di prevenzione”

raccomandate dal Cai Centrale e preso atto dei provvedimenti dal Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, che riprende il DL n. 6 del 26/02/2020 e i pregressi DPCM del 23/02/2020, 25/02/2020 e 01/03/2020, allo scopo di contrastare il diffondersi del Coronavirus COVID-19! Considerata la gravità del problema e l’estrema rapidità e facilità di diffusione del virus, il Consiglio Direttivo, all’unanimità, esprime piena adesione alle indicazioni delle Istituzioni di Governo e locali e degli organi centrali del CAI e, pertanto, in una prospettiva di prudenza e senso civico

delibera

la TEMPORANEA SOSPENSIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ (assemblee, corsi, serate a tema, escursioni e attività sezionali). La prevista assemblea dei soci per l’approvazione del Bilancio 2019 del 28 marzo prossimo è rinviata a data da destinarsi, presumibilmente dopo le festività pasquali. L’apertura della sezione sarà limitata solo ai rinnovi 2020 e dalle ore 20,30 alla 21,30 con la presenza del solo segretario; si chiede di utilizzare al massimo i canali telematici (bonifico bancario) e comunque accedendo solo nel numero di uno alla volta e rispettando le distanze di sicurezza stabilite!! La ripresa delle attività sarà comunicata tempestivamente non appena se ne presenteranno le condizioni. Si dispone altresì l’invio del presente Verbale a tutti i soci della Sezione.

Letto e approvato in Teramo alle ore 22,30 del 6 marzo 2020
Verbale del 06.03.2020 Coronavirus
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5 Marzo 2020CondividiCOMUNICATO STAMPA 29 FEBBRAIO 2020
Cinque Associazioni dell’Osservatorio parti civili nel processo Acqua Gran Sasso
Ma si registrano ancora ritardi ingiustificabili nell’avvio della gestione commissariale per la messa in sicurezza dell’acquifero

Questa mattina a Teramo l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione alla luce dell’udienza del 26 febbraio scorso e delle recenti dichiarazioni del Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, Prof. Corrado Gisonni.

Sul fronte giudiziario sembra che finalmente il processo possa avviarsi. Cinque Associazioni tra quelle che compongono l’Osservatorio (WWF, Legambiente, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT e CAI) sono state ammesse come parti civili nel procedimento penale davanti al Tribunale di Teramo a carico dei vertici di Strada dei Parchi SpA, INFN e Ruzzo Reti SpA a seguito dell’incidente dell’8 e 9 maggio 2017 che comportò il divieto di consumare acqua in quasi tutta la provincia di Teramo.

“All’udienza del 26 febbraio, il dott. Domenico Canosa, con un’articolata ordinanza ha riconosciuto alle associazioni ambientaliste, e non solo, la qualità di soggetti lesi dal reato e ne ha ammesso la costituzione come parte civile”, ha dichiarato l’Avv. Prof. Domenico Giordano che difende WWF, Legambiente, Cittadinanzattiva e CAI. “Si tratta di un’importante vittoria perché permetterà alle associazioni che da sempre si sono battute per la salvaguardia dell’ecosistema dell’acquifero del Gran Sasso di partecipare attivamente al processo, ma anche e soprattutto perché permetterà di prendere visione di tutti i documenti acquisiti dalla procura nella propria attività di indagine e far
finalmente chiarezza su ciò che è accaduto e sulle responsabilità dei vari enti preposti”. E uguale soddisfazione è stata espressa dall’Avv. Daniele Di Furia che difende le Guardie Ambientali d’Italia – GADIT.
29  febbraio 2020 -_comunicato_stampa_acqua
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16 Febbraio 2020CondividiSERATA ANNULLATA A DATA DA DESTINARSI

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4 Febbraio 2020CondividiSAVE THE DATE!!!!
7 febbraio: Venerdì in  Sezione – Serata Mongolia;
Domenica 23 febbraio: Traversata Campotosto-Frattoli (ciaspole & sci);
10 – 13 Aprile: Pasquatrek al Parco Nazionale del Pollino.
 
Inoltre, appuntamento ancor più importante:     Sabato 28 marzo
Assemblea Soci Elettiva 2020!!!
 
Alcune info:
 
 1) Sul quotidiano “il Centro” di oggi abbiamo un’intera pagina con le nostre attività 2020 (vedi allegato);
                      2) Le nostre meravigliose borracce “Plastic Free” stanno andando a ruba, affrettatevi a venirle a ritirare;
                      3) Sono arrivati due nuove guide sui Monti della Laga e sui Gemelli che possono essere acquistate e/o ordinate;
                      4) Ricordo che ancora molti bollini 2020 attendono di essere attaccati sulle vostre tessere!!!!!
 MONGOLIA_CAI_2020
Volantino Mongolia
CAI 2020 MONGOLIA PRESENTAZIONE
 

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31 Gennaio 2020CondividiProgramma 2020
Programma Attività 2020
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31 Gennaio 2020CondividiDOMENICA 9 FEBBRAIO 2020!!!! Annullata

Pertanto i nostri soci Marco Rizzelli e Alessandro Izzi avranno il piacere di accompagnarci in una fantastica escursione di

scialpinismo al MONTE GORZANO per la Costa delle Troie!!!

La partenza è da Cesacastina fino alle Piane e quindi sul lungo crestone  della Costa delle Troie alla vetta del Monte Gorzano a quota 2.458 mt.!!!

Dislivello: 1.318m
Tempo complessivo: 7 ore  (a/r)
Difficoltà: MS/EEAG
Appuntamento: Sezione Cai ore 6,00

CONDIZIONI FISICHE: Si richiede buona preparazione fisica in particolare per le escursioni di difficoltà classificate
EEAG (Escursionismo per Esperti con Attrezzatura ghiaccio) e scialpinismo di molte ore.

REQUISITI TECNICI: Si richiede capacità di movimentazione in ambiente innevato ed uso appropriato degli sci da alpinismo,
ramponi e piccozza. E’ vivamente consigliato la frequentazione di un corso CAI per escursioni in ambiente innevato o scialpinismo.

Info e prenotazioni entro venerdì 7 febbraio direttamente agli accompagnatori:
Marco Rizzelli: 333/4543961 e Alessandro Izzi: 328/5335490

9 febbraio 2020 – Scheda_sci_gorzano

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21 Gennaio 2020Condividi Domenica 26 Gennaio 2020
“da Prati di Tivo a Cusciano”!
Amici soci eccoci, neve permettendo, con la prima ciaspolata dell’anno!!!
Il nostro caro Niels (ASE) ci accompagnerà in una camminata panoramicissima, senza troppa fatica perché piuttosto in discesa,
seguendo sentieri su una cresta boscosa e prati aperti… Abbastanza lunga ma tecnicamente difficile per tutti in buone condizioni di allenamento!!! 
Ritrovo: Ore 6,45 (è richiesta la massima puntualità!) presso la SEDE del CAI di Teramo, in Via Cona 180;
              Ore 7,00  partenza con le auto alla volta di Cusciano (di Montorio) dove parcheggeremo in C.da Luco;
  Ore 7,45  partenza in autobus a nolo per Prati di Tivo. Arrivo previsto alle ore 7,45;
              Ore 9,00  inizio escursione…. Orario pianificato per rientro, ore 14,30!!
 
A fine escursione è previsto per chi volesse, un pranzo al Ristorante “Lo Scoiattolo” che, per l’occasione, propone un menu completo per noi a soli €. 20,00 a persona.
Il costo del trasporto a mezzo autobus a noi riservato da Cusciano a Prati di Tivo è di €. 10,00.
 
L’escursione è aperta gratuitamente a tutti i soci, (quota assicurativa €. 10,00 per i non soci).
 
Accompagnatore: Niels Van Bemmelen (A.S.E.) cell.349507586 – e-mail: niels.van.bemmelen@gmail.com 
Troverete tutte le informazioni in merito con tracciato del percorso, nelle locandine allegate e di cui vi consiglio vivamente di prendere visione!!
Info e Prenotazioni: entro martedì 21 gennaio 2019 (al fine di prenotare i posti in autobus e il ristorante!)
direttamente all’accompagnatore o in segreteria (Luigi 347/3767682 – segreteria@caiteramo.it).
Equipaggiamento: Ciaspole (si possono affittare anche a Decathlon a €. 5,00), ghette e bacchette giacca impermeabile, vestiti caldi a più strati, berretto, guanti
scarponi da trekking, , borraccia (ASSOLUTAMENTE VIETATE BOTTIGLIETTE DI PLASTICA!), cibo e tutto ciò che si ritiene necessario.
L’uscita potrà subire variazioni negli orari o nel percorso, a insindacabile giudizio dell’accompagnatore.
Buon divertimento e buona montagna a tutti,
 26 gennaio 2020 -_Scheda escursione Prati di Tivo Cusciano
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4 Dicembre 2019Condividi
Carissimi amici soci,
a chiusura delle attività sezionali per il 2019 il Presidente e tutti noi del Consiglio Direttivo abbiamo il piacere di inviarvi la tradizionale cena sociale di fine anno.
Naturalmente potete farvi accompagnare da amici e parenti che volessero unirsi a noi a vivere questo momento conviviale e scambiarci gli auguri natalizi.
Sarà l’occasione anche per festeggiare i soci Maurizio Rosa e Ivana Di Domenico che nel 2019 hanno compiuto i 25 anni di iscrizione al nostro Sodalizio.
La cena si terrà presso il Ristorante “Colle Santa Maria” a Civitella del Tronto (Coord. 42.7703977; 13.6796336,15 vicino al Convento di S. Maria dei Lumi!)
                       Venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 20,30
Il gustoso menu (vedi allegato!) è al prezzo speciale per noi di soli €. 25,00 a persona (€. 15,00 ai bambini sotto i 12 anni con menu ridotto – un primo, cotoletta e patatine e gelato!).
Durante la serata sarà consegnato a tutti i soci il nuovo ”Calendario Fotografico 2020”, sarà presentato il nuovo ””Programma Attività Sociali 2020” e, per chi volesse, c’è anche la possibilità di rinnovare (quote invariate) l’iscrizione al 2020 con la consegna del nuovo Bollino Cai!!
Saranno disponibili altresì le Cartine Cai dei Sentieri delle nostre montagne (Gran Sasso, Laga, Monti Gemelli e Monti Sibillini) che per l’occasione avranno un prezzo più basso e che potrebbero essere anche una bella idea regalo di Natale!!
N.B.: Dovendo regolarci sul numero dei partecipanti, vogliate avere la cortesia di fornire con sollecitudine e comunque entro martedì 17 dicembre
l’adesione inviando e-mail a: segreteria@caiteramo.it  o contattandomi al n. 347/3767682.
In fase di prenotazione, siete pregati di comunicarci anche eventuali intolleranze e tipo di alimentazione (vegana/vegetariana).
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22 Febbraio 2018CondividiClicca qui per saperne di più!!!
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8 Febbraio 2018Condividi
Il CAI di Teramo organizza un corso rivolto agli appassionati di fotografia di montagna, soci e non soci del CAI di Teramo. Le lezioni saranno sviluppate per farvi comprendere gli aspetti positivi e negativi di una delle pratiche fotografiche più impegnative. Trucchi e consigli vi verranno dispensati da Alessandro de Ruvo, esperto fotografo con un grande bagaglio di esperienze da trasmettervi. Il corso si svolgerà in tre lezioni teoriche ogni giovedì di Marzo ( 1, 8 e 15 marzo) la sera dalle ore 20.30 alle 23.30, il 17 marzo ci sarà un’uscita fotografica pomeridiana.

Programma:
1 Marzo: Presentazione, attrezzatura, preparazione di un’uscita, consigli, e tecnica di montagna
8 Marzo: Tecnica fotografica e composizione
15 Marzo: Composizione avanzata
17 Marzo uscita pomeridiana
Per i soci in regola con ‘iscrizione il costo sarà di 80 euro, per i non soci 120 euro.
Riferimenti e informazioni Alessandro 3200606685 – Luigi 3473767682

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7 Settembre 2017Condividi“Assaporare la montagna in sicurezza!”

In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso base di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà MARTEDì 26 SETTEMBRE (prima lezione aperta a tutti gratuitamente), consisterà in 8 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30 ed in 5 uscite in ambiente (domenica).
All’esito del corso verrà rilasciato l’attesto di frequenza.
DIRETTORE DEL CORSO: AE Marco Pirocchi
COSTO DEL CORSO € 50,00
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
ADESIONI: entro lunedì 25 settembre all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it o al numero 347 3767682 (Luigi Pomponi)
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6 Settembre 2017CondividiSieti invitatati a partecipare al 
3° Convegno CAI Area CMI
che si svolgerà a Fonte Cerreto – Assergi - Hotel Fiordigigli,  sabato 16 settembre alle ore 16,30.

Al Convegno sono collegate  due escursioni, una sabato mattina 16 settembre alle ore 9,00 a Campo Imperatore e un’altra domenica 17 settembre con l’Anello di Campo Pericoli.
    
Se interessati contattare direttamente la segreteria organizzativa del convegno ai numeri che trovate sulle locandine.

Buona montagna a tutti.

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9 Maggio 2017Condividi

Clicca qui per il programma
L’idea CAI TAM è di comporre un progetto sinergico che connoti e comunichi anche a livello internazionale la straordinaria relazione presente tra le montagne d’Appennino e il Sistema delle Aree Protette intese come strumento di conservazione e di rilancio culturale, economico e sociale di aree segnate da eccessiva marginalità.
Di riferimento il ruolo delle Sezioni Cai, capillarmente presenti con le loro sedi sociali e i rifugi, strutture aperte all’informazione e alla comunicazione, a disposizione per l’accoglienza e la sensibilizzazione.
Paesi e borghi montani diventano le naturali “porte di accesso alla montagna”. Un tema significativo quello dei borghi montani e delle popolazioni, tragicamente in luce con il recente sisma d’Appennino, che impone la necessità di una programmazione mirata e strategica nel tempo per riassegnare quel valore faticosamente guadagnato e quella riconoscibilità che c’era prima del sisma.
Un impegno del Cai per popolazioni e territori condensato in una settimana di escursioni sul territorio.
Clicca qui per il programma

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16 Marzo 2017CondividiClicca qui per saperne di più
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5 Febbraio 2017Condividi
Il nostro Gruppo Grotte e Forre nel corso del 2016 oltre alle classiche attività didattiche, tecniche e di esplorazione, ha avuto modo di operare anche all’interno di due nuove cavità: la Grotta della Madonnina, sul gruppo del Monte Camicia e la Grotta del Brigante, nei pressi della frazione di Faieto di Cortino.
Vi alleghiamo due brevi schede riepilogative delle due cavità.
I complimenti ai nostri ragazzi!
Scheda Grotta del Brigante
Scheda Grotta della Madonnina
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22 Dicembre 2016CondividiAVVISO:
SIETE TUTTI INVITATI ALL’EVENTO “PRESEPE POLISCENICO” organizzato dalla ASSOCIAZIONE PRESEPISTI MOSCIANESI, nel quale verrà presentato anche il “PRESEPE SPELEOLOGICO” elaborato da un componente del Gruppo, Mauro, che ha dato sfogo alla sua creatività con l’ausilio delle nostre foto speleologiche.

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12 Settembre 2016Condividi
Clicca per saperne di più!
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31 Maggio 2016CondividiClicca per sapere di più!
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26 Maggio 2016CondividiClicca per maggiori dettagli
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24 Maggio 2016CondividiClicca per maggiori dettagli!
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11 Maggio 2016CondividiTeramo 11 maggio 2016
Il 21 Aprile 2016 è stata scoperta casualmente dal socio della Sezione, Alessandro de Ruvo, una nuova grotta che si apre sul versante sud del Monte Camicia, a poca distanza dalla più nota cavità di Fonte Grotta.
La grotta, che ha uno sviluppo accertato in via preliminare di circa 80 m. e la cui estensione reale è ancora sconosciuta in attesa di un dettagliato rilievo speleologico, non risulta essere stata finora mai individuata né segnalata in ambito speleologico.
Un doveroso plauso va tributato dal Consiglio Direttivo della Sezione ad Alessandro per l’incessante attività di esplorazione e documentazione fotografica da lui condotta sul terreno in campo escursionistico, assieme alle congratulazioni per la scoperta effettuata.
Il Presidente Gennaro Pirocchi
Si allega la nota informativa ufficiale
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11 Aprile 2016Condividi

Assemblea Delegati CAI ABRUZZO Loreto Aprutino – 9 aprile 2016
IL CAI E’ CONTRO LE TRIVELLE A MARE E L’AMPLIAMENTO DEL BACINO SCIISTICO A PIANI DI PEZZA
La natura con colori e risorse unisce montagna e mare

Il CAI Abruzzo ha ribadito la necessità di scelte sostenibili per ambiente e popolazioni.
Nella nostra casa comune Montagna e Mare sono uniti da cicli vitali.
LA RISOLUZIONE DEL CAI ABRUZZO
Ribadita, con una risoluzione, dall’Assemblea dei Presidenti e dei Delegati del Club Alpino Italiano Abruzzo, riunitasi a Loreto Aprutino, “la contrarietà all’emungimento indiscriminato delle risorse minerarie del mare attraverso le piattaforme petrolifere e la preliminare contrarietà all’alterazione ambientale delle zone montane protette, come i Piani di Pezza, impegnandosi ad acquisire e valutare più approfonditamente i progetti presentati da enti locali o da privati che comportino la modificazione dello stato dei luoghi nelle aree di pregio ambientale del parco Sirente- Velino“.
LA VISIONE SU ENERGIA E FUTURO
E’ necessario per tutti avere una visione in materia di energia e futuro sostenibile pensando a una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. Potremmo per esempio guardare a quello che scelgono altre Nazioni nell’innovazione e tutela e poi avere i piedi a terra, sulla nostra Italia che è cuore del Mediterraneo, circondata da migliaia di km di costa e positivamente segnata dalle montagne d’Alpi e d’Appennino, con isole che ci invidiano. Una realtà naturalistica e paesaggistica unica, associata al giacimento culturale espresso dalla nostra storia, dai nostri manufatti, dalle città d’arte e dai paesi incastonati nelle zone collinari e pedemontane. La vocazione dei nostri territori è nel turismo sostenibile, nella pesca e nell’agricoltura, nel paesaggio, nel patrimonio culturale materiale e immateriale, nei preziosi e insostituibili servizi ecosistemici. Una proiezione che utilizza qualità della vita, benessere, felicità e bellezza.

IN MONTAGNA CON IL CAI
Invito gli amministratori a percorrere a piedi le zone montane, accompagnati dal Cai per riuscirne ad apprezzare valori e suggestioni. Con i Piani di Pezza ci troviamo sulle pendici del versante Nord del Monte Velino in un grande piano carsico dal notevole valore paesaggistico con spazi verdi ampi, faggete ed esemplari di alberi secolari, affacciati sulla bellezza. Consiglio poi di trascorrere la notte nel Rifugio, assaporando la qualità di un’esperienza immersi nella natura.

10 aprile 2016 – Autore: Filippo Di Donato Presidente Cctam del Cai www.cai-tam.it – f.didonato @ caiabruzzo.it – 3397459870

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31 Marzo 2016CondividiPer maggiori informazioni clicca qui
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8 Marzo 2016CondividiClicca qui per saperne di più!
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7 Marzo 2016CondividiSi condivide la convocazione dell’assemblea.
Per maggiori informazioni clicca qui
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11 Dicembre 2015Condividi
Si allega il comunicato stampa BIM Calendario CAI Teramo_2016
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9 Dicembre 2015Condividi
La Giornata Internazionale della Montagna ha le sue radici nel1992 con l’adozione del capitolo 13 dell’Agenda 21 “Managing Fragile Ecosystems: Sustainable Mountain Development” in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo.
L’ONU nel 2003 con la Giornata Internazionale delle Montagne ha voluto dedicare ogni anno l’11 dicembre all’importanza delle zone montane nel mondo, anche ai fini dello sviluppo sostenibile e della difesa dell’ambiente e degli abitanti delle Terre Alte.
Il nostro Sodalizio è portatore degli interessi della montagna vissuta e frequentata e quest’anno intende celebrarla raccogliendo anche l’invito in tal senso della Presidenza della Convenzione delle Alpi.
La nostra sezione intende partecipare con un serie di appuntamenti l’11 dicembre:
Ore 11 – Conferenza stampa di presentazione del Calendario 2016 presso la sede del BIM-Teramo realizzato in collaborazione con il BIM-Teramo. Clicca qui per maggiori informzioni
Ore 20 – Cena Sociale Presso il Parco dei Piceni con esecuzione dell’inno del CAI “La Montanara” ad opera di alcuni soci della nostra Sezione CAI che porrà le basi per la costituzione del CoroCAI della Sezione Gran Sasso d’Italia di Teramo.
Nell’occasione ci sarà anche la presentazione delle attività sezionali per l’anno 2016, verrà consegnato il Calendario fotografico 2016 e avverrà la consegna dell’aquilotto del prezioso “Aquilotto d’oro” a tre  dei nostri soci che quest’anno compiono ben 25 anni di iscrizione al nostro sodalizio cioè i soci: Pirocchi Gennaro, Pirocchi Marco e Spada Federico, ai quali vanno già da ora i nostri complimenti!
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7 Dicembre 2015CondividiPer saperne di più clicca qui!
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2 Dicembre 2015Condividi
In occasione delle celebrazioni per il 40° anno di istituzione del Gruppo Grotte e Forre in seno alla Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano, abbiamo l’onore di ospitare lo speleologo “Fabio Bollini”.
Bollini ha una lunga serie di record e imprese alle spalle, tra cui la spedizione di otto giorni in Georgia che lo aveva portato nel punto più profondo del pianeta a meno 2080 metri.
Con la collaborazione di Pamela Romanoe del suo violino e del Forrista Romano Perotto vivremo un viaggio attraverso immagini, suoni, video, testimonianze, alla ricerca della prima vera essenza del nostro animo. “La natura umana ha bisogno di tensione, di avventura. La montagna è solo un mezzo per viverla, dalla speleologia al canyoning, dal trekking all’arrampicata, dalla mountain bike alla discesa dei fiumi.”

Vi aspettiamo Sabato 5 dicembre alle ore 21 presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico di Teramo.

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2 Dicembre 2015Condividi
Il prossimo 11 dicembre 2015 (venerdì), presso l’ormai usuale “Parco dei Piceni” di Campovalano di Campli, staremo insieme anche quest’anno a cena per gli auguri natalizi e tanto altro (sarà, tra l’altro, celebrata la
“Giornata Internazionale della Montagna 2015”…. con sorpresa!!!
NON PRENDETE ALTRI IMPEGNI!!!

La quota sarà anche quest’anno di Euro 25,00!!!
Vi preghiamo già da ora di mandarci le vostre conferme che, comunque, dovranno arrivare entro il venerdì 4 dicembre accompagnate da un acconto di Euro 15,00.
Potete dare le vostre conferme a Luigi Pomponi al numero 347 37 67 682, ad Erika al numero 339 46 84 163 (ore pasti) o inviando una mail all’indirizzo segreteria@caiteramo.it

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20 Ottobre 2015Condividi
18 ottobre 2015, escursione sui Monti della Laga
In montagna per osservare i colori d’Autunno. E’ stata questa la proposta naturalistica e culturale del Cai Abruzzo con una giornata sui Monti della Laga. L’incontro è stato organizzato domenica 18 ottobre 2015 dalla Sezione Cai di Teramo, insieme alla sottosezione Cai di Cortino. Appuntamento alle ore 8.00 al Ceppo, sui Monti della Laga con i soci delle Sezioni Cai di Guardiagrele, L’Aquila, Ortona, Castelli e Atessa. Oltre 120 i partecipanti che hanno percorso il Sentiero Italia, che dal Ceppo, attraversando l’estesa faggeta che ammanta le pendici, raggiunge Lago dell’Orso, sui pianori sommitali protesi verso le vette. L’escursione, validamente condotta da Accompagnatori del Cai, ha consentito di apprezzare la complessa realtà ambientale del Parco nazionale. Notevole il valore paesaggistico con gli affacci sul poderoso massiccio del Gran Sasso d’Italia e i Monti Gemelli.

La particolare natura geologica della Laga origina veloci corsi d’acqua, segnati da fragorose e suggestive cascate. Gli scivoli di arenaria solcano i fianchi della montagna e appaiono argentei e luminosi. L’escursione è proseguita nel Fosso della Cavata per ecosistemi diversi, dalle più asciutte praterie in quota, alla ruscellante acqua, al ripido bosco con il fondo coperto da uno strato continuo di colorate e fruscianti foglie autunnali. Le cascate in successione hanno sottolineato il valore dell’acqua, risorsa insostituibile alla vita. Il tema dell’acqua è caro al Cai che ne celebra l’importanza il 22 marzo con la Giornata mondiale, inoltre c’è il determinante riferimento alla montagna che è presidio in materia di idrogeologia e dissesto. Queste giornate di incontro sono occasione ideale per la Tam presente nella sensibilizzazione ambientale e impegnata nella fase di pianificazione e gestione di risorse e valori, con il valido proposito di tematizzare i sentieri.
Nello scenario del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga la Sezione Cai di Teramo, insieme alla Sottosezione di Cortino è un esempio di puntuale ed efficiente presidio con una mirata presenza nel territorio, in città, nelle frazioni, sui sentieri nella costante opera di educazione e di avvicinamento alla montagna. La giornata è terminata festeggiando con un ristoro al camping del Ceppo, tutti insieme con tranquillità, soddisfatti da una giornata e da incontri da raccontare.
Filippo Di Donato
Presidente Commissione Centrale CAI-TAM
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7 Ottobre 2015CondividiNella colorata stagione autunnale non poteva mancare un bellissimo giro nel cuore dei Monti della Laga.
La Sezione del ‪#‎caiteramo‬ e la sottosezione di Cortino, in collaborazione con il CAI Abruzzo organizza l’uscita “I colori dell’autunno” e riceverà nella splendida cornice dei Monti della Laga le Sezioni CAI che intenderanno partecipare all’evento.
Ulteriori informazioni possono essere richieste ad Alessandro al 320 0606685, oppure all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it oppure in sezione in Via Cona 180 (Ingresso Ist. Geometri) – il venerdì dalle 21 ale 23.

Il ritrovo è fissato alle ore 7.00 presso la sede del Cai in Via Cona 180 – Teramo.
La partenza dell’escursione è fissata per le ore 8.00 dal Camping del Ceppo.
Al rientro è previsto il pranzo al campeggio del Ceppo con il versamento di una quota di partecipazione di 5 euro.
L’escursione è aperta a tutti i soci CAI: i soci minorenni per partecipare dovranno comunque essere accompagnati da un adulto. I non soci CAI possono partecipare previo versamento di € 10,00 per la copertura assicurativa.
Le adesioni all’escursione e il versamento delle quote relative al pranzo dovranno essere effettuate entro mercoledì 14 ottobre.
Riportiamo il dettaglio del percorso; a breve pubblicheremo la scheda tecnica dell’escursione:
PARTENZA: Camping del Ceppo (1356 mslm)
Escursione ad anello lungo il SI300 fino alla base del cono sommitale di Pizzo di Moscio (2221 mdlm). Discesa per la valle della Cavata per Pratura Grande e le Crepacce fino a raggiungere la cascata vicino al rifugio (1770 mslm). Ritorno per il Sentiero Italia fino al Ceppo.
LUNGHEZZA DELL’ANELLO: 14 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 6 ore
DISLIVELLO IN SALITA: 900 mt
RITROVO A CEPPO DAVANTI AL CAMPEGGIO ORE 8.00
Si imboccherà il SI dal Campeggio salendo per La Casetta (1701 mslm), usciti dal bosco proseguiremo lungo i pratoni fino a Lago dell’Orso (1800 mslm). Da qui si andrà verso la Fonte delle Trocche svoltando per il sentiero 334 della Storna. Lunga salita di 4 km molto panoramica, ad Est potremo ammirare i Monti Gemelli, se la giornata sarà tersa l’Adriatico ci allieterà l’orizzonte. A Nord la visuale spazierà sui Monti Sibillini e la valle della Morricana ammirando così i boschi in veste autunnale. A Sud potremo invece ammirare la valle della Cavata, con la splendida cornice dei boschi di Langamella e Cagliera. Arriveremo alla base del cono sommiate di Pizzo di Moscio (2221 mslm), un ulteriore vista ci si aprirà ad ovest con le profonde incisioni del fosso Selva Grande. Questi sono i grandi panorami autunnali di questo meraviglioso angolo della Laga. Inizia
la discesa verso il rifugio della Cavata (1770 mslm). A contatto con le prime file dei faggi in veste autunnale arriveremo alla Cascata della Cavata . Riprenderemo il SI che ci porterà a Lago dell’Orso per riscendere a Ceppo.

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1 Ottobre 2015CondividiIl Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l’articolo 1 del suo Statuto, “ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.
La conoscenza dell’ambiente montano ne permette una frequentazione ragionevolmente sicura; solo quando si conosce l’ambiente si sa come affrontarlo, si applicano le tecniche adeguate, si attivano i mezzi fisici e la forza mentale, si sceglie l’attrezzatura e l’abbigliamento.
Il CAI si pone l’obiettivo di trasmettere valori culturali prima che tecnici diffondendo una coscienza etica per vivere la montagna. Ne è un esempio “Il bidecalogo”, approvato dall’assemblea dei delegati a Torino nel 2013.
La centralità del socio è uno dei valori fondanti dello Statuto del CAI. Oltre a ricevere servizi dell’associazione, il socio ne diventa parte attiva promuovendo iniziative facendosi portatore di conoscenza ed esperienza.
Ciò che rende il CAI unico nel suo genere, soprattutto nelle associazioni alpinistiche, è il volontariato di servizio e gratuito come motore di ogni attività.
Ancora oggi ribadiamo i principi ispiratori di oltre 150 anni fa:

la montagna per tutti
la montagna che unisce
la solidarità
il mutuo soccorso
alpinismo senza frontiere
la ricerca e la cultura
l’arte dello sport
la ragionevole sicurezza
ideale nazionale e patriottico
formazione dei giovani
promozione della Scienza e della Cultura

Guido Rey disse: “Vorrei che tutti i giovani colti e validi d’Italia ascendessero almeno una volta il Cervino, perché ad essi fossero rivelate recondite energie dell’animo loro, e, nell’orgoglio nobilissimo dello sforzo fatto, si sentissero più puri, più capaci di alti propositi, più entusiasti per la loro bellissima terra”.
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24 Settembre 2015CondividiCome da calendario escursionistico domenica è prevista l’uscita sezionale alle gole del Salinello. Spesso si attraversano dal basso e raramente si percorre il sentiero che passa loro sopra. Un bellissimo giro sui Monti Gemelli accompagnati da Gennaro Pirocchi e Maurizio Rosa.
Ulteriori informazioni possono essere richieste all’accompagnatore Gennaro Pirocchi al 329 2737061, oppure all’indirizzo mail segreteria@caiteramo.it oppure in sezione in Via Cona 180 (Ingresso Ist. Geometri) – Teramo venerdì 25 dalle 21 ale 23.

Le iscrizioni possono essere comunicate entro venerdì alle 23.
Il ritrovo è fissato alle ore 7.00 presso la sede del Cai in Via Cona 180 – Teramo.
L’escursione è aperta a tutti i soci CAI: i soci minorenni per partecipare dovranno essere accompagnati da un adulto. I non soci CAI possono partecipare previo versamento di € 10,00 per la copertura assicurativa.

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10 Settembre 2015CondividiDomenica 13 settembre p.v. è prevista un’uscita alla Grotta di Vaccamorta a Torninparte (AQ).
L’appuntamento è fissato per le ore 7,30 di domenica mattina presso la sede Cai di Teramo.
L’uscita è aperta a tutti !!!
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai numeri indicati nella locandina.
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9 Settembre 2015CondividiClicca per saperne di più!
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9 Settembre 2015CondividiClicca qui per saperne di più!
 
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8 Settembre 2015CondividiLa sezione è fiera di organizzare il XV CORSO BASE DI ESCURSIONISMO.
In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso BASE di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà MARTEDì 29 SETTEMBRE, consisterà in 8 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30-23, ed in 5 uscite in ambiente.
All’esito dello stesso, verrà rilasciato l’attesto di frequenza, necessario per la frequenza del corso di escursionismo avanzato in programma nel giugno 2016, organizzati dalla Sezione di Teramo.
DIRETTORE DEL CORSO: AE GIUSEPPE DI GIUSEPPE
COSTO DEL CORSO € 50,00.
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
NUMERO MINIMO  DI ADESIONI PER L’ATTIVAZIONE DEL CORSO: N. 8 ISCRITTI
ADESIONI ENTRO VENERDì 25 SETTEMBRE, MEDIANTE VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI € 20,00, CONTATTANDO ILARIA AL 329 7031790 O MARIO AL 328 6793167
Si riporta il regolamento del corso

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7 Settembre 2015CondividiIl Großglockner è una montagna delle Alpi, la più elevata dell’Austria con i suoi 3.798 metri s.l.m.
Situato al confine fra la Carinzia e il Tirolo orientale è la vetta più alta del massiccio chiamato Gruppo del Glockner che si trova sul versante principale degli Alti Tauri.
I soci Ioannoni Fiore Giovanni e Nicolò ci faranno vivere, venerdì 18 settembre p.v. presso la sede sezionale in Via Cona 180 a Teramo (ingresso Ist. Geometri) la loro spedizione proiettando le immagini della loro esperienza sulla splendida vetta del Grosglokner dalla via Stuedlgrat.
Un’occasione per far vivere anche a noi una bellissima esperienza sulle vette Austriache.

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7 Settembre 2015CondividiSempre più frequentemente abbiamo a che fare con questo animale utilissimo per l’ecosistema, troppo spesso maltrattato e poco conosciuto.
Il CAI di Teramo organizza per il giorno 25 settembre alle ore 21 presso la sede sezionale in Via Cona 180 a Teramo (ingresso Ist. Geometri) una serata in cui Angelo Cameli e Francesco Di Toro, appartenenti alla sezione Abruzzo-Molise della Societas Herpetologica Italica, ci illustreranno la distribuzione e le nozioni di riconoscimento delle diverse specie di serpenti presenti nel teramano. Con l’occasione si farà anche un brevemente cenno delle altre specie di anfibi e rettili che popolano la Provincia di Teramo.

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29 Luglio 2015Condividi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Domenica 2 agosto p.v. è prevista una giornata di “Torrentismo alla forra di Stiffe” (Aq) con la collaborazione della guida speleologica Andrea Degli Esposti!
L’appuntamento è fissato per le ore 8,00 di domenica mattina presso la sede Cai di Teramo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai numeri indicati nella locandina.
 

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29 Luglio 2015CondividiDomenica 2 agosto è prevista l’uscita sezionale la Monte Corvo passando dal rifugio del Monte.
L’uscita è classificata EE (escursionisti esperti).
Accompagneranno l’uscita Gennaro Pirocchi (329/2737061) e l’ASE Niels van Bemmelen (349/5075867) a cui è possibile far riferimento per le iscrizioni e ogni informazione utile.

Le iscrizioni possono essere comunicate anche via mail all’indirizzo segreteria@caiteramo.it o in sezione entro e non oltre venerdì 31 luglio.
Per i non soci è possibile effettuare l’uscita comunicando i propri dati anagrafici e versando la quota assicurativa di 10 euro.

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22 Giugno 2015CondividiIl Cai di Teramo parteciperà Domenica 28 giugno p.v. all’escursione intersezionale organizzata dal Cai di Castelli, insieme alla Sezione CAI di Isola del Gran Sasso e alle rispettive sottosezioni.
I percorsi individuati sono due e si potrà scegliere quale dei due percorrere.
Per i Soci che decideranno di aderire il ritrovo è alle ore 6.45 presso la sede del Cai in Via Cona 180 a Teramo.

Le adesioni dovranno essere comunicate entro venerdì 26 giugno alle ore 23.00 in segreteria o ai referenti sotto indicati.
Per ogni informazione utile e comunicare la propria partecipazione i referenti della nostra Sezione sono:
Luigi Pomponi 347 3767682
Lucio Brunetti 327 1016725

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9 Giugno 2015CondividiIl Gruppo Grotte e Forre della Sezione di Teramo parteciperà alla manifestazione “Diversamente Speleo” che si terrà il 21 Giugno alle Grotte di Stiffe (AQ).
La manifestazione, molto importante e di rilievo nel panorama “Speleo”, riguarda tutti i Gruppi Speleo del Centro Italia e ha lo scopo di far conoscere l’ambiente ipogeo ai disabili; la manifestazione, che ha già avuto altre edizioni di notevole successo, vuole sottolineare l’attenzione verso i portatori di handicap, tema sempre caldo che merita particolare attenzione. 
 
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29 Aprile 2015CondividiIl Gruppo Grotte e Forre della Sezione organizza per domenica 03-05-2015 l’uscita alla Grotta Cola. Si allega la locandina per i dettagli.

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27 Aprile 2015CondividiIl Club Alpino Italiano – Sezione “Gran Sasso d’Italia” – Teramo organizza il convegno dal titolo: ‘La libertà di muoversi in montagna tra divieti, prescrizioni e assunzioni di responsabilità’ ed affronta il tema assai delicato delle responsabilità connesse all’attività che si svolge in montagna, sia con riferimento ai liberi fruitori, sia, soprattutto, con riferimento a chi, titolato del CAI o libero professionisti, si trova a svolgere la figura di accompagnatore.
La necessità e l’importanza di questo incontro nascono dal complesso quadro normativo di riferimento e dalle sempre più frequenti ordinanze/divieti che le autorità amministrative emanano per interdire il libero accesso di zone ritenute “non sicure”, limitando di fatto, quasi completamente, la frequentazione di tali posti, se non correndo il rischio di sanzioni amministrative e responsabilità penali.

Interverranno:
Alessandro Gogna, alpinista e guida alpina di fama internazionale, nonchè autore di diversi libri;
Avv. Vincenzo Torti, Vicepresidente Generale del Cai, già autore del noto libro “La responsabilità Civile e Penale nell’accompagnamento in montagna” del CAI, molto attento alla materia e figura esperta nel settore;
On. Giovanni Lolli quale referente per la Regione Abruzzo, per fare il punto su una Legge Regionale che di fatto impone una serie di prescrizioni che da tempo sono oggetto di discussione in merito alla possibile modifica.
Il convegno è patrocinato dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Teramo, dal Collegio delle Guide Abruzzo e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo.

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10 Marzo 2015CondividiÈ convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano per il giorno sabato 21 marzo 2015 a Teramo presso la Sede Sociale in Via Cona n° 180, alle ore 11:30 in prima convocazione ed alle ore 15:00 in seconda convocazione con il seguente Ordine del Giorno

Nomina del Presidente dell’Assemblea e dei componenti il seggio scrutinante;
Relazione del Presidente;
Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori;
Relazione del Coordinatore della Commissione Escursionismo;
Relazione del Coordinatore del Gruppo Grotte;
Approvazione Bilancio Consuntivo 2014;
Approvazione Bilancio Preventivo 2015;
Votazione per il rinnovo delle cariche sociali; a) Elezione del Presidente; b) Elezione dei Consiglieri; c) Elezione del Presidente del Collegio dei Revisori; d) Elezione dei Revisori.

Il socio impossibilitato a partecipare può farsi rappresentare da altro socio (è consentita una sola delega) utilizzando la cedola allegata e sono ammessi alle operazioni di voto esclusivamente i soci in regola con il versamento della quota sociale dell’anno in corso (art. 20 dello Statuto). A tal proposito si fa presente che, dopo l’insediamento della Commissione Verifica Poteri previsto per le ore 14:30 e prima delle operazioni di voto, sarà possibile rinnovare l’iscrizione annuale -scadenza il 31.3.2015-. Vista l’importanza degli argomenti da trattare si raccomanda la massima partecipazione.

Teramo 4 marzo 2015
il presidente Luigi De Angelis

ALLEGATO IN PDF CONVOCAZIONE – CON SCHEMA DI DELEGA

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20 Febbraio 2015Condividi
 
…e come poteva mancare il classico appuntamento con la TRAVERSATA CAMPOTOSTO -FRATTOLI??!
La neve non manca di certo, da Araldo e Valentina la brace è già pronta e i motori sono accesi…e allora facciamo il conto alla rovescia per il 1° marzo!!
Tempo permettendo sono previste la classica traversata “bassa” con le CIASPOLE (adatta anche ai meno esperti) e la traversata “alta” SCIALPINISTICA.
PARTENZA: ore 6 (è richiesta la MASSIMA PUNTUALITA’) presso la SEDE del CAI di Teramo, in Via Cona 180, c/o ISt. tecnico per Geometri
QUOTE: € 30 SOCI (comprensivi di spostamento A/R in Pullman + pranzo) € 35 NON SOCI (comprensivi di spostamento A/R in pullman + pranzo + assicurazione).
ACCOMPAGNATORI: Luigi De Angelis (Presidente sez. Teramo) – Gennaro Pirocchi (AE) – Niels Van Bemmelen (ASE).
Prenotazioni al n. 333. 2828073 LUIGI o scrivendo una mail all’indirizzo niels.van.bemmelen@gmail.com
Per evidenti ragioni organizzative, per permetterci di organizzare al meglio, vi preghiamo di manifestare le vostre adesioni il prima possibile e comunque
ENTRO E NON OLTRE MERCOLEDì 25 FEBBRAIO, versando una caparra di € 15 e SPECIFICANDO se si partecipa con le CIASPOLE o con gli SCI.
Resta inteso che i posti in pullman sono garantiti e riservati in ordine di prenotazione, e raggiunto il n. massimo di posti sarà necessario organizzarsi con mezzi propri, tenendo presente che si tratta di una traversata e, pertanto, NON si torna al punto di partenza.
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1 Febbraio 2015Condividi
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23 Dicembre 2014Condividi
L’anno appena trascorso è stato scandito da eventi, svolti dal Club Alpino con significati diversi, per celebrare in più modi i cento anni della Sezione di Teramo, fondata nel febbraio del 1914.
Purtroppo questo anno ha visto la scomparsa di due figure care alla Sezione, Enrico De Luca e Pino Sabbatini, tra gli indiscussi protagonisti della storia dell’alpinismo sul Gran Sasso.
Enrico, “Erriquez” come i più affezionati lo chiamavano, la cui esistenza ha avuto come fulcro il paese di Pietracamela e le sue rocce calcaree, aveva un carattere riservato, paziente, determinato e queste sue indubbie qualità, alimentando la storia degli “aquilotti del gran sasso”, lo hanno portato ad aprire tra gli anni ’70 e ’80 decine di vie sul Corno Grande e sul Corno Piccolo. Ha disceso per primo con gli sci, nel 1983, il canale “Sivitilli” sulla nord del Corno Piccolo; sempre con gli sci nel 1989 effettuò la prima discesa italiana invernale dell’Elbrus in Caucaso. Lo si è visto protagonista in salite degne di rilievo sul Monte Bianco come il “pilone centrale del Freney” e la “direttissima degli americani”.
Numerose le spedizioni extraeuropee che lo hanno portato in America Latina sull’Aconcagua, sul Fitz Roy, in Africa sul Kilimanjaro e sul Monte Kenya, in Asia sull’Hidden Peak, in Oceania alla prima ripetizione alla Piramide di Carstensz in Papua Nuova Guinea, salita fatta proprio con l’amico Pino Sabbatini.
Enrico è stato anche infaticabile soccorritore; in quasi quarant’anni passati nel Soccorso Alpino si è reso protagonista degli interventi più complessi sul Gran Sasso, basta ricordare quelli effettuati sul “Paretone” del Corno Grande come sulla nord del Camicia. Anche nei soccorsi emergeva il suo inconfondibile carattere; grazie a calma e tenacia era capace di trovare sempre la soluzione più rapida ed efficace per risolvere situazioni complesse. Anche negli interventi più rischiosi e difficili chi operava con lui era tranquillo per questa sua capacità a decidere e trasmettere sicurezza con il semplice sguardo e non sprecando inutili parole.
Pino, come Enrico, ha trovato il suo campo d’azione sul Gran Sasso dove, dalla seconda metà degli anni ’80 e quasi a succedere ad Enrico, ha intrapreso un’intensa attività alpinistica che lo ha portato ad aprire nuove vie sul Gran Sasso come a numerose ripetizioni di salite, anche nell’arco Alpino. Di rilievo l’apertura delle vie sul Corno Piccolo tra le quali spiccano “l’olandese volante”, “al di là del bene e del male” e la “dama in nero”; nel 2001 apre sui pilastri di Intermesoli la “Aquilotti 2001”.
Dopo la spedizione con Enrico in Papua Nuova Giunea per la salita alla “piramide di Carstensz”, eccolo in Nepal nel 2012 per scalare l’Ama Dablan. Istruttore di Alpinismo del CAI e Guida Alpina è stato, come Enrico, Capo della Stazione di Teramo del Soccorso Alpino, ruolo che gli era stato riconfermato proprio pochissimi giorni prima della scomparsa.
Il suo era un carattere estroverso e sorridente. Sempre pronto a vivere con gli amici momenti di allegra convivialità; era certamente un trascinatore, riusciva a coinvolgere nell’arrampicata come nello sci-alpinismo, nelle salite su ghiaccio come nella mountain-bike.
Enrico e Pino, alpinisti e Guide Alpine, che con la loro personalità hanno espresso modi differenti di interpretare la montagna, arricchendola con continuità di significati.
Il vuoto lasciato dalla loro scomparsa può essere in parte colmato seguendone l’esempio di amore e dedizione, di competenza e leggerezza, patrimoni da conservare nel loro intenso ricordo.
Nel Club Alpino c’è attenzione al tempo e alla storia, che rifuggono la fugace onda emotiva del momento, ma documentano e raccontano a tutti, dei monti e dei suoi uomini, per trarne validi spunti di riflessione sul significato pieno di vivere e tutelare la montagna con passione e continuità.
Dal Club Alpino la riconoscenza a Enrico e Pino per le pagine di storia dell’alpinismo che hanno saputo scrivere.
 
Luigi De Angelis
Presidente della Sezione di Teramo
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1 Dicembre 2014CondividiCari amici, soci e non, come da tradizione, il 12 dicembre la Sezione di Teramo dedica il venerdì prima della chiusura natalizia, ad un momento molto importante per la vita sezionale, quello della cena sociale.
E’ un momento di forte identificazione e di grande partecipazione istituzionale e umana, è l’occasione in cui ci si scambia gli auguri di Natale, ci si augura un buon inizio di anno, ci si ritrova anche con chi non riesce ad essere sempre presente nella vita della sezione e nelle iniziative proposte,.
Ma è anche un momento di novità:nel corso della serata, infatti, verranno presentati il calendario delle attività proposte per l’anno 2015 e…..lo storico calendario fotografico!!!Insomma un momento di grande intensità e di grande entusiasmo!!!
QUOTA CENA € 25 (tra qualche giorno pubblicheremo il menu)
Prenotazioni e caparra (€15,00)DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE VENERDì 5 DICEMBRE IN SEZIONE (tutti i venerdì dalle 21 alle 23)(Chi avesse particolari esigenze alimentari, dettate da allergie o intolleranze, è invitato a comunicarlo all’atto della prenotazione, così da consentirci di provvedere!!).
Per informazioni:
ILARIA 329.7031790
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19 Novembre 2014Condividi 
 
 
 
 
 

 

Nell’ambito del progetto Percorsi di montagna la Sezione è orgogliosa di dedicare una serata al noto alpinista abruzzese Cristiano Iurisci che ha percorso le più grandi e maestose pareti dell’Appennino centrale.
INGRESSO LIBERO
Vi aspettiamo alle 21…!!
 

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27 Ottobre 2014CondividiEccoci…..anche quest’anno non poteva mancare il tradizionale appuntamento con la CASTAGNATA di SAN MARTINO del CAI di TERAMO!!!!..e la location sarà assolutamente suggestiva….si svolgerà, infatti, nel romantico borgo abbandonato di Valle Piola, Fraz. di Torricella Sicura, nel cuore dei Monti Gemelli. Il sangue nelle vene del Paese, spopolatosi definitivamente alla fine degli anni ’70, sta tornando a scorrere grazie al Comune di Torricella che ha ristrutturato uno degli edifici più grandi e meglio conservatosi (oggi IL RIFUGIO DEL PASTORE -Ristorante e B&B) e grazie alla costanza e all’impegno della PRO-LOCO di Torricella Sicura che ha preso in gestione il Rifugio e lo gestisce con grande professionalità, competenza e cordialità.
E siccome il Club Alpino ha quale compito anche quello importantissimo di conservare – per conoscere ed imparare – la memoria del territorio, di partire dalla storia, dai vissuti dei paesi che ne hanno prima di tutto”subito” e poi, anche condizionato, il modo di essere, per riflettere sull’importante discorso della “EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA'”di cui al Progetto DESS dell’Unesco, nell’ambito del quale saranno specificamente dedicate all’argomento diverse iniziative nella settimana dal 24 al 30 novembre 2014 – settimana della educazione allo sviluppo sostenibile, ci è sembrata una buona occasione per fare tutti insieme un salto nel passato, farvi conoscere questo splendido borgo e per passare una felice giornata in compagnia degli amici della Pro-loco di Torricella.
Il BORGO è RAGGIUNGIBILE CON LE AUTO
Prima del pranzo, è possible fare una escursione al MONTE DELLA FARINA(1572 slm): PARTENZA ORE 8,30 CAI TERAMO Via Cona 180 c/o Ist. Tecnico per Geometri C.Forti).
PRANZO ORE 13.30
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 15,00 SOCI – € 20,00 NON SOCI
Per evidenti ragioni logistiche LE PRENOTAZIONI – per l’escursione e per il pranzo – ed il versamento della CAPARRA DI € 10, ENTRO E NON OLTRE MARTEDì 5 NOVEMBRE (Il venerdì in sezione dalle 21 alle 23 o contattando il n. 329.7031790 ILARIA oppure potete dare adesione e caparra c/o Il BAR DELLA CONA- davanti ala pompa di benzina).
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9 Ottobre 2014Condividi
in occasione dei festeggiamenti per il Centenario di fondazione dellaSezione di Teramo del Club Alpino Italiano, è stato organizzato un incontro con l’intervento della Guida Speleologica Giuseppe Antonini intitolata: “Due km in fondo al Caucaso. La discesa nell’abisso più profondo del mondo”.L’evento, organizzato con la collaborazione del Gruppo Grotte e Forre del CAI di Teramo, la Federazione Speleologica e il Collegio delle guide Speleo-Canyon, si terrà alle ore 18:00 presso la Sala Polifunzionale del Comune di Castellalto nella Frazione di Castelnuovo Vomano -via Salara-.
 
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2 Ottobre 2014Condividi
Escursione EE, dislivello 1100m, per un distanza di circa 20km. Territorio impegnativo, non è un’uscita per tutti, un buon allenamento e buona capacità di adattamento sono indispensabili. Si parte da S. Martino (1134m) per salire il Cavallo di Voceto, qui si farà il dislivello massimo. Raggiunta la Fonte Ranna a circa 1900 m si imboccherà la famigerata Via Ranna. Sette chilometri tra storia e stazzi, la via grande terminerà allo stazzo di Padula e ci immergeremo nel fosso di selva grande per poi chiudere l’anello dal sentiero italia verso San Martino. Le iscrizioni saranno prese solo ed esclusivamente in sezione dalle ore 21.00 di venerdì 3 ottobre. Gli accompagnatori sono: Alessandro de Ruvo e Bernardo Bozolo.
Partenza ore 6.00 dalla sezione del CAI di Teramo. Massima Puntualità.
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11 Settembre 2014CondividiCome da programma il Gruppo Grotte e Forre della sezione propone la visita alla più alta risorgenza del’Appennino.

Dopo un avvicinamento di circa un’ora e mezza da Fonte Vetica, si arriva alla grotta. Grotta orizzontale, bagnata a tratti per scorrimento di acqua e laghetti. Nessuna difficoltà tecnica ad eccezione di una strettoia facilmente superabile.
ATTREZZATURA NECESSARIA: tuta, casco e luce frontale.
ACCOMPAGNATORI: I.S.S. Aurelio Ferreo, REFERENTE GGTF Lia Sisino.
P.S. COLORO CHE INTENDONO PARTECIPARE E NON HANNO ATTREZZATURA SI METTANO IN CONTATTO CON GLI ORGANIZZATORI IL PRIMA POSSIBILE PER PRELEVARLA DAL MAGAZZINO DEL GRUPPO.
GRAZIE E BUON DIVERTIMENTO.
PARTENZA ORE 7,30 SEDE CAI c/o Istituto tecnico per geometri, Via Cona 180.
PER ADESIONI ED INFORMAZIONI:
LIA 334.8496437
AURELIO 331.5788106
GIORGIO 349.7125953
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11 Settembre 2014CondividiLa sezione, nonostante i tanti impegni per le celebrazioni del centenario di fondazione, è fiera di essere riuscita ad organizzare il XIV CORSO BASE DI ESCURSIONISMO.
In un momento in cui vivere l’ambiente in generale, ed in particolare la montagna, sembra essere tornato un modo per apprezzare le troppe cose che nella vita di tutti i giorni sfuggono ai più, il Club Alpino sente, ed ha, il dovere morale di fornire gli strumenti per approcciare e vivere in sicurezza l’esperienza di “attraversare” le montagne, nutrendo, ovviamente, la speranza di trasmettere e coltivare un “certo modo” di vivere l’ambiente, proprio dello spirito e dei valori che animano da sempre il sodalizio.
Ed è per questo che il corso BASE di Escursionismo, non è rivolto solo ai neofiti, ma anche a quanti, autodidatti, abbiano voglia ed interesse di approfondire la conoscenza e di esaminare aspetti, magari trascurati.
Il corso, che inizierà GIOVEDì 18 SETTEMBRE, cosnsiterà in n. 7 lezioni teoriche in sede, il martedì ed il giovedì dalle 20,30 circa alle 22,30-23 circa, ed in uscite in ambiente. All’esito dello stesso, verrà rilasciato l’attesto di frequenza, necessario per l’eventuale frequentazione dei corsi di escursionismo avanzato, organizzati dalla Sezione di Teramo.
DIRETTORE DEL CORSO: AE GIUSEPPE DI GIUSEPPE
COSTO DEL CORSO € 50,00.
PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO:
• certificato medico;
• essere iscritti al CAI ed in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
NUMERO MINIMO PER L’ATTIVAZIONE DEL CORSO: N. 8 ISCRITTI.
ADESIONI ENTRO MARTEDì 16 SETTEMBRE, MEDIANTE VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI
€ 20,00, CONTATTANDO IL N. 329,7031790 ilaria.
PROGRAMMA DEL CORSO
REGOLAMENTO
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2 Settembre 2014CondividiCari amici, la sezione, grazie all’attività degli accompagnatori ANE Filippo Di Donato e ASE Claudia Di Nardo, e la preziosa collaborazione dell’AMM Luciano Ruggieri, propone un suggestivo week-end tra le bellezze del PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE
Monte Meta tra cervi e camosci
20 – 21 settembre 2014
Ecco il programma:
SABATO 20 settembre
8:30 Partenza dalla sede Cai Teramo per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
11:30 Arrivo ingresso Val Fondillo ed escursione al Monte Amaro (1862 m) – Difficoltà: EE, dislivello 778 m
17:00 Trasferimento in auto al Rifugio del Falco (1401 m), in località Pianoro Le Forme di Pizzone (IS)
18:00 Sistemazione e relax
20:00 Cena
DOMENICA 21 settembre
8:00 colazione e breve trasferimento in auto al Pianoro Campitelli
9:00 Escursione al Monte Meta (2242 m) – Difficoltà: EE, dislivello 822 m
17:00 Partenza per Teramo
QUOTE di adesione per Soci Cai: € 48,00 (pensione completa con pranzo al sacco)
Sistemazione in camerata (sacco lenzuolo o sacco a pelo)PER RAGIONI LOGISTICHE LE PRENOTAZIONI DOVRANNO AVVENIRE ENTRO E NON OLTRE VENERDì 12 SETTEMBRE CON IL VERSAMENTO DI UNA CAPARRA DI € 20.
PER INFORMAZIONI
346.3541731 AMM Luciano Ruggieri
Accompagnatori:
ANE Filippo Di Donato – presidente CCTAM del Cai
ASE Claudia Di Nardo
AMM Luciano Ruggieri
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2 Settembre 2014Condividi
 
13-14 settembre 2014
Vieni a conoscere il lupo…
Tra gli eventi inseriti nel calendario delle celebrazioni per il Centenario di fondazione della nostra Sezione, rientra anche l’appuntamento dedicato al lupo, organizzato da Luciano Ruggieri e Claudia Di Nardo.
Come riconoscere un lupo? Quale sono le caratteristiche del lupo italiano? Quali sono le differenze tra lupo selvatico e cane lupo domestico? Cosa mangiano i lupi? Quale è il suo vero ruolo nell’ambiente? Il lupo è pericoloso per l’uomo? Esistono i lupi neri? E’ vero che i lupi ululano alla luna?…
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere in compagnia del fotografo e scrittore naturalista ANTONIO IANNIBELLI, autore del libro “UN CUORE TRA I LUPI”, che da anni opera per far conoscere il lupo “vero”, cercando di contrastare la scorretta informazione che tanto si accanisce su questo animale.
Sarà un privilegio ascoltare il racconto di chi è riuscito con entusiasmo fanciullesco a venire in contatto con questo animale tanto elusivo e a rubare preziose immagini del lupo nel suo ambiente naturale e non in cattività.
PROGRAMMA
SABATO 13 settembre
ore 17.00 – 19.00 presso la sede del CAI di Teramo
– proiezione del documentario “Il lupo che non conosci”, indirizzato ad appassionati e ricercatori, ma soprattutto alla gente comune (portate i vostri bambini!) che vuole conoscere il vero lupo selvatico
– presentazione del libro “Un cuore tra i lupi” di Antonio Iannibelli
– mostra fotografica sui lupi con le bellissime immagini di Antonio Iannibelli
DOMENICA 14 settembre
escursione “sulle tracce del lupo” in compagnia di Antonio Iannibelli e le guide di Abruzzo Parks
ore 8.00 appuntamento davanti alla sede del CAI di Teramo
Escursione adatta a tutti, pranzo al sacco, rientro previsto per le ore 17.00.
COSTI
Escursione € 10.00 a persona (gratis per i bambini fino a 12 anni e per i soci CAI)
Informazioni e prenotazioni
Iscrizione (obbligatoria per l’escursione) entro le ore 20.00 di sabato 13 settembre, direttamente alla sede sabato pomeriggio oppure contattando i recapiti sotto indicati.
3397320568 Claudia
3463541731 Luciano
info@abruzzoparks.it
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8 Agosto 2014Condividi
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21 Luglio 2014Condividi
Celebrazione centenario, DOMENICA 3 AGOSTO, di seguito la scaletta:
Ore 6.00 ritrovo Sez cai teramo (ore 7 località Laghetta – Prati di Tivo)
ore 7,30 inizio salita Corno Grande
ore 12 Momento celebrativo in Vetta
ore 1230 saluti del Presidente Luigi De Angelis
13 discesa
ore 1630 Concerto musicale in quota, a cura dell’Istituto musicale G. Braga di Teramo “GlI ottoni del Braga” – letture a cura della Biblioteca Delfico
ore 19-1930 CENA SOCIALE di chiusura estiva presso il RISTORO VENACQUARO in località Intermesoli di Pietracamela (costo cena €18).
Sarà una giornata “piena” e come potete immaginare anche l’organizzazione è impegnativa, perciò vi chiediamo un po’ di collaborazione nel farci sapere in tempo utile – ENTRO MERCOLEDI’ 30 LUGLIO – chi parteciperà alla cena – ed eventuali intolleranze e/o allergie – così da comunicarle al Ristorante senza contrattempi.
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12 Giugno 2014Condividi
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12 Maggio 2014CondividiCome ogni anno, viene dedicata una Giornata Nazionale ai Sentieri (GNS) per sottolineare l’importanza del vivere l’ambiente alla scoperta delle bellezze dei paesaggi, delle storie e delle tradizioni legate ad alcuni sentieri e l’importanza del rispettare la natura, del viverla lasciando meno tracce possibili del nostro passaggio.
OBIETTIVO della giornata è anche quello di offrire a tutti, visitatore, turista escursionista e alpinista, la possibilità di COLLABORARE alla manutenzione dei sentieri, dalla riapertura dalla vegetazione, alla sistemazione della segnaletica, alla apposizione di nuova segnatura;
compagno di viaggio sui sentieri sarà, infatti, anche il luminoso e riconoscibile SEGNAVIA NAZIONALE ROSSO / BIANCO / ROSSO del CAI. Ricordiamo che nel 2010 Federparchi ha siglato con il CAI un accordo per l’armonizzazione della segnaletica dei sentieri secondo gli standard CAI. Un impegno efficace che migliora la sicurezza dell’escursionista e facilita la scelta del sentiero secondo interesse e competenza.
La GNS è giunta alla sua 14^ edizione e sottolinea l’attenzione del CAI ad una fruizione sicura e consapevole della montagna. Si tratta di un impegno nazionale con il quale il CAI dà impulso alla manutenzione dei sentieri, alla conoscenza del territorio, alla cura e al rispetto per l’ambiente.
QUEST’ANNO LA SEZIONE DI TERAMO ha aderito a questo importante appuntamento decidendo DI APPORRE LA SEGNALETICA NEL TRATTO DEL SENTIERO COSIDDETTO “DELLE CENTO FONTI “- DAL SENTIERO ITALIA ALLO STAZZO DI FONTE MERCURIO.
PARTENZA ORE 7,00 dalla sezione di Teramo, c/o Istituto tecnico per Geometri, in Via Cona 180.
Si organizzeranno SQUADRE DA 6/8 PERSONE – così da consentire una maggiore celerità nel lavoro, e perciò vi preghiamo di comunicare la vostra disponibilità per la segnatura entro e non oltre VENERDI’ 16.05.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: considerata la necessità di utilizzare vernici, consigliamo di indossare abbigliamento “andante”.
Per informazioni :
ILARIA 329.7031790
ALESSANDRO 320.0606685
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16 Aprile 2014Condividiil corso e’rivolto a chi si avvicina per la prima volta alla disciplina dell’alpinismo e sara’ svolto con il supporto delle guide alpine.

Sarà strutturato in due lezioni teoriche,due lezioni teorico-pratiche che si svolgeranno in falesia nel corso delle quali verranno visti diversi aspetti relativi alle tecniche ed alle manovre.
Nelle altre due uscite che si svolgeranno in montagna verranno messe in pratica gli aspetti analizzati nelle lezioni precedenti.
INFORMAZIONI
Il corso prevede un contributo di partecipazione di €180,00 minimo 4 iscritti ( 4 allievi/guida).
I partecipanti all’atto dell’iscrizione devono consegnare un certificato medico per attività sportiva non agonistica.
Chiunque non ne fosse in possesso non potrà iscriversi.
Per la partecipazione si richiede il seguente materiale tecnico: scarpette da arrampicata, imbragatura,
casco,
“kit personale” (composto da: 3 moschettoni a ghiera, un cordino in kevlar 0.5 lungo circa 1,2 m, un discensore a “secchiello” tipo Reverso Petzl.
Il materiale mancante verrà fornito dalle guide alpine previa comunicazione anche la sera della prima lezione.
Le uscite potranno subire variazioni in base alle condizioni organizzative e meteo.
Calendario corso:
Giovedì 8 Maggio –
Lezione Teorica ore 21.00
Presentazione del corso base di alpinismo estivo, lezione sui materiali.
Sabato 10 Maggio ( anche solo il pomeriggio ) – falesia di Civitella del Tronto ( TE )
Materiali, manovre di corda, tecniche di scalata
Domenica 11 Maggio – falesia di Civitella Del Tronto o altro.
Tecnica di scalata e tecnica di corda doppia
Giovedì 15 Maggio
Lezione teorica ore 21.00
Interpretazione itinerari alpinistici: lettura guide alpinistiche, aspetti mentali,cenni alimentazione e abbigliamento
Sabato 17 – Domenica 18 Maggio
Itinerari a tema adatti allo svolgimento del corso in ambiente alpinistico e adatti alla didattica,scelte dalla guida in base al livello del gruppo.
È possibile pernottare in rifugio o fare due giorni singoli.
Le iscrizioni saranno aperte fino al giorno 2 Maggio.
Le guide incaricate avranno la facoltà di scelta degli itinerari, degli orari e della logistica per ragioni di sicurezza dei gruppo.

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27 Marzo 2014CondividiIl Cicolano è una sub-regione del Lazio, situato nella bassa Provincia di Rieti al confine sud-est con l’Abruzzo. La regione si estende in direzione nord-ovest sud-est fra la Catena centrale dell’Appennino Abruzzese (gruppo montuoso del Monte Nuria) e i Monti Carseolani (Monte Navegna e Monte Cervia), dando vita ai Monti del Cicolano, ed è attraversata dalla Strada statale 578 Salto Cicolana.
Sono i monti tra i Reatini (la valle del Velino li chiude a nord) e il monte Velino, con cui si saldano senza soluzione di continuità (il confine potrebbe essere il pianoro di Castiglione); la valle dell’Aterno è il confine a est; a sud-ovest invece li chiude la valle del Salto. Sono montagne di non grande altezza, ma ricche di boschi, vasti pianori e laghi, di grande bellezza e ancora relativamente incontaminate. Il pianoro di Rascino, con il lago omonimo, è forse il luogo più noto, anche per la morte del terrorista nero Esposti, avvenuta nel 1974 a seguito di una sparatoria con i Carabinieri.
Anche interessante è il vicino lago di Cornino, sul pianoro omonimo.
Le cime maggiori sono, da nord a sud, il m.Giano (1820 m), sovrastante Antrodoco, caratterizzato dall’infelice scritta DUX fatta con un rimboschimento di conifere negli anni ’30, pietoso esempio di piaggeria; sempre sopra Antrodoco ma a sud si trovano i monti Nuria (1888 m) e Nurietta (1884 m), due bellissime cime ricche di boschi. A sud-est l’ultima cima, che sovrasta L’Aquila, è il monte Calvo (1898 m), piacevole come balcone sul Gran Sasso e in inverno come gita di scialpinismo facile
PARTENZA ore 7:30 dalla sede CAI
DISLIVELLO S/D 500 mt
KM 8,5
DIFFICOLTA’ EAI
ACCOMPAGNATORE: ASE Niels Van Bemmelen 349.507586
ADESIONI ENTRO VENERDI 28, direttamente a Niels, oppure in sezione venerdi dalle 21 alle 23 o al n. 329.7031790 ILARIA
 
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19 Marzo 2014Condividi
 
Le ADESIONI per l’ESCURSIONE urbana alle cisterne romane del Palazzo Ducale di Atri ed alla cripta della cattedrale, organizzata per domenica 23, DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE GIOVEDì 20 MARZO al n. 329.7031790 ILARIA
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13 Marzo 2014CondividiE’ convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Sezione “Gran Sasso d’Italia” –
Teramo- del Club Alpino Italiano per il giorno sabato 15 marzo 2013 a Teramo presso la
Sede Sociale in Via Cona n° 180, alle ore 11:30 in prima convocazione ed alle ore 15:00 in
seconda convocazione con il seguente
Ordine del Giorno
1. Nomina del Presidente dell’Assemblea;
2. Relazione del Presidente;
3. Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori;
4. Relazione del Coordinatore della Commissione Escursionismo
5. Relazione del Responsabile del Gruppo Grotte CAI Teramo;
6. Approvazione Bilancio Consuntivo 2013;
7. Approvazione Bilancio Preventivo 2014.
Possono partecipare all’Assemblea esclusivamente i soci in regola con il versamento
della quota sociale per l’anno in corso. A tal proposito si fa presente che sarà possibile
rinnovare l’iscrizione annuale, prevista per il 31.3.2013, prima delle operazioni di voto.
Vista l’importanza degli argomenti da trattare si raccomanda la massima
partecipazione.
Teramo 1° marzo 2014
Convocazione Assemblea 2014
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6 Febbraio 2014CondividiDOMENICA 9 FEBBRAIO la Sezione di Teramo organizza la cispolata nel Parco Sirente Velino, a Campo Felice.
Partenza ore 7,00 dalla sede del Cai – Via Cona 180 (c/o Ist. Tecnico per geometri).
DURATA: 5,30 h
DISLIVELLO: SALITA 338 m – DISCESA: 430 m
Le ADESIONI entro e non oltre venerdì 7 febbraio in sezione o telefonando all’accompagnatore ASE NIELS VAN BEMMELEN al n. 349.5075867.
Possibilità di affittare le ciaspole.
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21 Gennaio 2014CondividiVi invitiamo a partecipare alla discussione con l’architetto Raffaele Di Marcello che ci illustrerà le problematiche riguardanti la viabilità e la montagna, con particolare riferimento all’impatto ambientale delle opere dell’uomo sull’ambiente montano.
Arch. Raffaele Di Marcello
Consigliere Ordine Architetti PPC della Provincia di Teramo;
Delegato regionale Abruzzo della Società Italiana di Scienze del Turismo;
Dottorando di ricerca in Sociology of regional and local development Università di Teramo.
VI ASPETTIAMO!!
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2 Gennaio 2014CondividiCondividi [...]

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2 Gennaio 2014CondividiCondividi [...]

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2 Gennaio 2014Condividi
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