LA NOTTURNA DI SABATO 6 LUGLIO INSIEME SUL TREMOGGIA
DEL CAI TERAMO E DEL CAI ARSITA
Nel tardo pomeriggio di Sabato 6 Luglio, quando il Sole assume il colorito più dolce e il giorno sta per svanire una lunga fila colorata di persone: donne, uomini, ragazzi, giovani e vecchi ha iniziato a salire sul sentiero che porta al Camicia e che con una deviazione si allunga al Tremoggia. Hanno lasciato in basso il caos , il rumore , gli accampamenti e il fumo delle fornacelle asservite ai noti ristori di Campo Imperatore, sfida a un turismo montano sostenibile . Ebbene dopo la foto di rito ecco siamo già in quota il CAI di Teramo e di Arsita a goderci insieme questa nuova esperienza. Si sale lenti e parlando sottovoce , ammirando la luce diversa della roccia , dei pinnacoli e degli spigoli con il Camicia a guardia della nostra ascesa in una atmosfera sospesa nell’attesa del cambiamento. Si guarda in basso verso la Piana tutto diventa aereo, stiamo salendo verament,e il caos è lontano ci siamo solo noi , ecco alzi la testa e lì alla luce di un il cielo che si spegne mollemente e senza lampi appaiono i camosci sulle creste ,tanti ,curiosi e vicini a sorvegliare le loro balze e a curiosare.
Ci guardano, ci accettano e scompaiono nei loro giacigli notturni possiamo continuare sulla nostra via , siamo in armonia con con la natura ci hanno accettato. E’ arrivata l’ora di accendere le frontali ,ora siamo al buio. si acuiscono i sensi aumenta l’attenzione e diminuisce la salita, siamo sul lungo traverso che ci porterà sulla Croce buia del Tremoggia . Si alza il vento pungente, vento di quota, nervoso e freddo che non offre vie di fuga sulla cengia del nostro nostro cammino. Le lucine in basso, della Val Fino. della Val Pescara,Arsita . Penne .., Bisenti , i tanti paesi a oriente sulla costa e gli scorci dei pochi paesi che incombono su Campo Imperatore Castel del Monte , Santo Stefano … Calascio distraggono dal vento e ci accompagnano alla Croce. Siamo tutti in vetta , possiamo brindare e ristoraci, non si sente più il vento forse… c’è ancora, non importa siamo qui a goderci il buio, la notte nella sua forma e colore più vero in un sereno splendore di stelle senza Luna , insieme e in amicizia come fa la gente di montagna.
E’ arrivato il tempo di scendere, la lunga fila di lucine si riallinea e stempera di lampi la notte e come sul finestrino di un aereo che plana i lumi di terra diventano più definiti, alcuni scompaiono e poi quasi tutti, fino a che rimangono solo alcune scintille sempre più vicine a fare da faro in basso sulla piana.
C’è ancora un ultima erta discesa e siamo a Fonte Vetica . Finalmente siamo arrivati può iniziare la festa. Inostri sensi oramai abituati alla notte e alla percezione nel buio si rilassano : arrivano la fame , la sete si sentono i bisogni corporali. Si mangia e si beve ci sono le uova con i peperoni ,la birra e qualche bicchiere di vino (ci vuole proprio) , siamo stati bene. Siamo stati ospiti dei camosci custodi delle creste , abbiamo avuto il tempo del tramonto e del buio, il tempo della ascesa e della fatica, il tempo del vento e delle luci, il tempo della discesa e ora abbiamo il tempo dei bisogni corporali…sic . In questa notte il tempo si è allungato e si è ristretto secondo la nostra percezione , ma di una cosa siamo tutti sicuri :è stato un tempo leggero trascorso insieme con amicizia e camminando nella notte in sicurezza .
Un ringraziamento per la partecipazione e per averci dedicato il loro tempo va a tutti Soci del CAI di Teramo e del CAI di Arsita, in particolare a quest’ultimo, va un ulteriore ringraziamento per l’organizzazione e la convivialità .
E’ stato bellissimo e ci rivedremo sicuramente presto per trascorrere dell’altro tempo insieme.
Testo G.U. Foto Alessia Tirabovi; Scaloni Elisabetta; Simone Angiolelli