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La Sezione del CAI Teramo e la Giornata Internazionale della Montagna

La giornata Internazionale della Montagna  ricorre ogni anno  l’ 11 Dicembre ed  è stata istituita dalle Nazioni Unite (ONU) .

La  nostra Sezione  per celebrare    la ricorrenza ha proposto  diversi  eventi  su più livelli  per evidenziare quanto sia importante la storia e la frequentazione delle montagne per uno sviluppo ecosostenibile.

Gli  eventi hanno abbracciato circa una settimana dal 7   al 15  di Dicembre con la presentazione  di due  libri :Sabato 7 Dicembre, il volume  di sci alpinismo quasi  storico, “Più o meno Ripido” di Paolo Iacovoni e Luigi De Angelis, soci emeriti  della nostra  Sezione  ed edito dalla stessa e l’altro libro Venerdi’ 13 Dicembre  sull’ avvicinamento alla montagna di Luca Mazzoleni  storico  rifugista  del  Franchetti . Nella  serata   di  Sabato 14 Dicembre, durante la cena sociale di fine anno , invece è stato presentato il calendario fotografico 2025  che, vista la ricorrenza del 50° anno dalla fondazione del Gruppo Grotte e Forre sezionale , è dedicato per l’anno 2025  solo   a ambienti ipogei  collocati nel nostro territorio .

 

Domenica 15  poi , per concludere la settimana dedicata alla montagna,  tanti Soci  hanno partecipato  alla bella escursione  sul versante ascolano della “Montagna dei Fiori” ricco di eremi e memorie antiche .

Tutte  queste attività si sono svolte con lo  spirito  e nella direzione in cui si muove il CAI e di quello che raccomanda l’ ONU  :  dalla presentazione dei libri  dove si è sottolineato quanto siano  importanti  le montagne  come ecosistemi vitali , di come sono cambiati  i territori con la crisi climatica ,di come ci si approcciava alla montagna  30/40 anni addietro rispetto a oggi , della resilienza e di quanto sia difficile vivere in montagna e sostenersi finanziariamente con essa  e poi della riscoperta  sia  con il calendario fotografico 2025 che con l’escursione di Domenica 15 di quanto possa essere ricco di sorprese il nostro territorio.

In occasione di questi momenti il messaggio che  vorremmo  arrivasse  ai nostri Soci e agli amanti della montagna è  di tornare alle radici,  rivalutando  i territori  che si frequentano per meglio capire gli aspetti geomorfologici dell’ambiente naturale,  de la sua fauna e de la sua flora, dei segni lasciati da chi ha abitato questi  luoghi  anche i semplici ruderi delle  civiltà  montane,  per arrivare poi   all’enorme patrimonio delle tradizioni di queste popolazioni, per  farlo conoscere e  dare un  senso di appartenenza a chi ci abita e  a chi va  per monti.

Lo spirito  e il    modo di andare per monti dei Soci e degli amanti di questi territori deve  mettere  sullo stesso piano le esigenze tecniche  di tutti   e la frequentazione della montagna come conoscenza e allargamento del proprio orizzonte culturale .

Questo non solo perchè  ce lo chiedono il nostro statuto o la Giornata della Montagna ma,   perchè  la montagna non può essere  territorio  di monoculture sportive da ricondurre a palestra di  chi aspira a essere   collezionista di un album di vette, di discese con gli sci , o record  di salita   in quanto  così facendo  si sminuisce quello che è la nostra natura di umani “la Conoscenza” .

 Insieme  alla conoscenza sarebbe bello e anche    aspirazione massima, che oltre a quella di avere come mete la vetta , il rifugio un lago  chi va per monti  avesse attenzione alle valenze culturali dei luoghi e si ponesse  domande sul proprio  cammino e su quello che lo circonda  stimolando l’immaginazione  e a ogni domanda  cercasse le relative risposte …                                                                           questo senza  farsi inglobare  dall’industria           turistica  sottoponendo e mortificando la propria curiosità solo per avere un       “post” da ostentare sui social..   E  proprio nell’ ambito  in cui l’ONU  ha lanciato ” Cinque anni dal 2023 al 2027  di azione allo sviluppo delle regioni montane ”   noi  Sezione CAI di Teramo cercheremo di  mettere  a disposizione   le  nostre risorse tecnico/culturali  di conoscenza della  montagna,    per    iniziative    atte a favorire la consapevolezza  dell’importanza dello sviluppo ,della conservazione   e dell’uso sostenibile degli  ecosistemi  montani , e infine per  promuovere tutte le azioni   atte a preservare   la cultura     di chi     custodisce e ama la montagne     perchè esse sono vitali e fondamentali per il futuro dell’umanità .

Buona montagna a tutti

TESTO G.U. – FOTO ARNALDO PILOTTI