La conquista dell’Everest
Il CAI Teramo-Sezione Gran Sasso d’Italia propone presso la sua Sede in via Cona ogni secondo venerdi’ del mese alle ore 21 una rassegna di film di montagna provenienti dalla Cineteca del CAI centrale.
Il primo film proiettato nel mese di marzo è stato Italia K2 , docu-film sulla storica impresa compiuta dagli italiani nel 1954, realizzato da Marcello Baldi nel 1955 a partire dalle riprese di Mario Fantin e restaurato dalla Cineteca di Bologna .
Per la seconda serata di proiezione che si terrà venerdì 14 Aprile, sempre in via Cona, l’Everest la farà da padrone a buona memoria dell’alpinismo in generale e dell’alpinismo italiano.
Si celebreranno due anniversari: Il primo anniversario i 70 dalla prima salita del 29 maggio 1953 sull’Everest con il docu-film “The Ascent of Everest”, il secondo anniversario riguarda invece i 50 anni dalla prima ascesa sull’Everest degli italiani avvenuta il 5 maggio 1973 con il film “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria “.
Sicuramente tutti gli appassionati di montagna conosceranno i nomi di Edmund Hillary e Tenzing Norgay i primi due alpinisti che scalarono gli 8848 m della cima più alta del mondo ma quasi nessuno sa che sono stati Mirko Minuzzo e Rinaldo Carrel i primi due italiani a arrivare lassù 50 anni fa sotto l’egida di Guido Monzino grande esploratore, alpinista e mecenate nonchè fondatore dei magazzini Standa .
I due docu-film con spezzoni originali girati sullo stesso posto a distanza di 20 anni evidenziano lo sviluppo organizzativo delle spedizioni himalayane nel corso degli anni fino a arrivare quasi al massimo con l’utilizzo per la prima volta a quelle quote degli elicotteri da parte della spedizione italiana. Questo tipo di organizzazione doveva lasciar poi il posto a spedizioni più leggere fatte da singoli o da piccoli gruppi di alpinisti e ancor di più anche senza l’uso di ossigeno. I due filmati sicuramente sono documenti storici quasi da sfogliare più che da vedere.
Il primo filmato Ascent of Everest (lungo circa 50 minuti, in inglese è sottotitolato in italiano) con una discreta qualità delle immagini, evidentemente in parte restaurate, fa parte ancora del periodo eroico dell’alpinismo e contiene una intervista originale a Sir Hillary che descrive l’impresa, ripercorrendo la sua spinta motivazionale e il suo rapporto con Tensing.
Il secondo filmato “Everest 40 anni dopo il tempo della memoria” (lungo circa 10 minuti in italiano) presenta purtroppo una scarsa qualità delle immagini ma ha delle bellissime musiche originali del tempo, ciononostante non solo deve essere preso come un resoconto dell’impresa ma testimonia il modo di affrontare le montagne fino a 50 anni fa, con una organizzazione complessa a integrazione con le nuove tecnologie, tipo l’uso degli elicotteri a quelle quote, e rispecchia sicuramente la mentalità dell’Italia dei primi favolosi anni 70 ancora in pieno boom economico.
Questa è la storia dell’Everest adesso ci sono le spedizioni commerciali , questo anno si prevedono 400 alpinisti (ma potrebbero anche aumentare visto l’anniversario) che tenteranno la cima con un afflusso di almeno 2500 persone di supporto agli Alpinisti/Turisti al campo base per Everest, Nuptse e Lhotse . Senza contare che il governo Nepalese ha interdetto il volo degli elicotteri per i voli commerciali al campo base mettendo in seria difficoltà le agenzie che stentano a trovare i portatori e gli animali da soma visto che molte persone sono migrate a Kathmandu per studiare, in cerca di lavoro o sperando semplicemente di avere una vita più facile .